Un pugno nello stomaco. La rivelazione del lato oscuro di una delle città più sognate del mondo. La bellezza e la gioia di vivere carioca assediate dalla violenza di criminali e poliziotti, dalla ferocia della dittatura e dalla corruzione della democrazia, dal trionfo dei cliché che nascondono la realtà. Antropologo e scrittore, autore del libro da cui è stato tratto il famoso e cruento film "Tropa de Elite", amministratore pubblico con alte responsabilità, Luiz Eduardo Soares ha avuto accesso al meglio e al peggio di Rio de Janeiro. Ha studiato e frequentato le favelas più malfamate, ma ha anche vissuto nei quartieri bene e lavorato nei grandi palazzi del governo. Per tutta la vita ha ascoltato racconti al limite dell'incredibile, ha preso il sole su spiagge da sogno, ha partecipato al famoso Carnevale, ha vissuto in altre città e in altri paesi, ma è sempre tornato a Rio. E ora ha deciso di raccontare la sua città al mondo. Così nasce questo libro, un caleidoscopio di orrore e speranza, bellezza e violenza, danza e furia. Mangueira, la peggiore delle favelas, e il suo cammino di cambiamento. La manifestazione di protesta spontanea del 2013, la più grande della storia brasiliana. I cliché, così superficiali, così profondi, della festa del Carnevale. L'orrore della tortura di stato durante la dittatura. La profonda corruzione della democrazia, vista in prima persona.
Mai uguale a se stessa, in continua evoluzione urbanistica e sociale, Barcellona, tra le metropoli più vivaci del mondo, possiede un'energia che è difficile riscontrare altrove. Dalle Ramblas (per Federico García Lorca "l'unica strada al mondo che vorrei non finisse mai") al Camp Nou, dove va in scena il tiki-taka dei Blaugrana, dal villaggio olimpico al Barri Gòtic, dal lungomare alle architetture di Gaudí e Foster, Barcellona ha diversi volti tutti da conoscere e una vita notturna che molte capitali possono solo invidiare. Undici linee della metropolitana, oltre a un efficiente sistema di tram, autobus e taxi, rendono il capoluogo della Catalogna facile e accessibile per vacanze di un fine settimana o più giorni.
Duemila chilometri di costa, migliaia di isole comprese tra l'Istria, la Dalmazia e il confine con il Montenegro, la Croazia è ideale per chi ama il mare e la natura. Dalla penisola istriana e le sue sviluppate strutture turistiche fino ai boschi selvaggi del Parco nazionale dell'isola di Mljet, dal Quarnaro all'arcipelago delle Kornati, in queste pagine troverete le indicazioni giuste per sapere dove fermarvi lungo la Jadranska Magistrala. Oltre alle mete naturalistiche più belle, anche quelle dell'interno, le principali città croate - Zagabria, Spalato, Zara e Dubrovnik - sono esaminate nel dettaglio con evidenziati tutti i luoghi da non perdere su comode cartine, dai musei fino ai migliori ristoranti del paese.
A un braccio di mare dalla Spagna ma lontano anni luce dall'Europa, il Marocco rimane un'esperienza esotica a portata di mano. Dai souk di Fez alla Koutoubia di Marrakech, dalle rovine della romana Volubili ai vicoli di Tangeri, dalle gole del Todra e del Dadès alle Cascades d'Ouzoud o lungo la costa atlantica da Rabat a Essaouira, poche nazioni possono vantare il suo mix di monumenti, tradizioni e differenti zone geografiche. Meta da sogno per l'escursionista zaino in spalla sui sentieri dell'Alto Atlante o per gli amanti dei deserti in viaggio da un'oasi all'altra nel profondo sud, il Marocco è descritto palmo a palmo in nove distinti capitoli. In queste pagine troverete non solo indicazioni su come muovervi ma anche informazioni sulla cultura araba e berbera.
