Descrizione dell'opera
La Regola di san Benedetto sta a fondamento di tutto il monachesimo occidentale ed è sicuramente una delle radici più feconde nella tradizione culturale europea: pochi testi hanno esercitato nella storia occidentale un'influenza tanto profonda. L'edizione presentata - riveduta e ampliata secondo l'ultima edizione dell'originale tedesco - permette un approccio integrato e pluridimensionale al testo della Regola, fornendo al lettore gli strumenti critici secondo diversi livelli di approfondimento. L'Introduzione inquadra la Regola nel suo contesto storico, sociale e religioso, ne mette in risalto gli elementi innovativi e originali rispetto alle altre Regole che comparvero nello stesso periodo e soprattutto mostra come essa venne recepita nell'ambito ecclesiale del Medioevo e dei secoli successivi. Il cuore del volume è costituito dall'edizione critica del testo latino della Regola accompagnato dalla traduzione italiana, che si contraddistingue per precisione, per perfetta aderenza all'originale e, al tempo stesso, per uno stile estremamente scorrevole e leggibile. Il testo è corredato da un esauriente commento esplicativo che spiega la Regola parola per parola, ne esplicita i riferimenti biblici e patristici, mette a fuoco la teologia, la spiritualità e il pensiero di san Benedetto. Tale commento esplicativo e l'apparato di note che lo accompagnano sono redatti secondo i più aggiornati criteri di scientificità, ma, al tempo stesso, non ostacolano il lettore che vuole limitarsi al solo testo. Infine, la bibliografia aggiornata, un dettagliato indice analitico e una tavola, che guida alla lettura della Regola nel corso dell'anno, sono preziosi strumenti per chiunque voglia addentrarsi nell'esplorazione della straordinaria spiritualità di san Benedetto.
Sommario
Introduzione. Testo integrale latino-italiano della regola di Benedetto e commento. Bibliografia. Indici.
Note sui curatori
GEORG HOLZHERR è monaco benedettino, professore di teologia, liturgia e diritto canonico. Per oltre 30 anni è stato abate del monastero di Einsiedeln e membro della Conferenza Episcopale Svizzera, con incarichi importanti in situazioni difficili. Risiede nell'abbazia di S. Lazzaro di Seedorf, padre spirituale di quella comunità di monache. Spiega ogni giorno la Parola di Dio sul sito www.gotteswort.ch (parola e immagine). Il suo commento alla Regola di san Benedetto, giunto alla 7a edizione e tradotto in varie lingue, si distingue per la vasta e scientifica conoscenza del testo sotto tutti i vari aspetti - storico, filologico e spirituale - e per la capacità di farlo gustare come guida di vita cristiana. L'edizione italiana è stata curata dalle MONACHE BENEDETTINE DELL'ABBAZIA «MATER ECCLESIAE» dell'isola di San Giulio sul lago d'Orta (Novara), sotto la guida della loro abbadessa, Anna Maria Cànopi.
Descrizione dell'opera
La Chiesa cattolica sembra oggi attraversata da una linea di confine, quasi da un muro, come se fosse spezzata, divisa in due. Da una parte, una Chiesa che si sente depositaria esclusiva della verità che annuncia, segnata da un risorgente e pericoloso clericalismo, da un'autorità che degenera spesso in puro potere; dall'altra, la Chiesa «nata» cinquant'anni fa dal concilio Vaticano II, portatrice di tante novità e speranze, ma bloccata nella fase evolutiva dalle paure e dalle resistenze di una parte della gerarchia ecclesiastica.
Dal confronto tra queste due Chiese si deciderà il futuro del cattolicesimo, che sta vivendo una profonda crisi di fede ma anche di leadership, di uomini, di progetti, di strutture, di linguaggi, di rapporti con la modernità. È possibile - si chiede l'autore - che, al miliardo e più di battezzati che costituiscono la fitta trama della cattolicità nelle più diverse realtà del mondo, continui ad arrivare l'eco di scandali, conflitti, "Vatileaks" e non un rinnovato e vivificante annuncio del Vangelo?
