
Descrizione dell'opera
«La Chiesa con la sua storia bimillenaria, con la ricchezza del suo patrimonio spirituale e dottrinale, ma aperta al mondo per annunciare in modo adeguato il suo messaggio agli uomini del suo tempo, si è trovata nella difficile situazione di custode del suo passato e insieme promotrice di un coraggioso rinnovamento e aggiornamento, tra due punte estreme che correvano il rischio di dimenticare che i due poli devono essere ambedue salvati e armonizzati: tradizione e innovazione; identità da salvare e novità da promuovere. [...] È questo il nodo di fronte al quale si è sviluppata la vicenda di mons. M. Lefebvre. Ed è questo anche il problema dell'interpretazione del concilio Vaticano II. Solo all'interno di questo grande tema si può comprendere tutta la vicenda lefebvriana e anche l'interesse che la stessa vicenda ha destato nella Chiesa» (dalla Prefazione).
L'opera ricostruisce dettagliatamente la nascita e l'evoluzione dello scisma della comunità fondata nel 1970 da mons. Marcel Lefebvre, operato attraverso la consacrazione di quattro vescovi senza il mandato pontificio (30.6.1988) e di cui ancora oggi sono al vaglio tentativi di regolarizzazione canonica.
Sommario
Prefazione (V. De Paolis). Sigle e Abbreviazioni. Introduzione. I. DALLA FONDAZIONE ALLA COMUNITÀ LEFEBVRIANA ALLO SCISMA DEL 1988. PRIMO PERIODO (1970-1976). 1. La fondazione della «Fraternità Sacerdotale S. Pio X» di Ecône. 2. Il periodo intermedio tra il 1970 e il 1976: analisi storico-critica. 3. L'estate calda del 1976. 4. L'udienza di Castel Gandolfo. 5. La lettera di Paolo VI del 11 ottobre 1976. SECONDO PERIODO INTERMEDIO (1977-1987). 1. Introduzione. 2. La conferenza di palazzo Pallavicini a Roma e la mediazione di mons. Stimpfle. 3. Il concistoro cardinalizio del 27 giugno 1977. 4. Fase iniziale di Ratio agendi circa l'esame del pensiero di mons. Lefebvre. 5. Il monito di Paolo VI nell'anniversario dell'Incoronazione. 6. L'inizio del pontificato del beato Giovanni Paolo II. 7. L'esame delle dottrine presso la SCDF. 8. La corrispondenza Lefebvre-Šeper dopo l'esame preliminare delle dottrine. 9. La dichiarazione dell'8 novembre 1979 di mons. M. Lefebvre. 10. Il clima favorevole della fine del 1979 e l'inizio del 1980. 11. Palazzini e lo studio di un decreto pontificio. 12. Corrispondenza del 20 ottobre 1980 inerente la futura soluzione del caso. 13. L'avvento di J. Ratzinger alla guida della SCDF. 14. Il primo capitolo generale della FSSPX. 15. L'indulto vincolato della Quattuor abhinc annos. 16. L'incontro ecumenico di Assisi del 1986. TERZO PERIODO (1987-1988). 1. Dialogo Ratzinger-Lefebvre e la Lettera ai futuri vescovi del 29 agosto 1987. 2. La visita apostolica del card. É. Gagnon. 3. «Nova et vetera»: Giovanni Paolo II a J. Ratzinger. 4. Il Protocollo di accordo del 5 maggio 1988. 5. Sono caduto in un tranello: la ritrattazione del Protocollo di accordo e i tentativi di conciliazione. 6. La rottura dei colloqui. 7. La lettera di Giovanni Paolo II del 9 giugno 1988 e l'annuncio dell'azione delittuosa. 8. Le ammonizioni canoniche. 9. Le consacrazioni episcopali illegittime del 30 giugno 1988. 10. Termini della controversia: scisma e stato di necessità. II. UNO SCISMA MODERNO. QUARTO PERIODO (1988-2007). 1. Il m.p. Ecclesia Dei di Giovanni Paolo II. 2. Il decesso di mons. Lefebvre e il capitolo generale della FSSPX. 