
"- Ecco, vedi, io ho la pessima abitudine di mettermi davanti al fuoco, e così mi brucio sempre il vestito. È successo anche con questo, e anche se è stato rammendato molto bene, si vede. Meg mi ha detto di stare ferma, in modo che non se ne accorga nessuno. Se vuoi, puoi ridere. Lo so benissimo che è una cosa buffa. Ma Laurie non si mise a ridere. - Non curarti del tuo vestito. Balleremo nel salone qui a fianco. Vieni, ti prego. Jo accettò ringraziandolo e lo seguì con piacere, desiderando di avere due bei guanti puliti come quelli color avorio del suo cavaliere." Età di lettura: da 9 anni. Con un'introduzione di Teresa Buongiorno.
Nel mezzo di una tempesta, una mongolfiera precipita nell'oceano: i naufraghi trovano rifugio su un'isola deserta, avvolta dal mistero. Riusciranno a sopravvivere? Età di lettura: da 6 anni.
Alla corte di Vienna, dove sono nate entrambe, arciduchesse, figlie dell'imperatrice Maria Teresa d'Austria, l'infanzia di Carolina e Maria Antonietta scorre serena, tra i concerti di un Mozart ragazzino, le lezioni di celebri pensatori del tempo e i giochi in uno dei parchi più incredibili di tutta Europa. Ancora giovanissime, però, vedono la spensieratezza lasciare il posto alla vita adulta, che inizia con la separazione, dalla madre e dalla sorella che più amano. A Versailles è diretta Maria Antonietta, sposa del delfino di Francia; Carolina, invece, è destinata all'Italia, Napoli sarà la sua casa, alla corte dei Borbone. Non si vedranno mai più, perché questo è uno dei drammi silenziosi che deve scontare chi ha il privilegio di regnare, ma resteranno sempre legate da un filo sottile e tenace che le terrà unite anche nei momenti di maggior lontananza, e che stritolerà il cuore di Carolina alla morte di sua sorella. Non sono solo due regine, Carolina e Maria Antonietta, ma due espressioni, per quanto contrapposte, di un mondo in cambiamento. Carolina, la studiosa, la statista, convinta che il ruolo di regnante sia un servizio della collettività, un privilegio da pagare con la fatica. La tragica morte di Maria Antonietta, però, cambierà ogni cosa e mostrerà la fragilità di una filosofia astratta che si scontra con i bisogni e la rabbia del popolo. Due sorelle, due regine, il mondo ai loro piedi e i desideri fatti realtà, ma anche due donne, con i dolori, i pianti, le rinunce che a chi fa parte del paradiso non è concesso mostrare, né tantomeno provare.
Indimenticabile in "Vacanze romane", icona di stile in "Colazione da Tiffany" e "Sabrina", Audrey Hepburn è una delle star del cinema più amate. Della sua vita, dei suoi film e del suo impegno come ambasciatrice dell'UNICEF, giornali e rotocalchi hanno raccontato molto, dando l'idea che, nonostante la sua estrema riservatezza, di lei non ci fosse più nulla da scoprire. Ma così non è. Figlia di una baronessa olandese e di un sedicente conte inglese, dopo alcuni anni in Inghilterra, la giovane Audrey si trova in Olanda proprio negli anni dell'occupazione tedesca. Sarà l'uccisione da parte dei nazisti dell'amato zio Otto, unica figura maschile di riferimento dal momento che il padre viveva in Inghilterra dopo la separazione dalla moglie, ad avvicinare la ragazzina alla Resistenza. Mettendo a rischio la propria vita, Audrey comincia a consegnare cibo ai soldati britannici, a fare da staffetta per le informazioni e i giornali clandestini, a danzare per raccogliere fondi per i gruppi di resistenti nelle Serate nere, così chiamate perché le finestre venivano oscurate. Di questo impegno, Audrey parlò pochissimo e con vaghe allusioni. Né amava parlare della fame e degli stenti che aveva dovuto sopportare in quegli anni, la "dieta di guerra" la chiamava, e che ne avevano segnato la salute e il fisico. Con tenacia da investigatore e accuratezza da storico, Robert Matzen ha ricostruito gli eventi di quegli anni, perlustrando archivi, confrontando documenti - tra cui il diario dello zio Otto - e facendo rivivere una Audrey Hepburn segreta e inedita, dal coraggio e dalla generosità infiniti.
