Questa è la prima storia generale del Caucaso moderno, a partire dall'espansione imperiale russa fino alla nascita dei nuovi Stati dopo il collasso dell'Unione Sovietica. Il volume, basato su nuove e solide ricerche, evidenzia come la lotta per la libertà sia il tema dominante degli ultimi duecento anni della regione, una lotta che ha portato alla liberazione, ma anche a nuove forme di asservimento. Territorio di grande importanza strategica, il Caucaso è stato da sempre al centro di macchinazioni sotterranee e azzardi affaristici, ambito nei secoli dai tre imperi euroasiatici (russo, ottomano e persiano) intenzionati a inglobarlo nella propria zona d'influenza; del resto, già gli scrittori russi, da Puskin a Tolstoj, nel descrivere la nobiltà d'animo e la fierezza delle tribù degli altipiani criticarono la guerra sempre più spietata condotta dai loro governi contro queste popolazioni. Grazie a penetranti analisi storiche, il volume mette anche in prospettiva le origini delle controversie moderne, tra cui la guerra in Cecenia, i conflitti in Armenia, Georgia e Azerbajdzan, e i contrasti legati al petrolio del Mar Caspio. Spaziando con la consueta abilità narrativa dai salotti letterari russi ai circhi americani che sul finire dell'Ottocento esibivano le "bellezze circasse", dagli uffici dei diplomatici europei ai villaggi dei montanari musulmani, Charles King ha scritto il ritratto di una delle regioni più turbolente e meno comprese del mondo.
"Con il Porta comincia, nella poesia italiana, quella linea lombarda, potentemente realistico-narrativa e, per così dire, antipetrarchesca, che si ritrova anche all'interno della poesia del Novecento e che è l'unica della quale io aspiri a far parte, nonostante i molti debiti che so di avere nei confronti di altri poeti, da Baudelaire (che considero il più grande poeta moderno) a Pound (che considero il più grande inventore di possibilità poetiche del nostro secolo), - e poi, per venire a nomi più vicini o addirittura vicinissimi, quasi fraterni, a Rebora, a Montale, a Saba, a Sereni. (...) Parlando dei temi portanti del mio lavoro di poeta, ho finora ricordato l'importanza e il fascino per me del racconto evangelico, ho ricordato le storie familiari, ho ricordato il rapporto con gli scomparsi persone care, amici -, ho ricordato l'irruzione a un certo punto del tema amoroso. Non ho parlato di quello che molti ritengono abbastanza importante nella mia esperienza poetica, cioè il cosiddetto tema civile. Alcuni critici l'hanno messo addirittura al primo posto fra i temi della mia poesia. Di solito, quando mi chiedono cosa penso di questo aspetto del mio lavoro, dico che, sì, le poesie civili sono forse le più private che io abbia mai scritto, nel senso che non ho mai voluto essere un poeta civile. Non lo dico per polemica, ma insomma c'è stato più d'un poeta, per esempio Pasolini, che ha voluto essere poeta civile..." (da Giovanni Raboni, 'Autoritratto' 1977, 2003)
Gli "invincibili" di questa storia sono un padre e un figlio: un giovane imprenditore pieno d'impegni e un neonato ancora da svezzare che si ritrovano improvvisamente soli, e imparano insieme a stare al mondo. Ci sono i primi passi e le prime parole, c'è la paura di sbagliare tutto, l'improvvisazione, e poi a poco a poco l'esperienza che tesse le sue maglie protettive. C'è l'energia che a volte sembra mancare ma poi da qualche parte salta sempre fuori, e c'è il coraggio. Il coraggio anche di raccontarla, questa storia. Perché trovarsi soli davanti a quella calamita portentosa che è un bambino scompagina la vita. Le serate con gli amici, la carriera, i viaggi, possono diventare un ricordo, ma bando ai rimpianti "perché un padre triste ti resta attaccato addosso come un vestito troppo stretto". E allora ecco che si apre un universo di emozioni e gratificazioni inaspettate: la tenerezza del contatto fisico, la calma rigenerante che infondono i giri in macchina la sera per farlo addormentare, il sabato al parco dove un padre solo può scoprire di essere molto attraente per le madri degli altri bambini, una vacanza in Grecia che diventa un viaggio di iniziazione per entrambi. Ma se poi un giorno - il primo giorno di scuola - si rifà viva la donna che tanti anni prima li ha abbandonati? Cosa succede a quel legame esclusivo tenacemente costruito e difeso?
