
Migliaia di anni fa, la cultura indoeuropea si è divisa in due modi di pensare, che si sono sviluppati uno a Occidente e l'altro a Oriente. Delineandone le differenze, Christopher Bollas illustra in questo volume come queste due mentalità stiano ora nuovamente convergendo, in particolare nella pratica psicoanalitica. Mettendo a confronto psicoanalisti occidentali e filosofi orientali, l'autore collega la pratica psicoanalitica di Donald Winnicott e Masud Khan alla tradizione poetica orientale, improntata al taoismo, mostrando come entrambe privilegino la capacità di stare da soli e forme di comunicazione non verbale. Inoltre, illustra come il pensiero di Jung, Bion e Rosenfeld sia assimilabile all'etica di Confucio, che considera la dimensione collettiva della mente individuale.
Che cosa sono i numeri e come si giustifica la loro esistenza? L'approccio all'edificio matematico adottato in questo libro non richiede conoscenze matematiche preliminari. Il libro si sviluppa idealmente in tre fili del discorso che s'intrecciano tra loro: il primo affronta i fondamenti e il linguaggio della matematica come appare nella teoria degli insiemi e nell'algebra categoriale, il secondo sviluppa le problematiche elementari che scaturiscono dalla semplice esistenza dei numeri come si sono presentate nella storia, con l'aritmetica e la teoria dei numeri, e il terzo conduce direttamente all'algebra astratta presentando le sue principali strutture, alcuni risultati e soprattutto i metodi. Sono proprio le strutture algebriche che permettono di caratterizzare e classificare i numeri. Il libro è una proposta originale per il giovane matematico, una sfida per il filosofo e un'avventura per chi si accosta per puro diletto al potente richiamo dell'algebra.
Ricerche recenti hanno evidenziato gli effetti benefici del bilinguismo precoce. Molti però restano gli interrogativi. In quale lingua parlare con il neonato? Tutti i bambini possono diventare bilingui? Che tipo di scuola scegliere? Coppie miste, espatriati o monolingui, i genitori giocano un ruolo importante nell’educazione bilingue. Questo libro è destinato a loro e a tutti quelli – familiari, insegnanti, professionisti dell’infanzia – che si occupano di bambini che sono già bilingui o lo diventeranno. Dalla trasmissione delle lingue materne all’apprendimento precoce delle lingue straniere, l’autrice analizza le condizioni del successo e quelle invece che possono creare difficoltà, offrendo utili consigli per guidare i bambini verso una competenza bilingue duratura.
Barbara Abdelilah-Bauer si occupa di linguistica e didattica delle lingue e conduce ricerche sullo sviluppo del linguaggio e sull’identità del bambino bilingue.
Claude Bernard (1813-1878), grande fisiologo francese, è stato uno dei fondatori delle moderne scienze biomediche, un pensatore che ha fortemente influenzato la storia delle idee e la cultura occidentali. La ricorrenza del bicentenario della nascita (12 luglio 1813) è l’occasione propizia per proporre ai lettori italiani la figura e l’opera di questo studioso, che ha dato un importante contributo allo sviluppo della medicina scientifica. Per la natura dei suoi studi e per la sua riflessione sul metodo, Bernard si presta come pochi altri a stimolare una discussione sulla natura e sulle implicazioni della scienza.
Fiorenzo Conti è professore ordinario di Fisiologia presso la facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Politecnica delle Marche. Ha pubblicato numerosi contributi sulle più importanti riviste internazionali di scienza.
Secondo molti, la psicoterapia presta il fianco a violenti attacchi, dato che si tratta di un ambito oscuro, come protetto da un’aura di segreti. Non è possibile che, nel ventunesimo secolo, una categoria professionale lavori senza testimoni, senza controllo esterno, persino senza alcuna valutazione. Mettendo in evidenza le differenti opzioni offerte a chi intraprende una psicoterapia e i rischi a cui ci si può esporre, Tobie Nathan e Nathalie Zajde delineano le caratteristiche che dovrebbero identificare una psicoterapia adeguata al mondo moderno, ovvero una psicoterapia democratica.
Tobie Nathan, antropologo e psicoanalista, insegna Psicologia clinica e psicopatologia all’Università Paris-VIII. Nelle nostre edizioni ha pubblicato Una nuova interpretazione dei sogni (2011).
Questo libro dedicato ai comportamenti di dipendenza presenta un programma di prevenzione delle ricadute molto innovativo, che integra la pratica della mindfulness con strategie cognitive e comportamentali evidence-based. Il programma prevede otto sessioni di gruppo, in cui i partecipanti abbandonano i loro abituali schemi di pensiero e acquisiscono abilità concrete per affrontare le sfide quotidiane del percorso di recupero. Si offrono ai clinici linee-guida dettagliate per condurre ogni sessione, tracce esemplificative delle meditazioni guidate e più di venti schede e moduli riproducibili.
Edizione italiana a cura di Marina Devoti, Mariagrazia Movalli, Martina Testa
Gli autori
Sarah Bowen lavora presso l’Addictive Behaviors Research Center dell’Università di Washington.
