Dopo il "Libro degli spiriti", pubblicato per la prima volta nel 1857, Allan Kardec giudicò opportuno continuare il discorso iniziato con quel testo - del quale era stato "curatore" e parziale autore - con la pubblicazione di una rivista, che vide la luce agli inizi del 1858 sotto il nome di "Revue Spirite". Kardec la diresse per undici anni, cioè fino alla morte, facendone uno strumento che perfezionava e completava il sistema filosofico della dottrina spiritualista da lui elaborata. Pertanto, la scelta degli articoli e degli argomenti, l'impostazione di fondo e numerosi scritti originali e commenti si devono proprio al pensiero e alla penna dello stesso Kardec. Attingendo alla ricca miniera costituita dalle annate della "Revue", è stato così possibile riunire ora in un volume gli scritti più interessanti e originali, scelti e coordinati per argomento. In particolare, questo libro raccoglie casi, commenti e comunicazioni relativi a quei fenomeni che vengono comunemente definiti come "ossessioni" e "possessioni", cercando di darne adeguate spiegazioni alla luce dello spiritismo e delle teorie propugnate e diffuse da Allan Kardec.
Lo studio della storia delle religioni rappresenta un ambito specialistico ma, poiché la religione rientra nel novero delle forze che hanno plasmato i grandi orizzonti culturali, è notevolmente importante. Il breve saggio di Franz Altheim, pubblicato per la prima volta nel 1957, si occupa appunto di storia delle religioni, e in particolare di storia delle religioni tardoantiche. L'argomento su cui verte il lavoro del professore tedesco è il culto del dio Sole nel bacino del Mediterraneo attraverso i secoli. Il percorso geografico e storico di questa divinità inizia dal mondo arabo e lentamente influenzerà la religione romana, già di per sé costituita da un'unione di elementi allogeni (divinità greche ed etrusche), sovrapponendosi a quello di Mithra, di derivazione indo-iranica. Testimonianze di questa religione solare sono rintracciabili nelle "Etiopiche" di Eliodoro e nei testi del filosofo neoplatonico Porfirio. L'intricato percorso del dio Sole, nell'accurata e dotta esposizione di Altheim, si conclude con gli imperatori Aureliano, che si proclamava vicario terreno del Sole, e Costantino, spesso assimilato all'astro nascente.
Da sempre l'acqua ha avuto un rapporto speciale con il sacro; è un tema comune a tutte le mitologie, da quella sumera e quella orientale, ed è particolarmente presente nella Bibbia: i quattro fiumi dell'Eden, il Diluvio, Mosè salvato dalle acque, la traversata del Mar Rosso, Giona e la balena, Giovanni Battista nel Giordano, Gesù al pozzo di Giacobbe con la Samaritana... Molte di queste immagini potenti si rispecchieranno nel Corano e segneranno per sempre il rapporto delle culture mediterranee con la trascendenza. Patricia Hidiroglou in questo libro dimostra come la pratica attuale di ciascuna delle tre religioni monoteiste (bagni, battesimo, abluzioni ecc.) sia radicata nella dimensione religiosa dell'acqua. In un'epoca in cui il mondo riscopre la rarità e l'importanza vitale dell'acqua, immagine vivente, l'autrice svela, la virtù "divina" di quest'elemento primario coniugando antropologia, analisi dell'arte e della letteratura sacre e simbolismo dei riti.
Nel campo della ricerca sulla morte, la dottoressa Elizabeth Kübler-Ross si è meritatamente conquistata grande fama. Le innumerevoli ore che trascorse accanto ai pazienti allo stadio terminale le consentirono di fare scoperte in seguito confermate da altri ricercatori, ormai patrimonio acquisito di questo campo di studio. Elizabeth Kübler-Ross non esitò a mettere a repentaglio il suo buon nome di scienziata affermando ciò che le esperienze dei morenti le avevano insegnato: la morte in realtà non esiste, "è un passaggio a un altro stato di coscienza, in cui si continua a crescere psichicamente e spiritualmente". "Per tanti secoli", disse, "si è cercato di convincere la gente a credere alle cose ultraterrene. Per me non è più questione di credere, ma di sapere: la morte è soltanto il passaggio ad una casa più bella!".
Il Parco Nazionale della Majella è un'area montuosa straordinaria e affascinante, con un'estensione di circa 75.000 ettari che tocca ben quattro province: montagne di incanti e di solitudini, ricche di storia e di natura selvaggia, ma anche dispensatrici di angoli quieti e riservati. Questo volume, redatto da due dei più profondi conoscitori dell'area, propone 30 itinerari di diversa difficoltà - dalle escursioni più impegnative fino a quelle adatte a famiglie con bambini - con una ricchezza di descrizioni, suggerimenti, curiosità e notazioni storico-scientifiche che rendono ancora più affascinante il camminare.
