
Anche l'icona, come gli altri stili sacri, richiede un'educazione alla visione e alla contemplazione. La maggioranza dei fedeli, anche quelli ortodossi, ne coglie la spiritualità in modo spontaneo e tradizionale, mentre gli aspetti teologici e mistici rischiano di non essere adeguatamente tematizzati o di restare in secondo piano. Uno sguardo unicamente incentrato sul fascino dell'icona potrebbe provocare lo scivolamento da un'estetica teologica e una teologia estetica - come ha osservato Hans Urs von Balthasar - con l'effetto di limitarsi a contemplare la bellezza senza un corrispondente sforzo per cercarla nella prosaicità della vita quotidiana. Poiché non esiste un unico "Oriente cristiano" uniforme e indifferenziato, ma varie espressioni che brillano di splendore proprio e particolare, il saggio presenta l'icona nel contesto delle singole Chiese - bizantina, slava, siriaca, copta, armena, etiope, indiana - evidenziando la varietà e la ricchezza di un vero e proprio universo di immagini.
Il libro è indirizzato a tutti i cercatori di Dio, a coloro che sanno ricominciare ogni giorno il cammino, senza mai illudersi di essere giunti alla meta; in particolare, è rivolto a chi ha "più dubbi che certezze" e desidera intravvedere i contorni di un progetto capace di unificare l'esistenza e percepire la vita come un gioioso, irrinunciabile compito. La metafora del cammino ne accompagna le pagine, progettate come un piccolo itinerario alla scoperta della vita buona del Vangelo. Il punto di partenza non è un'"idea teorica", ma lo stupore di percepire, con gli occhi di un viaggiatore e la sete di un cercatore di verità, di essere importanti per Qualcuno. Il punto di arrivo è la consapevolezza che la "scommessa della Fede" può illuminare il senso dell'esistenza e rinnovare il rapporto con i compagni di viaggio e con se stessi; senza sterili moralismi e mossi da una convinzione di felicità che attraversa le parole di vita eterna del Vangelo.
Amare la montagna significa entrare in una dimensione che la montagna stessa suggerisce. Il sussidio, pensato soprattutto per gruppi e famiglie, aiuta a incontrare la natura e a farsi interpellare da essa. Ogni simbolo della montagna proposto alla meditazione si sviluppa in tre momenti: la salita, che ospita la riflessione; il filo rosso, che offre sollecitazioni sul rapporto con la propria vita; la sosta, costituita da una preghiera che rimanda al salmo, anch'essa legata alla simbologia della montagna.
Il libro dà la voce a chi resta, perché molto è stato scritto su quanti volontariamente pongono fine alla propria esistenza, ma poco spazio è dedicato alla sofferenza di chi rimane dopo il suicidio di un familiare. I "sopravvissuti" parlano del loro viaggio nell'arcipelago del dolore. Ma parlano con l'intento di trovare risposte a domande sul senso della vita e della morte, sul senso del dolore e della sofferenza, per ridare speranza alle proprie giornate. Vedono il suicidio anche come un atto di aggressività contro di loro, come un ricatto affettivo e morale che li accompagnerà per tutta la vita, un atto che distrugge ruoli, sogni e progetti. Da questa mutilazione a volte ci si riprende, a volte si rimane "invalidi" per sempre, a volte si continua a vivere come morti non affrontando la perdita o modellando dolori e ricordi a seconda dei nuovi progetti di vita. Gli autori riportano i racconti dei sopravvissuti, affinché la loro esperienza si trasformi in testimonianza di vita, di speranza e di aiuto, non solo per chi si trova in una situazione come la loro, ma anche per chi pensa il suicidio come a una conclusione dell'esistenza. Hanno scelto storie vere - con alcune ulteriori esperienze nella nuova edizione - come esemplari di un itinerario psicologico che ha portato alla metamorfosi della sofferenza. Alla fine di ogni storia viene indicata la strategia interiore adottata dai superstiti per far fronte al dramma vissuto.