3. L'intervento del Pontificio consiglio per l'interpretazione dei testi legislativi del 24 agosto 1996. 4. Il pellegrinaggio della Tradizione a Roma nel 2000 e i tentativi di una riconciliazione. 5. L'esordio del pontificato di Benedetto XVI. QUINTO PERIODO (2007-2011). 1. Il m.p. Summorum pontificum e la «guerra preventiva». 2. La remissione di scomunica ai vescovi consacrati illegittimamente della FSSPX e la lettera del 10 marzo 2009 di Benedetto XVI. 3. Il riordino della Pontificia commissione «Ecclesia Dei» ed il m.p. Ecclesiae unitatem di Benedetto XV. 4. L'Istruzione Universae Ecclesiae della Pontificia commissione «Ecclesia Dei». «UNA EST COLUMBA MEA». UNO SCISMA MODERNO. 1. L'instaurazione dei colloqui: il dialogo, la visione prospettica. 2. Il c.d. Preambolo dottrinale. 3. Ipotesi di soluzione alla situazione emblematica della comunità lefebvriana. 4. «Una est columba mea»: il superamento delle divisioni tra i credenti in Cristo. Indice dei nomi.
Note sull'autore
CHRISTIAN GABRIELI è dottore in diritto canonico e ricercatore in ambito storico-giuridico. In particolare, svolge attività di ricerca presso gli Archivi vaticani sui complessi rapporti tra la Santa Sede e la Repubblica popolare cinese all'inizio del Novecento e sul ruolo fondamentale esercitato dal card. Celso Costantini per una loro soluzione. In tale quadro, ha pubblicato contributi scientifici che hanno messo in luce l'importanza della Delegazione apostolica in Cina.
Descrizione dell'opera
Il capitolo 6 del Vangelo di Giovanni, il cosiddetto discorso nella sinagoga di Cafarnao o del pane di vita, si presenta in due parti ben distinte. La prima riferita più direttamente a Gesù e al credere in lui (la fede), la seconda al pane, con andamento sacramentale (l'eucaristia). Si tratta di un testo teologicamente complesso e letterariamente rilevante, tanto più considerando che Giovanni omette il racconto dell'ultima cena. Sia il tema sia la forma letteraria del testo pongono il problema della sua unità e quindi della sua origine.
Per l'autore siamo di fronte a un tipico esempio di «rilettura», cioè alla ripresa successiva di un tema in un altro testo, dilatandone il senso, come spesso accade nella Bibbia. In questa prospettiva l'attuale capitolo 6 vedrebbe confluire reminescenze e sfumature dei sinottici e costituirebbe un «ipertesto», con una elaborazione avvenuta all'interno del processo redazionale del Vangelo.
Sommario
Premessa. Introduzione. I. Il problema dell'autore. II. Gv 6 come fenomeno di rilettura. III. Gv 6 e i sinottici. IV. Gv 6 come palinsesto. Conclusione. Bibliografia.
Note sull'autore
DANIELE PEVARELLO (Moncalieri, 1974) ha studiato alla Facoltà Valdese di Teologia di Roma, laureandosi in Nuovo Testamento, alla Kirchliche Hochschule di Bethel (Bielefeld, Germania) e all'Università di Cambridge (Inghilterra). A Cambridge si è specializzato in letteratura cristiana antica con una tesi di dottorato sulle origini dell'ascesi cristiana nelle Sentenze di Sesto Pitagorico. Membro del direttivo del gruppo internazionale di ricerca su «Moralità ellenistica e cristianesimo antico» della Society of Biblical Literature, attualmente insegna Nuovo Testamento presso la Facoltà di teologia e studi religiosi dell'Università di Cambridge, dove è bye-fellow del Fitzwilliam College.
