Il volume sulle "opere politiche di Cicerone contiene il trattato "Dei doveri", ultima delle grandi opere di politica e di morale di Cicerone, un appassionato richiamo ad arginare la decadenza dei costumi e a coltivare quegli ideali di virtù e onestà che avevano fatto la grandezza di Roma. Il volume ospita inoltre il trattato "Dello stato", solo nel XIX secolo parzialmente ritrovato, sintesi della riflessione filosofica e dell'esperienza politica del grande oratore. Cicerone ricerca la possibilità di attuare il migliore Stato reale e la vede in un'opportuna fusione delle tre forme di governo, attuata nell'ordinamento romano dei tempi antichi. In appendice al volume, "Le Catilinarie": attraverso una fitta trama di situazioni, personaggi, caratteri, problemi sociologici, intrecci politici d'interesse, simpatie e antipatie viscerali, motivi propagandistici ricorrenti e osservazioni finemente ironiche, le orazioni attorno a una vicenda nota come la 'congiura di Catilina' costituiscono uno dei testi più densi e più celebri dell'oratoria politica romana.
Ultimo dei tre volumi dedicati a Eduardo, il secondo tomo della "Cantata dei giorni dispari" raccoglie i testi che vanno dalla metà degli anni Cinquanta all'ultima opera, "Gli esami non finiscono mai", del 1973. In questo volume compaiono pertanto capolavori della maturità, come "De Pretore Vincenzo", "Sabato, domenica e lunedì" e "II sindaco del Rione Sanità". L'edizione, curata da uno storico della lingua, Nicola De Blasi, e da una storica del teatro, Paola Quarenghi, analizza sia il lavoro dell'autore che quello dell'attore: il confronto tra il testo a stampa, i manoscritti e l'edizione televisiva delle opere di De Filippo ha consentito di risolvere problemi di datazione, di seguire l'evoluzione drammaturgica, di testimoniare del continuo work in progress dalla scena al testo dato alle stampe.
Un dizionario con oltre 400 brevi saggi per conoscere il Libro Santo dei musulmani; le voci sono curate dai più importanti islamologi di Francia, Italia, Belgio, Tunisia, Algeria, Israele e Iran. L'islam e la civiltà islamica sono presentati in una prospettiva storica e geografica e nel rapporto con le altre religioni. Un'opera scientifica destinata al grande pubblico pensata con l'ambizione di essere anche e soprattutto "civica".
A Roma un uomo si confessa: "Padre, sono colpevole. Sto per uccidere". Nello stesso momento Clara Tannenberg, una giovane archeologa, annuncia la scoperta di alcune tavole che, se autentiche, proverebbero scientificamente l'esistenza del patriarca Abramo. Si tratterebbe dell'opera dello scriba che raccolse le parole del profeta sulla creazione del mondo, la confusione delle lingue a Babele e il Diluvio Universale: una vera e propria "Bibbia di fango". Poco prima dell'ultima guerra del Golfo, Clara dà inizio alle sue ricerche in territorio iracheno. Quegli scavi attireranno l'attenzione di alcuni trafficanti d'arte e di quattro amici divorati da un'implacabile sete di vendetta. Tutti ugualmente decisi a non lasciare in vita la giovane Clara...
Aldous Huxley (1894-1963) prefigura, in questo romanzo, una società pianificata in nome del razionalismo produttivistico, votata all'assoluta perfezione. In occasione del suo centenario la Mondadori ripropone in tiratura limitata una scelta di opere che hanno segnato la storia della collana "Medusa", riprendendone l'originale veste grafica ed editoriale.
In compagnia di un esperto del settore, un viaggio al centro dei nuovi orizzonti dell'arte contemporanea. Un'opera grande a partire dal formato e dalla vastità della trattazione (ben 450 opere, illustrate da immagini), che ripercorre in modo esauriente l'evoluzione espressiva delle ricerche artistiche da Pollock fino alle forme più innovative come la Video Art. Una trattazione puntuale e divulgativa, che analizza in dettaglio ogni singola opera e che abbraccia non solo i capolavori ma anche gli eventi, le correnti e gli artisti di rilievo dal 1945 fino al 2007.
