
Oscar Arnulfo Romero, vescovo salvadoregno, personalità carismatica, sobria e rigorosa, uomo integro, trasparente e irreprensibile. È noto più per le sue denunce contro la violenza, la corruzione, le torture e le stragi dei poteri forti dello stato salvadoregno, che per la sua radicale vita di fede dalla quale sgorgava il suo ministero. Martirizzato "in odio alla fede" mentre celebrava il memoriale del sacrificio di Cristo, sin da subito è stato pianto dal suo popolo come si piange un padre ed è stato pregato come "san Romero d'America". Nel 2010, nel trentesimo anniversario del martirio, un gruppo di teologi e testimoni si è radunato per approfondire la sua vigorosa fede che lo rese umile pastore della chiesa dei poveri. Questo libro che non è una biografia, ma la narrazione dei tratti essenziali del "vangelo" di Romero raccoglie gli atti di quel convegno. Ora il suo nome è, anche ufficialmente, celebrato tra i santi del popolo di Dio.
Il papa ci invita a recitare anche solo un Padre nostro, tutti assieme, ogni giorno, in famiglia, pensando alla parole che recitiamo. Il teologo Salvoldi ci aiuta a capire ogni versetto della preghiera insegnata da Gesù, ricorrendo all'esegesi biblica, all'esperienza dei santi, all'insegnamento dei papi, trasformando il tutto in preghiera. Testo valido per l'approfondimento e la crescita personale, la catechesi, la scuola di preghiera.
Giovanni Paolo II affermò, durante la cerimonia di beatificazione, che Elisabetta della Trinità porta "un messaggio che si diffonde oggi con una forza profetica". È il messaggio della comunione che Dio offre all'uomo, capace di vincere ogni solitudine e separazione. Elisabetta Catez (1880-1906) ci ha lasciato numerosi scritti dai quali si sprigiona una forza mistica di incredibile potenza. Carmelitana scalza nel monastero di Digione, nei suoi soli ventisei anni di vita, sperimenta con estremo realismo la grazia dei sacramenti, cioè la presenza di Dio nel cuore del credente. La Santissima Trinità, da lei familiarmente chiamata "i miei tre", è l'orizzonte nel quale costantemente si sente immersa con la certezza contemplativa che la comunione con Dio le consente di essere in contatto profondo, seppur chiusa in un monastero di clausura, col cuore di ogni creatura. Il libro raccoglie le sue parole più belle e suggestive.
La riflessione circa le modalità e l'urgenza di un dialogo tra le culture interpella, al pari di altre discipline, anche l'indagine filosofica. Questo volume si propone dunque di esplorare tre itinerari interculturali proposti da illustri pensatori dei nostri tempi: Paul Ricoeur, Raimon Panikkar e Bernhard Waldenfels. Sono poste in evidenza tanto le sovrapposizioni quanto le non meno sintomatiche dissonanze dei tre itinerari, al fine di mettere meglio in luce la feconda complessità del discorso interculturale, capace anche di riconoscere i propri limiti rendendosi perciò disponibile all'ascolto e al confronto con discorsi differenti.
La singolare e felice esperienza delle prediche al "Festival dei Due Mondi" di Spoleto è giunta al terzo anno: nel 2012 il tema era i vizi capitali, del 2013 le opere di misericordia spirituale, nel 2014 i doni dello Spirito Santo. I sette predicatori invitati - tra loro due donne - scrutano cos'è sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà e timor di Dio. Doni antichi e dimenticati, eppure capaci di novità e consolazione. Secondo la tradizione cristiana, sono le modalità attraverso le quali la grazia divina, inviata misteriosamente agli esseri umani, aiuta le donne e gli uomini di ogni tempo a progredire e ad avanzare nella via spirituale.
Meditazioni antoniane di David Maria Turoldo proclamate nel lontano 1965, nella Basilica del Santo, a Padova, in occasione della tradizionale Tredicina, cioè i giorni precedenti la festa del 13 giugno. Una parola, la sua, integra e tagliente: riascoltata ora, a cinquant'anni di distanza, non ha perso forza e verità. Pensieri sempre nuovi capaci di viaggiare nel tempo con estrema vitalità, poesia e audacia.
