Odoardo Focherini (Carpi 1907 - Hersbruck 1944), beatificato il 15 giugno 2013 e in precedenza insignito della medaglia di Giusto fra le nazioni dallo Stato d'Israele e della medaglia d'oro al merito civile dalla Repubblica italiana, morì in un campo di lavoro nazista. Giornalista, amministratore del giornale L'Avvenire d'Italia, impegnato nell'Azione cattolica, padre di sette figli, si prodigò per aiutare gli ebrei perseguitati. Arrestato l'11 marzo 1944, fu condotto nel carcere di San Giovanni in Monte di Bologna, sotto la diretta giurisdizione delle SS, poi al campo di concentramento di Fossoli. Attraverso il campo di smistamento di Gries-Bolzano e il campo di concentramento di Flossenbürg raggiunse quello di Hersbruck, dove morì pochi mesi dopo. Le sue lettere, scritte nelle diverse stazioni della sua via crucis, sono la testimonianza più eloquente e commovente di una fede profonda che non si rassegna di fronte alla sofferenza e alle persecuzioni.
Tra il 9 e il 13 novembre 2015, a Firenze, si terrà un nuovo Convegno Ecclesiale Nazionale, che i Vescovi hanno titolato: In Gesù Cristo il nuovo umanesimo. A tale appuntamento desideriamo avvicinarci con impegno ed entusiasmo. Queste pagine, più e prima che uno strumento di lavoro finalizzato a organizzare la preparazione, sono un appello alla relazione e all'interazione ecclesiale in vista di quell'incontro: una semplice e cordiale preghiera - rivolta alle nostre Diocesi e alle varie realtà in cui si articola il cattolicesimo italiano - a prendere in consegna l'idea matrice del Convegno sintetizzata nel suo titolo. Vogliamo, in altri termini, suscitare l'interesse e la disponibilità di tutti a collaborare affinché l'incontro di Firenze sia un autentico evento ecclesiale, comunitario e comunionale.
"Periferia è ogni uomo costretto a vivere ai margini della storia e delle relazioni. Ed è a lui che sentiamo l'urgenza di far arrivare l'annuncio della misericordia di Dio, anche attraverso la testimonianza delle nostre comunità". Ecco allora delineato il percorso: tenendo gli occhi fissi sullo splendore dell'evento di Pentecoste (che spalanca le porte chiuse dalla paura e accende nel cuore di ogni uomo la speranza), ci lasceremo accompagnare dall'esperienza della samaritana; e il suo incontro con Gesù ci aiuterà a vivere i vari tempi dell'anno liturgico.
Il volume pone al centro l'evento e il mistero dell'incarnazione del Verbo e indaga sulle domande e le esperienze che accompagnano la proposta di fede nelle varie tappe dell'età evolutiva, dall'infanzia alla giovinezza. Alla base della riflessione c'è la convinzione che accanto alla Parola di Dio nella sua forma scritta esista anche una Parola di Dio che va cercata sia nella natura che nel cuore dell'uomo. Lo sforzo di queste pagine è dunque individuare le Parole che gradualmente affiorano nell'esperienza per illuminarle con la Parola di Dio e verificare nella storia e soprattutto nell'attualità quale possa essere la risposta pastorale ed evangelizzatrice dell'educatore e della comunità cristiana.
Sommario
Prefazione. Al centro della fede. I. Di quale fede parliamo: innanzitutto dottrina o innanzitutto esperienza? II. Le radici della fede: quando e come nasce la fede. III. L'infanzia e la fede: quando si pongono le fondamenta. IV. La fanciullezza e la fede: le nuove capacità cognitive e relazionali e la scoperta dei valori. V. La preadolescenza e la fede: quando le cose ricominciano da capo. VI. L'adolescenza e la fede: la nuova nascita. VII. La giovinezza e la fede: quando si costruisce la vita. Conclusione. Un cammino che continua e le molte domande che ancora rimangono.
Note sull'autore
Piero Milan (1946), sacerdote, ha compiuto gli studi teologici al Seminario Maggiore di Padova. È stato vicerettore per il settore liceale del Collegio Vescovile Barbarigo, parroco e insegnante di religione nelle scuole. È attualmente impegnato nella formazione dei catechisti.
