
La piccola Amber Ipekçi trascorre nella tenuta dello zio Iskender, ai piedi del Monte Olimpo una bellissima estate. Lo zio è un ricco produttore di seta e le fa scoprire la bellezza dei colori iridescenti con cui si tingono le stoffe. Ma soprattutto le fa un dono prezioso: un baco da seta racchiuso in un uovo d'ambra, per sempre fissato nell'atto di schiudersi. È un vecchio talismano, pegno di un amore perduto, appartenuto a sua nonna Esma. E dopo di lei ad Aida. Come l'uovo d'ambra, anche le donne della famiglia Ipekçi nascondono dentro di sé un mistero, una sorta di tensione immobile fatta di sogni impossibili.
Oggi la figura di Paolo VI appare quasi schiacciata tra l'immagine affettuosa del suo predecessore, Giovanni XXIII, e quella così carismatica del suo successore. Giovanni Paolo Il. È criticato dalla sinistra, cioè da chi lo considera un personaggio amletico che non seppe portare a compimento il cammino di apertura e modernizzazione del Vaticano II; è attaccato dalla destra, cioè da chi lo considera responsabile della crisi ecclesiale postconciliare. Questo ritratto - che rivela tratti sconosciuti della sua personalità e aspetti dimenticati del suo magistero - restituisce all'opinione pubblica il vero volto di un pontefice tormentato e coraggioso, che seppe fare da ponte fra il "vecchio" e il "nuovo" della Chiesa.
Vi siete mai chiesti dove saremmo a quest'ora se al mondo non esistesse l'errore? Se Dio non avesse intaccato la perfezione del vuoto con la Creazione; se l'elica impazzita del Dna non avesse agganciato, di tanto in tanto, la proteina sbagliata; se Dante, peccatore errabondo, non avesse smarrito la "diretta via"; se davvero Colombo fosse sbarcato nelle Indie... Da sempre, la Storia procede di errore in errore, perché senza le sviste, gli inciampi e i tranelli dell'imprevisto l'umanità non sarebbe mai progredita, anzi, non esisterebbe neppure. In questo volume Pino Aprile ci guida in un percorso alla scoperta del lato sbagliato delle cose, insegnandoci ad apprezzare l'arte di prendere cantonate.