Fate partire il conto alla rovescia e preparatevi a esplorare il globo in meno di 3 mesi con "Il giro del mondo in 80 giorni" di Jules Verne, un classico per ragazzi dedicato a chi sa viaggiare con la mente e con il cuore! Il ricco e incredibilmente abitudinario Phileas Fogg scommette con i soci del club che riuscirà a compiere il giro del mondo intero in soli 80 giorni, tornando al punto di partenza all'ora esatta in cui ha lanciato a loro - e a se stesso - la sfida. Siamo nell'Ottocento e le difficoltà logistiche non mancheranno di certo: il nostro gentleman e il suo fido assistente personale Passepartout non potranno contare su aeroplani, ma dovranno affidarsi a piroscafi, dorsi d'elefanti, slitte e ferrovie. Riusciranno nell'impresa? Dalla prefazione di Anna Lavatelli: "Girare il mondo è una sfida e l'occasione per fare esperienza, scoprire altre usanze, mangiare cibi diversi, conoscere nuove persone, crescere un po' di più. Comincia con Il giro del mondo in 80 giorni, cara lettrice, caro lettore. E non smettere più di viaggiare: con la mente, con il cuore, e qualche volta anche con la valigia in mano". Edizione Integrale a Leggibilità Facilitata: "Il giro del mondo in 80 giorni" del Battello a Vapore adotta il carattere di stampa Leggimi©, una font che semplifica la lettura da parte di bambini con Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA) e Bisogni Educativi Speciali (BES). Prefazione di Anna Lavatelli. Età di lettura: dai 9 anni.
Che tipo, quel Neil Armstrong! Appena sbarcato a Topazia, sente parlare del furto di una roccia lunare e subito si lancia nelle indagini, a fianco del mio amico Ficcanaso Squitt. Tra un indizio e l'altro, ci racconta alcuni episodi della sua incredibile vita. Che incontro indimenticabile! Età di lettura: da 7 anni.
Quando Amelia Earhart si mette ai comandi di un aereo, nessuno la può fermare! Catapultata nel futuro, l'aviatrice non si scompone, anzi è perfettamente a suo agio a Topazia. Insieme vivremo un'incredibile avventura e ascolteremo da lei il racconto della sua vita. Età di lettura: da 7 anni.
Nel mondo antico c'era un esercito più temuto degli altri. Un esercito in grado di conquistare il mondo. Ma la Storia è capace di ribaltare anche il destino più glorioso. 401 a.C. Artaserse, re di Persia, governa un impero che si estende dalle coste dell'Egeo all'India settentrionale. Il suo dominio è assoluto, e per cinquanta milioni di sudditi una sua parola può valere la vita o la morte. Un'ombra però si staglia all'orizzonte del suo regno apparentemente così saldo: il fratello Ciro il Giovane, che reclama il trono, in nome del loro defunto padre Dario II. C'è un solo esercito che può aiutare Ciro nell'impresa: diecimila figli di Sparta i cui padri morirono alle Termopili o nelle guerre del Peloponneso, che adesso prestano il loro prezioso servizio come mercenari. I diecimila sono agguerriti, e Ciro è un generale generoso e intelligente. Al suo seguito gli spartani lottano con coraggio, finché Ciro compie un errore fatale e, nel tentativo di ammazzare il fratello con le sue mani, muore. Per i diecimila greci è l'inizio di un calvario: soli nel cuore di un impero nemico, senza un comandante, dovranno trovare la via per il mare, e per la libertà. Un uomo solo sarà in grado di condurli a destinazione, un ateniese, un uomo che non si riteneva, fino a quel momento, neanche un soldato. Senofonte. Solo grazie a lui il mondo moderno conoscerà la straordinaria storia dei leggendari diecimila e del loro ritorno a casa. Uno dei momenti più epici dell'intera storia greca prende vita tra le pagine di questo romanzo, tra ferocia, eroismo, crudeltà, violenza e nobiltà.
Immagina di risvegliarti da una notte senza sogni e di ritrovarti sdraiata su una superficie fredda e dura, i vestiti del giorno prima ancora indosso e nessun ricordo delle tue ultime ore. Intorno a te solo un buio spesso a cui lentamente lo sguardo si abitua. Cominci a intravedere delle sbarre alla tua sinistra. Non può che essere un incubo, tra poco sarai nella tua stanza, avvolta nelle soffici lenzuola di casa e la vita riprenderà come prima. Questo non è ciò che accade ad Anna, che in quella gabbia, tra quelle sbarre, in un capannone pieno di gabbie simili alla sua e di persone come lei, si risveglia per davvero. Da quell'istante inizia una lotta contro chiunque l'abbia presa, una guerra impari perché Anna non ha altre armi che la sua rabbia e la nudità a cui a poco a poco è stata costretta per combattere contro chi detiene il potere, qualcuno che nessuno ha mai visto, ma la cui presenza si avverte in ogni centimetro di quel luogo spaventoso, di giorno e di notte. Spetterà a lei, circondata da persone diversissime, alcune rese folli dal macabro gioco, altre succubi di un "Lui" dai tratti sempre meno sfumati, decidere se giocare o lasciarsi morire.
"- Ma perché volete incontrare il terribile Oz? - chiese l'uomo. - Io voglio farmi dare da lui un po' di cervello - rispose subito lo Spaventapasseri. - E io voglio che mi dia un cuore - disse il Boscaiolo di Latta. - E io voglio che mi dia il coraggio - intervenne il Leone Vigliacco. - E io voglio che mi rimandi nel Kansas! - esclamò Dorothy." Introduzione di Francesca Lazzarato. Età di lettura: da 9 anni.