Cani, gatti, orsi, mucche, cerbiatti, uccelli, ippopotami... I protagonisti di questo libro sono animali di ogni specie, miti e selvaggi, timidi e coraggiosi. Le loro storie sono sorprendenti, commoventi, ridicole. Ma soprattutto, sono storie vere.
Le storie di animali raccolte in questo libro sono molto speciali. Innanzitutto, perché sono vere. L’orsetto lavatore che si riempie la vasca nel bagno di casa, l’uccello migratore che batte tutti i record di resistenza nel volo, la mucca che salva la sua amica bambina da un serpente, il gatto che sfida la tecnologia per poter ospitare gli amici randagi nei giorni di pioggia, sono tutti nostri «compagni di viaggio», che vivano nel condominio accanto al nostro, nella campagna australiana o in un parco naturale africano. Eppure questo libro non è una cronaca, perché l’autrice ha un dono speciale, una sorta di anello magico come quello di re Salomone, che le permette di capire e parlare il loro linguaggio, e di osservare noi umani con il loro stesso sguardo, limpido e indagatore. Per questa ragione sono storie sorprendenti, commoventi, ridicole, colme a ogni riga del calore e dell’innocenza dei loro memorabili protagonisti.
Come farà la figlia del contadino a presentarsi al re né nuda né vestita? Cosa ci sarà nella cassa che Bastiana ha rubato alle streghe? Riuscirà Nicolino a sposare la sua fidanzata-ranocchia e diventare re? Queste e altre fiabe scelte da Lella Gandini nell'affascinante repertorio delle favole regionali italiane, e qui presentate nella straordinaria scrittura di Roberto Piumini, ci fanno riscoprire immagini ed emozioni senza tempo dove l'impossibile diventa possibile e la magia è più reale della stessa realtà.
"La casa intera, dal tetto alle fondamenta, vi passa sulla testa dondolando dolcemente come un aeroplano. Il comignolo manda un fumo nerastro che si allunga come quello di una locomotiva. Sotto la casa sono appesi sacchi di carbone, bottiglie di vino, vecchie damigiane: la cantina, insomma. Il signor Venceslao, affacciato ad una finestra del primo piano, accarezza la pipa, pensieroso, e non si accorge di voi." Età di lettura: da 4 anni.
"Molti credono che le macchine non abbiano un cuore, che siano solo rotelle e ingranaggi, rumore di motore e fumo dallo scappamento. Io credo che non sia cosi: il mondo è cosi grande che non mi stupirebbe affatto se da qualche parte ci fosse un elicottero innamorato, oppure un go-kart timido, o anche un traghetto triste. Anzi ne sono sicuro, perché una volta ho viaggiato su una nave che aveva il singhiozzo perché l'aveva fatta ridere una barzelletta..." Età di lettura: da 6 anni.
Descrizione
Grazie a Gianni Rodari la letteratura per l'infanzia è stata sottratta al limbo di una produzione minore e restituita, nella sua affascinante complessità, alla storia della letteratura e a quella della pedagogia; il percorso dello scrittore di Omegna non si configura, però, come accomodante itinerario nei luoghi letterari dell'ironia, del paradosso e ancor meno si caratterizza come sentiero tutto interno all'attivismo pedagogico italiano, ma assume via via i segni della contemporaneità, dell'inquietudine, della tensione morale, della coraggiosa protesta civile. L'umorismo dell'assurdo, il gioco della dissacrazione dei luoghi comuni, gli stravolgimenti del linguaggio altro non sono che l'invito reiterato a liberarci dagli schemi, dai pregiudizi, dal conformismo per guardare più lontano; in un momento storico in cui i punti di riferimento morali e civili sembrano smarriti i libri di Rodari ci indicano, anche al di là della felice invenzione e del piacere della lettura, le strade della tolleranza, le vie dell'amicizia sulle quali converrà incamminarci se vogliamo ancora scommettere sul futuro delle nuove generazioni. Età di lettura:da 6 anni.