«Perché state a guardare il cielo? (...) Allora tornarono a Gerusalemme (…) assidui e concordi nella preghiera» (Atti 1,11.12.14). L'ascensione al cielo di Gesù svela il mistero dell'uomo. Noi sappiamo da dove viene perché vediamo dove va: viene dal Padre e a lui ritorna. La nostra vita non è sospesa nel nulla: Dio è nostro principio e fine. Con l'ascensione Gesù scompare. Ma non ci lascia orfani. Ci apre la via del ritorno a casa. Per l'evangelista Luca la storia dura due giorni. Il primo inizia con Adamo che fuggì da Dio e termina con Gesù, il nuovo Adamo che torna al Padre. Lui è il Figlio unigenito che, diventato uomo, si è fatto primogenito di molti fratelli. Con lui, dopo lungo travaglio, il capo è uscito alla luce. Il secondo giorno abbraccia il seguito di tutta la storia: è la nascita progressiva del suo corpo, costituito da tutti gli uomini, suoi fratelli. La sua ascensione è un vortice che ci risucchia con lui nella gloria. Luca ripete quattro volte che i discepoli tengono gli occhi fissi al cielo. Guardano lì perché lì sta colui che li ama. Dove è il tesoro, lì è anche il cuore. «Ognuno va dove già sta il suo cuore; se non ha desideri, resta immobile, come un morto. Guardare in alto, verso le stelle, ci orienta sulla terra. Non è cordone ombelicale che lega, ma bussola che fa camminare in libertà» (S. Fausti).
Sommario
1,1-8 Sarete testimoni di me. 1,9-14 Parte prima. 1,9-14 Parte seconda. 1,15-26 Testimone della sua risurrezione. 2,1-13 Furono riempiti tutti di Spirito Santo. 2,14-20 Dio fece Signore e Cristo questo Gesù che voi uccideste. 2,21-36 Dio fece Signore e Cristo questo Gesù che voi uccideste. 2,37-47 I credenti erano insieme. 3,1-10 Ciò che ho ti do. 3,11-26 Nel nome di Gesù inviato per benedire voi allontanando ciascuno dalla sua iniquità. 4,1-12 Questa è la pietra, quella nientificata da voi, i costruttori, che divenne pietra angolare. 4,13-22 È giusto ascoltare voi più che Dio? 4,23-31 Per fare quanto la tua mano e la tua volontà predefinirono che avvenisse. 4,32-37 Tutte quante le cose erano per loro comuni. 5,1-11 Tu non mentisti a uomini, ma a Dio. 5,21-21 Attraverso le mani degli apostoli avvenivano segni e molti prodigi. 5,21b-33 Bisogna obbedire a Dio più che agli uomini. 5,32-42 Che non vi troviate a combattere contro Dio. 6,1-7 Ora noi persevereremo nella preghiera e nel servizio della Parola. 6,8-15 Il suo volto come un volto d'angelo. 7,1-8 Il Dio della gloria apparve al nostro padre Abramo che era in Mesopotamia. 7,8-10 La storia di Giuseppe (prima parte). 7,11-12 La storia di Giuseppe: la fraternità ricostruita (seconda parte). 7,12-13 Giuseppe e il riconoscimento dei fratelli. 7,17-34 Storia di Mosè. 7,35-53 Duri di cervice e incirconcisi di orecchie voi sempre opponeste resistenza allo Spirito Santo come i vostri padri, anche voi. 7,51-60 Testimonianza di Stefano. 8,1b-8 Avvenne una grande persecuzione in quel giorno. 8,9-25 Il tuo argento vada con te in perdizione. 8,26-40 Cosa impedisce che io sia battezzato? 9,1-19a Costui mi è vaso di elezione per portare il mio nome davanti a nazioni e re, e figli d'Israele. 9,19-31 Costui è il Figlio di Dio, costui è il Messia. 9,32-43 Enea, Tabità. alzati!
Note sull'autore
Silvano Fausti, gesuita, è stato docente di Teologia e oggi vive in una comunità di confratelli dediti al servizio della Parola e impegnati nei contesti di emarginazione. Autore di numerose pubblicazioni biblico-teologiche di studio e di divulgazione, con EDB ha pubblicato: Una comunità legge il Vangelo di Luca (112006; nuova edizione 2011); Una comunità legge il Vangelo di Matteo (82007); assieme a T. Beck, U. Benedetti, G. Brambillasca e F. Clerici, Una comunità legge il Vangelo di Marco (72008); Una comunità legge il Vangelo di Giovanni (coedizione Àncora, 2008); Per una lettura laica della Bibbia (2008); Missione: modo di essere Chiesa (2010); I quattro Vangeli (2010); Il dono più grande. Novena di Natale (2012).
