L'Età dei Lumi mette a fuoco l'autosufficienza dell'uomo, appellandosi alla sua razionalità: la ragione è elevata a signora del mondo fisico e del mondo etico e la nuova scienza della natura documenta la sua potenza. La ragione ha il compito di rischiarare la realtà, combattendo le tenebre dell'ignoranza. Prende forma per la prima volta nella storia un'ideologia che ha l'ambizione di guidare le coscienze, interpretando il cosmo e governando il cambiamento della società. Si afferma una nuova antropologia, le cui categorie fondamentali sono il cosmopolitismo e l'individualismo, e si attua una profonda rottura con la tradizione religiosa, culturale e istituzionale dell'Europa. «E io, che sono?» La domanda leopardiana sintetizza la svolta della sensibilità romantica. La questione del significato delle cose e dell'esistenza individuale impegna tutte le facoltà e occupa ogni dimensione dell'uomo. L'uomo ha un destino che lo chiama a guardare oltre la finitezza della ragione e ad affacciarsi sull'infinito. La cultura dell'Occidente europeo riprende confidenza con il senso del mistero e dell'unicità originale dell'io.
La seconda metà del XIX secolo sembra avverare il sogno antropocentrico secolarizzato e realizzare il vaticinio baconiano, che annunciava l'alleanza tra sapere e potere. L'industrializzazione promette un mondo rifatto dall'opera dell'uomo grazie alle virtù del sapere scientifico. La cultura del Positivismo celebra la fede nuova nell'uomo e nel progresso. Il XX secolo, uno tra i più tragici della storia, si apre annunciato da un'atmosfera di ebbrezza spensierata. Si tratta però di un velo, destinato a coprire ancora, solo per poco tempo, l'insospettata realtà delle cose, cioè che il disegno di un mondo tutto e solo umano, oltre che una chimera irragionevole e irrealizzabile, è una minaccia per l'uomo stesso. La cultura del XX secolo è il testimone involontario e sofferto di un disegno andato in frantumi. Essa scopre la terra desolata dell'esistenza, invasa dall'inarrestabile logica della massificazione sociale, economica e politica, e dalla corruzione di ogni significato. Tuttavia non è solo constatazione di uno smacco: il desiderio di vero e di bene, l'agostiniana inquietudine del cuore tornano ad affacciarsi come attesa di una grazia che sia risposta alla domanda dell'uomo.
Nel corso degli ultimi cinque secoli la Chiesa si è trovata a vivere la sua missione in un mondo che progressivamente si è allontanato da essa. Le conversazioni qui raccolte concentrano l'attenzione sui momenti salienti di un attacco alla Chiesa che, iniziato a livello del pensiero, è sfociato in aperte persecuzioni: la Rivoluzione francese come i totalitarismi del XX secolo hanno apertamente cercato di distruggerla. Sotto la guida sicura di grandi papi, essa ha saputo affrontare le diverse circostanze storiche, approfondendo la coscienza della propria natura ed ergendosi a baluardo della libertà e della ragione dell'uomo, vittima dell'ideologia e del potere. La seconda metà del XIX secolo vede sorgere nuove opere, generate da numerosi santi, e un nuovo movimento di presenza cattolica nella società, frutto di un laicato profondamente radicato nella fede. Nella società smarrita di oggi è questa la strada per ridestare negli uomini l'attrattiva per un luogo che esiste nel mondo come via per la felicità e il compimento dell'uomo: «I santi, praticando il Vangelo della carità, rendono ragione della loro speranza; essi mostrano il vero volto di Dio, che è Amore, e, al tempo stesso, il volto autentico dell'uomo, creato a immagine e somiglianza divina» (Benedetto XVI).
In queste conversazioni con Adriano Moraglio, Marco Boglione, fondatore di BasicNet, proprietaria dei marchi Kappa, Robe di Kappa, Superga, Jesus Jeans e K-Way, racconta la sua avventura umana e imprenditoriale. Avvincente come un romanzo perché imprenditore è bello.
