Conoscere le tecniche utilizzate per pianificare un percorso e mantenere la rotta in qualunque condizione, di giorno o di notte, sotto la pioggia o la neve, è importante per chiunque ami fare escursioni, andare in bici, in canoa o in barca a vela, sciare o scalare montagne. Questo manuale, basato sull'esperienza della British Army's Special Air Service Brigade, spiega quali sono i più efficaci metodi di orientamento, sia in situazioni di svago che di emergenza. Partendo da nozioni fondamentali come la lettura delle mappe e l'utilizzo delle bussole e dei ricevitori GPS, questo prezioso libro fornisce informazioni dettagliate su argomenti quali: sapersi orientare senza l'uso di carte e bussola esaminando indicatori naturali come il sole e le stelle; viaggiare in ambienti estremi; mandare segnali di soccorso e rintracciare persone e animali. L'ultimo capitolo è infine dedicato ad alcune tecniche basilari di fuga e sviamento.
La fine del mondo è stata annunciata più volte: tutti - per citare l'esempio più famoso - abbiamo certamente presenti le ansie millenaristiche suscitate dal celebre "Mille non più Mille" che riempì di terrore i popoli per poi rivelarsi una bolla di sapone. Non essendo il mondo finito nell'anno 1000, si pensò che lo sarebbe stato nel 1033, millesimo anniversario della morte del Signore. Ci furono carestie e disordini vari, ma il mondo non finì. In tempi a noi vicinissimi abbiamo avuto la scadenza dell'anno 2000 che ha suscitato altri - seppure assai più pacati - timori. Passato senza eccessivo danno il 2000, ecco incombere il 2012, che secondo il calendario Maya dovrebbe segnare la fine dei tempi. E se scamperemo quello, sarà presto in agguato il 2033 (gli anni del Signore più duemila), preannunciato come fine del mondo nel libro Le profezie di Papa Giovanni di Pier Carpi. Possiamo dar credito? Dobbiamo preoccuparci? Le varie Apocalissi finora annunciate non si sono fortunatamente rivelate veritiere. Che pensare allora del 2012? Una minaccia, un monito, un avvertimento? Forse il simbolo - uno dei tanti - delle paure ricorrenti dell'umanità?
La precognizione - dopo la telepatia, la chiaroveggenza e la psicocinesi - è la quarta grande categoria dei fenomeni paranormali. È una manifestazione inquietante e di non facile accettazione perché è arduo ammettere che possa essere "visto" oggi ciò che ancora non si è realizzato e che appartiene al futuro. Bender analizza la precognizione dal punto di vista scientifico ed esamina diversi casi eclatanti di preveggenza. Si spinge, inoltre, a studiare l'ancora inspiegabile fenomeno della liquefazione del sangue di San Gennaro riportando tutte le misurazioni e le verifiche che ha condotto sul campo - e il problema delle cosiddette "esperienze di confine", ovvero delle visioni di chi è stato in punto di morte.
Le quattro verità furono rivelate da Buddha dopo che ebbe raggiunto l'illuminazione e sono il fondamento di tutte le pratiche buddhiste. "La prima verità esprime la natura di tutte le nostre malattie e nevrosi esistenziali. "La seconda esplora le cause e le condizioni per il loro sviluppo. "La terza dimostra che le cause dei nostri problemi possono essere eliminate e che possiamo liberarci dalla sofferenza. "La quarta rivela i vari sentieri della pratica offerti dal buddhismo per conseguire tale obiettivo. In base alle prime due verità, ossia, la verità della sofferenza e la verità dell'origine della sofferenza, si può capire come gli esseri senzienti vaghino nel samsara. Per liberarsi dalla sofferenza, bisogna comprendere le due seconde verità: la verità della cessazione e la verità del sentiero. Le quattro nobili verità sono così chiamate perché possono essere sperimentate e comprese secondo l'insegnamento del Buddha: se si è capaci di metterle in pratica, si può essere sicuri di raggiungere le realizzazioni. Il Buddha ci ha, infatti, dimostrato che il sentiero spirituale è pragmatico e opera direttamente su ogni esperienza quotidiana per trasformare profondamente il praticante.
Dei suoi 91 anni di vita oltre sessanta li ha dedicati agli esperimenti sul paranormale, in tutte le sue varietà possibili: ha letto nei libri chiusi, ha previsto il futuro, ha scritto, disegnato, dipinto a distanza, senza toccare matite, penne e pennelli, ha smaterializzato oggetti senza toccarli; ha fatto tante altre cose sbalorditive, tutte sempre senza scopo di lucro, con la sola finalità di recare del bene al prossimo e di far capire che queste doti, a lui, uomo di fede, venivano dall'alto, per dimostrare l'esistenza di Dio.
