Nel 1939 Waitstill Sharp, giovane ministro della Chiesa unitariana, e sua moglie Martha, assistente sociale, accettano di partecipare, dopo il rifiuto di molti confratelli, alla delicata missione in Europa organizzata dall'American Unitarian Association. Lasciano così i propri figli a Wellesley, in Massachusetts, e vanno a Praga per tentare di aiutare i tanti rifugiati perseguitati dal regime di Hitler. Con un budget iniziale di 40.000 dollari, Waitstill e Martha imparano presto a operare in segreto e ad affrontare situazioni ad alto rischio. Sfuggiti per miracolo alla Gestapo, i coniugi Sharp non si arrendono ma sono costretti ad abbandonare la Cecoslovacchia e a ripiegare l'anno dopo nella Francia occupata dai nazisti, dove continuano il loro lavoro paziente e coraggioso. Una storia di resistenza che descrive come una semplice coppia, ispirata dai principi della propria fede e dal sentimento di giustizia sociale, riuscì a salvare centinaia di ebrei e dissidenti politici dall'orrore nazista.
I generali di Hitler che guidarono la Wehrmacht durante la seconda guerra mondiale furono nel loro insieme probabilmente i migliori comandanti che una forza combattente abbia mai avuto. Ma, nonostante le indubbie capacità, non riuscirono a evitare la sconfitta della Germania. Questo libro racconta la storia di più di centoventi di loro, tra feldmarescialli e generali dell'esercito, della Marina, dell'Aeronautica e delle Waffen SS. La vita, le battaglie, le vittorie, le sconfitte, i crimini, la prigionia e la morte di uomini che diedero tutto per la patria ma che si dannarono per obbedire a Hitler. Un testo completo di mappe delle campagne militari, delle descrizioni delle uniformi, dei gradi e delle onorificenze e dell'elenco dei 1149 generali che prestarono servizio nelle forze armate tedesche durante il nazismo.
Il 29 ottobre del 1939 la vita di Smulek Rozental cambiò per sempre. I nazisti marciarono nel villaggio dove abitava, in Polonia, distruggendo le sinagoghe e cacciando i rabbini. Due persone vennero uccise in quel primo giorno di saccheggio, ma il peggio doveva ancora arrivare. Molto presto tutta la sua famiglia sarebbe stata uccisa, e Smulek, a soli otto anni, avrebbe dovuto affrontare sei anni di orrori dell'Olocausto. Con tenacia e determinazione e grazie all'aiuto di altri prigionieri, sopravvisse ad alcuni tra i più letali campi di concentramento, tra cui Dachau, Auschwitz, Bergen Belsen. Fu stuprato, picchiato, subì ogni genere di privazione e vide la sua famiglia e i suoi amici morire. Ma superare tutto questo lo spinse a combattere per la libertà, a mostrare alle generazioni a venire gli errori da non commettere mai più. Dopo la liberazione da parte degli americani, si trasferì a Boston dove prese il nome di Steve Ross e cominciò una nuova vita, lavorando duramente per raccontare la verità e fare in modo che la memoria degli orrori delle persecuzioni non venisse mai più dimenticata. Questa è la sua testimonianza.
Anne nasce a Francoforte sul Meno nel 1929, da genitori di origine ebraica, a pochi anni di distanza dalla sorella Margot. Nel 1933, preoccupata per la politica razziale della Germania nazista, la famiglia si trasferisce ad Amsterdam. Quando anche l'Olanda viene occupata dall'esercito tedesco, per i Frank diventa sempre più complicato non farsi trovare durante i rastrellamenti. Il padre di Anne decide perciò di nascondersi insieme alla famiglia in un alloggio ricavato nel retro della sua fabbrica, accogliendo anche Hermann van Pels con la moglie e il figlio Peter e, poco dopo, il dentista Fritz Pfeffer. Nell'Alloggio segreto, Anne prosegue la stesura del suo diario personale (ricevuto in regalo il giorno del suo tredicesimo compleanno), come un epistolario indirizzato a un'amica immaginaria. Vi annota pensieri e riflessioni intime, racconta quello che accade ogni giorno: la paura della guerra, i suoi sentimenti per Peter, il conflitto con i genitori e il desiderio di diventare una scrittrice una volta tornata la pace. Purtroppo il 4 agosto del 1944, in seguito alla soffiata di un informatore fatta alla Sicherheitsdienst, la polizia tedesca di Amsterdam, il gruppo viene arrestato e deportato ad Auschwitz. Anne e la sorella Margot verranno poi trasferite a Bergen-Belsen, dove troveranno la morte tra il febbraio e il marzo dell'anno seguente. Introduzione di Paolo Di Paolo.
