Battezzata a 17 anni dopo essersi convertita al cattolicesimo, ha portato la croce di Cristo per un calvario lungo 26 anni. Rinchiusa nei campi di “rieducazione” comunista, sotto il regime di Mao, si è rifiutata di rinnegare la Fede nonostante i lavaggi del cervello, le torture e le innumerevoli altre persecuzioni.
Finalmente libera, dopo aver trascorso la sua giovinezza nei laogai cinesi, deve scontrarsi con un’altra rivoluzione: quella che nel frattempo aveva invaso la Chiesa… La Messa che aveva amato da ragazzina, e che le era mancata così tanto in prigione, non esiste più, è stata sostituita da un nuovo rito. È l’inizio di una nuova stagione di sofferenze, ma anche di ulteriori grazie straordinarie…
Questa è la storia di Rose Hu, intrepida testimone di Cristo nella Cina comunista prima, e nell’America scristianizzata poi. Una testimone che ci parla con la forza dei santi: «Dio non mi ha scelta per essere un grande apostolo. Essere rinchiusa in una cella di isolamento, come testimone silenziosa, era per me la croce più leggera da portare. Piaceva a Dio di vedermi continuare a portare la croce. […] Essere imprigionati in una cella di isolamento è veramente il paradiso. Tu ami Dio e Dio ti ama. Sono veramente benedetta e loderò Dio per sempre!».
In queste pagine, l’ardore del missionario si fa tutt’uno con l’amore della Verità, fondata sullo studio meditato dei testi del Magistero perenne della Chiesa. Alla debolezza tirranica ed alla forza distruttrice del liberalismo, che ha condotto l’uomo sull’orlo dell’abisso, Mons. Lefebvre oppone il programma che fu del grande San Pio X, “instaurare in Cristo tutte le cose”:
«Bisogna ricostruire le roccaforti crollate, ricostruire i bastioni della fede: prima il Santo Sacrificio della Messa di sempre, che fa i santi, poi le nostre cappelle, i nostri monasteri, le nostre famiglie numerose, le nostre imprese fedeli alla dottrina sociale della Chiesa, i nostri uomini politici decisi a fare la politica di Gesù Cristo; è tutto un tessuto di vita sociale cristiana, di costumi cristiani, di riflessi cristiani che dobbiamo restaurare, nella misura in cui Dio vorrà, quando Egli vorrà. Tutto quel che so, ce lo insegna la fede, è che Nostro Signore Gesù Cristo deve regnare quaggiù, adesso, e non solo alla fine del mondo, come vorrebbero i liberali. Mentre questi distruggono, noi abbiamo la felicità di ricostruire. Più grande felicità ancora: generazioni di giovani sacerdoti partecipano con zelo a quest’opera di ricostruzione della Chiesa per la salvezza delle anime».
Mio caro bambino, essere sacerdote dell'Altissimo Iddio, poter tenere fra le proprie mani il Figlio stesso di Dio e poterlo offrire ogni giorno sull'altare, come vittima sacrificata per la salute del mondo: è questa una nobiltà, una gioia così grande, che non se ne trova l'uguale sulla terra.
Perciò, se tu sentissi nel tuo cuore la voce di Dio, che ti chiama ad essere suo sacerdote, rispondi subito a una così bella chiamata. Grazia più grande di questa il Signore non potrebbe concederti!
Io te l'auguro di tutto cuore.
Forse, senza saperlo, le "femministe" che credono di cancellare le differenze tra l'uomo e la donna fanno a quest'ultima un grande torto, oscurando ciò che costituisce la sua grandezza e la fonte delle sue gioie più intime.
Meditando i toccanti esempi della prima madre e di colei che fu la "benedetta fra tutte le donne", questo libro contribuisce a restituire alla donna cristiana la fierezza e l'amore della sua vocazione di madre. Esso esprime l'ammirazione e la gratitudine di tutti i bambini della terra verso colei che li ha messi al mondo.
L’assedio contro la Città di Dio. Dalle premesse dottrinali ai più recenti assalti contro l’ordine divino
Preghiere, canti ed Esercizi Spirituali di S. Ignazio di Loyola ad uso interno della Fraternità Sacerdotale San Pio X.
La parabola di Marcel Lefebvre (1905-1991) segna una bella linea ascendente. Il Papa Pio XII lo nomina Vescovo del Senegal e poi, un anno dopo, Delegato apostolico della Santa Sede per tutta l’Africa francofona (l’equivalente di un nunzio). Nel 1962 viene eletto Superiore della Congregazione dello Spirito Santo. Tuttavia, nell’ottobre 1968, si vedrà costretto a dare le dimissioni dal suo incarico di Superiore generale e, il 1° novembre 1970, fonda a Ecône (Svizzera) la Fraternità Sacerdotale San Pio X. Nel 1988 conquista una nuova celebrità consacrando quattro Vescovi ad Ecône, malgrado la proibizione del Papa Giovanni Paolo II, ma davanti alle telecamere di televisioni del mondo intero. Leggendo le pagine di questa affascinante biografia si svela, a poco a poco, il mistero di un uomo fuori del comune che fu così straordinariamente sicuro di sé perché fu assolutamente sicuro di Dio.
Dopo il Catechismo Maggiore, nell’ottobre del 1912 San Pio X pubblicò un nuovo catechismo, di impostazione differente dal primo, più breve e a carattere più pedagogico. Questo testo, edito in numerose edizioni e dalla diffusione ininterrotta, ha formato più generazioni del ’900, almeno fino al Concilio.