Descrizione dell'opera
I racconti della Bibbia non sono nati, in primo luogo, per informare sul passato, né per elaborare una teologia sistematica. Il loro obiettivo era anzitutto trasmettere esperienze vitali. «Quei racconti non contengono verità, ma piuttosto indicazioni su strade da percorrere, le strade che hanno condotto il popolo di Israele a scoprire la sua identità, che gli hanno permesso di uscire da vicoli ciechi e superare le grandi crisi della sua storia. I racconti biblici rispondono quindi a domande sull'identità e sull'esistenza. Essi vogliono trasmettere alle generazioni future i tesori più preziosi del passato, quelli da cui dipende l'esistenza di un popolo» (dalla Prefazione).
Se è vero che i racconti biblici sono usati ogni giorno per illustrare verità o confermare la validità di insegnamenti, si tratta tuttavia di un'utilizzazione dei racconti, non della loro interpretazione. Quest'ultima prende sul serio tutti gli ingredienti che entrano nella composizione del racconto e il loro legame, e presta attenzione anzitutto ai dettagli.
Nel proporre un manuale sulla narrazione nella Bibbia, l'autore intende fornire una "cassetta degli attrezzi" e non analisi bell'e fatte. Il significato di un racconto è infatti inseparabile dall'esperienza della lettura.
Sommario
Elenco delle abbreviazioni. Prefazione. Introduzione. Le prime tappe dell'analisi. I. Storia e racconto. II. Il tempo. III. L'intreccio. IV. Il narratore. V. Il lettore. VI. Il punto di vista. VII. I personaggi. Conclusione. Bibliografia. Indice dei riquadri. Indice degli autori citati. Indice delle opere letterarie. Indice dei testi biblici. Indice tematico.
Note sull'autore
JEAN-LOUIS SKA, gesuita belga, insegna al Pontificio Istituto Biblico (Roma). Presso le EDB ha pubblicato: Introduzione alla lettura del Pentateuco. Chiavi per l'interpretazione dei primi cinque libri della Bibbia (92012, tradotto in francese, spagnolo, portoghese e coreano), L'argilla, la danza e il giardino. Saggi di antropologia biblica (32011, tradotto in francese e portoghese), La strada e la casa. Itinerari biblici (2001), Abramo e i suoi ospiti. Il patriarca e i credenti nel Dio unico (2003), Cose nuove e cose antiche (Mt 13,52). Pagine scelte del Vangelo di Matteo (2004), Il libro sigillato e il libro aperto (22009), I volti insoliti di Dio. Meditazioni bibliche (22010), Una goccia d'inchiostro. Finestre sul panorama biblico (2008).
Descrizione dell'opera
La Chiesa cattolica è impegnata in modo irreversibile a percorrere la via dell'ecumenismo e, al fine di un proficuo dialogo, risulta di fondamentale importanza la reciproca conoscenza. In particolare, l'Oriente cristiano racchiude in sé autentiche e antichissime tradizioni apostoliche, che rappresentano senza dubbio una componente essenziale della Chiesa di Cristo. Col proprio specifico approccio al mistero rivelato, la teologia d'Oriente propone una visione complementare a quella dell'Occidente cristiano.
L'espressione 'Oriente cristiano' non designa infatti semplicemente una connotazione storico-geografica del cristianesimo, ma anche e soprattutto un insieme di caratteristiche vitali, che formano e determinano la tradizione orientale.
L'opera, in due volumi, presenta la teologia delle Chiese dell'Oriente cristiano. Dopo una panoramica di tutte le Chiese orientali, la cornice interpretativa della loro teologia e dei loro contenuti su Dio, Trinità, ecclesiologia, Maria Vergine, liturgia e sacramentaria, temi esposti nel volume primo, il secondo affronta le questioni relative a cosmologia e angelologia, antropologia teologica, cristologia, spiritualità, escatologia e offre un'ampia iniziazione all'icona.
