
Giovanni Paolo II, nel giorno della Beatificazione di padre José Vaz (1651-1711), lo ha definito "il più grande missionario cristiano che l'Asia abbia mai avuto". José nasce a Goa, in India, da una famiglia profondamente cristiana. La sua indole generosa lo porta presto a donare la sua vita a Dio: viene ordinato sacerdote e insieme ad alcuni compagni comincia l'esperienza dell'Oratorio di San Filippo Neri. Matura la scelta di recarsi a Ceylon (Sri Lanka) per aiutare i fedeli di quell'isola, oppressi dal regime dei calvinisti olandesi. Entratovi clandestinamente, comincia un'opera paziente e inarrestabile di evangelizzazione e soprattutto di rianimazione delle comunità cattoliche ivi presenti. Percorre in lungo e in largo, instancabile, tutta l'isola, finché consumato dalle fatiche e dagli stenti muore santamente.
"Non c'è amore più grande di dare la vita per i propri amici" ha detto Gesù e Michela Dui nell'entusiasmo del suo amore sponsale a Cristo ha voluto fortemente vivere queste parole e donare la sua giovane esistenza, consumandosi per il bene dell'umanità e, in particolare, per i sacerdoti. Nata ad Orune, in terra nuorese, il 3 marzo 1912, Michela, dopo una gioventù leggera e spensierata, incontra il Signore e la sua vita cambia completamente. Tra preghiera profonda e impegni parrocchiali matura nel suo cuore un'offerta totale di sé: entra nella Trappa di Grottaferrata nell'agosto del 1933. La malattia della sua compagna Maria Gabriella Sagheddu e l'esempio di Santa Teresa del Bambin Gesù le aprono il cuore a chiedere a Dio lo stesso terribile male, per fare di sé un sacrificio vivente nella certezza di fede dell'incontro finale con l'Amato, che avvenne il 23 luglio 1939: aveva ventisette anni.
Il volume presenta una proposta teorico-pratica di intervento formativo centrata sulla promozione e il potenziamento di una educazione efficace nei confronti dei figli. Vengono presi in esame alcuni elementi fondamentali dell'essere famiglia quali gli aspetti educativi centrali nella relazione genitori-figli (educarli a pensare, all'espressione emotiva, alle regole, ai valori...), l'uso di una comunicazione efficace genitori-figli, lo sviluppo delle caratteristiche di una genitorialità in linea con lo sviluppo di figli sereni, e la delicata situazione educativa di genitori con figli disabili. Riferimento fondamentale è il sistema educativo salesiano, che continua a dimostrarsi attuabile ed efficace.
Un denso studio nato da un convegno sul tema della relazione con l'altro, con la differenza, con il diverso.
C'è passione per l'educazione là dove si coltiva la speranza. Se la speranza si affievolisce, se i valori si oscurano, l'educazione non può neppure essere pensata. In questo campo, comunque, l'appello generico alla speranza e il riferimento astratto ai valori non sono di alcuna utilità. La speranza deve essere organizzata. Su questo argomento, l'autore ha raccolto nel volume la lunga esperienza maturata nel lavoro con le famiglie e nella pratica educativa e terapeutica del disagio giovanile, oltre che nel ricco e complesso mondo della pastorale parrocchiale. La riflessione teorica è alternata con esempi e applicazioni sperimentate sul campo.
«La felicità nel matrimonio non è un risultato automatico. E l'essere cristiani e innamorati non è sufficiente a garantire un matrimonio felice». A partire da queste affermazioni, l'autore, con il consueto stile brillante e attingendo alla sua ricca esperienza di consulente familiare, offre piste di lavoro per costruire il matrimonio che tutti desiderano. Dalle motivazioni che spingono due giovani a sposarsi alla necessità del "perdono" nel matrimonio, dall'arte di comunicare e ascoltare l'altro alla sessualità, dai rapporti con i reciproci genitori alla gestione del denaro: il testo passa in rassegna tutte le problematiche della vita di coppia. Ogni capitolo lascia spazio alla discussione e suggerisce impegni da prendere nella vita concreta.
Il cristianesimo è l'incontro personale con Gesù, una relazione che cambia radicalmente la vita perché è la scoperta del nuovo, del bello, dell'inaudito. Tutta la vita di Gesù trascorre nella continua adesione alla volontà del Padre; fino alla fine, quando vive e dimostra nella sua realtà umana la pienezza della sua realtà divina. Queste pagine ripercorrono l'avventura del figlio di Maria che si manifesta quale vero Figlio del Padre e che, in lui, vuole fare di noi degli autentici figli. Un percorso letto attraverso l'afflato di Don Bosco che, ancora oggi, guarda ai giovani, affinché prendano coscienza della loro alta vocazione.
Questo libro mette in luce alcuni fatti memorabili, alcune tappe della vita di Gesù, presentandoli come suoni e luci i cui raggi focalizzano lo sguardo su un determinato dettaglio. Ogni avvenimento è denso e profondo, ricco di un significato inesauribile, e a ragione: si tratta di parole, fatti, gesti di Dio stesso. Una vita intera non basterebbe ad approfondirli. Esaminare alcuni momenti forti della vita di Gesù può aiutarci a comprendere l'immensità del suo amore per noi e insegnarci a realizzare autenticamente la nostra vita in Lui, il nostro unico Amore.
Questo libro ci conduce in una vera e propria esplorazione del "mondo della preghiera". L'autore ne dipinge i diversi aspetti: la liturgia, l'orazione, la preghiera del cuore. Ci fa percorrere tutte le sue dimensioni: la supplica, l'intercessione, la benedizione, l'azione di grazie, la lode, l'adorazione, la contemplazione. Descrive ciò che circonda la vita di preghiera e la nutre: la meditazione, il digiuno, il silenzio, la preghiera in lingue, i canti e le danze, la preghiera in famiglia. E indica gli atteggiamenti dell'anima che la favoriscono: la vigilanza, la perseveranza, la fiducia... È una piccola guida che contribuisce alla realizzazione dell'auspicio di Giovanni Paolo II per il terzo millennio: la preghiera sia la "sostanza stessa dell'anima della vita cristiana".
Questo libro racconta oltre 250 episodi che trattano dei tre principali doni o carismi con i quali il Signore ha arricchito l'anima di Don Bosco: 1) visioni o sogni: vere e proprie manifestazioni che Dio gli mandava per non lasciarlo solo, con l'immane peso di cui gli aveva gravate le spalle; 2) previsioni o profezie: affermava con sicurezza, fissando persone e date, la morte di uno, la guarigione di un altro, la disgrazia di un terzo, e tutto questo con naturalezza; 3) introspezioni: leggeva con facilità nelle coscienze, soprattutto dei suoi alunni. Il cardinal Vives y Tutò, difensore della causa di Don Bosco, disse: "Nella mia vita ho esaminato tante cause ma non ne ho trovata alcuna che traboccasse letteralmente di soprannaturale come questa".