Fin dalla prima infanzia tutto avviene sotto il segno dell'eccesso: una rigida organizzazione dei tempi dei figli, attese eccessive nei loro confronti, proiezioni sconsiderate, richieste di prestazioni esorbitanti. È sufficiente osservare i comportamenti dei genitori che assistono a una gara competitiva o a una performance pubblica per averne un riscontro immediato. Insostenibili sono anche le attese indotte dalla pubblicità e dalla scuola; le voci che provengono dall'esterno sono così forti e i ritmi così implacabili che adolescenti e giovani non hanno più tempo per sé, non riescono più ad ascoltarsi e a comprendere ciò che vivono. Lo scenario contemporaneo non offre però solo motivi di preoccupazione e di possibile impoverimento dell'esperienza umana. È anche un laboratorio dove si sperimentano nuove sensibilità, una palestra dove prendono forma e si rinforzano, in termini nuovi e impegnativi, i valori della persona. La nuova sensibilità verso la soggettività esige che ognuno possa disporre di spazi e tempi per se stesso. In famiglia è però possibile compiere la straordinaria esperienza di fare dei valori personali una causa comune. L'amore, infatti, instaura legami che, nella maturità affettiva, non soggiogano ma si adattano alla condizione della persona amata, in un continuo e incessante sforzo di incontro e di conoscenza dell'altro.
Degli Atti degli apostoli il volume propone: il testo greco: è tratto dall'edizione interconfessionale The Greek New Testament (GNT), basato prevalentemente sul codice manoscritto B (Vaticano), risalente al IV secolo; la traduzione interlineare: eseguita a calco, cerca di privilegiare il più possibile gli aspetti morfologico-sintattici del testo greco, anche a scapito, in alcuni casi, della semantica; il testo della Bibbia CEI a piè di pagina con a margine i passi paralleli. Non si tratta di una 'traduzione', ma di un 'aiuto alla traduzione': un utile strumento di facilitazione e sostegno per affrontare le difficoltà del greco e introdursi nel testo biblico in lingua originale.
Il prodotto è costituito da tre cofanetti indivisibili che propongono in CD formato MP3 quindici lectio che commentano il Vangelo di Giovanni, tenute a Camaldoli rispettivamente dal 30 giugno al 6 luglio 1991, dal 12 al 18 luglio 1992 e dal 4 al 10 luglio 1993, già disponibili in audiocassette.
Sommario
1. Sono io, non temete (Gv 6,16-21). Un'omelia di Gesù (Gv 6,1-15.17ss). 2. Lo sposalizio di Cana di Galilea (Gv 2,1-11). Donna, perché piangi? (Gv 20,1-18). 3. La Samaritana al pozzo (Gv 4,4-42). 4. Maria di Betania (Gv 12,1-11). La donna adultera (Gv 8,1-11). 5. Il tradimento di Giuda (Gv 13,1-30). 6. L'ufficiale regio (Gv 4,43-54). 7. Il pastore autentico (Gv 10,1ss). 8. La vita ridonata a Lazzaro (Gv 11,1-44). La condanna a morte di Gesù dopo la risurrezione di Lazzaro (Gv 11,45-57). 9. Gesù e il tempio (Gv 2,13-25). 10. La presenza di Gesù risorto nella Chiesa (Gv 21,1ss). 11. Signore, dove vai? (Gv 13,31-14,14). 12. Chi mi ama osserva i miei comandamenti (Gv 14,15-31). 13. Ego vobis, vos mihi (Gv 15,1-27; 16,4). 14. Il vostro lutto si cambierà in gioia (Gv 16,1-22). 15. Padre, glorifica il tuo figlio (Gv 17).
