Un versetto evangelico e una breve meditazione in forma di preghiera per ogni giorno di questo tempo liturgico. Per ritrovare la novità, la freschezza, lo smalto della nostra condizione di battezzati, di figli di Dio.
Dalla quarta di copertina:
Perché quando i cristiani pensano alla Quaresima la associano immediatamente a un’impressione sgradita? Non si tratta, al contrario, di un periodo esaltante in cui ci si sforza di vivere più intensamente la fede cristiana? Il resto dell’anno dovrebbe venir cambiato, rischiarato da questo periodo.
Perché affrontare, dunque, ogni anno questo itinerario impegnativo? Semplicemente per ritrovare la novità, la freschezza, lo smalto della nostra condizione di battezzati, di figli di Dio. Per ritrovare uno slancio nuovo, andando proprio alla radice della nostra alleanza con Dio, in Cristo Gesù. Per celebrare degnamente la Pasqua: Pasqua di Cristo, morto e risorto, Pasqua di ognuno di noi immersi, attraverso il battesimo, nel Mistero di salvezza che ci trasfigura.
Il periodo pasquale dilata nel tempo la forza dell’annuncio che ha cambiato il corso della storia: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo?». Un versetto evangelico e una breve meditazione in forma di preghiera per ogni giorno di questo tempo liturgico.
Dalla quarta di copertina:
Pasqua, passaggio dalla schiavitù alla libertà, dalla morte alla vita. Passaggio di un popolo, destinato allo sterminio, da una situazione di servitù e di paura a un’esistenza nuova. Passaggio del Cristo dalla morte alla vita, dalla sconfitta alla vittoria, dalla croce alla risurrezione. Passaggio di un popolo numeroso, di una folla che non si può contare, dalla vecchia alla nuova vita, attraverso le acque del battesimo.
Il periodo pasquale è un tempo di grazia che dilata nel tempo la forza di quell’annuncio sconvolgente e imprevisto che ha cambiato il corso della storia: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo? È risorto! Non è qui».
Rivista bimestrale internazionale di teologia, n. 5/novembre -dicembre 2007. Le eta' della vita e l'esperienza cristiana.
Racconti, letture e domande tematicamente organizzate per la riflessione, e un diario guidato scritto offrono un'incomparabile risorsa per la direzione spirituale, sia per le singole persone sia per piccoli gruppi.
Testo pensato per coloro che hanno il nobile e faticoso compito dell'annuncio, perche' possano trovare riferimenti e spunti per creare l'omelia che commenta i testi liturgici, ma adatto anche ai laici per prepararsi alla celebrazione festiva.
Un libro avvincente, affascinante, ricco di sorprese. L'insegnamento di Gesu' recupera tutta la sua freschezza non appena si ricostruisca il contenuto dialogico ed esistenziale in cui prendevano vita le parabole che il Maestro narrava.
a cura di Manfred Weber
«Ogni nuovo mattino
è un nuovo inizio della nostra vita».
«Ogni giorno
è un tutto conchiuso».
(Dietrich Bonhoeffer)
365 testi, noti e meno noti, del grande teologo tedesco, per accompagnarti ogni giorno dell’anno sulla strada, impervia ma affascinante, dell’«essere-per-gli-altri».
Dalla quarta di copertina:
Questo breviario bonhoefferiano raccoglie dalle sue opere, tradotte o non tradotte in lingua italiana, 365 testi che accompagnano il lettore e la lettrice per ogni giorno dell’anno. Il titolo Voglio vivere questi giorni con voi si ispira alla frase tratta dalla poesia Da potenze benigne, scritta alla fine del 1944 in prigione. I pensieri qui raccolti da tutte le opere di Bonhoeffer sono un testamento con il quale noi possiamo vivere, per sperimentare quotidianamente che cosa significhi «esistere per gli altri».