«La Chiesa ha molto bisogno di essere conosciuta per essere amata e seguita» (Benedetto XVI). È quanto si propongono queste conversazioni sulla storia della Chiesa che, con stile semplice e a tutti accessibile, offrono una efficace sintesi, utile a chiunque voglia avere un quadro d'insieme di una storia affascinante, ricca e complessa. Questo secondo volume percorre i cinque secoli che vanno dall'inizio del secondo millennio fino al concilio di Trento. Sono i secoli delle lotte tra Chiesa e impero, dello scontro con Arabi e Turchi, delle crociate, dell'inquisizione, della riforma protestante e di quella cattolica. Sono i secoli in cui sorgono le cattedrali, le università, e la fede cristiana dà vita a una civiltà, quella medievale, che da essa prende forma in ogni aspetto dell'esistenza, unendo i popoli in un vincolo assai più efficace dell'antica e pur gloriosa lex romana. Sono i secoli in cui, frantumata l'unità dell'Europa a causa delle divisioni religiose, nasce e si consolida l'assolutismo del principe moderno. Diverse le zone d'ombra, che coinvolgono uomini di Chiesa fino ai più alti livelli, ma ben più impressionante è lo spettacolo della santità che sempre si rinnova, facendo fiorire la fede e la carità.
Le fiabe sono una grande parabola sul mistero che è la vita. L'uomo, ascoltandole, impara sé stesso. Gli parlano della sua casa perduta, del suo errare e del dolore, del suo desiderio di tornare all'antica condizione e di Colui che si svela in un modo che sconvolge totalmente l'uomo e gli offre una mano di aiuto. Le fiabe aprono all'uomo gli occhi e quindi lo educano. Perché «il discorso spiega, la legge dà ordini e il racconto converte». Nel paese dell'infanzia la gerarchia dei valori è imperniata sulla priorità del dono. Il bambino spontaneamente coglie la realtà del mondo umano nel suo aspetto più essenziale che è la gratuità... Del bel mondo del dono parla la poesia. La fiaba è il suo aspetto primario e forse quello che più profondamente penetra nella verità dell'essere umano.
Un grande fuoco nel cuore è il racconto della vita di Van Gogh, quale risulta dallo studio delle lettere e dalla contemplazione di alcune tele. Due strade che portano all'incontro con la sua vibrante umanità. Emerge l'esperienza di un uomo bruciato da «un grande fuoco nel cuore», teso a scrutare e a rappresentare il mistero che sta al fondo di ogni persona e della realtà tutta: «Vorrei dipingere uomini e donne con un non so che di eterno, di cui un tempo era simbolo l'aureola».
Volume che accompagna la mostra "Sulla via di Damasco. L'inizio di una vita nuova" realizzata in occasione dell'anno paolino (28 giugno 2008 - 29 giugno 2009).
L'autore ci consegna il frutto di uno studio lungo e appassionato della storia della Chiesa per farcela conoscere e amare nella sua verità, oltre ogni censura e falsità. Ogni capitolo è corredato da un'ampia documentazione. Un volume indispensabile per una memoria viva delle radici su cui costruire il nostro futuro. «Non ho inteso occuparmi di tutta la storia della Chiesa, ma soltanto dei periodi più significativi del suo ricco percorso, come pure degli avvenimenti più chiacchierati da parte di coloro che pubblicano con molta disinvoltura, esponendo non tanto i fatti nella loro verità, ma piuttosto le loro interpretazioni ideologiche. Capita così che non infrequentemente si incontrino nei libri di testo, che corrono fra le mani inesperte degli allievi delle scuole medie, sia inferiori che superiori, notizie sui fatti che hanno coinvolto la Chiesa, o di cui la Chiesa stessa è stata protagonista lungo i secoli, tutt'altro che conformi alla verità. Mi sono quindi proposto di fare opera di divulgazione sintetica e chiara e di fornire al lettore una veridica comunicazione degli avvenimenti, guardati e interpretati con l'occhio di chi ama la Chiesa e perciò la presenta come essa è stata voluta dal suo Fondatore, Gesù Cristo. Una Chiesa che, grazie ai suoi santi, è lievito nella pasta del mondo; che riscatta la storia dell'umanità dalle sue trasgressioni e dai suoi delitti; che riporta la luce dove dimoravano le tenebre, seguendo fedelmente la sua vocazione missionaria sulle tracce del suo Fondatore e Maestro».