Sommario
Presentazione (D. Salachas). Prefazione. I. DIO CREATORE E LE CREATURE: ANGELI, COSMO E UOMO. 1. Il Dio creatore e le creature nella teologia ortodossa. 2. Il Dio creatore e le creature nella teologia siriaca. 3. Il Dio creatore e le creature nella Chiesa copta. 4. Il Dio creatore e le creature nella Chiesa etiopica. 5. Il Dio creatore e le creature nella teologia armena. II. ANTROPOLOGIA TEOLOGICA. 1. L'antropologia teologica nella Chiesa ortodossa. 2. L'antropologia teologica nelle Chiese di tradizione siriaca. 3. L'antropologia teologica nella Chiesa armena. 4. L'antropologia teologica nella Chiesa copta. 5. L'antropologia teologica nella Chiesa etiopica. III. IL MISTERO DI CRISTO. 1. Premesse: analizzando due millenni di cristologia. 2. Cristologia ortodossa (calcedonese). 3. Cristologia monofisita/miafisita (copta, etiopica, sira, armena, indiana). 4. Rilievi conclusivi. IV. ESCATOLOGIA. 1. L'escatologia nella Chiesa ortodossa. 2. L'escatologia nella Chiesa copta. 3. L'escatologia nella Chiesa etiopica. 4. L'escatologia nella Chiesa armena. 5. L'escatologia nelle Chiese di tradizione siro-occidentale. 6. L'escatologia nella Chiesa assira dell'Oriente. V. INIZIAZIONE ALL'ICONA. 1. L'icona nella Chiesa ortodossa bizantina. 2. Le icone nelle antiche Chiese orientali. Conclusione. Bibliografia. Indice dei nomi. Indice dei luoghi.
Note sull'autore
PIER GIORGIO GIANAZZA, nato a Cerro Maggiore (MI) nel 1945, parte giovanissimo per la Terra Santa, ove nel 1973 viene ordinato sacerdote nei salesiani di don Bosco. Laureato in filosofia e teologia, insegna queste materie da oltre trent'anni (Istituto Teologico di Cremisan a Gerusalemme, Università di Betlemme, Centro superiore di studi filosofici-teologici di Harissa in Libano). Ha pubblicato una sessantina di articoli, sia di teologia che di divulgazione, sulla Terra Santa e, presso le EDB, due agili volumi di informazione sulle Chiese di Terra Santa: Guida alle comunità cristiane di Terra Santa. Diversità e fede nei luoghi di Gesù (22011), Cattolici di rito orientale e Chiesa latina in Medio Oriente (2010) e la prima tavola di questo dittico sulla teologia delle Chiese ortodosse: Temi di Teologia Orientale. 1 (2010).
Seguendo la scansione del calendario liturgico, dal tempo di Avvento al Natale, dalla Quaresima alla Pasqua e alle feste che da essa scaturiscono, fino al tempo Ordinario, l'autore propone delle riflessioni sui Vangeli festivi dell'anno liturgico C, per orientare quanti desiderano fare della Parola la guida del proprio cammino. "Non posso non riconoscere che quelle che il vescovo Francesco ci consegna sono pagine di rara bellezza e di intrigante originalità. Con non comune bravura, mons. Lambiasi è riuscito a metterci in mano un testo, il cui taglio espositivo è una combinazione armoniosa di acume teologico, sensibilità pastorale, attenzione alle res novae di questo nostro tempo. L'autore riesce a gettare ponti tra la Parola dei brani domenicali del Vangelo e le vicende che quotidianamente toccano, e talvolta scombussolano, la nostra condizione umana" (dalla Prefazione). La lettura dei commenti è uno strumento per lasciarsi sorprendere dalla gioia, che scaturisce dall'incontro personale con Cristo. Prefazione di Stefano Zamagni.
Dedicato sia a chi frequenta quotidianamente la Messa, sia a chi non può prendervi parte, il libretto tascabile contiene la liturgia della Parola e le parti proprie delle celebrazioni eucaristiche feriali e festive, affiancate dal commento di fratel MichaelDavide Semeraro osb e da una preghiera quotidiana. Segnala i Santi del giorno e le feste, giornate e ricorrenze della Chiesa cattolica, delle altre confessioni e religioni; propone inoltre una lectio continua della Bibbia. Ogni mese offre il rito della Messa, il calendario liturgico, quattro modelli di santità, due catechesi mistagogiche per calarsi in un tempo e in gesto liturgico. Le letture e il salmo sono proposti in corpo più grande per rendere più agevole la lettura. Uno strumento utile per chi desidera ogni giorno confrontarsi con la Parola di Dio.
