La vita, le opere, i personaggi di Borges attraverso le sue parole in una raccolta di interviste e colloqui con il grande autore e risalenti a vari periodi della sua creazione artistica. Tratti di particolare intensità riguardano la famiglia, la madre, il suo rapporto con la cecità e quello con la morte. Ma non mancano riflessioni su letteratura e politica e risposte franche sul rapporto, molto discusso e criticato, fra l'autore e la letteratura cilena in occasione della consegna di un premio a Santiago. Un libro per capire a fondo il poeta e l'uomo Borges.
Il famoso linguista americano spiega il significato storico dell'anarchia e il cammino del movimento anarchico dalle origini ad oggi, soffermandosi sull'esperienza degli anarchici nella guerra civile spagnola e sulla critica anarchica allo statalismo di tipo sovietico. Il filo conduttore è il primato assoluto della libertà nella concezione anarchica e il suo valore irrinunciabile e incomprimibile. "Per questo", dice l'autore, "io mi sento e mi dichiaro anarchico."
Questa è la relazione richiesta dall'imperatore di Spagna Carlo V, dopo le ampie esposizioni orali fatte dal domenicano Bartolomé De Las Casas, sulle distruzioni operate dalle armate spagnole nelle Indie (Antille, Messico, Guatemala, Venezuela, Florida, Rio della Plata). "Io ho deciso, per non essere reo, tacendo, di mettere a stampa..." le ingiustizie e le devastazioni, le rovine e le distruzioni... le opere inique, tiranniche, condannate... esecrabili e abominevoli fatte dagli spagnoli alle genti delle Indie "pacifiche, umili e mansuete". La denuncia più dura e documentata della conquista delle Americhe scritta nel 1542 e tuttora considerata uno dei libri classici per conoscere il massacro dei popoli indios.
I conflitti di civiltà possono e devono essere evitati attraverso un dialogo fra le religioni e fra gli uomini con l'obiettivo di costruire una nuova etica globale.
Il volume raccoglie scritti e interviste di Leonardo Boff sul nuovo Papa e sulle questioni aperte nella Chiesa, prime fra tutte il dialogo interreligioso e il primato della Chiesa di Roma teorizzato da Ratzinger, i diritti degli omosessuali, l'esclusione delle donne dal magistero, la condanna della Teologia della liberazione, la lotta al relativismo. Boff interviene in particolare a difesa della Chiesa dei poveri e degli ultimi, che ha nella Teologia della liberazione in America Latina un punto di riferimento largo e profondo. Boff parla anche del rapporto con Ratzinger nel corso del processo che lo portò alla condanna al "silenzio ossequioso" per relativismo e, successivamente, a lasciare l'abito talare.
L'autore interviene sull'Europa e sui rapporti tra Usa e Europa nell'epoca della guerra preventiva e di quello che identifica come potere unilaterale del mondo. L'imposizione con la guerra del modello occidentale di democrazia e di economia apre contraddizioni nelle democrazie europee e fra le potenze democratiche che possono aiutare i movimenti e le forze che negli Stati Uniti si battono contro la politica "imperiale". L'autore scrive, sempre seguendo questa tesi, sulla crisi mediorientale e sulle novità democratiche in America Latina.
Oltre cento piccole biografie dei nuovi potenti di Mosca, i loro legami con la classe politica dell'Urss, la loro formazione, i ruoli avuti nell'apparato dello stato «socialista» e nel partito comunista. Un libro scritto da un esperto della politica e della società russe, a lungo vissuto a Mosca come corrispondente del quotidiano del Pci «L'Unità».