"L'arte per i bambini è una delle opere più importanti della seconda metà del XX secolo nel campo della letteratura per l'infanzia. La profonda cultura di Pinin Carpi gli aveva infatti permesso di inventare una forma nuova di narrativa: utilizzare quadri famosi di celebri pittori - dal Rinascimento ai contemporanei - per costruire racconti di incredibile inventiva. Ne sono derivati libri in cui parola e immagine si intersecano in un inatteso reticolo, risultando interdipendenti." (Dalla prefazione di Roberto Denti) Età di lettura: da 6 anni.
Nel corso di uno scavo in una grotta di Betania, il villaggio sul fiume Giordano dove fu battezzato Gesù, padre Matteo scopre una serie di scheletri affiancati che portano al collo un collare di ferro simile a quello degli schiavi, ornato da oscure incisioni. All'inizio Matteo, preso dai molti compiti del suo ruolo di Custode e preoccupato per l'insorgere di una serie di malesseri che gli procurano forti dolori, e che si riveleranno per i primi sintomi del morbo di Burger, sottovaluta la scoperta. Ma quando padre Vidigal gli rivela che le incisioni rappresentano lo stemma di Federico II, e attorno a lui cominciano a verificarsi strani fatti, Matteo capisce di aver messo le mani su qualcosa che scotta.
"Vi è mai capitato di anticipare con preoccupazione un evento, di essere terrorizzati da una decisione da prendere, di temere qualsiasi tipo di cambiamento oppure di essere colpiti da una improvvisa crisi di panico? Se è cosi, anche voi fate parte di questo "popolo di ansiosi", ma siete in buona compagnia perché, solo in Italia, ci sono 5 milioni di persone che lottano quotidianamente con l'ansia, una prigione da cui è difficile liberarsi, un tunnel di cui spesso non si riesce a intravedere l'uscita". In questo libro Giampaolo Perna non solo racconta le origini dell'ansia, la differenza tra ansia normale e ansia patologica, l'analisi dei comportamenti ansiosi, ma insegna anche come uscirne. Sì, perché uscirne è possibile, sia per chi vive situazioni di ansia quotidiana, sia per chi è affetto da forme più gravi, quelle che rientrano nel capitolo dell'ansia patologica. Il primo passo, in una società sempre più basata sulla prestazione, è quello di non sentirsi in colpa o inadeguati, di sgombrare la mente dalla sensazione di non essere "normali". Poi è necessario capire che la buona volontà non basta, che spesso è necessario farsi aiutare, sia da un punto di vista psicologico che farmacologico. Partendo da casi esemplari, l'autore conduce lungo un percorso documentato ed efficace, indicando le vie d'uscita da uno dei disagi più diffusi del mondo moderno.
Quella sarebbe stata una giornata come tutte le altre per Alexandre Dumas, se non fosse stato per una bizzarra vecchia che gli aveva proposto di leggergli gli astri per l'anno successivo, il 1844. Dopo i primi convenevoli, infatti, si era accorto che l'indovina non aveva alcuna intenzione di parlargli dell'oroscopo, ma che aveva una storia da raccontare, la propria. Per una volta sarebbe stato lui lo spettatore. Tutto aveva avuto inizio a Modigliana, in Romagna, dove la madre della chiromante, Vincenza, l'aveva data alla luce e l'aveva chiamata Maria Stella. In breve, però, Vincenza si era accorta che l'accenno di chioma scarlatta e i piccoli occhi di cielo della neonata non potevano venire né da lei né da Lorenzo, suo marito, entrambi neri come la pece. Quella non era sua figlia. Ma quando aveva provato a parlare dei suoi sospetti, nessuno le aveva creduto, e Vincenza si era vista costretta a frugare in lungo e in largo la casa, e a chiedere ai vicini; era arrivata addirittura a interrogare il signor Conte. La scoperta sull'origine della bambina era stata sconcertante, ma Vincenza si era confidata solo con la piccola Maria Stella che, dopo tanti anni, aveva deciso di mettere Dumas, il grande scrittore, a parte di quello scandalo che avrebbe potuto minare dalle fondamenta l'intero regno di Francia. Quella era stata una strana giornata per Alexandre Dumas e la storia che aveva udito sarebbe diventata fonte di ispirazione per uno dei suoi capolavori.
All'età di 18 anni, Carolyn viene costretta a sposare un cinquantenne esponente di spicco della Chiesa Fondamentalista di Gesù Cristo degli ultimi Giorni, una setta fuoriuscita dal gruppo religioso dei Mormoni. Durante i diciassette anni di matrimonio poligamo, coabita in una grande casa con altre cinque mogli e mette al mondo otto bambini in quindici anni. Vive un'esistenza sottoposta a violenze, abusi psicologici e intimidazioni da parte del marito e della comunità, che le nega qualsiasi diritto di parola e di decisione per sé e la prole. Carolyn sopporta per il bene dei figli. Tenta di proteggerli dalle attenzioni del leader spirituale, Warren Jeffs, che pretende di sposare ragazze ogni volta più giovani. Quando un giorno viene a scoprire che la figlioletta di dodici anni è stata costretta, a sua insaputa, a trascorrere tre giorni a casa di Warren Jeffs, decide che non le rimane altro da fare che prendere i suoi bambini e fuggire. Si allontana dalla comunità con i suoi otto figli e venti dollari in tasca. Nel 2006 la sua denuncia costituirà una prova schiacciante nelle indagini dell'FBI, che porteranno il Governo dello Utah a ricercare e poi far arrestare per vari reati Warren Jeffs. Oggi Carolyn vive nello Utah, serena, insieme ai suoi figli.
