Nell'attualità degli studi biblici rimangono ancora in primo piano le questioni dell'identità e fondazione d'Israele e del rapporto tra storia come scienza moderna e testo biblico. Questo volume attraverso lo studio della pericope dell'alleanza di Moab di Dt 28,69-30,20 cerca di dare una risposta articolata e nello stesso tempo accessibile ad entrambe le problematiche attraverso la categoria di memoria fondatrice. Essa è prodotto del processo storico-teologico che ha visto Israele come protago-nista della comprensione di sé e delle proprie vicende dopo l'evento dell'esilio babilonese. In questo lavoro si dimostra quindi che "quello che da molti è stato considerato, nel corso delle ricerche, come un gesto tardivo e secondario, può in realtà essere ritenuto come il vertice sintetico di un filone di pensiero di Israele, anzi addirittura come un momento fondante della realtà storica del popolo eletto" (dalla presentazione del card. Carlo Maria Martini).
L'annuncio della risurrezione, fondamento della speranza cristiana, chiede costantemente l'intelligenza della fede, per mostrare la forza rinnovatrice del mistero del risorto per ogni uomo e per venir proposto in maniera significativa anche alla cultura attuale. Tale è l'intento del volume che presenta il vivace confronto tra i teologi dell'Associazione Teologica Italiana nell'annuale corso di aggiornamento svoltosi nel 2008. In ascolto delle voci più aggiornate sul tema muove, da un lato, approfondendo il significato cristologico-trinitario dell'evento pasquale, dall'altro, osa declinarne le implicazioni antropologiche, sociali e cosmiche, mostrandone le reali implicazioni sulla vita intera dell'uomo. L'evento della risurrezione, introducendoci nel mistero di Cristo annunciato dalla Chiesa, ha infatti la pretesa di illuminare non solo il volto di Dio, ma anche di rischiarare la vita dell'uomo. Un tema di sempre che torna nuovo nell'oggi.
Nella grata memoria di un "maestro spirituale" come è stato don Giovanni Moioli (1931-1984), a 25 anni dalla morte, sono offerti, con efficacia, in questo volume, tratti biografici e stralci significativi, anche inediti, del suo pensiero. A partire da un grande amore alla Chiesa, don Moioli ha saputo accompagnare, con profonda sapienza, il cammino spirituale di molte vocazioni. In specie quelle dell'Istituto Secolare Figlie della Regina degli Apostoli (F.R.A.), nei confronti del quale don Moioli ha offerto tutta la sua passione teologica e formativa nella incessante ricerca dell'autenticità cristiana della vita consacrata. In particolare il suo modo di accompagnare si è distinto per un per un valevole "mettersi a fianco", senza mai frapporsi tra il Signore Gesù e la sequela di lui. Sostenendo il cammino delle FRA come quello di molti cristiani comuni per la profondità dei suoi studi e la freschezza spirituale del suo modo di porgere la Parola di Dio. Di particolare e speciale interesse gli inediti di don Moioli pubblicati in questo volume (omelie, conferenze, meditazioni spirituali): testimonianza diretta dell'ineccepibile profilo credente del suo vissuto e delle sue intuizioni.
L'anno C del ciclo triennale del lezionario festivo romano privilegia il vangelo di Luca, le cui figure sono note e care. Zaccheo era ormai rassegnato ad assistere come spettatore estraneo al passaggio rapido di Gesù per le strade di Gerico. Già quella città pareva per se stessa destinata ad essere sempre e solo città di passaggio; lui poi, pubblicano, era straniero anche in una città. Con sua grande sorpresa Gesù lo invitò a scendere dall'albero e ad accoglierlo in casa; scese in fretta, tutto contento, e si senti dire che non si trattava soltanto di un rapido passaggio; in quel giorno entrava in casa sua la salvezza; anche lui era figlio di Abramo. Marta era amica di Gesù; accoglierlo in casa doveva essere per lei cosa meno straordinaria; e tuttavia rimaneva evento che le dava molto da fare e la metteva in grande agitazione; Gesù la incoraggiò a fermarsi. Il figlio prodigo della parabola si decise alla fine a tornare a casa dal padre, ma soltanto come un servo, come estraneo dunque; si vide accolto come un figlio, con gran festa. In molti modi il vangelo di Luca, il vangelo della misericordia, ci incoraggia a contare sulla dimestichezza con il Signore Gesù. Appunto tale messaggio le presenti omelie cercano di rendere familiare.
L'interesse verso la spiritualità e in particolare verso il movimento mistico francese del '600 è oggi crescente, per quanto non sempre esso è mosso da attenta perizia teologica. Rimasto cieco a nove mesi François Malaval, seppe trasformare questa condizione in chiamata attraverso la passione per lo studio, la fede e la comunicazione con tante persone. Nella Pratica facile il direttore di spirito guida la sua Filotea nel delicato passaggio dalla meditazione alla contemplazione. Pubblicata a Parigi nel 1670, essa sarà riedita più volte in un decennio e tradotta in diverse lingue. Dal gesuita P. Segneri il testo viene accomunato e ritenuto dipendente dalla Guida Spirituale di M. Molinos, e nella grande controversia quietista finisce all'Indice nel 1688. Non è ancora studiato in modo completo sì da evidenziare la dottrina e i filoni verso cui è debitore, ma il Dictionnaire de Spiritualité spiegava già che la dottrina di Malaval sulla contemplazione va rivalutata e non annessa semplicisticamente al quietismo.
Allo studio dell'antropologia filosofica il Prof. Antonio Margaritti ha dedicato cinquant'anni di docenza appassionata e di riflessione puntigliosa. Il presente volume raccoglie i suoi contributi più significativi sul tema che si estendono nell'arco di tempo che va dal 1977 fino al termine della sua esistenza. In tali contributi l'A. recensisce criticamente i progetti, le idee, le istanze, le teorie a proposito dell'uomo, specie nella contemporaneità, alla ricerca incessante della verità riguardante l'umano esistere. Proponendo una visione dell'uomo che prende le distanze sia dall'essenzialismo astratto di certa metafisica del passato, sia dallo sperimentalismo soggettivista di certa riflessione contemporanea; proposta che ha nella fenomenologia di ispirazione husserliana il suo punto centrale di riferimento. Di particolare interesse e di alto spessore scientifico sono poi i singoli contributi dedicati al rapporto tra filosofia e teologia, al tema educativo, alla didattica e all'insegnamento della filosofia.