Senza computer, smartphone e Internet oggi ci sentiamo perduti. Questo vuol dire che l'uso massiccio delle tecnologie di consumo sta mandando il nostro cervello all'ammasso. E intanto la lobby delle società di software promuove e pubblicizza gli esiti straordinari delle ultime ricerche in base alle quali, grazie all'uso della tecnologia, i nostri figli saranno destinati a un radioso futuro ricco di successi. Ma se questo nuovo mondo non fosse poi il migliore dei mondi possibili? Se gli interessi economici in gioco tendessero a sminuire, se non a occultare, i risultati di altre ricerche che vanno in direzione diametralmente opposta? Sulla base di tali studi, che l'autore analizza in questo libro, è lecito lanciare un allarme generale: i media digitali in realtà rischiano di indebolire corpo e mente nostri e dei nostri figli. Se ci limitiamo a chattare, twittare, postare, navigare su Google... finiamo per parcheggiare il nostro cervello, ormai incapace di riflettere e concentrarsi. L'uso sempre più intensivo del computer scoraggia lo studio e l'apprendimento e, viceversa, incoraggia i nostri ragazzi a restare per ore davanti ai giochi elettronici. Per non parlare dei social che regalano surrogati tossici di amicizie vere, indebolendo la capacità di socializzare nella realtà e favorendo l'insorgere di forme depressive. Manfred Spitzer mette politici, intellettuali, genitori, cittadini di fronte a questo scenario: è veramente quello che vogliamo per noi e per i nostri figli?
Dopo aver lavorato per molti anni a Google, prima come ingegnere e quindi nel settore delle Risorse Umane, Chade-Meng Tan ha elaborato e perfezionato un programma che applica l'intelligenza emotiva alla vita lavorativa attraverso la meditazione, per sviluppare le doti di leadership e di collaborazione necessarie per lavorare bene e serenamente. Con tono lieve e sorridente, attraverso suggerimenti ed esempi pratici, l'autore insegna ad avvicinarsi gradualmente a una condizione di consapevolezza, fiducia in se stessi ed empatia che permette di migliorare ogni aspetto della propria vita, personale e professionale. Il suo programma insegna in concreto a sviluppare l'intelligenza emotiva, a rafforzare l'autostima attraverso una maggiore consapevolezza e capacità di autoregolamentazione, a comprendere meglio gli altri e ad acquisire doti sociali quali leadership, autorevolezza e capacità di comunicazione.
Ogni anno, tra l'autunno e l'inverno, i tuareg dell'Aïr, nel nord del Niger, attraversano il Ténéré verso le saline e le oasi di Bilma e di Fachi con centinaia di dromedari per andare a rifornirsi di sale e di datteri che poi trasporteranno nei paesi del sud per scambiarli con miglio, il cereale sul quale si basa la loro alimentazione. Sono le leggendarie "carovane del sale", che ripercorrono da tempo immemorabile gli stessi itinerari con gli stessi rituali. Da tempo Elena sognava di partecipare a quella straordinaria avventura. Il caso gliene fornì l'occasione e nell'autunno del 2005 si unì a una carovana di trenta uomini con trecento dromedari. Un privilegio non comune, da meritarsi giorno per giorno con grandi fatiche che, nonostante si fosse allenata con impegno, si rivelarono ancor più severe del previsto. Ma niente, neppure la malaria contratta durante il viaggio, riuscì a compromettere la grande avventura.
Oggi sono in molti a parlare di istruzione e a sollevare non poche obiezioni riguardo ai metodi adottati nella scuola: i politici che spesso ne fanno una battaglia di parte, i genitori che si lamentano riguardo al rendimento dei figli e alla mole di compiti assegnati, i docenti che rivendicano strutture più adeguate e maggiori fondi a cui attingere. In realtà, spiega Salman Khan, siamo giunti a una svolta epocale riguardo alla scuola e alle modalità d'insegnamento. La tecnologia informatica ha fatto grandi passi in avanti e anche nell'ambito della pedagogia consente di tener conto delle esigenze individuali e di ampliare al tempo stesso la platea a cui l'istruzione deve rivolgersi: non più e non soltanto ragazzi in età scolare ma anche adulti che desiderano rivedere le loro conoscenze e il pubblico, giovane e meno giovane, che vive nei paesi in difficoltà. Le lezioni online proposte dalla Khan Academy, fondata da Salman Khan, non hanno certo lo scopo di sostituire i professori in classe, ma di fornire un servizio di tutorial a cui attingere quando se ne ha bisogno, e tutte le volte che si vuole perché sono sempre disponibili in rete a costo zero. E la scuola tradizionale se ne può avvantaggiare: troppo spesso la necessità di rispettare i dettami ministeriali costringe gli insegnanti a trascurare la creatività e l'intelligenza dei singoli per andar "avanti col programma". Chi resta "indietro" non ha molte chance e viene in genere etichettato in maniera negativa.
