
Alcuni filosofi cristiani del primo Novecento, a cominciare dai neotomisti belgi dellíUniversit‡ di Lovanio, avevano tentato un recupero della metafisica classica e della sua impostazione gnoseologica di fondo ñ che modernamente prende il nome di ìrealismoî ñ adottando proprio le medesime categorie ... metodologiche della filosofia che aveva criticato il realismo della metafisica classica, considerandolo ìingenuoî o ìdogmaticoî. Il risultato di questo tentativo di una giustificazione del realismo metafisico dallíinterno del sistema cartesiano, accettandone il metodo con tutte le sue conseguenze immanentistiche - compresa ìcriticaî kantiana della conoscenza - , Ë stata la proposta di un ´realismo criticoª. A questa proposta …tienne Gilson contrappose, in questo importante saggio del 1935, la tesi che il realismo non Ë la conclusione cui possa approdare il metodo immanenstistico, ma Ë semplicemente il metodo contrario, quello che ha in sÈ la propria giustificazione epistemica, in quanto risponde alle esigenze del pensiero di formalizzare con la riflessione metafisica le certezze originarie del ìsenso comuneî.
…tienne Gilson (1884-1978), uno dei pi˘ grandi filosofi del Novecento, Ë unanimemente apprezzato, oltre che come storico della filosofia, anche come metafisico, e molti filosofi in Europa e in America si riconoscono come suoi allievi. Il testo che ora viene pubblicato per la prima volta in traduzione italiana riguarda il problema centrale della gnoseologia, ossia il metodo della metafisica e la dialettica moderna di immanentismo e realismo, tematica poi ripresa da Gilson in altre due importanti opere non ancora tradotte in italiano: The Unity of Philosophical Experience, del 1937, e RÈalisme thomiste et critique de la connaissance, del 1939. Líopera Ë tradotta e commentata da Antonio Livi, scolaro di Gilson e continuatore della sua riflessione sui temi del ìsenso comuneî e del realismo. Maria Antonietta Mendosa, studiosa anchíessa del ìsenso comuneî, premette allíopera di Gilson uníutile esposizione delle vicende storiche che hanno determinato il dibattito novecentesco sul ´realismo criticoª.
I fondamenti metafisici della conoscenza estetica.
In questo saggio l'autore propone quei criteri razionali di discernimento che consentono a quanti si accostano alla filosofia di utilizzare al meglio le risorse intellettuali che essa sempre fornisce.
Antonio Livi
La ricerca della verit‡. Dal senso comune alla dialettica
Leonardo da Vinci
2005, Pagine 462, euro 25,00.
ISBN 978888892611
Ispirata allíideale umanistico-scientifico di Leonardo da Vinci, líeditrice romana di questíopera ha il merito di pubblicare intenzionalmente ... studi che mirano a fornire un valido contributo allíunit‡ del sapere sul fondamento della ricerca della verit‡ in ogni campo. E, magistralmente, questo libro del filosofo della conoscenza Antonio Livi riconduce tale ricerca a quel nucleo di certezze assolute dellíesperienza universale che costituisce la condizione di possibilit‡ del linguaggio e della vita sociale, e guida, passo dopo passo, il lettore alla riscoperta del senso comune quale fondamento della verit‡. Anche se il testo, pubblicato nella collana ìPropedeutica filosoficaî, ha finalit‡ prevalentemente didattiche, la sua impostazione logica Ë rigorosa e convincente. Pur trattandosi di uníesposizione sistematica dei diversi modi e dei diversi livelli della conoscenza (esperienza, inferenza, testimonianza), líopera si legge agevolmente, quasi come un romanzo che porti alla scoperta di sÈ. La ricerca epistemica Ë coinvolgente perchÈ il problema della verit‡ si mostra intrinsecamente connesso alle dimensioni pi˘ profonde dellíesistenza umana.
Proprio perchè vuole introdurre alla metafisica, questo libro non parla tanto della metafisica quanto della realtà.
Questo saggio è un avviamento allo studio della religione- nei suoi aspetti fenomenologici e nelle sue strutture essenziali -alla luce della storia della cultura e in un'ottica di critica filosofica.
La teologia naturale" o "filosofica" è quella parte della metafisica che affronta il problema di ciò che sappiamo di Dio con le sole risorse della ragione, a prescindere da un'eventuale autorivelazione di Dio stesso."