Sommario
INTRODUZIONE. L'altra Chiesa. Profezia e coraggio. I. IL DOMINIO DEI CHIERICI. 1. Un male antico. 2. Dietro il Muro. 3. Ma quale crisi? 4. Il grido di Marie. 5. Il potere come «sistema». 6. Estirpare il clericalismo. II. IL «POPOLO DI DIO». 7. Quell'11 ottobre. 8. Se i vescovi «si convertono». 9. Una «rivoluzione» incompiuta. 10. Dov'è finito il «popolo di Dio»? 11. Quel miliardo di battezzati.
Note sull'autore
GIAN FRANCO SVIDERCOSCHI, giornalista dal 1959, ha seguito per oltre cinquant'anni le vicende della Chiesa cattolica. È stato testimone privilegiato di numerosi eventi, dall'avvicendamento di sei papi al concilio Vaticano II. Ha lavorato in agenzie di stampa, giornali, radio, tv e come sceneggiatore in due film su papa Wojtyla. È stato vice direttore dell'Osservatore Romano e ha scritto una quindicina di libri, tra i quali Lettera a un amico ebreo e, con il cardinale Stanislaw Dziwisz, Una vita con Karol. Ha collaborato con Giovanni Paolo II alla stesura di Dono e Mistero.
L'Enchiridion Vaticanum 26, dedicato al biennio 2009-2010, testimonia un periodo particolarmente ricco e intenso dell'attività della Santa Sede, dall'Anno paolino all'Anno sacerdotale, dall'enciclica Caritas in veritate all'esortazione apostolica Verbum Domini, dal sinodo sull'Africa a quello sul Medio Oriente, fino ai viaggi di Benedetto XVI in Camerun e Angola, Repubblica Ceca, Terra Santa, Gran Bretagna e Spagna.
Su questioni di grande importanza come i provvedimenti per il rientro di anglicani nella comunione con la Chiesa cattolica, la controversa questione dei vescovi lefebvriani, il dramma degli abusi sui minori, la riforma dell'ordinamento economico-finanziario del Vaticano, ma anche le modifiche all'ordinamento canonico e alla struttura della Curia romana, come per molti altri aspetti importanti, ma spesso meno noti, dell'attività della Santa Sede, i documenti pubblicati rappresentano una testimonianza irrinunciabile e al tempo stesso un'insostituibile chiave di lettura.
Per ciascun documento - dai testi più noti ad altri di non facile reperibilità, o che sovente passano inosservati - l'Enchiridion Vaticanum offre un testo della massima affidabilità, riscontrato sulle fonti ufficiali originali. Le note introduttive ai singoli documenti, ulteriormente arricchite, offrono una breve sintesi del testo e informazioni e materiali - tra cui svariati testi accessori accuratamente selezionati - utili alla sua contestualizzazione e migliore comprensione. Gli indici, in particolare l'Indice analitico, permettono una consultazione rapida e accurata, assecondando il lettore nelle sue esigenze e linee di ricerca.
Il concilio Vaticano II (1962-1965) ha prodotto sedici documenti: quattro "costituzioni" - Sacrosanctum concilium, Lumen gentium, Dei Verbum, Gaudium et spes - seguite da nove "decreti" e da tre "dichiarazioni". La Dei Verbum occupa il vertice della piramide perché il ritorno alle sorgenti, cioè la Sacra Scrittura, è fondamentale per comprendere tutti i documenti conciliari. La Lumen gentium contiene le indicazioni indispensabili alla comprensione della natura della Chiesa, una natura che non può in alcun modo prescindere dalla riforma liturgica codificata nella Sacrosanctum concilium. Nella Gaudium et spes sono invece indicati i criteri per cogliere le trasformazioni della società moderna e il nuovo atteggiamento che la Chiesa intende assumere per svolgere la sua missione nel mondo contemporaneo.
