Lo studio della democrazia digitale è un campo in via di definizione o, meglio, in continua ridefinizione. Dagli esordi pubblici del World Wide Web ai recenti esperimenti di e-democracy, molta strada è stata fatta. Ma cosa significano oggi concetti quali e-government, digital governance, open government o democrazia liquida? In che modo le tecnologie della comunicazione, e quelle digitali in particolare, costituiscono un valore aggiunto per le pratiche di partecipazione politica? Il web è davvero uno strumento al servizio dell'innovazione democratica oppure, come sostengono i cyber-pessimisti, "Internet è il nemico"? Questa piccola introduzione offre una risposta a queste e ad altre domande, analizzando il ruolo sociale dei media digitali e la loro dimensione politica, e individuando potenzialità e limiti della democrazia digitale.
Poco più di un decennio fa, il coronamento "monetario" dell'unità europea sembrava portare con sé infinite opportunità e grandi prospettive per tutti i cittadini dell'Unione. Tuttavia, una gran parte delle premesse che avevano portato alla nascita dell'euro sono state disattese e le promesse mancate di benessere e stabilità hanno influito pesantemente sulla vita dei cittadini europei. Giuseppe Di Taranto, che già all'indomani della creazione dell'Unione Europea denunciava i rischi e gli errori insiti nelle politiche economiche e monetarie in atto, crea oggi, con "L'Europa tradita", una narrazione che è tanto atto di accusa quanto proposta fattiva di ripensamento della politica economica e delle regole giuridico-istituzionali dell'Unione Europea. Un ripensamento "improcrastinabile, se non si vuole, in un futuro non troppo lontano, che dalla celebrazione dei cinquant'anni della CEE, nel 2007, si passi alla sua commemorazione".
Quote rosa. Ruolo della donna. Leadership femminile. Su questi temi discutono (e polemizzano) i mondi della politica e dell'economia. Un'economia che, adesso, esige che le donne non restino solo "l'altra metà del cielo", per citare "Il Grande Timoniere" Mao, ma diventino realmente l'altra metà dei consigli d'amministrazione. Non solo parità nell'occupazione e nel trattamento economico, quindi, ma anche nell'accesso ai vertici delle aziende pubbliche e private. In questo saggio, con l'aiuto delle dirette protagoniste sulla scena italiana, si ripercorre il percorso già fatto e si esplora quello, ancora lungo, da compiere per sfondare una volta per tutte il "soffitto di cristallo" che da sempre limita le possibilità di carriera al femminile. Senza dover diventare a tutti i costi acrobate della conciliazione tra l'essere mamma, moglie e manager.
Il volume ripercorre l’evoluzione della crisi mondiale e mira a fare il punto dell’impressionante quantità di informazioni e studi prodotti sul tema, analizzando separatamente, in distinti capitoli, con un taglio sintetico ma esaustivo, gli aspetti finanziari, gli effetti sull’economia reale, le risposte di politica economica, l’impatto sull’Italia e gli sviluppi del dibattito accademico. L’esperienza professionale degli autori, appartenenti a importanti istituzioni, pubbliche e private, ha reso possibile “inquadrare” la crisi da “punti di osservazione” differenti. La crisi, iniziata nell’agosto del 2007 con le turbolenze sulmercato dei titoli subprime, dopo aver attraversato diverse fasi,
si è riaccesa nei primi mesi del 2010, quando si sono manifestate forti tensioni sul debito sovrano di alcuni paesi europei ed è culminata, in maggio, con l’intervento di
salvataggio straordinario a favore della Grecia.
Superata l’emergenza, restano ancora molte ombre per il futuro che costringono a considerare quella che si racconta come la storia, incompiuta, di tre anni difficili e non come la storia di una crisi oramai alle spalle.
A cura di Antonella Crescenzi
Contributi di Antonella Crescenzi, Paolo Biraschi, Fabrizio Marconi e Stefania Tomasini
Variabilità e ridondanza, cambiamento e identità, conflitti e potere, coraggio e devianza, punti di vista e ambiguità, narrazione e memoria, complessità e responsabilità sociale: questo lavoro raccoglie, presentandole in forma di brevi saggi, le sette Leadership Lecture che l'Autore ha tenuto nell'ambito dell'Executive Master in Business Administration della Luiss Business School. Sette conversazioni che hanno coinvolto emotivamente e cognitivamente quanti le hanno ascoltate; conversazioni non disturbate dal rumore di sottofondo delle presentazioni elettroniche, ma cadenzate da una struttura tematica e narrativa che raccontano storie autentiche e senza fronzoli, sollecitando una riflessione profonda sull'agire organizzativo. Il ritmo è particolare, quasi una danza sulla filosofia e sulla prassi delle organizzazioni e delle imprese; sulle virtù e sulle povertà di leader e manager; sui successi e sulle sconfitte di protagonisti e portaborse; insomma su quello che struttura in profondità, e non soltanto in superficie, la vita e il plot delle organizzazioni. Tutte storie che sorprendono per la loro attitudine a farti cambiare, o a proporti, un punto di vista inaspettato; a suggerirti di modellare in modo diverso, attraverso "riempimenti e sottrazioni" quello che capita nella quotidianità della gestione.
Di economia tutti parlano ma pochi hanno una preparazione adatta a una comprensione effettiva di termini e concetti che pure entrano in una comune conversazione. Infatti l'economia continua a non figurare nei nostri programmi scolastici. Il "Lessico dell'economia", che nasce dalla rubrica settimanale di Fiorella Kostoris Padoa Schioppa per Radio Radicale, intende colmare questa lacuna. Rivolgendosi a un vasto pubblico, l'autrice seleziona dalle prime pagine dei giornali le parole chiave e ne spiega, in estrema sintesi, il significato: dall'inflazione al WTO (Organizzazione Mondiale del Commercio), dal condono ediizio al Patto europeo di Stabilità e Crescita, dal deficit al debito pubblico, dalle pensioni al PIL, dal cambio euro/dollaro alla riforma delle Autorità di vigilanza sul risparmio, dal clima di fiducia al taglio del potere d'acquisto degli italiani.