Descrizione dell'opera
Riflettere su Maria è confrontarsi con la vita di una donna vissuta più di 2000 anni fa che si è fatta carico di una realtà certamente complessa e problematica, spesso umanamente incomprensibile, ma più vicina a quella attuale di quanto si possa immaginare.
Rivolgersi a lei in modo semplice e diretto per ripensare le tappe della sua vita è anche un modo per sentirsela accanto nelle vicende del quotidiano e può diventare forma viva e spontanea di preghiera.
L'autrice propone 50 riflessioni, grani di un ipotetico rosario, lasciandosi sollecitare dal volume Maria. Donna dei nostri giorni (San Paolo 1993) di don Tonino Bello.
Sommario
Presentazione. Madre di speranza. Madre dell'umanità. Materna accoglienza. Icona del cammino. Madre celeste. Mediatrice celeste. Madre dell'attesa. Madre dei viventi. Quella notte a Nazaret. Maria, madre del quotidiano. Richiesta di autenticità. Maria presenza viva. Ti preghiamo, Maria... Sguardo di Madre. Alla Madre. Donna della porta accanto. Madre dell'accoglienza. Madre del lieto annuncio. Madre della tenerezza. Maria donna di confine. Maria madre nella prova. Maria donna dell'obbedienza. Maria serva di Dio. Maria madre silenziosa. Maria donna semplice. Confidenza filiale. Sabato santo. Maria donna lungimirante. A Te, donna leggiadra. Compagna di vita. Donna della notte. Donna di poche parole. Incarnazione. Donna del Magnificat. Maternità. Preghiera al femminile. Elogio della lentezza. Maria donna autentica. Maria donna sollecita. Maria donna in attesa. Donna colma d'amore. Perle d'amore. Ave Maria. Segni del tempo. Ferialità. Condivisione. Sete di verità. Guardare oltre. Dolce presenza. Dono. Segno di speranza. Pentecoste.
Note sull'autrice
IRIDE CONFICONI, laureata in Economia e Commercio all'Università degli Studi di Bologna, è stata docente di tecnica commerciale e bancaria. Attratta dallo studio della scrittura ha conseguito il titolo di grafologa professionista presso l'Università di Urbino dove ha insegnato tecnica e metodologia fino al 2005. È stata presidente dell'Associazione Grafologica Italiana. Attualmente è membro del Comitato tecnico scientifico della medesima associazione.
Collabora con importanti riviste specializzate in campo grafologico quali Scrittura, Scienze Umane & Grafologia e Attualità Grafologica. Relatrice a numerosi congressi nazionali e internazionali è autrice, tra l'altro, di Tecnica e metodologia grafologica, Moretti, Urbino 22002. Presso le EDB ha pubblicato: Caratteri tra le righe. La personalità dalla scrittura (22005).
Descrizione dell'opera
Non si può non avere a cuore la vita dei giovani: essi rappresentano il futuro e la speranza del mondo, sono il perno su cui ruotano i sogni e i progetti che danno vita alle cose.
In una lettera, rivolta direttamente ai giovani e ai loro educatori, il vescovo di Rimini, con linguaggio immediato ed efficace, entra nelle pieghe dell'esistenza di chi, pur in mezzo a fragilità e insicurezze, desidera una vita piena e autentica, una vita felice. La gioia di essere e di dirsi cristiani.
Sommario
Introduzione Ma che sta succedendo? Può un cristiano essere felice? Vangelo: vedi alla voce «Felicità». L'ansia del futuro. Il fascino tenebroso del male. Dov'è Dio quando noi soffriamo? La felicità della Pasqua. La gioia di essere cristiani. La felicità c'è: io l'ho incontrata. Una conclusione aperta.