Note sull'autore
Innocenzo Gargano, monaco camaldolese, è stato maestro dello studentato generale camaldolese fino al 2005. Risiede a Roma nel monastero di San Gregorio al Celio, del quale è priore amministratore. Professore straordinario di patrologia al Pontificio Istituto Orientale, insegna storia dell'esegesi dei Padri presso il Pontificio Istituto Biblico. È impegnato da decenni nella lettura della Bibbia in prospettiva patristica e assieme al popolo credente. Ha pubblicato: La teoria di Gregorio di Nissa sul Cantico dei Cantici. Indagine su alcune indicazioni di metodo esegetico, OCA, Roma 1981; con Tomas Spidlik, La spiritualità dei Padri greci e orientali, Borla, Roma 1983. Dirige l'edizione latino-italiana delle Opere di Pier Damiani, Città Nuova, Roma. Ha collaborato a varie opere collettive e dizionari di teologia e spiritualità. È stato direttore di Vita Monastica fino al 2006. Ha fondato i Colloqui ebraico-cristiani di Camaldoli. Presso le EDB ha pubblicato una trentina di volumi di Iniziazione alla «Lectio divina» (1988-2012), una serie di «Lectio divina» sia in volumetti che su audiocassette/CD, la trilogia Camaldolesi nella spiritualità italiana del Novecento (2000-2002) e la serie delle Letture semplici delle lettere di Paolo (2006-2009).
È nelle vicissitudini delle famiglie che appare con ineguagliata evidenza come la questione della persona umana, del riconoscimento e di efficaci tutele della sua dignità, sia oggi immediatamente il nucleo e il senso della questione sociale. Nello spirito del Messaggio ricevuto da Papa Francesco, la 47ª Settimana Sociale, a nome di tutta la Chiesa italiana, ha voluto anzitutto mettersi accanto alle famiglie e a tutte le loro sofferenze, non con il distacco del sacerdote e del levita della parabola evangelica (cf. Lc 10,25-37) ma con il cuore del buon Samaritano, per invitare tutti a prendersi cura della famiglia, perché occuparsi della famiglia significa occuparsi di uno dei pilastri fondamentali del bene comune di tutta la società (cf. Gaudium et spes, n. 47: EV 1/1468ss).
La parabola degli invitati a nozze, narrata da Luca nel suo vangelo, contiene una precisa esortazione: «Quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti».
Gesù ci vuole tutti a nozze, osserva in questo libro Jean Vanier. «Purtroppo il volto dato di solito ai discepoli di Gesù è più il volto della legge, del giudizio, e ancora oggi i nostri volti non sono quelli di coloro che invitano i poveri a nozze».
Frutto di conferenze registrate durante un ritiro ad Aylmer, in Canada, invitano a far cadere le barriere, a togliere le maschere, a superare la vulnerabilità, a incontrarsi tra fratelli per riconoscersi poveri e per imparare ad amare i poveri.
Sommario
Prefazione. Sentirci poveri. Gesù: povero tra i poveri. Semi di speranza nella povertà. Essere «pastore» nella comunità. Perdono e liberazione. Povertà della condizione umana. Mistero di povertà. Crescita dello Spirito in noi. Nutrirsi per crescere. Esigenze e bellezze della comunità. Il senso della celebrazione. Nuovi sentieri per l'unità.
Note sull'autore
Jean Vanier, ufficiale di marina e poi insegnante di filosofia, nel 1964 ha fondato la comunità dell'Arca - oggi diffusa in numerosi Paesi tra cui l'Italia - dove uomini e donne di ogni estrazione sociale condividono l'esistenza con persone in difficoltà. È cofondatore, con Marie-Hélène Mathieu, del movimento Foi et Lumière. Tra i suoi numerosi volumi, EDB ha tradotto Gesù, il dono dell'amore (42005); Discepoli del Signore (21996); Ogni uomo è una storia sacra (62010); Venite e vedete (21997); Non temere (32002); La storia dell'Arca (1997); La spiritualità dell'Arca (1997); La lavanda dei piedi (21999); Abbracciamo la nostra umanità (22005); Il sapore della felicità (2002); Entrare nel Mistero (2005); Lettera della tenerezza di Dio (62008); Uomo e donna Dio li creò (2010).