Il testo riflette, a partire dalle prese di posizione di papa Francesco, sul tema dell’EXPO 2015 "Nutrire il pianeta. Energie per la vita". La situazione che si trova a vivere l’umanità è paradossale: un miliardo di persone soffre la fame, il resto spreca scandalosamente il cibo mentre i sistemi economici e politici speculano sui prodotti alimentari. Papa Bergoglio afferma che è urgente riflettere su questa economia che uccide e trasformarla in uno strumento che sia al servizio della vita degli impoveriti, il cui urlo va ascoltato e placato nella giustizia.
ANTONIO AGNELLI, parroco della diocesi di Cremona ha ottenuto il dottorato in Teologia dogmatica presso la Facoltà teologica dell’Italia centrale a Firenze e ha insegnato Introduzione alla teologia presso l’Università Cattolica, sede di Cremona. Coordina il gruppo locale Oscar Romero. Tra le sue pubblicazioni segnaliamo: Il Cristo di Romero. La teologia che ha nutrito il martire d'America (EMI 2010); La logica del pane. L’eucaristia modello dell’economia (EMI 2011); Passione di Cristo, passione del mondo. Fare Quaresima dalla parte degli esclusi e delle vittime (EMI 2014); Oscar Romero. Profeta di Dio (EMP 2015).
La più tradizionale delle devozioni a sant'Antonio rivisitata come un dialogo tra il Santo di Padova e don Tonino Bello, considerato già santo nel cuore di molti. Entrambi innamorati di san Francesco hanno avuto il dono di saper annunciare il vangelo agli uomini del loro tempo. E ancora oggi il Santo di Padova raggiunge i cuori con la forza della sua predicazione, mentre il vescovo pugliese continua a spezzare il pane della presenza di Dio con la testimonianza di una pastorale profetica e profumata di futuro.
Il 17 dicembre 2013 papa Francesco proclama santo un suo maestro spirituale, il gesuita Pietro Favre. Il volume è una raccolta dei suoi scritti e delle sue memorie. Nato nel 1506 in Savoia, Favre è sempre rimasto sostanzialmente nascosto, in confronto ai santi più conosciuti e celebrati della Compagnia di Gesù. Tuttavia, il suo ruolo è stato fondamentale e la sua persona, di grande sensibilità e dolcezza, ha sempre esercitato un grande fascino. È noto anche per avere diffuso gli esercizi spirituali di Ignazio di Loyola. La sua spiritualità, che s'incentra sulla riforma della vita personale e sulla dimensione interiore di una preghiera profonda e sincera, si rivela in tutta la sua attualità. In un'epoca in cui la Riforma protestante sembra propagarsi in tutta Europa, promuove il dialogo ecumenico e la riforma della Chiesa cattolica. Muore a quarant'anni, in una piccola stanza del Gesù di Roma, tra le braccia di Ignazio.
A cura di Fabio Scarsato. Illustrazioni di Luca Salvagno. Rileggere oggi il «Cantico di Frate Sole» con le tavole di due artisti e le parole di scrittori, giornalisti, teologi, bambini, filosofi, persone comuni di fede cattolica, ebrea, musulmana, buddista è espressione di fratellanza. Oggi, le parole di san Francesco dicono ancora freschezza, verità incanto davanti al creato e all'umano. Contributi di: Roberto ADINOLFI, Vittorino ANDREOLI, Giovanni BACHELET, i BAMBINI del gruppo ACR di Roncadelle (BS), Leonardo BECCHETTI, Lorenzo BIAGI, Donatella BISUTTI, Elena BOSETTI, Aldo CAZZULLO, Chiara Giovanna CREMASCHI, Erri DE LUCA, Chiara FRUGONI, Paolo MARTINELLI, Ilaria e Carlo PAGAN, Mimmo PALADINO, Imam Yahya PALLAVICINI, Carlo PETRINI, Gianfranco RAVASI, Vittorio ROBIATI BENDAUD, Francesca SCARPA, Franz Seiun ZAMPIERO.