Descrizione dell'opera
Quando un bambino deve elaborare il lutto per la perdita di una persona cara si trova di fronte a un compito più o meno arduo, che può essere portato avanti con successo o interferire con i processi di sviluppo determinando disturbi affettivi, cognitivi e/o comportamentali. In una cultura che tende a rimuovere il tema della morte, gli adulti hanno spesso timore di affrontarlo con i piccoli, con l'esito di non aiutare i bimbi a elaborare il trauma in maniera sana. L'autore accompagna i genitori a parlare coi propri figli, ad affrontare le loro domande e le loro angosce. E a divenire consapevoli che, per poter tentare con loro una qualche risposta, dovranno porre, anzitutto a se stessi, molte domande.
Nella prima parte del volume l'autore affronta, a partire dal famoso aforisma di Montaigne «Chi educherà gli uomini a morire li educherà a vivere», le problematiche dell'educazione alla morte indicando e illustrando le varie alternative.
Nella seconda analizza, con esempi clinici, la concezione scientifica - anzitutto psicologica - dell'educazione alla morte e la concezione religiosa della stessa educazione alla morte, soffermandosi soprattutto sulla concezione cristiana, senza trascurare ebraismo, islam, induismo e buddhismo.
Nella terza parte illustra la propria proposta di educazione alla morte, basandosi su ciò che la critica alle altre concezioni avrà evidenziato e sull'idea che la morte è destinata a sfuggire alle concettualizzazioni umane restando un "mistero" (desiderabile o indesiderabile), nell'intento di formulare un'indicazione educativa con un certo carattere di universalità.
Sommario
I. Si può educare alla vita senza educare alla morte? II. Percorsi educativi concreti delle due alternative. III. Varianti e limiti dell'educazione «fiabesca» e di quella «razionalistica»: verso una «nuova» educazione alla morte. IV. Una proposta di iniziazione alla morte e i suoi «insegnamenti» per chi educa. V. Esempi. Considerazioni conclusive.
Note sull'autore
FRANCESCO CAMPIONE, laureato in Medicina e Chirurgia con specializzazione in Psicologia medica, insegna Psicologia clinica e psicodiagnostica alla Facoltà di Medicina dell'Università di Bologna. È direttore del master universitario in Tanatologia e Psicologia delle situazioni di crisi; ha fondato l'Istituto di Tanatologia e Medicina psicologica ed è tra i fondatori della IATS (International Association of Thanatology ans Suicidology) di cui è presidente. Dirige la Rivista Italiana di Tanatologia e ha pubblicato numerosi articoli e oltre quindici volumi. Tra le sue pubblicazioni più importanti ricordiamo: Perpatire: un nuovo verbo per un nuovo inizio (Armando, 2006); Ospitare il trauma: un modello di intervento nelle situazioni di crisi (Clueb, 2008); L'etica del morire e l'attualità: il caso Englaro, il caso Welby, il testamento biologico e l'eutanasia (Clueb, 2009); La buona morte: corso di formazione permanente sulla morte e il morire (Clueb-Apocrifi, 2010).
Descrizione dell'opera
In che cosa credono i cristiani? Qual è il «contenuto» autentico della fede e come si può distinguere da ciò che non è essenziale?
Queste domande vengono poste da molti non credenti, ma anche da uomini di Chiesa preoccupati del «deposito da custodire» e della «sana dottrina», gli uni e gli altri alla ricerca di una solida e comprensibile trattazione, di un inventario chiaro e completo degli «strumenti» della fede e delle «verità da credere».
È ciò che propone il teologo Rey-Mermet nei primi tre volumi - qui riuniti per la prima volta - di una delle sue opere più importanti, pubblicata in Francia tra la metà degli anni Settanta e la metà degli anni Ottanta del '900 e divenuta anche in Italia una specie di classico.
La fede del Simbolo apostolico, quella celebrata nei sacramenti e quella riproposta dal concilio Vaticano II costituiscono i tre pilastri di una riflessione che assume come presupposto la convinzione che «la fede non è tanto un fascio di credenze, quanto un legame personale e vitale con Gesù Cristo» che chiede di riformulare la domanda: quale buona notizia bisogna vivere? Quale vangelo bisogna gridare dai tetti agli uomini d'oggi?