Irène Mainguy, autrice della "Simbolica Massonica del terzo millennio", prosegue nello stesso spirito la sua ricerca sui complementi del grado di Maestro rappresentati dai gradi di Perfezionamento del Rito Scozzese Antico e Accettato e i due primi Ordini di Saggezza del Rito Francese. Basandosi su un ampio ventaglio di documenti e di rituali, l'autrice studia ogni grado sotto tutti i suoi aspetti e, attraverso un'analisi comparativa dei testi originari, fa scoprire i punti di contatto che esistono tra i due riti, mettendo in evidenza il comune corpus massonico ad essi sotteso. Quest'opera apre numerose piste di ricerca che aiuteranno ogni maestro massone a progredire nella propria indagine e a proseguire il cammino iniziatico verso un ideale di universalità.
La parola greca gnosis significa semplicemente "conoscenza", ma nella letteratura gnostica non si tratta affatto di un sapere qualunque ma di una rivelazione segreta e misteriosa. Le sette gnostiche, infatti, affermano spesso di possedere libri di origine superiore al mondo profano, attribuiti a personaggi prestigiosi, autentici inviati celesti. Gli gnostici per i Padri della Chiesa erano falsi cristiani, un'accozzaglia di movimenti eretici diversificati e ramificati all'infinito in innumerevoli sette e sottosette, tuttavia sono molti gli storici che ancora considerano lo gnosticismo come una congerie di fantasticherie bizzarre, incoerenze, strani miti, fantasmagorie prive di qualsiasi interesse filosofico, in definitiva nient'altro che una branca particolarmente degenerata dell'inquietante sincretismo religioso del I e del II secolo della nostra era. Questo libro prova ad analizzare i tratti comuni presenti nel grande magma dello gnosticismo e conduce il lettore attraverso un excursus storico-filosofico di questa dottrina che predicava la salvezza dell'anima attraverso la conoscenza e che è rinata più volte nei secoli, perfino in età contemporanea, all'interno del romanticismo, del simbolismo e del surrealismo.
In questi ultimi anni la ricerca sulla morte ha compiuto molti passi avanti: si sono conosciuti nuovi casi, si sono compiute ulteriori inchieste, sono state pubblicate testimonianze di coloro che sono giunti alle soglie della morte e sono stati richiamati alla vita grazie alle moderne tecniche di rianimazione. Questo libro, che prende in considerazione il materiale finora disponibile, presenta una vasta documentazione raccolta in Italia e all'estero, fa confronti con la casistica del passato e prende in considerazione anche elementi totalmente nuovi: le esperienze in punto di morte dei bambini, quelle dei nati ciechi, quelle di persone appartenenti a religioni diverse, quelle di chi ha tentato il suicidio, le esperienze oniriche dei morenti e altro ancora. La casistica in oggetto è contraddistinta da grande armonia e positività, ma un capitolo è dedicato anche a certe esperienze che presentano elementi di segno opposto, con riflessioni e commenti che fanno capire come alla fine per tutti ci sia grazia e illuminazione.
Chi è un iniziato? Una persona che conosce segreti che gli altri non sanno, che individua aspetti del Reale che gli altri non vedono, che constata nessi e rapporti non accessibili a tutti e indica una diversa dimensione della vita: un maestro del cammino interiore, capace di ampliare gli orizzonti della coscienza, un maestro di verità - o comunque di aspetti fino a quel momento non conosciuti e non rivelati della Verità. Emanuel Swedenborg, Jakob Lorber e Pietro Ubaldi rientrano nella tradizione della conoscenza ispirata; Allan Kardec nell'ambito medianico, il pastore Oberlin in quello mistico. Madame Blavatsky e Rudolf Steiner sono esoteristi di matrice rispettivamente orientale e cristiana. Gurdjieff è un personaggio a sé, inquietante e stimolante insieme, teso soprattutto al risveglio dell'uomo, alla sua presa di coscienza. Carl Gustav Jung e Roberto Assagioli, medici e psichiatri, furono aperti alla spiritualità nel senso più altro del termine; René Guénon, Julius Evola e Frithjof Schuon rappresentano la grande Tradizione, la saggezza perenne. Krishnamurti, Aurobindo e Mère sono portatori del pensiero orientale, nonché annunciatori di una nuova libertà per l'uomo di oggi. Viktor Frankl, psichiatra ebreo reduce dal lager, insegna a dare un senso alla vita, anche nelle condizioni più estreme, e Mikhaël Aïvahnov dedicò tutta la sua vita all' utopistico progetto della fratellanza umana. Infine Padre Lassalle, gesuita e maestro Zen, invita l'uomo di oggi a un autentico salto evolutivo.
In questo libro sono raccolte molte profezie di fonte medianica o di "channeling", come adesso si dice con un termine americano, che Amadeus Voldben aveva selezionato per un libro che il suo trapasso impedì di portare subito a termine. I capitoli affrontano, nel serrato dialogo con le Guide, il calendario di Nostradamus, un'esegesi dell'Apocalisse, ma anche riflessioni sugli alieni, il catastrofismo, Edgar Cayce, l'unità fra le religioni e molti altri temi legati alla spiritualità.