La vicenda della modernità si gioca tutta sull'intreccio, esaltante e problematico allo stesso tempo, tra ragione e libertà. Le due sfere stanno tra loro in rapporto circolare e di reciproca fondazione. La forza della ragione si misura sulla sua capacità di produrre spazi di libertà. E la grandezza della libertà sta nel suo ancoraggio al rigore della ragione.
Sorge legittima la domanda se e fino a che punto il programma della modernità sia compatibile con il disegno di un'antropologia teologicamente proponibile. A questa domanda il libro tende a dare una risposta positiva. Con analisi molto fine e mediante un percorso certamente esigente, i capitoli del volume costruiscono i tasselli di un mosaico che alla fine potrà rendere ragione della plausibilità di un autentico rapporto tra teologia e filosofia, tra una visione moderna - cioè critica e autonoma - di uomo e di mondo e l'articolazione teologica della stessa, ancorata nel Vangelo e capace di riscatto della ragione e della libertà da quei possibili eccessi che pure devono essere tenuti in considerazione per non far scivolare la vicenda della modernità in un mito alla fine rivolto drammaticamente contro l'uomo stesso.
Grazie alla selezione dei due curatori effettuata sui numerosi scritti di Mazzolari, il pio esercizio della Via Crucis è affiancato dai commenti di don Primo, che, come parroco di Bozzolo, ha certamente guidato molte volte i propri fedeli lungo questo itinerario spirituale. "Mazzolari parla con stile incisivo, immediato ed efficace, rivelando anche in questi testi di essere uno scrittore che non solo si fa leggere, ma che suscita riflessione e interpella il lettore a prendere posizione. [...] L'augurio è che le riflessioni di don Mazzolari siano di aiuto ai lettori ad incrociare lo sguardo di Cristo in croce, per guardare poi dentro di sé e intorno a sé con l'animo nuovo dell'amore" (dall'Introduzione).
"Ciascuno di noi - o quasi - vive in condizioni molto rassicuranti: siamo figli del benessere... E tuttavia nella nostra società è palpabile un malessere vago e latente: la nostra felicità non è priva di ombre... Ma qualcosa di amaro c'è soprattutto nel cuore della gente" (dall'Introduzione). A volte si punta il dito anche contro il cristianesimo e più di una persona ha preso le distanze dalla propria educazione cattolica, ritenendola responsabile di 'tarpare le ali' rispetto alla possibilità di inseguire i propri desideri. Il cardinale Danneels invita ad andare alle vere cause di tanto malessere, a non conformarsi alla mentalità del secolo, a superare un'immotivata condizione di vergogna, a non avere paura di annunciare a chiare lettere il messaggio del Risorto: "La pace sia con voi!".
I tre termini del titolo - Paolo Scrittura Legge - costituiscono il 'campo minato' dell'esegesi paolina, in riferimento sia all'interpretazione dei testi sia al ritratto dell'Apostolo.
Dagli anni '70 questo campo ha iniziato a mutare contorni, ad opera degli studi sviluppati nel mondo anglo-americano e definiti come New Perspective. Gli ambiti principali di tali ricerche riguardano: il giudaismo come religione non del legalismo e settaria, bensì del nomismo del patto e universale; il Common Judaism e i giudaismi; il movimento cristiano e i cristianismi; la separazione delle vie tra giudaismo e cristianesimo; il contesto storico-sociale delle comunità paoline; il rhetorical criticism, che dà la priorità alla disposizione originale scelta da Paolo nelle sue lettere; i diversi gradi di intertestualità tra le citazioni bibliche, i contesti di partenza (l'Antico Testamento) e quelli di approdo (Paolo e le sue comunità); la detronizzazione della giustificazione per la sola fide e il partecipazionismo dell'essere in Cristo; il tentativo di 'deluteranizzare' Paolo; la decostruzione e la ricostruzione della teologia degli avversari; la rilevanza e l'irrilevanza della Legge nell'etica paolina…
Il saggio sulle complesse relazioni tra Paolo, la Scrittura e la Legge prende come riferimento principale alcune delle "grandi lettere" paoline (1 e 2 Corinzi, Galati e Romani, Filippesi), giacché è in questo ambito che maggiormente risalta tale rapporto triangolare.
In sette capitoli e un Excursus, a scansione cronologica, viene delineato un profilo della storia della Chiesa Ortodossa Russa. Il taglio narrativo, tutto incentrato sui fatti e sui personaggi, rende la lettura facile e coinvolgente; le riflessioni storiche e teologiche, disseminate lungo la narrazione, aprono continue finestre di comprensione su un cristianesimo che si è nutrito di fonti e di contesti del tutto diversi da quelli dell'Occidente.
Di fondamentale importanza il capitolo dedicato al concilio che la Chiesa Ortodossa Russa ha celebrato nel bel mezzo della rivoluzione d'ottobre: solo attingendo alla maturità teologica e spirituale di quell'avvenimento, la Chiesa ha potuto attraversare il deserto del marxismo-leninismo applicato e conservare la fede per il popolo credente.
Pur non appartenendo a quella élite intellettuale e ricca che poteva permettersi il lusso di possedere una Bibbia, san Francesco mostra di avere grande conoscenza della Parola e manifesta grande amore per essa. Tutti i suoi scritti - dalle preghiere alle regole, passando per le lettere e le ammonizioni - sono infatti pieni di citazioni bibliche, fino a presentarsi come veri e propri mosaici scritturistici. In vista della XII Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi sulla Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa (ottobre 2008), l'ormai tradizionale giornata di studio annualmente promossa dall'Istituto francescano di spiritualità della Pontificia Università Antonianum si concentra sul ruolo della Parola, affinché essa fecondi maggiormente la vita spirituale delle varie famiglie francescane. La ricchezza proveniente dal carisma del poverello di Assisi è infatti in grado di rivitalizzare la loro missione, in vista delle sfide pastorali presenti.
Preghiera iniziale. I stazione: Gesù è condannato a morte. II stazione: Gesù è caricato della croce. III stazione: Gesù cade la prima volta. IV stazione: Gesù incontra la Madre. V stazione: Gesù è aiutato da Simone di Cirene. VI stazione: Gesù è asciugato dalla Veronica. VII stazione: Gesù cade la seconda volta. VIII stazione: Gesù incontra le donne di Gerusalemme. IX stazione: Gesù cade la terza volta. X stazione: Gesù è spogliato delle vesti. XI stazione: Gesù è inchiodato in croce. XII stazione: Gesù, innalzato sulla croce, muore. XIII stazione: Gesù è deposto dalla croce. XIV stazione: Gesù è posto nel sepolcro. Conclusione. Via Crucis di Cristo e dell'uomo.
In 28 anni il periodico Parola Spirito e Vita si è affermato come prezioso strumento di lettura spirituale della Bibbia.
Ogni sei mesi un numero monografico di Parola Spirito e Vita conduce all'incontro con le Scritture, non solo come libro di riferimento per i fedeli, ma come parola viva capace di portare l'uomo contemporaneo alla scoperta di Dio: un appuntamento di riflessione essenziale per gruppi biblici, comunità, operatori pastorali e per tutti coloro che aspirano a una conoscenza più intima e profonda della Parola.