Sommario
I PARTE. Introduzione. 1. Io credo in Dio. 2. Padre onnipotente. 3. Creatore del cielo e della terra. 4. E in Gesù Cristo. 5. Suo unico Figlio. 6. Nostro Signore. 7. Fu concepito di Spirito santo. 8. Nacque da Maria vergine. 9. Patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso. 10. Morì e fu sepolto. 11. Discese agli inferi. 2. Il terzo giorno risuscitò da morte. 13. Salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente. 14. Da dove verrà a giudicare i vivi e i morti. 15. Credo nello Spirito santo. 16. La santa chiesa cattolica. 17. La comunione dei santi. 18. La remissione dei peccati. 19. La risurrezione della carne. 20. La vita eterna. Amen! II PARTE. Prologo: Oggi i sacramenti? 1. Le fonti dei sacramenti. 2. La chiesa e i suoi sacramenti. 3. Il sacramento del battesimo. 4. La confermazione del battesimo. 5. Le tappe dell'iniziazione. 6. L'eucaristia: i simboli. 7. L'eucaristia: le preparazioni. 8. L'eucaristia: il compimento. 9. La celebrazione dell'eucaristia. 10. Il sacramento della risurrezione. 11. Il sacerdozio cristiano. 12. Il sacramento dell'ordine. 13. Il sacramento della riconciliazione. 14. Celebrare la riconciliazione. 15. Il sacramento dei malati. 16. Il sacramento del matrimonio. 17. Celibato e consacrazione. 18. Gli ultimi sacramenti. 19. La preghiera dei cristiani. 20. Pregate così: Padre nostro. III PARTE. 1. Comprendere il Vaticano II. 2. Costituzione dogmatica sulla divina rivelazione - Dei verbum. A. La rivelazione. 3. La divina rivelazione. B. La rivelazione nelle Scritture. 4. Costituzione sulla sacra liturgia - Sacrosanctum concilium. A. Il mistero della sacra liturgia. 5. La sacra liturgia. B. La partecipazione alla sacra liturgia. 6. Costituzione dogmatica sulla chiesa - Lumen gentium. A. Il mistero della chiesa. 7. La chiesa. B. La chiesa: vescovi e laici. 8. La chiesa. C. La chiesa della santità. 9. Decreto sull'attività missionaria della chiesa - Ad gentes divinitus. 10. Decreto sull'ufficio pastorale dei vescovi -Christus dominus. 11. Decreto sul ministero e la vita dei presbiteri - Presbyterorum ordinis. - Decreto sulla formazione sacerdotale - Optatam totius. 12. Decreto sull'apostolato dei laici - Apostolicam actuositatem. 13. Dichiarazione sull'educazione cristiana - Gravissimum educationis momentum. 14. Decreto sul rinnovamento della vita religiosa - Perfectae caritatis. 15. Decreto sull'ecumenismo - Unitatis redintegratio. - Decreto sulle chiese orientali cattoliche - Orientalium ecclesiarum. 16. Dichiarazione sulle relazioni della chiesa con le religioni non cristiane - Nostra aetate. 17. Costituzione pastorale sulla chiesa nel mondo contemporaneo - Gaudium et spes. A. La chiesa e il mondo. 18. La chiesa nel mondo contemporaneo. B. La chiesa e l'uomo. 19. La chiesa nel mondo contemporaneo. C. La chiesa e la società. 20. Dichiarazione sulla libertà religiosa - Dignitatis humanae. - Decreto sui mezzi di comunicazione sociale - Inter mirifica. Due parole di conclusione. Citazioni. Indice analitico.
Note sull'autore
THÉODULE REY-MERMET (1910-2002), teologo, redentorista, ha insegnato Filosofia e Sacra Scrittura, animato ritiri e incontri in Europa, Africa, Stati Uniti e Canada e scritto numerose opere, tradotte in molte lingue. Per EDB sono apparsi in Italia i quattro volumi di Credere dedicati alla fede del Simbolo apostolico, alla fede celebrata nei sacramenti, alla fede riproposta dal Vaticano II e alla riscoperta della morale, pubblicati in Francia tra il 1976 e il 1985. Tra i titoli pubblicati in italiano ricordiamo anche Il santo del secolo dei lumi: Alfonso de' Liguori (1696-1787), Città nuova 1983, San Gerardo Maiella, il pazzerello di Dio, Materdomini 1992, Il ruolo della coscienza tra libertà e legge morale, Città nuova 1994, Giovanna Antida Thouret: abbiamo sentito la voce dei poveri, Città nuova 1999, Alfonso de Liguori, un uomo per i senza speranza, Città nuova 2004.