Mosca 1945: mentre Stalin si appresta a festeggiare la vittoria sui nazisti insieme ai suoi più stretti collaboratori, poco distante risuonano due spari. Un ragazzo e una ragazza vengono trovati morti su un ponte: non sono persone qualsiasi, bensì appartengono a due delle famiglie più influenti e più vicine a Stalin e frequentano entrambi il collegio più esclusivo dove studia tutta la nuova élite politica e intellettuale dell'Unione Sovietica. Si tratta di un omicidio? Di un doppio suicidio? Di una cospirazione contro lo Stato? Le indagini si svolgono sotto il diretto controllo di Stalin, che fa interrogare i compagni di scuola costringendoli a testimoniare contro i loro amici, i loro fratelli e i loro stessi genitori, in una terribile caccia alle streghe che porta alla luce amori illeciti e segreti famigliari e in cui il più piccolo sbaglio può significare una condanna a morte...
Nell'agosto 1913 un gruppo di austeri signori attrezzati con pendoli, termometri, palloni sonda e teodoliti, si imbarca a Marsiglia e approda a Bombay per un lungo viaggio nel cuore dell'Asia, destinato a interrompersi inaspettatamente nell'agosto del 1914, con la notizia dello scoppio della guerra in Europa. A ideare e dirigere questa spedizione straordinaria è il quarantaquattrenne medico torinese Filippo De Filippi, già noto nel mondo dei viaggiatori dell'epoca per aver accompagnato il Duca degli Abruzzi in Alaska e al K2. De Filippi e i suoi compagni esplorano le valli del Karakorum, dell'Himalaya occidentale e del Turkestan cinese, facendo tappa a Skardu, a Leh, sul ghiacciaio Rimu, sull'altopiano del Dèpsang e a Kashgar, in pieno deserto del Taklamakan: luoghi dai nomi ancor oggi non del tutto familiari, ma che ai primi del Novecento significano un tuffo nell'ignoto. La passione che li muove ha molte componenti: spirito di avventura, rigore scientifico, curiosità tutta umanistica per i popoli e le culture che incontreranno per via. Mappano territori inesplorati, raccolgono campioni di rocce, effettuano rilevazioni gravimetriche, studiano le società e le economie locali di Baiti, Ladakhi, Uiguri, Kirghisi... Eredi di Marco Polo, apriranno la strada ad altri grandi viaggiatori del Novecento come Ardito Desio. E il loro viaggio, anche se si è concluso in maniera imprevista, resta una "grande avventura" che a cent'anni di distanza continua a interessare e affascinare.
"L'inizio della fine". Tra le fiamme che divorano un'auto e i suoi due occupanti nel centro di Stoccolma, il commissario Jeanette Kihlberg intuisce che l'intricatissima indagine in cui è coinvolta sta precipitando verso il suo epilogo. Molti dei principali attori sono già usciti di scena, assassinati uno dopo l'altro da una mano misteriosa e senza volto, mossa da motivi che restano insondabili. Il commissario e il fedele collega Jens Hurtig sembrano arrivare sempre un istante dopo che l'orrore abbia svelato l'ennesimo frammento di un disegno indecifrabile. Al centro di uno spaventoso commercio di vite umane, una sola figura rimane inafferrabile: il cerchio si stringe attorno all'avvocato Viggo Durer, uomo dal passato controverso e apparentemente inattaccabile. Parallelamente, nella psiche di Sofia (Zetterlund, psicologa e profiler dalla doppia personalità che assiste Jeanette nelle indagini, riemergono con fatica le ferite del passato, cicatrici mai rimarginate che lentamente si ricompongono in un disegno via via più chiaro e sconcertante: non può neppure immaginare quanto sia profondo il legame con il male che l'ha segnata. La verità è sempre più vicina, ma coinciderà con la sconfitta della ragione: celata dalle nebbie della mente, o rinchiusa nei sotterranei di una casa sperduta in mezzo ai boschi.