Le opere di Kahlil Gibran sono soffuse di misticismo e passione, di poesia e attenzione per l'esistenza quotidiana. In una visione unitaria in cui confluiscono suggestioni d'ogni religione e filosofia (dal cristianesimo all'Islam, dall'Induismo al romanticismo europeo, da Nietzsche ai mistici sufi), Gibran riesce a fornire all'uomo di questo tormentato tempo una risposta agli eterni interrogativi, parlando non alla parte razionale della mente, ma utilizzando immagini e metafore appartenenti a un mondo simbolico, eterno, universale.
Tra i più importanti storici di Roma, Livio nacque a Patavium - l'odierna Padova - nel 59 a.C. e morì nel 17 d.C. La critica ha concordemente fissato al 27 a.C. l'inizio della stesura della monumentale opera che narra delle vicende della città dalle origini al principato. Proprio il 27 è l'anno del conferimento a Ottaviano vincitore della battaglia di Azio il titolo onorifico di Augusto e proprio in questi anni Virgilio è intento alla stesura dell'Eneide e Orazio a quella delle odi romane e augustee. Dei 142 libri che componevano l'opera, solo 35 sono giunti integralmente: descrizioni di battaglie e di popoli, vividi ritratti dei maggiori personaggi e ricostruzioni sapienti dei loro discorsi. Questo quarto volume raccoglie i libri dal XXVIII al XXXIV, completi di note e glossario. Continua la narrazione della seconda guerra punica con il giovane Publio Cornelio Scipione vincitore della resistenza cartaginese in Spagna, trionfatore in una delle battaglie più celebri di tutta la storia militare, quella di Zama. Il libro XXX, popolato da celebri personaggi, da Sofonisba a Masinissa, da Magone a Siface, si chiude con la descrizione del magnifico trionfo di Scipione. E poi, la battaglia tra Flaminino e Filippo nella gola dell'Aoo, lo scenario dei giochi istmici del 196, in cui viene proclamata da Flaminino la libertà della Grecia, i tumulti per l'abrogazione della legge Oppia sono fra le pagine più alte dell'opera di Livio e un documento significativo della coscienza nazionale romana.
"La scienza occulta nelle sue linee generali", pubblicata nel 1910, costituisce una summa della dottrina spirituale antroposofica e si propone come una trattazione completa di tutti quei fenomeni non sensibili, dal sonno alla morte, dall'evoluzione del cosmo a quella dell'uomo, che l'autore sceglie però di trattare con i metodi scientifici di indagine, metodi normalmente riservati alla realtà sensibile. Lo scopo è trasformare l'uomo in una creatura capace di conoscere la sfera soprasensibile quanto quella sensibile, e di rivelargli così la sua più profonda e intima essenza: quella di un essere dotato di anima spirituale che gli permette di innalzarsi al di sopra della mera realtà fenomenica.
Graham Greene ha ambientato in Africa due dei suoi romanzi più noti, "Il nocciolo della questione", del 1948, e "Un caso bruciato", del 1961: aveva raccolto il materiale durante alcuni viaggi compiuti nel continente nero a partire dal 1934, e in particolare quelli in Africa occidentale nel 1941 e nel Congo Belga devastato dalla lebbra nel gennaio 1959. In queste occasioni Greene era solito tenere dei resoconti dettagliati: quaderni su cui annotava ritratti, fatti, riflessioni su colonie e colonialismo, perdizione e salvezza. Quei diari, destinati in origine solo a un uso privato, consentono di scoprire come Greene lavorava sulla propria scrittura, come dava forma a un racconto, come trovava gli spunti per la trama e i personaggi. Ma gettano anche uno sguardo acuto sul mondo africano, sul suo fascino magico, visto con gli occhi di un autore che, proprio nella forma diaristica - più spontanea, meno elaborata, meno preoccupata di questioni formali -, sollecita il lettore a un rapporto complesso e continuamente stimolante.