La guerra in Ucraina ridisegna le relazioni tra le grandi potenze e innesca uno scontro a tutto campo destinato a protrarsi nel tempo. Ci attendono tregue armate e un futuro tutto da decifrare. Soprattutto per il nostro paese e per il Vecchio Continente, teatro del conflitto e testimone di un lungo periodo di pace che inizia a sfumare. Mentre una Russia in difficoltà nel pantano ucraino guarda alla Cina per sopravvivere. L'editoriale dal titolo "L'ultima parola ai popoli muti" apre il volume, a cui segue una corposa prima parte ("La guerra d'Ucraina fra strategia e tattica") dedicata alle sorti del conflitto e alle voci dei contendenti, ucraine, russe ma anche cinesi, americane ed europee. La seconda parte del numero ("Le Europe fra incoscienza e riarmo") è centrata sulla postura del nostro continente tra il riarmo annunciato della Germania e le inquietudini francesi. Chiude il numero la terza parte ("L'Italia fuori gioco") dedicata al nostro paese tra affanni e prospettive sul fronte domestico e continentale.
"La Russia cambia il mondo" è il titolo del volume - il secondo del 2022 - che Limes dedica alla guerra in Ucraina. Una guerra che, specie se protratta, è destinata a modificare profondamente gli equilibri internazionali in modi ancora in gran parte imprevedibili, ma certamente duraturi. La guerra chiude un trentennio di "unipolarità" statunitense apertosi nel 1991 con il crollo dell'Urss e già vistosamente eroso dall'ascesa cinese, dai contraccolpi economico-politico-sociali della stessa sugli Stati Uniti e dalla sovraesposizione americana in Medio Oriente a partire dal 2001. Il volume compie una ricognizione storica di come e perché si è giunti a questa guerra, ripercorrendo i rapporti tra Occidente e Russia post-sovietica. Traccia poi un primo bilancio dell'impatto strategico, economico e di sicurezza del conflitto sull'Europa e sui suoi equilibri interni, con particolare attenzione all'Italia. Ma anche su attori a noi prossimi come la Turchia, nonché ovviamente sulla Cina. Una sezione è dedicata ai riverberi sul teatro centroasiatico, zona d'interesse sia per Mosca che per Pechino.
Limes, rivista italiana di geopolitica, diretta da Lucio Caracciolo, è stata da lui fondata nel 1993 e si è ormai affermata come uno dei più influenti e autorevoli luoghi di riflessione geopolitica in Europa. La data di fondazione è già in sé significativa: Limes nasce subito dopo il crollo del Muro di Berlino e dell'Unione Sovietica, in una fase di straordinari cambiamenti geopolitici in Europa e nel mondo. A differenza di altre riviste di geopolitica, Limes si basa sull'incrocio di competenze e approcci molto diversi. Ad essa collaborano infatti studiosi (storici, geografi, sociologi, politologi, giuristi, antropologi eccetera) ma anche decisori (politici, diplomatici, militari, imprenditori, manager eccetera), in uno scambio aperto di opinioni e in una feconda contaminazione di approcci. Salvo le opinioni apertamente razziste, in quanto tali avverse a un dibattito aperto e paritario, tutte le idee politiche e geopolitiche hanno pieno accesso alla rivista. Essa si fonda infatti sul confronto contrastivo di rappresentazioni e progetti geopolitici diversi o anche opposti. L'essenziale è che essi siano riconducibili a conflitti di potere nello spazio (terrestre, marittimo, aereo), e che siano quindi cartografabili. L'uso di cartine geopolitiche è quindi essenziale per sviluppare il confronto, e su Limes infatti la cartografia abbonda, senza peraltro nessun ammiccamento al determinismo geografico di moda nella geografia politica ottocentesca o anche in alcune scuole geopolitiche novecentesche. Esistono anche riviste sorelle in inglese (Heartland, Eurasian Review of Geopolitics) e in serbo croato (Limesplus).
Micromega è una rivista di cultura, politica, scienza e filosofia fondata nel 1986 da Giorgio Ruffolo e Paolo Flores d'Arcais. È principalmente incentrato su Michel Foucault e sul suo concetto di biopolitica, questo almanacco di filosofia di MicroMega. La pandemia ha infatti riportato alla ribalta quel pensiero che fa capo al filosofo francese e che ha avuto un enorme successo negli ultimi decenni, specie in alcuni ambienti del pensiero filosofico-politico di sinistra. Si tratta di un successo giustificato da una reale portata innovatrice? Ne dubita il direttore di MicroMega Paolo Flores d'Arcais che in una lettera a Roberto Esposito, tra i principali esponenti della biopolitica in Italia, si lancia in una appassionata invettiva contro quello che in definitiva non sarebbe altro che contraddizione e vuoto filosofico. Esposito risponde, rivendicando invece la capacità creativa ed ermeneutica di alcuni concetti foucaultiani, senza i quali la comprensione del presente sarebbe ben più ardua. Uno scambio su cui MicroMega ha invitato a esprimersi alcuni fra i più autorevoli filosofi italiani e stranieri: Jean-Luc Nancy, Carlo Sini, Gloria Origgi, Massimo Donà, Carlo Galli, Fernando Savater, Sergio Givone, Miguel Benasayag, Franca d'Agostini, Josep Ramoneda, Maurizio Ferraris e Stephen Holmes. Inoltre, un saggio in cui Wolfgang Streeck ripercorre gli approfonditi e rigorosi studi sulla guerra e la tecnologia di Friedrich Engels, in occasione del bicentenario della sua nascita; l'ampia recensione a firma di Stefano Petrucciani dell'ultima, monumentale opera di Jürgen Habermas, nella quale il filosofo tedesco tira le fila di un discorso sul rapporto fra religione e filosofia che lo accompagna da diversi anni; il dialogo sulla socialità umana tra il biologo statunitense Mark W. Moffett e Telmo Pievani; e il "reportage" dal Tribunale di Norimberga firmato dai giornalisti di Die Zeit Moritz Aisslinger e Tanja Stelzer, in cui - a 75 anni dal suo inizio - quattro testimoni di quel processo storico ci conducono in un viaggio della memoria. Completa il volume un inedito di Voltaire, presentato da Marco Menin: il breve trattato De l'âme, nel quale il filosofo francese approfondisce uno dei temi più controversi della filosofia del XVIII secolo, la natura dell'anima.
Questa Guida ai mercati rionali di Roma vuol cercare di gettare un raggio di luce tra i cunicoli, gli angoli e i variopinti e incredibili passaggi di un lungo viaggio che comincia di notte e all'alba nelle campagne e tra i mari d'Italia e del mondo e attraverso alcuni lunghi passaggi arriva tra gli stand di quello che è il più grande centro agroalimentare del Paese, il Car, con i suoi radar legati alla qualità. E poi sui banchi dei mercati rionali, frequentati ogni giorno da decine di migliaia di romani accecati dai colori e dalle piramidi di prodotti, storditi dagli odori, confusi dal concerto di voci e di volti che cercano di bloccare l'attenzione almeno per un minuto. Un minuto indispensabile per una scelta che cattura e fa sognare. Volti che spesso ispirano fiducia e ti fanno scivolare tra i banchi verso itinerari conosciuti o a volte occasionali. In questa Guida troverete le storie, i prodotti e le facce dei venditori e dei produttori, ma anche di scrittori, cuochi e operatori dell'enogastronomia.
Micromega è una rivista di cultura, politica, scienza e filosofia fondata nel 1986 da Giorgio Ruffolo e Paolo Flores d'Arcais.