"Sento che gli insegnamenti di Reb ora manifestano pienamente quel "non sprecate il vostro tempo", scritto sul gong di legno che chiama i praticanti alla meditazione. I suoi discorsi di Dharma e le sue lezioni non sono un passivo incontro con un distante docente in fondo alla sala, con gli studenti che fanno le loro domande stando al sicuro, seduti al loro posto. Oggi se si desidera fare una domanda o esprimere se stessi, viene richiesto di farsi avanti, di andare proprio davanti a Reb, e di parlare o interagire con lui personalmente, intimamente. Quanto è meraviglioso, inusuale, intenso avere questa opportunità di incontrarsi faccia a faccia, con il sostegno dei propri amici zen quali testimoni" (Eijun Linda Cutts).
La saggezza e la compassione cui anelate con la più profonda intensità non verranno trovate al di fuori del vostro corpo, della vostra mente, del vostro cuore o della vostra storia, ma al loro interno. Comprendendo profondamente la loro natura, arrivate a comprendere la natura di tutti i corpi, menti e cuori. Imparando a guarire la sofferenza e l'angoscia dentro di voi, ricevete lezioni su come guarire tutta la sofferenza e tutta l'angoscia. Imparando ad incontrare ogni momento di sofferenza e dolore della vostra vita con compassione e saggezza, trovate la vastità dell'autentica compassione che abbraccia tutta la sofferenza. I concetti di me e te, di sé ed altro, si dissolvono all'interno di una profonda comprensione della vacuità.
Nell'uomo abita un anelito profondo che è il Divino stesso. Dio preme in noi per sbocciare. In noi esseri umani il risveglio del Divino si manifesta sotto forma di un anelito profondo. Dunque gli uomini si incamminano sulla via verso Dio perché portano in sé questo profondo desiderio ardente, che in fondo è l'anelito di Dio stesso. Willigis Jäger è nato a Hösbach [Germania] nel 1925. Già monaco e sacerdote, nel 1975 è divenuto allievo del maestro zen Yamada Ko-un Roshi in Giappone. Nel 1996 è stato nominato maestro zen. Nel dicembre 2001, la Congregazione per la Dottrina della Fede, presieduta dall'allora cardinale J. Ratzinger, ha vietato al benedettino di svolgere ogni attività pubblica, quale discorsi, corsi o pubblicazioni.
Cosa vuol dire vivere come un Bodhisattva, un Essere illuminato? È davvero possibile per un laico occidentale comportarsi come un Buddha oggi? Oltre alla meditazione seduta, quali sono gli strumenti che la tradizione Zen offre a chi desidera trasformare ogni attività quotidiana in occasione di pratica? Sono questi - e molti altri - i quesiti ai quali risponde questo libro, testimonianza di pratica vissuta, che getta luce sulla relazione tra etica e Buddhismo. Anche se poco descritti, i precetti etici costituiscono un aspetto fondamentale della Via dello Zen. Compare quindi in lingua italiana questa opera, che è interamente dedicata all'analisi dei precetti del Bodhisattva, ovvero i voti sia per i monaci che per i laici della tradizione Zen. Il testo dunque rappresenta una solida base di studio per la pratica Zen, ma è anche un libro per tutti i ricercatori dello spirito, a qualunque tradizione appartengano. L'autore prende per mano il lettore e lo introduce all'infinito meraviglioso viaggio lungo la Via verso la liberazione di tutti gli esseri. Spesso spiega i precetti citando famosi dialoghi (o koan) tra maestro e discepolo, e riporta inoltre quelli avvenuti tra lui e Suzuki Roshi, il cui spirito traspare continuamente tra le righe del libro. Reb Anderson rende assolutamente fruibile a un pubblico occidentale l'antico insegnamento Zen, grazie a un suo lungo e paziente lavoro di adattamento culturale.