Nel giorno del suo quindicesimo compleanno, Eva viene arrestata dai nazisti ad Amsterdam e deportata ad Auschwitz. La sua sopravvivenza dipende solo dal caso, e in parte dalla ferrea determinazione della madre Fritzi, che lotterà con tutte le sue forze per salvare la figlia. Quando finalmente il campo di concentramento viene liberato dall'Armata Rossa, Eva inizia il lungo cammino per tornare a casa insieme alla madre, e intraprende anche la disperata ricerca del padre e del fratello. Purtroppo i due uomini sono morti, come le donne scopriranno tragicamente a mesi di distanza. Ad Amsterdam, però, Eva aveva lasciato anche i suoi amici, fra cui una ragazzina dai capelli neri con cui era solita giocare: Anne Frank. I loro destini - seppur diversissimi - sembrano incrociarsi idealmente ancora una volta: nel 1953 Fritzi, ormai vedova, sposerà Otto Frank, il padre di Anne. La testimonianza di Eva (scritta in collaborazione con Karen Bartlett) è dunque doppiamente sbalorditiva: per la sua esperienza personale di sopravvissuta all'Olocausto e per lo straordinario intreccio del destino, che l'ha unita indissolubilmente a quella ragazzina conosciuta molti anni prima.
Nel 1944 Denis Avey, un soldato britannico che stava combattendo nel Nord Africa, viene catturato dai tedeschi e spedito in un campo di lavoro per prigionieri. Durante il giorno si trova a lavorare insieme ai detenuti del campo vicino chiamato Auschwitz. Inorridito dai racconti che ascolta, Denis è determinato a scoprire qualcosa in più. Così trova il modo di fare uno scambio di persone: consegna la sua uniforme inglese a un prigioniero di Auschwitz e si fa passare per lui. Uno scambio che significa nuova vita per il prigioniero mentre per Denis segna l'ingresso nell'orrore, ma gli concede anche la possibilità di raccogliere testimonianze su ciò che accade nel lager. Quando milioni di persone avrebbero dato qualsiasi cosa per uscirne, lui, coraggiosamente, vi fece ingresso, per testimoniare un giorno la verità. La storia è stata resa pubblica per la prima volta da un giornalista della BBC, Rob Broomby, nel novembre 2009. Grazie a lui Denis ha potuto incontrare la sorella del giovane ebreo che salvò dal campo. Nel marzo del 2010, con una cerimonia presso la residenza del Primo ministro del Regno Unito, è stato insignito della medaglia come "eroe dell'Olocausto".
