
L'umano è un essere che interroga e si interroga, quindi cerca una risposta: ma le domande sono molto più decisive delle possibili risposte. Di fronte alle domande la nostra volontà può decidere per il bene o il male, può discernere e scegliere se impegnarsi in una risposta o lasciar cadere. Il nostro cammino di umanizzazione dipende da questo personale discernimento, dal nostro impegno nel vivere in una logica di bene comune. Le domande che abitano in noi determinano quindi la qualità della nostra vita e della nostra convivenza.
Perché vivere? Quale senso ha la nostra vita? Domande che interrogano ciascuno di noi e che spesso, però, cerchiamo di allontanare. Il suicidio, l'ira, l'odio, ma anche la compassione, la guarigione e la gioia: l'essere umano è questo intrico di paradossi. Come uscire dalla paralisi mortifera che tutto ciò causa? Un vero e proprio percorso dall'esperienza dell'assurdo alla pienezza di senso: ecco quello che l'autrice ci propone attraverso una rinnovata lettura dei testi biblici, aprendoci pagine sconosciute ma che portano racchiuso un messaggio umanissimo e liberante rivolto a ognuno di noi.
Rivolgere lo sguardo verso chi vogliamo conoscere, scoprirne i gesti e le parole, e così entrare in un dialogo: è ciò a cui siamo invitati attraverso queste pagine, una vera guida per vivere la nostra interiorità guardando il volto di Gesù, che nei suoi incontri, attraverso gesti e parole, ci ha narrato Dio. Con grande sensibilità spirituale, l'autore contempla la figura mite del Salvatore e ci propone meditazioni che possono arricchire la nostra vita di preghiera, facendoci scoprire anche la "preghiera di Gesù", pratica antichissima nata in oriente, ma diffusa ormai in tutte le tradizioni cristiane.
Negli ultimi decenni, dopo il concilio Vaticano II, è cresciuta la consapevolezza che tutti i battezzati sono investiti della responsabilità dell'annuncio del vangelo. Tale partecipazione dei laici alla missione della chiesa può esprimersi in una forma pubblica, ecclesialmente riconosciuta, di predicazione della parola di Dio? Gli studi qui raccolti dapprima ci presentano, in una dettagliata ricostruzione storica, la complessa vicenda della concessione del mandato di predicare ai laici, donne comprese, fra XII e XIII secolo. Il volume apre poi a una domanda per l'oggi, avanzando proposte per un approfondimento teologico sulla possibilità che battezzati laici predichino la Parola non solo in ambito non liturgico, ma anche, a certe condizioni, nel quadro di alcune celebrazioni eucaristiche.
I grandi libri, sempre, aprono in noi sentieri imprevisti che possiamo a nostra volta imboccare. Poiché non si torna intatti dalla lettura dei grandi libri: il lettore, infatti, è letto dai libri che legge. Leggendo impariamo anche a leggerci, e possiamo così vedere noi stessi in modo diverso. Questo vale ancor più nel rapporto di fede con le Scritture: tramite le pagine di questo libro impariamo a lasciarci leggere con autorità dalla Bibbia, la quale contiene una Parola il cui sguardo può destabilizzarci e imprimere una svolta feconda nella nostra vita.
L'Apocalisse di Giovanni è incontestabilmente il libro del Nuovo Testamento che ha ispirato di più l'immaginario cristiano del nostro occidente. La misteriosa interpretazione dei suoi simboli incuriosisce e la ricchezza delle sue immagini impressiona. Come l'angelo inviato a Giovanni per guidarlo nelle sue visioni, questo lessico, con le sue sessanta voci, apre al lettore infiniti itinerari all'interno dell'inesauribile opera del veggente di Patmos e del resto delle Scritture: un invito a guardare la storia alla luce dell'ultima rivelazione della Bibbia, lasciandosi portare dai suoi simboli e dalla loro potenza evocatrice.
Padre André Louf si rivolge a tutti gli uomini e le donne che cercano nella parola di Dio la luce e il nutrimento per il loro cammino. In queste omelie inedite, di profonda qualità spirituale, accompagna il lettore attraverso le domeniche dell'anno spiegando la Scrittura: seguendo ciò che la chiesa e la liturgia propongono, ci fa conoscere il Vangelo secondo Marco, ci fa scoprire la profonda novità cui il vangelo rimanda e svela il vero volto di quel Gesù nel quale riponiamo la nostra fede.
Un lavoro di traduzione, scelta e interpretazione e una sperimentazione nel canto liturgico durati anni hanno condotto a una nuova traduzione dei Salmi e di ottanta Cantici biblici (50 dell'AT e 40 del NT) in uso presso il Monastero di Bose. Il ricco antifonario prevede una scelta di versetti biblici da usare come antifone e come approfondimento del significato cristologico del testo: si tratta dei passi più significativi delle varie versioni antiche del Salterio - quella greca dei LXX, la Syriaca, il Targum, la Vulgata - e delle citazioni, allusioni e riferimenti contenuti nel Nuovo Testamento. Un apparato unico sia per il canto corale che per la lectio divina del Salterio.