"Con l'aiuto del mio amico Topaldo Rock ho partecipato al Festival della Canzone... che stratopico successo! Tutti a Topazia canticchiano il mio motivo, ma i cd non si vendono. Sembra proprio uno strano caso... un caso per Ficcanaso Squitt. Insieme affronteremo un perfido Felino, che si aggira per Topazia a bordo di un misterioso camper!". (Geronimo Stilton) Età di lettura: da 7 anni.
Nella cultura contemporanea prende sempre più piede l’idea che l’ateismo sia una forma superiore di conoscenza e di moralità, una conseguenza logica delle scoperte scientifiche, del progresso tecnico, delle valutazioni storiche sul passato dell’umanità. In verità, oggi come ieri, rimangono assolutamente intatte le stesse domande di senso, sul mondo, sull’uomo, sul perché della vita e dell’universo. Contrapponendosi all’ideologia ateistica oggi rappresentata da scrittori e opinionisti come Piergiorgio Odifreddi, Corrado Augias, Umberto Veronesi, Richard Dawkins, Sam Harris, Christopher Hitchens, si esaminano le attuali conoscenze scientifiche sul Big Bang, sull’evoluzione, sull’origine della materia, della vita e della coscienza, muovendosi al confine tra scienza e morale. Si passa quindi all’orizzonte storico, analizzando le radici ideologiche dell’ateismo: quelle passate – il nazionalismo, il razzismo, l’eugenetica e il socialismo comunista – e quelle odierne – l’utopia dell’immortalità biologica tramite manipolazione genetica e clonazione. L’esito di questo articolato percorso d’indagine è uno solo: la storia rivela che ogni ateismo si è sempre rovesciato in una forma di fede assoluta e dogmatica – nell’uomo, nella scienza e nella politica – una fede che, inseguendo vanamente il proprio paradiso, ha invece realizzato il peggiore inferno sulla terra. Dimostrando che la vera libertà non sta nel radicale rifiuto di Dio e che dunque l’uomo non può essere ateo.
Polonia, 1812. La luna irradia una flebile luce attraverso le nubi nere, nell'aria odore di neve. Finalmente, dopo cinque giorni ininterrotti di viaggio, dodici cambi di cavalcatura e brevi sonni all'addiaccio, il tenente Jean-Baptiste Perez scorge a pochi passi da sé il quartier generale di Bonaparte. È quella la sua destinazione, quello il luogo dove porterà a termine la sua missione più importante. Al suo arrivo, però, il tenente, che dovrebbe consegnare un dispaccio del ministro Fouché direttamente nelle mani dell'imperatore, trova ad attenderlo una situazione inaspettata e pericolosa. Un generale tedesco morto assassinato nelle sue stanze, di cui tutti sembrano disinteressarsi, tre soldati che nessuno pare conoscere e che stanno arrestando tutti gli alti ufficiali e preoccupanti voci riguardanti una presunta malattia di Napoleone sono solo alcune delle avvisaglie che qualcuno sta tramando nell'ombra per destituire il sovrano e prendere il potere. E forse, proprio quel prezioso dispaccio, che nel frattempo è stato sottratto con l'inganno al giovane Jean-Baptiste, può essere utile per scoprire il colpevole. Al tenente, solo in quel covo di congiurati e di falsi amici, non resta che allearsi con il più impensabile dei compagni, una donna, la bellissima e crudele contessa Maria Dobrugova, spia dello zar. In una sola notte saranno artefici e spettatori di tradimenti e di morte, di inganni e di amori clandestini, fino all'alba di una guerra crudele, la campagna di Russia.
«La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno». Lo slogan, che ha tenuto banco all’inizio del 2009, è il pezzo forte di una campagna pubblicitaria in favore dell’ateismo, annunciata e poi sospesa tra mille polemiche.
L’idea all’origine di questo volume è quella di affrontare a viso aperto la questione chiave che sottende quel controverso slogan messo in campo con una buona mossa di marketing.
Davvero non abbiamo “bisogno” di Dio? Se dalla preistoria ai giorni nostri tutte le civiltà sono state caratterizzate da espressioni religiose, da dove sgorga nell’uomo la “necessità” di Dio e del sacro? E la religione, come aveva sostenuto Marx nell’Ottocento, è davvero «il singhiozzo di una creatura oppressa», «il sentimento di un mondo senza cuore», «l’oppio del popolo»?
In una sorta di “forum virtuale” quattro nomi autorevoli della psicologia e della psichiatria italiana – Vittorino Andreoli, Paolo Crepet, David Meghnagi e Maria Rita Parsi – riflettono sul delicato rapporto fra psiche e religione affrontando un ampio spettro di questioni che riguardano la vita di tutti e che non possono lasciare insensibili.
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