Colin Fischer ha quattordici anni e pesa cinquantacinque chili. Nella sua vita ci sono alcuni punti fermi: i genitori, il fratello minore, un blocco su cui appunta le sue riflessioni, una pedana elastica su cui salta per sfogarsi quando gli sembra che niente vada per il verso giusto. Cioè quasi sempre. Perché Colin è diverso dagli altri, la sua percezione della realtà è più intensa. La sua sensibilità maggiore. Infatti i rumori forti gli provocano crisi di panico e non ama essere toccato. Ma è intelligente, curioso ed è un fine osservatore. Sherlock Holmes lo avrebbe voluto al suo fianco perché nessuno è attento ai dettagli quanto lui. E così, quando viene ritrovata una pistola nella mensa della scuola, Colin è l'unico deciso a capire cosa è successo veramente. Starà a lui dimostrare che la pistola non è di Wayne Connelly, il bullo della scuola e tormento quotidiano di Colin. Wayne non si capacita del perché Colin abbia deciso di aiutarlo, ma tant'è: al mondo non siamo tutti uguali e capire cosa pensano gli altri resta il mistero più incredibile per tutti... "Questione di dettagli" è una storia di ragazzi e di amicizia, con un protagonista irresistibilmente simpatico che comunica con un linguaggio tutto suo e che fatica a adeguarsi al resto del mondo. La storia di un ragazzo adolescente in cui tutti, in un modo o nell'altro, ritroveremo tracce di noi stessi.
Quando la principessa Alexandrina, detta Minky, si ritrova senza un soldo in tasca in seguito alla morte del padre, il Maraja del Punjab, la regina Vittoria le concede un appartamento all'interno del palazzo di Hampton Court, dimora di tante vedove di ufficiali e di aristocratici decaduti. Ad Alexandrina non resta che accettare, benché la residenza a quanto pare è infestata dai fantasmi, e porta con sé la fedele governante Pooki. A parte i fantasmi la vita non è così male e la principessa fa amicizia con una serie di eccentrici quanto simpatici personaggi fra cui tre vedove che la invitano al tradizionale picnic di Pasqua dei residenti di Hampton Court, per il quale Pooki cucina un pasticcio di piccione. Ma il generale Bagshot muore all'improvviso proprio dopo aver assaggiato il pasticcio e nel suo corpo vengono trovate tracce di arsenico: ce n'è abbastanza per incriminare Pooki e per gettare nella disperazione Alexandrina che tuttavia non si arrende all'evidenza dei fatti e incomincia a indagare per conto suo, scoprendo molte verità scomode sui suoi vicini di casa che, per una ragione o per l'altra, avrebbero avuto tutti ottimi motivi per far fuori il vecchio generale...
La vita dei tre fratelli norvegesi Eriksen, funestata durante l'infanzia dalla perdita del padre, ha avuto una svolta positiva grazie al sostegno di un istituto di beneficenza che ha provveduto alla loro istruzione. La laurea in ingegneria che Lauritz, Oscar e Sverre hanno conseguito in Germania ha svelato pienamente il loro innato ingegno nonché la passione e l'impegno di Lauritz nella costruzione della ferrovia Bergen-Oslo. Gli ingegneri sono i pionieri del Novecento, il grande secolo delle innovazioni della tecnica, della scienza e della cultura: anche le donne ne sono partecipi come dimostra la bella Ingeborg, intelligente, energica e disinibita, che Lauritz può finalmente sposare perché ha raggiunto quel benessere economico che gli consentirà di superare le barriere imposte dal padre di Ingeborg, il barone von Freital. Grazie a Oscar, Lauritz diventa infatti uno dei principali soci dello studio ingegneristico Lauritzen & Haugen. In Africa Oscar ha costruito linee ferroviarie paragonabili a quelle tedesche e, inaspettatamente, ha fatto anche fortuna. Mosso dall'idea di fuggire da una delusione d'amore, si è svelato in tutta la sua competenza tecnica ed è diventato uno degli uomini più ricchi di Dar es-Salaam. Ma la Belle Epoque è finita: Germania e Inghilterra entrano in guerra e il mondo intero sta per impazzire proprio quando Oscar decide di andare via dall'Africa. Dopo tanti anni trascorsi nel Continente Nero, si trova coinvolto suo malgrado in un conflitto atroce...