Sam Pivnik, figlio di un sarto ebreo, nasce a Bedzin in Polonia e trascorre una vita normale fino al primo settembre del 1939 - giorno del suo tredicesimo compleanno - quando i nazisti invadono la Polonia e la guerra spazza via in un attimo ogni possibilità di futuro. Da quel momento la sua vita non sarà più la stessa. Sam conosce il ghetto, i divieti imposti dai nazisti, il coprifuoco, gli stenti, il terrore per le strade. Poi, dopo un rastrellamento, tutta la sua famiglia viene deportata al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. Strappato alla sua famiglia, che trova la morte nelle camere a gas, Sam subisce terribili soprusi e atrocità, e ogni giorno, alla famigerata Rampa di arrivo dei treni dei deportati, vede compiersi sotto i suoi occhi la più inenarrabile delle tragedie. Sopravvissuto alla crudeltà delle SS e dei Kapo, ai lavori forzati nella miniera Fürstengrube e alla "marcia della morte" nel rigido inverno polacco, Sam è infine tra i prigionieri sulla nave Cap Arcona, bombardata dalla Royal Air Force perché luogo di esperimenti dei nazisti su donne e bambini da parte delle SS. Ma ancora una volta, miracolosamente, riesce a salvarsi. Questo libro racchiude la sua testimonianza: la storia di un uomo che ha attraversato tutti i gironi dell'inferno nazista, ed è sopravvissuto per portare ai posteri la testimonianza di un orrore indicibile che non dovrà mai più ripetersi.
Michelangelo Merisi, lombardo di nascita, abitò e lavorò a Roma tra il maggio del 1592 e il maggio del 1606. E la città, nei chiaroscuri che caratterizzano la vita dell'artista maledetto per eccellenza, può senza dubbio essere definita la grande protagonista della sua vita. Fu nella Città Eterna che il Merisi divenne "Caravaggio". Questo volume offre quindi un doppio ritratto: quello di Caravaggio e della "sua" città a cavallo tra il Cinquecento e il Seicento. In un viaggio che segue il vissuto e le opere del pittore, ricostruendo quanto accadeva intorno a lui e quanto la città poteva offrirgli. Ed ecco allora che i vicoli, i bordelli e i grandi palazzi prendono vita, in un itinerario che emerge dai dettagli nascosti nelle sue opere più celebri, senza trascurare i grandi personaggi con cui l'artista entrò in contatto.
Non è semplice rintracciare le origini dell'attività spionistica e cospirativa. Già ai tempi dei gladiatori, riporta lo storico Livio, i senatori dell'antica Roma si avvalevano di 007 ante litteram per anticipare e sedare eventuali ribellioni della plebe, o cospirare contro nemici. Ma si deve arrivare fino all'età napoleonica per avere notizia di un servizio di informazioni moderno e gestito in modo più strutturato. Il fondatore dei moderni servizi di spionaggio fu secondo i più Wilhelm Stieber, il quale a metà dell'800 fu a capo dell'agenzia di informazione militare voluta da Bismark. Le avventurose vite di personaggi straordinari come Mata Hari, danzatrice olandese, e Lawrence d'Arabia, ufficiale inglese e paladino del nazionalismo arabo, riescono ad appassionare ancora oggi. Con l'avvento del XIX secolo molti stati si servirono di agenzie di spionaggio che rispondevano al governo centrale e che si rivelarono fondamentali nelle operazioni militari soprattutto durante i due conflitti mondiali. Organizzazioni come il KGB, la CIA, l'FBI e il Mossad sono diventate, negli anni a seguire, soggetti di primissimo piano nella geopolitica del pianeta.
È diventata emblematica la serenità che papa Francesco riesce a trasmettere con il suo sorriso. La domanda di fondo è: come possiamo imitarlo e trovare anche noi quella stessa pace? Questo libro è suddiviso in 365 brevi capitoli corrispondenti ai 365 giorni dell'anno ed è pensato per intraprendere un percorso con Francesco. A ogni giorno, infatti, corrisponde un brano tratto dai discorsi e dagli scritti del papa, con la scrittura semplice e immediata che contraddistingue i suoi interventi rivolti ai fedeli. Attraverso le parole di Francesco, sarà possibile avvicinarsi agli insegnamenti più propriamente religiosi, ma anche a una ricerca della pace interiore, con suggerimenti sui pensieri positivi che aiutano a raggiungerla, con azioni e scelte che costruiscono serenità per noi e per gli altri. Nei giorni delle festività e degli appuntamenti dell'anno liturgico, saranno le riflessioni del papa ad accompagnare le ricorrenze più importanti, e il suo insegnamento saprà indicare la strada per un anno di amore e di speranza.