Neha Chawla, psicologa clinica, si occupa dello sviluppo dei trattamenti basati sulla mindfulness.
G. Alan Marlatt (1941-2011) è stato direttore dell’Addictive Behaviors Research Center e professore di Psicologia all’Università di Washington.
Dalla filosofia alla teologia, l'interesse nei confronti del perdono attraversa ambiti differenti. Solo di recente però si è affrontato il tema del perdono in una prospettiva psicologica e psicoterapeutica, evidenziandone le potenzialità curative. Si pone un problema fondamentale, quello della definizione condivisa del costrutto: cos'è il perdono? Se una vittima non prova più rabbia e non intende vendicarsi, significa che ha perdonato? È davvero sempre possibile passare dallo stato emotivo-cognitivo-comportamentale della vendetta a quello del perdono? Quali sono i fattori che ostacolano il processo? E quelli che lo facilitano? Esistono situazioni in cui il perdono è psicologicamente impossibile? È sempre utile perdonare? Può avere la pratica del perdono applicazioni di natura clinica? In questo volume, studiosi di differenti discipline affrontano per la prima volta il tema del perdono, del perdono di sé, della rabbia, della vendetta in ambito psicologico e psicoterapeutico. Sono messe in evidenza le potenzialità curative del perdono, contribuendo alla comprensione di un processo che permea in modo così significativo molti aspetti dell'esistenza umana. Contributi di Viviana Balestrini, Barbara Barcaccia, Cristiano Castelfranchi, Alessandro Couyoumdjian, Valentina D'Urso, Antonio Malo, Francesco Mancini, Maria Miceli, Francesca Giorgia Paleari, Sara Pelucchi, Nicola Petrocchi, Angelo Maria Saliani. Prefazione di Robert Enright.
“Disapprovo ciò che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo.” Questa frase, attribuita a Voltaire, è spesso citata dai sostenitori della libertà di parola. Eppure è raro trovare qualcuno pronto a difendere ogni espressione in ogni circostanza. Quali ne sono, dunque, i limiti? Nigel Warburton offre una guida concisa a questioni importanti che sfidano la società moderna sul valore della libertà di parola: dove dovrebbe tracciare la linea di confine una società civilizzata? Dovremmo essere liberi di offendere la religione di altre persone? Ci sono buone ragioni per censurare la pornografia? Internet ha cambiato tutto? Questa breve introduzione è un’analisi provocatoria, chiara e aggiornata dell’assunto liberale secondo cui è opportuno proteggere la libertà di parola a ogni costo.
L'autore
Nigel Warburton è senior lecturer in Filosofia alla Open University. Autore di numerosi bestseller, scrive e anima programmi radiotelevisivi su un’ampia gamma di argomenti.
Qual è il significato della forma degli animali? Che senso hanno le striature delle zebre, la criniera del leone, gli ocelli della coda del pavone e le mirabili geometrie delle conchiglie dei molluschi? E come mai parliamo dello “spettacolo” della natura, come se ci trovassimo di fronte a un’inarrivabile opera d’arte? Confrontandosi con le tesi di Darwin e del neodarwinismo, Adolf Portmann risponde a queste domande da un punto di vista diverso, ma non necessariamente opposto: quello della morfologia. La forma degli animali è l’opera più celebre dello studioso svizzero, un libro che si pone programmaticamente al confine tra varie discipline e conserva oggi, in un’epoca che vede farsi sempre più intenso il dialogo tra estetica e biologia, tutto il suo originario interesse.
Edizione italiana a cura di Pietro Conte
L'autore
Adolf Portmann (1897-1982) ha insegnato Zoologia all’Università di Basilea dal 1931 al 1968. All’attività di insegnante ha affiancato un’originale riflessione sul significato delle scienze della vita, finendo per imporsi come una delle figure più celebri del dibattito tuttora in corso tra biologia teoretica, estetica e antropologia filosofica.
Perché filosofare? Che motivo c’è di tornare sempre a infilarsi negli iati del senso, e ogni volta con un rinnovato candore che sarà giudicato infantile? Insomma, perché la filosofia è necessaria? Perché c’è il desiderio, perché c’è dell’assenza nella presenza, e anche perché esiste l’alienazione, la perdita di ciò che si credeva acquisito e la scissione tra il fatto e il fare, tra il detto e il dire; infine, perché non possiamo sfuggire a questo: testimoniare la presenza di una mancanza attraverso la nostra parola. In realtà, come non filosofare? Lineare e brillante, il corso introduttivo alla filosofia che Lyotard tenne alla Sorbona nel 1964, rimasto finora inedito, costituisce un raro esempio di limpidezza pedagogica e, al tempo stesso, di profondità filosofica.
L'autore
Jean-François Lyotard (1924-1998) è stato una delle grandi figure del pensiero del Novecento. Ha scritto oltre quaranta testi, tra cui il più celebre resta La condizione postmoderna, divenuto punto di riferimento culturale della contemporaneità.