Rivista dedicata alla storia del cristianesimo e alla storia dell'interpretazione cristiana ed ebraica della Bibbia, dall'antichità ad oggi, tema centrale per le scienze umane e teologiche. "Annali di storia dell'esegesi" riserva sempre più spazio ai temi più attuali della storia del cristianesimo e dei fenomeni religiosi con una prospettiva interdisciplinare, nell'intento di seguire lo sviluppo contemporaneo della riflessione scientifica. Gli articoli sono attenti ai diversi ambiti culturali, dall'esegesi alla storia delle dottrine, dall'antropologia culturale alla letteratura, dalla storia dell'arte all'archeologia. In ogni fascicolo appaiono anche recensioni e rassegne critiche. Ogni anno si pubblicano numeri monografici. La rivista è aperta a una forte collaborazione internazionale come mostra il suo comitato scientifico.
"Qualche volta la nostra esperienza di vita serve ad insegnare, altre volte desideriamo raccontarla per liberarci dal vissuto, spesso per essere ascoltati, per tirare fuori il grande dolore che si ha dentro o semplicemente per ricordare. Barbara è la mia unica figlia, in stato vegetativo da 14 anni. Aveva 25 anni il giorno dell'incidente, da allora ogni giorno convivo con la speranza che dal coma si possa risvegliare. Invece gli anni passano senza che nulla accada e oramai sono tanti. In queste pagine ho dato testimonianza della mia storia di padre accanto alla mia incredibile figlia Barbara non per chiedere pietà o compassione, la mia priorità è informare, far sapere a tutti che esiste una forza innata dentro di noi che ti permette di continuare a vivere, di continuare a lottare, di continuare ad essere un padre fedele, sempre presente, un padre che, con il grande amore che ha dentro di sé, riesce da quattordici anni a compiere questo viaggio accanto a Barbara.La nostra vita è un viaggio da compiere, un cammino verso una meta, un percorso con una partenza ed un arrivo ignoto. Il percorso è diverso per ognuno di noi, ma tutti hanno una storia da raccontare, un vita vissuta da condividere con gli altri.Questa è la nostra. Mia e di Barbara, di mio padre Arturo e della dolce Reana. È stata quella di mia madre, prima di essere stretta tra le forti braccia di Maria.È una storia piccola e fragile, volevo condividerla con voi". (Gian Paolo Ferrari)
"La storia di Moria Quaresimi, così come quella di Cristina Magrini, è una vicenda di amore e sofferenza, di speranza e di difficoltà, di scienza e di coscienza, di fatica e di pace, di fede e di umanità". (dalla prefazione di M. Tarquinio) "Chi legge la storia di Moira e della sua famiglia, che in molti aspetti rimanda ad altre esperienze simili, capisce come sia proprio la consistenza dei legami a impedire che una situazione, difficile ed estrema, precipiti nella disperazione e si trasformi, nella quotidianità, in una grande occasione di realizzazione umana ed esistenziale. Moira partecipa della vita e della faticosa, ma sincera, serenità dei suoi genitori e dei suoi amici, che ne custodiscono non soltanto l'esistenza, ma il valore e la dignità e la coinvolgono nella loro storia, che è una storia di legami, una storia 'insieme'". (dalla prefazione del prof. A. Pessina) "Faustino, Giovanna e il loro amore per Moira. Sono genitori che hanno attivato un nuovo percorso di vita per la propria figlia, in stato vegetativo dal 2000. Una condizione complessa che vivono migliaia di famiglie oggi in Italia. Una volta si considerava questa condizione permanente. Oggi, dopo un periodo in cui si parla ancora di stato vegetativo persistente, l'European Task Force on Disorders of consciousness ha proposto di cambiare la definizione in 'Sindrome da veglia aresponsiva'." (dalla prefazione di F. De Nigris)