Il volume comprende due opere - La teologia mistica della Chiesa d'Oriente e La visione di Dio - che, considerate nel loro complesso, costituiscono una sintesi della teologia ortodossa fra le più illuminanti. Il primo testo, considerato un manifesto programmatico della Chiesa ortodossa nel mondo occidentale, è una esposizione sistematica della teologia come contemplazione di Dio ed espressione dell'Inesprimibile. Lontana dal minimizzare le divergenze dottrinali tra Oriente e Occidente, la penetrante analisi di Lossky mette in risalto gli elementi fondamentali delle posizioni dogmatiche più caratteristiche e le loro implicazioni nella teologia spirituale. Il secondo testo riprende e approfondisce i temi della prima opera e si sofferma sulla visione di Dio, senso e fine di tutta la vita della Chiesa. Qui la ricerca di Lossky mostra come il pensiero ortodosso abbia superato la dualità del corpo e dello spirito per giungere a una nozione esistenziale dell'incontro con il Dio vivente, con l'Inconoscibile che si fa conoscere.
Sommario
Introduzione (E. Lanne). I. La teologia mistica della Chiesa d'Oriente. 1. Introduzione. Teologia e mistica nella tradizione della Chiesa d'Oriente. 2. Le tenebre divine. 3. Dio-Trinità. 4. Le energie increate. 5. L'essere creato. 6. Immagine e somiglianza. 7. L'economia del Figlio. 8. L'economia dello Spirito Santo. 9. I due aspetti della Chiesa. 10. La via dell'unione. 11. La luce divina. 12. Conclusione: il banchetto del Regno. II. La visione di Dio. 1. La tradizione dei Padri e la scolastica. 2. La visione di Dio nel pensiero biblico e nei primi Padri. 3. Alessandria. 4. I Padri cappadoci. 5. I Siro-Palestinesi e san Cirillo d'Alessandria. 6. La visione di Dio nella letteratura ascetica. 7. San Dionigi l'Areopagita e san Massimo il Confessore. 8. San Giovanni Damasceno e la spiritualità bizantina. 9 La sintesi palmita. Indice dei passi biblici. Indice dei nomi.
Note sull'autore
Vladimir Lossky (1903-1958) è stato uno dei principali testimoni dell'incontro tra Occidente e Ortodossia che il nostro secolo abbia conosciuto. Figlio del grande filosofo russo Nicolas Lossky, dopo l'espulsione dal suo Paese si trasferì nel 1924 a Parigi dove divenne discepolo di Étienne Gilson e un buon conoscitore del Medioevo occidentale e del pensiero occidentale in genere. In questo contesto nasce e si sviluppa lo studio sugli scritti di Maestro Eckhart che egli porterà avanti per tutta la vita. Fu tra i fondatori della rivista Dieu Vivant e addetto al Centre National de la Recherche Scientifique. Nel 1945 iniziò l'insegnamento di Teologia dogmatica all'Institut Saint-Denis, di cui fu decano, e poi ai corsi pastorali organizzati dall'Esarcato del Patriarcato russo in Europa occidentale.
Le profonde trasformazioni sociali e politiche che segnano i secoli dal XII al XVI conferiscono alla spiritualità cristiana un'impronta particolare. Attraverso un'indagine particolarmente accurata e documentata, l'autore analizza il contesto storico e le nuove dinamiche, riservando un'attenzione particolare alla pietà laicale.
La primavera francescana e l'impegno domenicano vengono inseriti e inquadrati nel contesto storico dei movimenti orientati alla riscoperta dell'autentica povertà evangelica, mentre trovano la giusta considerazione anche aspetti troppo spesso lasciati nell'ombra, come le espressioni della mistica fiamminga e della mistica renana.
L'edizione, ampliata e aggiornata da Réginald Grégoire e Giovanna della Croce, propone inoltre approfondimenti sulla spiritualità dei canonici regolari nel XII secolo e sulla mistica femminile nel tardo Medioevo.