Sarebbe fare torto all'Olanda se la immaginassimo come una pianura infinita strappata all'oceano; c'è molto di più e basta percorrerla (magari in bicicletta) per scoprirlo. Dai canali dalle acque verdi-oliva di Amsterdam alle sabbiose spiagge delle isole Frisone occidentali, dai chilometri di sentieri del parco nazionale De Hoge Veluwe agli scorci di Delft e Utrecht, i Paesi Bassi riservano al viaggiatore sorprese artistiche, architettoniche e paesaggistiche a ogni angolo. Tra festival ed eventi come il Giorno del re quando gli olandesi si vestono di arancione in onore del proprio sovrano visitare il paese dei tulipani sarà agevole e divertente, oltre che molto semplice, grazie a questa guida che vi aiuterà a conoscerne tutti i segreti.
Il centro storico di Roma con le sue chiese e le sue piazze, i suoi cortili e i suoi palazzi costituisce da solo una delle migliori ragioni per soggiornare nella capitale. Il Colosseo e il Palatino, ma anche i Musei Capitolini e il Museo Nazionale Romano (presso Palazzo Massimo e Palazzo Altemps) oltre al Pantheon e all'Ara Pacis sono una piccola parte di ciò che la civiltà romana ha lasciato in eredità agli abitanti di Roma e all'umanità. Decidere di soggiornare nella Città Eterna significa tuttavia rimanere ammaliati dalle sue meraviglie rinascimentali e barocche; basiliche come San Pietro, magnifiche residenze come il Quirinale o Palazzo Venezia, tesori artistici come quelli custoditi nei Musei Vaticani testimoniano la ricchezza e l'importanza di Roma nei secoli.
Scritto tra Capri e Sorrento nel 1938, "Il colpo di grazia" evoca un episodio di guerra civile avvenuto in Curlandia all'epoca dei putsch tedeschi contro il regime bolscevico, intorno al 1919-21. È una vicenda autentica, riferita all'autrice da un intimo amico del protagonista maschile. Romanzo di sottile, sconcertante ambiguità, "Il colpo di grazia" chiama il lettore a collaborare per sottrarre gli avvenimenti narrati da Eric von Lhomond, e specialmente l'immagine che egli propone di sé, a una deformazione che s'inscrive interamente nei rapporti complicati dell'amore e dell'odio. Eric è un aristocratico che patisce la sconfitta della Germania come il crollo del mondo materiale e ideologico in cui si è formato: non gli resta che difendere il castello in cui vive con un amico, Conrad de Reval, e la sorella di questi, Sophie. Il dramma che si svolge fra i tre personaggi, e che si concluderà con un evento tragico dovuto alla ferocia delle guerre partigiane, ricalca l'aneddoto della donna che si offre e dell'uomo che si nega per attaccamento all'amico. Ma il tema centrale del libro è la solidarietà di destino tra esseri sottoposti alle stesse privazioni e agli stessi pericoli, un'intimità e somiglianza più forti dei conflitti della passione carnale o della fedeltà politiche, più forti persino dei rancori del desiderio frustrato o della vanità ferita.
Mario De Micheli si occupa, in questo saggio, di quegli artisti che si sono trovati ad agire in contesti di oppressione e repressione delle libertà di espressione artistica, che hanno riflettuto sulle implicazioni sociali del loro ruolo e sulle finalità "politiche" dell'arte. In primo piano figure quali Picasso, i muralisti messicani, o gli artisti italiani vicini alle idee di "Corrente", ossia quanti hanno cercato soluzioni formali ed espressive in grado di trasmettere i valori civili oltre che estetici. A tenere il filo del discorso, nella molteplicità degli artisti trattati e nella ricchezza documentaria dell'opera, è il nesso fra arte e libertà, fra espressione creativa e realtà sociale e politica.
Una riflessione sull'esperienza del dolore in cerca dei luoghi comuni e topoi della tradizione greca e ebraico-cristiana dell'Occidente. Una ricerca sulle tensioni presenti nell'universo del dolore e sulle aporie del futuro. Un'occasione terapeutica di individuazione della giusta distanza per tener testa al proprio patire individuale.
Le ultime ore di vita impegnano Virgilio, ormai anziano e di ritorno in Italia, in filosofiche meditazioni. Attraverso strade rumorose e affollate il poeta va dalla nave al palazzo dell'imperatore Augusto a Brindisi, e qui decide che l'Eneide va distrutta. Ma Ottaviano lo convince a salvare l'opera e Virgilio va incontro alla morte. Prefazione di Ladislao Mittner.