Note sull'autore
FRANCESCO LAMBIASI,vescovo di Rimini, già assistente ecclesiastico generale dell'Azione Cattolica Italiana, ha insegnato teologia alla Pontificia Università Gregoriana. Presso le EDB ha pubblicato: L'autenticità storica dei Vangeli. Studio di criteriologia (21986); Lo Spirito Santo: mistero e presenza. Per una sintesi di pneumatologia,con Dario Vitali (2005); Vorrei pregare con la Bibbia. Lettera a Cristiana sulla lectio divina(32009); Mi presenti Gesù? Intervista a Marco primo narratore del Vangelo (22011); ABC della fede (22008), Figli nel Figlio. Novena di Natale (22007) e Fare i cristiani. Alcuni aspetti della formazione alla vita cristiana (2011).
Descrizione dell'opera
Il volume consegna i contributi di idee e di elaborazione culturale scaturiti dalla 46a Settimana Sociale dei Cattolici Italiani (Reggio Calabria, 14-17.10.2010), punto di arrivo di un itinerario largamente condiviso con le diocesi e con le aggregazioni ecclesiali lungo i due anni di preparazione. Un percorso di partecipazione e un metodo per il discernimento tesi a costruire, insieme, un'agenda di problemi su cui sperimentare la fede vissuta nella storia concreta. Un'esperienza comunitaria per comprendere l'oggi di Dio e rispondere alla chiamata di una speranza e di un impegno rinnovato nella costruzione del "bene comune" per l'Italia.
Lo ha confermato Benedetto XVI nel suo saluto ai convegnisti: «La Settimana Sociale che state celebrando intende proporre un'agenda di speranza per il futuro del paese. Si tratta indubbiamente di un metodo di lavoro innovativo, che assume come punto di partenza le esperienze in atto, per riconoscere e valorizzare le potenzialità culturali, spirituali e morali inscritte nel nostro tempo».
Sommario
Presentazione. Introduzione (E. Patriarca). SESSIONE D'APERTURA. Messaggio di Sua Santità Benedetto XVI. Messaggio del Presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano. Saluti (V.L. Mondello - G. Raffa - G. Morabito - G. Scopelliti). Introduzione ai lavori (A. Miglio). Prolusione: Logos e Agape. Intelligenza della fede e trasformazione della società (A. Bagnasco). Il processo, l'agenda, l'attualità (L. Diotallevi). Omelia (A. Bagnasco). II SESSIONE. Lo stato dell'Italia: il presente che c'è, il futuro che ancora possiamo costruire (L. Ornaghi). Le trasformazioni del sistema politico internazionale (V.E. Parsi). La crisi economica globale: origini, rischi e opportunità (E. Gotti Tedeschi). III-IV SESSIONE. Intraprendere nel lavoro e nell'impresa (M. Tiraboschi). Educare per crescere (A. Sabatini). Includere le nuove presenze (G. Perego). Slegare la mobilità sociale (M. Magatti). Completare la transizione istituzionale (L. Antonini). V SESSIONE. Per un paese solidale. Chiesa italiana e Mezzogiorno (G. Savagnone). SESSIONE CONCLUSIVA. Omelia (V.L. Mondello). Saluto (F. Talarico). Intraprendere nel lavoro e nell'impresa (C. Costalli). Educare per crescere (P. Stroppiana). Includere nuove presenze (A. Olivero). Slegare la mobilità sociale (F. Miano). Completare la transazione istituzionale (L. Fronza Crepaz). Conclusioni (L. Diotallevi). Ringraziamenti e conclusioni (A. Miglio). APPENDICI. Relazioni del seminario di studio. Atti del seminario di studio.
Dall'annunciazione di Nazaret alla fuga della santa Famiglia in Egitto, la nascita di Gesù è raccontata ai bambini (4-8 anni) in modo semplice e toccante, arricchita da splendide illustrazioni colorate. La storia del Natale descritta nel Vangelo viene riproposta con linguaggio chiaro e stile evocativo adatti ai piccoli, pur rispettando i riferimenti biblici: per ogni racconto è infatti citato il relativo passo evangelico. Il volumetto si presta quindi come idea-regalo ed è al contempo utile strumento per momenti di educazione alla fede. Età di lettura: da 4 anni.