
L'attesa enciclica di papa Francesco sul tema del Creato e dell'ambiente.
"Laudato si', mi' Signore", cantava san Francesco d'Assisi. In questo bel cantico ci ricordava che la nostra casa comune è anche come una sorella, con la quale condividiamo l'esistenza, e come una madre bella che ci accoglie tra le sue braccia: "Laudato si', mi' Signore, per sora nostra matre Terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba". Questa sorella protesta per il male che le provochiamo, a causa dell'uso irresponsabile e dell'abuso dei beni che Dio ha posto in lei. Siamo cresciuti pensando che eravamo suoi proprietari e dominatori, autorizzati a saccheggiarla. La violenza che c'è nel cuore umano ferito dal peccato si manifesta anche nei sintomi di malattia che avvertiamo nel suolo, nell'acqua, nell'aria e negli esseri viventi. Per questo, fra i poveri più abbandonati e maltrattati, c'è la nostra oppressa e devastata terra, che "geme e soffre le doglie del parto" (Rm 8,22). Dimentichiamo che noi stessi siamo terra (cfr Gen 2,7). Il nostro stesso corpo è costituito dagli elementi del pianeta, la sua aria è quella che ci dà il respiro e la sua acqua ci vivifica e ristora.
L'attesa enciclica di papa Francesco sul tema del Creato e dell'ambiente.
Il presente volume rivolge una particolare attenzione alla diffusione dell'Evangelo negli spazi a oriente dell'Impero romano: lungo le vie carovaniere - e fin dalle prime generazioni cristiane - in Mesopotamia, e da qui - nei secoli per noi tardo antichi e medioevali - in ambito iranico, nell'Asia centrale, insediandosi già nel VII secolo in Cina; e ancora lungo le rotte dell'Oceano Indiano, a Socotra, nelle Maldive, nel Sud del subcontinente indiano e oltre. L'insieme dei contributi contenuti in questa pubblicazione sono aperti dall'Introduzione del Prof. Cesare Alzati, collaboratore e membro del Comitato Permanente della Fondazione Ambrosiana Paolo VI, che è il direttore scientifico e l'animatore di tutto il progetto "euro-mediterraneo".
L'attesa enciclica di papa Francesco sul tema del Creato e dell'ambiente.
Sta volgendo al termine il tempo intersinodale, durante il quale il Santo Padre Francesco ha affidato alla Chiesa intera il compito di «maturare, con vero discernimento spirituale, le idee proposte e trovare soluzioni concrete a tante difficoltà e innumerevoli sfide che le famiglie devono affrontare» (Discorso per la conclusione della III Assemblea Generale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi, 18 ottobre 2014).
Dopo aver riflettuto, nella III Assemblea Generale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi dell’ottobre 2014, su Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione, la XIV Assemblea Generale Ordinaria, che avrà luogo dal 4 al 25 ottobre 2015, tratterà il tema La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo. Il lungo cammino sinodale appare così segnato da tre momenti intimamente connessi: l’ascolto delle sfide sulla famiglia, il discernimento della sua vocazione, la riflessione sulla sua missione.
La Relatio Synodi, frutto maturato nella scorsa Assemblea, è stata integrata da una serie di domande per conoscere la recezione del documento e per sollecitarne l’approfondimento. Ciò ha costituito i Lineamenta, che sono stati inviati ai Sinodi delle Chiese Orientali Cattoliche sui iuris, alle Conferenze Episcopali, ai Dicasteri della Curia Romana e all’Unione dei Superiori Generali.
Tutto il Popolo di Dio è stato coinvolto nel processo di riflessione e approfondimento, anche grazie alla settimanale guida del Santo Padre, che con le sue catechesi sulla famiglia nelle Udienze generali, e in varie altre occasioni, ha accompagnato il cammino comune. Il rinnovato interesse per la famiglia, suscitato dal Sinodo, è confermato dall’ampia attenzione riservata ad essa non solo da ambienti ecclesiali, ma anche da parte della società civile.
Sono pervenute le Risposte dei soggetti aventi diritto, alle quali si sono aggiunti ulteriori apporti, detti Osservazioni, da parte di molti fedeli (singoli, famiglie e gruppi). Varie componenti delle Chiese particolari, organizzazioni, aggregazioni laicali ed altre istanze ecclesiali hanno offerto importanti suggerimenti. Università, istituzioni accademiche, centri di ricerca e singoli studiosi hanno arricchito – e continuano a farlo – l’approfondimento delle tematiche sinodali con i loro Contributi – attraverso simposi, convegni e pubblicazioni –, mettendo anche in luce aspetti nuovi, secondo quanto richiesto dalla “domanda previa” dei Lineamenta.