Sommario
Abbreviazioni. I. Gli ambienti della scolastica nel XII secolo. II. La spiritualità dei canonici regolari. III. La pietà dei laici nel XII secolo. IV. Primavera francescana. V. Impegno domenicano. VI. Laici e clero nel secolo XIII. VII. Mistica femminile nel tardo Medioevo. VIII. La Germania mistica del XIV secolo. IX. La mistica fiamminga. X. Discredito della mistica speculativa e della vita conventuale. XI. Santità femminile nella Chiesa e società del XIV e XV secolo. XII. Gli eredi. XIII. La pietà dei laici e l'umanesimo dal XIV al XVI secolo. XIV. Verso Riforma e Controriforma. Indice degli autori antichi, personalità menzionate, concili, sinodi, capitoli generali, opere anonime. Indice degli autori moderni. Indice dei luoghi.
Note sull'autore
François Vandenbroucke, monaco benedettino dell'abbazia di Mont-César, in Belgio, è autore di opere sulla vita religiosa, tra cui Il monaco nella Chiesa di Cristo (Cantagalli 1988) e La morale monastique du 11. au 16. siecle: pour l'histoire de la theologie morale (Lovanio-Lille 1966).
Per l'autore il peccato originale non va inteso come il primo, in ordine di tempo, degli eventi che hanno influito sul destino dell'umanità. Nella Genesi il racconto della caduta è di natura 'simbolica' e non riguarda la prima coppia individuale, ma esprime sotto forma di parabola una legge costante che regola la trasmissione ereditaria di un capitale di peccato e di miseria, parallelo a un capitale analogo di capacità tecniche e di virtù morali. L'importanza decisiva, in ordine alla presenza del male nel mondo, è data quindi non da una trasgressione che avviene prima di altre in senso cronologico, ma dal cumulo di peccati che accompagnano e sfigurano da sempre il destino dell'umanità. Ogni individuo subisce il contagio di questo male, che nel Nuovo Testamento viene chiamato "il peccato del mondo", e solo in forza della grazia di Cristo il battezzato è in grado di resistere e di orientare, già da questo mondo, il proprio cuore a Dio.
Le feste del calendario cristiano non sono indipendenti le une dalle altre e, messe in fila, raccontano la storia dell'amore di Dio per le sue creature. Partecipare al tempo sacro significa abbandonare il tempo profano della vita quotidiana per ritrovarsi nella condizione primordiale dove tutto è armonia e pace. Il desiderio di eternità in cui la nozione di tempo scompare e in cui il ciclo della vita e della morte si tempera è un po' la speranza di ogni persona, l'espressione di un desiderio inconscio di eternità.
Il volume si articola in quattro parti - la domenica; l'Avvento e la Quaresima; le feste in onore del Signore; le feste in onore della Vergine Maria e dei santi - e si propone di spiegare il significato di ogni singola ricorrenza e di indicare il messaggio spirituale e il senso per la vita di ogni cristiano.
Sommario
Introduzione. I. La domenica. 1. Perché andare a messa? 2. Origine del «giorno del Signore». 3. Lo svolgimento della messa. II. I tempi forti di preparazione. 1. Il tempo di Avvento. 2. Il tempo di Quaresima.
III. Le feste in onore del Signore. 1. Natale. 2. La Sacra Famiglia. 3. L'Epifania di nostro Signore. 4. Il Battesimo del Signore. 5. La Candelora, festa della Presentazione. 6. L'Annunciazione del Signore. 7. La Domenica delle palme e della passione del Signore. 8. Il Triduo pasquale. 9. Pasqua. 10. L'Ascensione del Signore. 11. La Pentecoste. 12. La festa della Santissima Trinità. 13. Il Corpus Domini, o festa del Corpo e Sangue di Cristo. 14. La festa del Sacro Cuore. 15. La Trasfigurazione del Signore. 16. L'Esaltazione della croce. 17. Cristo re dell'universo. IV. Feste in onore della Vergine Maria e dei santi. Introduzione: Maria nel disegno di Dio. 1. La natività della beata Vergine Maria. 2. L'Immacolata Concezione. 3. La solennità di Maria, Madre di Dio. 4. La Visitazione. 5. L'Assunzione e l'Incoronazione della Vergine Maria. 6. S. Giuseppe. 7. La Natività di s. Giovanni Battista. 8. Gli apostoli Pietro e Paolo. 9. Ognissanti. 10. La Commemorazione dei fedeli defunti. Conclusione. Bibliografia.
Note sull'autrice
Édith Momméja è consulente in risorse umane. Dopo una lunga attività nel mondo delle imprese, si è specializzata nell'accompagnamento psicologico personale e professionale per aiutare gli altri nella ricerca di senso.
Presentazione di mons. Mariano Crociata.