I mostri sono dappertutto! Un bambino apre un armadio e si ritrova faccia a faccia con uno scheletro, un altro va a trovare una compagna e incappa in un perfido mago. Il più curioso si cala in un tunnel sotterraneo, quello avventuroso esplora una casa stregata... I mostri sono sempre là, in attesa, nel buio. Età di lettura: da 5 anni.
Racconti divertenti di animali sorprendenti, simpatici, belli o brutti a seconda dei punti di vista. Storie di dugonghi, gnu, dodo, kakapo e altri animali che raramente entrano nei libri per bambini, ma che sono molto più simili alle persone di quello che si potrebbe pensare. Età di lettura: da 7 anni.
Quando si è curiosi e coraggiosi, allora la vita è piena di avventure interessanti. Per il draghetto sputafuoco Nocedicocco e i suoi amici, l'istrice Leopoldo e il draghetto mangione Oscar, è proprio così! Ogni loro impresa è straordinaria e un po' pericolosa... Soprattutto quando affrontano bisonti e indiani sioux nelle praterie americane, o volano in una navicella spaziale con un simpatico alieno che poi gli regala un marchingegno per viaggiare nel tempo! E a questo punto perché non fare un salto nella preistoria per scoprire l'origine dei draghi? Età di lettura: da 5 anni.
Umbri, enotri, etruschi, liguri, latini... Questi erano i nomi di alcuni dei primi popoli che vennero a stabilirsi in italia, alcuni duemila anni prima che roma desse vita al suo impero. Come vivevano? Che cosa pensavano quelle antiche genti? Queste piccole storie raccontano la vita, le paure, i desideri e i sogni di quegli uomini venuti da lontano, dai quali noi probabilmente discendiamo. Età di lettura: da 6 anni.
Katy è felice: Trifle, la puledrina che aveva trovato in fin di vita nella brughiera, grazie alle sue cure ormai è diventata bella e forte, e lei non vede l'ora di poterla addestrare con l'aiuto della zia Rachel, per poi fare lunghe cavalcate assieme alla sua migliore amica alice. Ma proprio quando tutti i suoi sogni sembrano essersi realizzati, Katy riceve due brutte notizie: Rachel lascerà presto l'Exmoor per andare a vivere in australia, mentre alice ha deciso di cambiare scuola, scegliendo di proseguire gli studi lontano da casa, in un collegio esclusivo che katy non può permettersi di frequentare. Alla ragazza non resta che dedicarsi con tutte le sue energie a Trifle... Età di lettura: da 9 anni.
Vivian Lamarque e Nicoletta Costa ci portano in una città tutta al contrario. Fin dal nome: Oirartnoc. È una città dove le mamme la sera urlano ai loro figli di mettere tutto in disordine se no guai a loro. E di saltare e fare rumore "se no i vicini di sotto pensano che siamo tutti morti". Una città dove i poveri sono ricchi e i ricchi sono poveri. Dove i televisorini vengono sgridati perché guardano troppo i bambini. Dove la neve invece di scendere sale... Riderete, ma non solo. Forse vi porrete qualche domanda, forse penserete un po'. Età di lettura: da 5 anni.
Chi è l'autore dei misteriosi furti che avvengono a scuola? Gli alunni della 2°C si interrogano, portando così alla luce tante storie diverse: stranieri in un mondo non sempre accogliente, nomadi con dolorose esperienze alle spalle, disabili. Ragazzi tuttavia allegri, ottimisti, coraggiosi. I sospetti convergono sui bulli della classe, ma alla fine la sconcertante verità costringerà tutti a misurarsi con pregiudizi non sempre consapevoli e a progettare un modo diverso di stare insieme. Età di lettura: da 11 anni.