Il presente Instrumentum Laboris è composto dal testo definitivo della Relatio Synodi integrato dalla sintesi delle Risposte, delle Osservazioni e dei Contributi di studio. Per facilitare la lettura, si segnala che la numerazione contiene sia il testo della Relatio che le integrazioni. Il testo originale della Relatio è riconoscibile dal numero tra parentesi e dal carattere corsivo.
Il documento si articola in tre parti, che mostrano la continuità tra le due Assemblee: L’ascolto delle sfide sulla famiglia (I parte) richiama più direttamente il primo momento sinodale; Il discernimento della vocazione familiare (II parte) e La missione della famiglia oggi (III parte) introducono il tema del secondo momento, con il proposito di offrire alla Chiesa e al mondo contemporaneo stimoli pastorali per una rinnovata evangelizzazione.
"Laudato si', mi' Signore", cantava san Francesco d'Assisi. In questo bel cantico ci ricordava che la nostra casa comune è anche come una sorella, con la quale condividiamo l'esistenza, e come una madre bella che ci accoglie tra le sue braccia: "Laudato si', mi' Signore, per sora nostra matre Terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba". Questa sorella protesta per il male che le provochiamo, a causa dell'uso irresponsabile e dell'abuso dei beni che Dio ha posto in lei. Siamo cresciuti pensando che eravamo suoi proprietari e dominatori, autorizzati a saccheggiarla. La violenza che c'è nel cuore umano ferito dal peccato si manifesta anche nei sintomi di malattia che avvertiamo nel suolo, nell'acqua, nell'aria e negli esseri viventi. Per questo, fra i poveri più abbandonati e maltrattati, c'è la nostra oppressa e devastata terra, che "geme e soffre le doglie del parto" (Rm 8,22). Dimentichiamo che noi stessi siamo terra (cfr Gen 2,7). Il nostro stesso corpo è costituito dagli elementi del pianeta, la sua aria è quella che ci dà il respiro e la sua acqua ci vivifica e ristora.
Nuovo calendario liturgico 2016, utile pratico ed indispensabile per chiunque voglia mantenere viva la liturgia. Il calendario riporta le domeniche e le feste di precetto; di ogni festa è indicato il grado (solennità, festa, memoria e memoria facoltativa). Sono indicati soltanto i Santi del calendario liturgico universale, quando si celebra la loro festa o memoria. Vengono inoltre indicate la Settimana del Salterio per la Liturgia delle Ore e le letture quotidiane per la celebrazione eucaristica. La frase in corsivo riproduce il titolo del Vangelo indicato nel Lezionario.
Il volume affronta la necessità da parte dei pontefici di approntare una economia sociale al fine di perseguire il bene comune. L'autore pertanto analizza le encicliche da Leone XIII fino a papa Francesco al fine di spronare alla creazione di un sistema economico incentrato su elementi capaci di conciliare libertà e giustizia sociale, sviluppo economico ed equa distribuzione dei beni e progresso sociale. Al fine di sottolineare quanto era stato evidenziato da Giovanni Paolo II sull'economia di mercato, l'autore ferma l'attenzione sul pensiero sociale di Benedetto XVI contenuto nella enciclica Caritas in Veritate, non solo perché essa sintetizza il precedente magistero, ma soprattutto perché ripropone la prospettiva di un'economia sociale nella DSC (Dottrina Sociale della Chiesa) in un contesto teologico e antropologico più esplicito. Il volume si chiude con l'analisi dell'Evangelii gaudium di papa Francesco il quale, nella sua esortazione apostolica volta alla Nuova Evangelizzazione, parla anche di economia e di mercato condannando quell'economia che ha perso di vista il proprio fine ministeriale perché preda dell'idolatria e del denaro.
Il presente volume, voluto dalla Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti e dalla Pontificia Università Lateranense e l'Università Cattolica "San Antonio" di Murcia (Spagna), contiene gli atti del Simposio tenuto nella sede dell'università Lateranense in Roma nei giorni 18-20 febbraio 2014. In esso sono contenuti gli interventi e la tavola rotonda facenti parte dell'incontro, il messaggio di Sua Santità Papa Francesco, le omelie e i discorsi del Cardinale Segretario di Stato, S. Em.za Rev.ma Mons. Pietro Parolin, del Cardinale Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, S. Em.za Rev.ma Mons. Antonio Cañizares Llovera, e del Rettore Magnifico della Pontificia Università Lateranese, S. Ecc.za Rev.ma Mons. Enrico dal Covolo. Le riflessioni riportate all'interno del volume hanno il compito di fornire una più approfondita conoscenza della teologia e degli orientamenti della Magna Charta della Liturgia del Vaticano II in tutta la sua attualità.