Per più di cinquant'anni Amedeo Rotondi, che nei libri si firmava Amadeus Voldben (Volontari del Bene), si è riunito nel retrobottega della sua piccola e intensa libreria di via Merulana a Roma, per celebrare la sua ricerca spirituale con amici ed estimatori appassionati. Rotondi era un maestro, perché da sempre osservava la sua vita praticando i! "conosci te stesso" e da sempre raccoglieva i! pensiero degli iniziati di tutti i tempi, senza pregiudizi di ordine religioso o ideologico. Dopo "Le leggi del pensiero", "Le grandi profezie sul futuro dell'umanità" e "La potenza creatrice del pensiero", ecco "Pensieri per una vita serena", il quarto libro, postumo, di Amedeo Rotondi curato da Vitaliano Bilotta che, prima nel cenacolo di Amedeo e adesso nel cenacolo di Evolvenza, prosegue la sua lunga ricerca spirituale. Il libro raccoglie i pensieri dell'Autore e di altri saggi che rispondono all'eterna domanda: "Come vivere meglio?". E indubbio che la risposta non può che essere spirituale, ossia evolutiva.
Anna Maria Partini, dopo aver studiato, principalmente dal punto di vista alchemico, il marchese Massimiliano Palombaro, Francesco Maria Santinelli, padre Athanasius Kirker, il cardinale Decio Azzolino e soprattutto la regina Cristina di Svezia, fulcro intorno a cui si riunivano questi studiosi, ha naturalmente spostato le sue ricerche sulla personalità del papa Alessandro VII (Fabio Chigi) che nel dicembre del 1655 accolse appunto la regina Cristina (venuta in Italia dopo la sua abiura al luteranesimo per abbracciare la religione cattolica). In questo breve saggio la Partini tratteggia la figura di Fabio Chigi, salito sul soglio pontificio nel 1655, un papa che diede grande impulso alla vita culturale e accademica del tempo e che s'impegnò nella ricostruzione e nell'abbellimento della città. Come risulta dai suoi codici e dai rapporti col Kircher, s'interessò delle scienze naturali e soprattutto della "scienza dei numeri", come dimostra il lavoro che il padre gesuita compilò per lui, intitolato "Diatribe Aritmetica". Nel volume anche le traduzioni italiane de "La buona filosofia" e "L'arte della salvezza" attribuite ad Alessandro VII.
Anche questo libro, come il precedente "Le leggi del pensiero", nasce postumo; giunto all'editore sotto forma di appunti è stato ordinato e curato da Vitaliano Bilotta. Il testo completa la visione evolutiva che Amadeus Voldben aveva della vita, e termina con alcuni capitoli dedicati al pensiero mistico, che per l'autore era il fine ultimo a cui l'uomo tende attraverso la disciplina del pensiero. È un libro che insegna a pensare, poiché la trasformazione dell'uomo dipende dai propri pensieri. L'uomo comune è dominato dai suoi pensieri, che invadono la sua mente sotto forma di ricordi, sensazioni, immagini, brandelli di emozioni e di ragionamenti. Si abbandona passivamente alle fluttuazioni del pensiero, che cambia direzione e velocità ad ogni momento, come una vela posseduta dal vento. L'uomo saggio sa che se riesce a far tacere il rumore delle cose, la parte migliore di sé fa sentire la sua voce. Questo libro insegna a chi non sa pensare a dirigere la propria mente.
Nel 1943, alla vigilia del coinvolgimento dell'Ungheria nella guerra, quattro giovani amici - Hanna, Lili, Joseph e Gitta - decidono di trasferirsi da Budapest al piccolo villaggio di Budaliget per vivere una vita più semplice e più attenta all'essenziale. Un giorno, decidono di mettere per iscritto i propri problemi personali, e Gitta si rifugia dietro a delle banalità. Hanna dapprima se ne irrita, poi ha appena il tempo di dire: "Attenzione, non sono più io che parlo!", e pronuncia in piena coscienza parole che non possono venire da lei. Da quel giorno, per diciassette mesi, attraverso Hanna si manifesteranno energie di Luce, che i quattro amici chiameranno "Angeli" o "Maestri". Attraverso le loro parole si rivelerà, poco per volta, il senso di una nuova vita, una vita di integrazione e unione di tutti gli aspetti dell'Essere, una vita in cui il compito dell'uomo è superare la spaccatura tra spirito e materia e unire cielo e terra.
Il nuovo libro di di Simone rappresenta qualcosa di innovativo nel campo dei rapporti tra aldiqua e aldilà. A differenza di quanto accadeva fino ad ora erano le entità disincarnate e gli spiriti evoluti a dare messaggi e insegnamenti agli incarnati - in questo caso, come in una sorta di rivoluzione copernicana, sono le entità a chiedere lumi e conoscenza agli incarnati. Le comunicazioni, rese possibili dall'intervento di Symbole, avvengono attraverso una medium canadese, la quale, circa tre anni or sono, prese contatto con di Simone per domandargli un parere circa la validità di questi e vari altri fenomeni da lei vissuti. Ne è nata una collaborazione e una ricerca che continua tuttora e che è destinata ancora a evolvere.