Un testo per capire la vita monastica, in particolare quella trappista, dentro la Chiesa e nello stesso tempo aperta al dialogo con ogni esperienza religiosa. Testi di: Andrè Barbeau (Vita monastica e vita della Chiesa), Anna Maria Caneva (Il monaco testimone felice: vita monastica e vita laicale), Enzo Bianchi (Monachesimo ed ecumenismo), Roberto Berveglieri (Monachesimo: Chiesa e società: contributo della vita monastica allo sviluppo della società).Il volume è molto ricco di spunti e certamente soddisferà il desiderio di conoscenza di ogni lettore, suscitando interesse per la vita monastica: realtà che non finisce di stupire dal punto di vista religioso, culturale, economico-sociale.
L'autore dimostra la necessità di tornare a parlare del tema della morte e dell'attesa cristiana della vita dopo la morte. La "Patria promessa" non è un sogno che sfugge al presente, ma orizzonte che stimola l'impegno e dà ad ogni persona il sapere della dignità che gli è stata donata.
I colori ed i ritmi musicali furono i primi simboli usati dall'uomo, prima ancora della nascita dell'arte. Oltre alle considerazioni sui colori nell'arte e nella liturgia, questo breve trattato esplora, mediante rapide incursioni nella storia, le azioni e reazioni collegate all'uso dei colori come simboli religiosi e politici. Così si pone in relazione l'inversione del rosso e del nero nelle bandiere rivoluzionarie fasciste e comuniste con il tragico fallimento di queste ideologie; e si evidenzia l'effetto distruttivo che il Tanè (colore rosso-bruno) ebbe sulle "camicie brune" di Hitler e sulle uniformi di Stalin. Ma l'uso dei colori può anche avere effetti curativi (cromoterapia) e di rigenerazione interiore.
Un'indagine dedicata al celibato clericale e all'analisi di tutti gli aspetti connessi: biblici, esegetici, storici e canonici. Vogels non è un teologo radicale, è sorretto da una visione cattolica intensamente impegnata, in linea con la genuina tradizione, per dimostrare quanto la legge attuale sul celibato sia erronea. L'autore mette in rilievo il valore evangelico del celibato, come carisma e non come legge e intende dimostrare come l'obbligo della legge distrugga l'effettivo valore del carisma.
Il "prendersi cura" è una dimensione fondamentale dell'esistenza umana, poichè attraverso l'autentica cura di sé l'uomo sa prendersi cura degli altri e del Dio che abita nella persona e nella comunità. I diversi contributi che costituiscono il libro - tramite la riflessione biblico-teologica e filosofico-esperienziale - meditano su un tema particolarmente fecondo per il mondo attuale in un tempo in cui la "cultura dell'umanità" non appare affatto ovvia, a fronte di un sempre più invadente interesse per ciò che è immediatamente riconducibile al binomio produzione-consumo.
La questione dei rapporti tra il mito cosmico e il Cristo metacosmico è decisiva per la comprensione della storia della salvezza.
L'Autore si trova a vivere in un mondo subdolo nel quale ormai non si riconosce più: la velocità della tecnologia, gli apparati multimediali, l'era delle videoconferenze, delle trasmissioni satellitari lo portano a vivere in profonda solitudine, perché vengono a mancare il dialogo e le emozioni vissute direttamente, sulla propria pelle, dove i sentimenti risuonano della dimensione ancestrale dell'uomo. Da qui il desiderio di spostarsi fisicamente per riscoprirsi e risentirsi ancora uomo. Un'abbazia diventa dunque il luogo del silenzio dove l'autore può pensare a sé stesso e ascoltare le vibrazioni più intime della sua anima. Per una strana volontà del destino l'autore incontra Celeste fuori dalle mura conventuali, la quale raccontando la propria storia, riporta alla luce, attraverso la melodia della memoria scritta su un pentagramma, le note che diventano i valori ora acquisiti ora perduti. Celeste narra la vicenda vissuta di una sua contemporanea che diventa protagonista del romanzo: Giulia. Una storia d'amore e umanità vissute secondo le regole di un destino avverso. Sullo sfondo del romanzo scorrono vicende della seconda guerra mondiale, dove la grande storia si intreccia con le piccole storie dei personaggi. Il figlio di Giulia diventa l'elemento di raccordo fra un mondo distruttivo e un mondo di pace. La voce del suo violino emana armonie e canta l'amore e la dolcezza con la quale ci incatena. Sono messaggi che ci sospingono a riflettere sull'essenza della vita, anche oltre la morte e la malvagità umana.
Il volume riunisce gli scritti relativi alla dimensione sociale e al futuro dell'umanità. Il libro, pubblicato postumo nel 1963, raccoglie ventotto saggi, per la quasi totalità inediti, ordinati cronologicamente dall'Editore e datati tra il Natale del 1939 e il gennaio 1955. Il messaggio che ci proviene da questo libro è prezioso, dal momento che cerca di illuminare la via che l'uomo, in quanto singolo e in quanto specie, percorre nella storia del mondo. Esso si prefigge di parlare all'uomo del suo futuro ultimo ma anche dei suoi compiti all'interno del tessuto sociale, infondendo, in questi tempi così bui, la forza e la determinazione della speranza.