Descrizione
Attraverso le dieci lettere di un ragazzino al fratello maggiore Christophe, scritte con un linguaggio semplice e immediato, tra il fresco umorismo e le genuine amarezze suscitati da una vacanza-naufragio, scopriamo a poco a poco i retroscena di un dramma familiare. Meglio: di quello che in famiglia, e solo dai grandi, è stato visto come un dramma. Perché Christophe è lontano? Di che cosa si è reso "colpevole"? L'assenza del fratello maggiore è dovuta alla rivelazione della sua omosessualità. La madre e il padre non la vogliono sentir nominare: impongono ai figli rimasti di non pronunciare il nome del "traditore". Il rapporto epistolare, univoco, intessuto di tenerezza e tolleranza condurrà al lieto fine di un riavvicinamento toccante. Età di lettura: da 8 anni.
Ogni tanto ci piacerebbe diventare invisibili per marinare la scuola, ascoltare quello che dicono gli altri, fare scherzi senza il timore di venire puniti. Ma se il nostro sogno diventasse realtà, potremmo incorrere nelle disavventure di Tonino, protagonista di questa simpaticissima storia, che si accorge ben presto dei problemi creati dalla sua desiderata e magica invisibilità: non poter giocare con gli amici, essere ignorato da tutti, star solo... Ancora una volta Rodari con la leggerezza del racconto ci fa riflettere su temi importanti come l'amicizia, la partecipazione, la solidarietà. Età di lettura: da 6 anni.
Diego ritiene di essere stato ingiustamente sgridato dalla mamma e si sfoga tirando un sasso nel prato davanti a casa sua. Il sasso colpisce un gatto in testa e il gatto muore. Questo atto di crudeltà involontaria getta il bambino in grande apprensione. Ma il peggio deve ancora venire. Il giorno dopo egli scoprirà che la padrona del gatto morto è la sua più cara compagna di classe. Come fare a dirglielo? Diego si dibatte tra mille esitazioni, cercando una scappatoia al problema, ma peggiorando sempre di più la sua situazione. Fino al momento in cui non sarà più possibile tacere la verità. E sarà necessario riconoscere, come recita un proverbio cinese, che "se potessi prendere a calci il responsabile di tutti i tuoi guai, non potresti sederti per un mese...". Età di lettura: da 7 anni.
Il primo, rivoluzionario romanzo di Gianni Rodari
Un monello che fa piangere chi gli strappa i capelli e un principe acido, cattivo e poco furbo sono i due antagonisti di questo memorabile romanzo del 1952. La posta in gioco dello scontro fra Cipollino e Limone è nientemeno che la libertà di un popolo intero, composto di pomodori, ciliegie, fagiolini e vecchie talpe.
Incantate come una fiaba, lunghe come un romanzo, divertenti come un cartone animato, Le avventure di Cipollino sono un libro unico, nato nell’atmosfera di entusiasmo e di speranza del secondo dopoguerra. La trama è lineare: i buoni, vessati dal tiranno e oppressi da regole insensate, guidati dal giovane Cipollino riusciranno a sconfiggere i cattivi a colpi di scherzi, beffe e piani geniali, senza mai ricorrere alla violenza. Ma l’intento di Gianni Rodari, non è mettere in scena una lotta tra il male e il bene: è quello di dimostrare che una società giusta sia possibile, auspicabile e anche più divertente per tutti.
«... Dunque, quando lo mamma nacque, il nonno andò in paese e tornò con un paio di orecchini d'oro per la nonna e una pianta di ciliegio», racconta il protagonista della storia. «Il nonno voleva chiamarlo Felicità come la mamma, ma la nonna gli fece notare che era un nome poco adatto a un ciliegio, allora lo chiamò Felice». Un nonno speciale, un ciliegio per amico; una storia che vi farà ridere e piangere e che non dimenticherete. Età di lettura: da 8 anni.