Recensioni:
Il teologo tedesco va al cuore dei problemi affrontati, diventa coscienza critica di scelte e comportamenti del cristiano, orienta con sicurezza le attese dell'uomo, stimola a pensare, spinge a sperimentare quotidianamente che cosa significhi «esistere per gli altri». L'esergo con cui si apre il mese di gennaio («Ogni nuovo giorno è un nuovo inizio della nostra vita. Ogni giorno è un tutto compiuto») è una finestra che lascia intuire e intravedere la gradevolezza dei materiali approntati per tutto l'anno. E rende ragione della sorprendente novità e creatività che essi contengono.
C. Corsato, in Studia Patavina 55 (1-2008) pp. 302-303
Il salutare sospetto con il quale vengono accostati di norma antologie, raccolte e "breviari" di ogni genere lascia subito il posto alla gratitudine dinanzi ai 365 testi di Bonhoeffer, scelti da Manfred Weber e proposti come compagni di viaggio per ogni giorno dell'anno. I motivi della gratitudine che non tarda a farsi strada dinanzi alla fatica di Weber sono tanti e tutti collegati tra loro. Cominciamo dal titolo, tratto dalla poesia "Da potenze benigne" (il cui testo è stato opportunamente riportato per il 31 dicembre). «Voglio questo giorno vivere con voi e con voi entrare in un nuovo anno», scriveva il pastore luterano alla fidanzata, ai genitori e agli amici alla fine del 1944, mentre era in prigione e in giorni in cui sempre più improbabile doveva apparirgli la possibilità di lasciare il carcere. Eppure, scrive Bonhoeffer nella poesia per l'inizio di un nuovo anno, non ci sono muri di prigione che possano impedire alle "potenze benigne" di far sentire in pienezza la propria presenza [...] I testi scelti da Weber vanno proprio in questa direzione: ogni giorno - ci dicono in fondo i brani scelti - porta con sé una carica capace di farci "vivere" e non sopravvivere, ma abbiamo bisogno che ogni mattina si accenda una luce che indichi dove attingere le energie necessarie e la direzione verso la quale spendere le energie raccolte. Altro motivo di gratitudine: facendo parte degli scritti di Bonhoeffer, le pagine di questo "breviario" permettono di avvicinarsi a tematiche care al teologo luterano; e, tra queste, vanno certamente annoverate sia la concezione di un Dio che non può essere ricacciato nel privato o ridotto a un affare di sentimento, sia l'esigenza di dare vita a un'etica capace di illuminare la vita di un uomo che fa sempre più fatica a farsi carico non solo delle speranze ma anche delle colpe del mondo. Un altro motivo di gratitudine che penso debba accompagnare la lettura del testo che presentiamo riguarda, anche se non tutte, gran parte delle pagine scelte e proposte da Weber: mi riferisco ai commenti né banali né scontati che Bonhoeffer fa ad alcuni brani biblici. [...] Due note tecniche che rendono prezioso questo testo: sia i titoli che raccolgono le pagine di un intero mese, sia i titoli sotto i quali vengono poste le pagine di ogni giorno, sono tratti dai testi originali di Bonhoeffer. Delle pagine, poi, che compongono il breviario viene sempre indicata la fonte nell'edizione critica e nella traduzione italiana. Un invito, come si vede, non troppo implicito a riandare all'intero brano dal quale il testo proposto è stato tratto.
N. Galantino, in Rassegna di teologia 49 (2-2008) 357-358
Oggi questa raccolta di pensieri è per noi come un testamento di Bonhoeffer con il quale possiamo vivere e sperimentare quotidianamente cosa significhi «essere-per-gli-altri». Nelle preghiere, nelle prediche, nelle lettere di Bonhoeffer, incontriamo un pensiero di sorprendente valore per il nostro tempo, che ci rimanda all'«esistenza del cristiano nel mondo» testimoniata con coraggio e coerenza da questo teologo contemporaneo.
M. Tagliaferri, in Rivista di teologia dell'evangelizzazione n. 23 (1/2008), p. 207
L'Autore va alla ricerca del Mose' storico e spiega come la sua persona sia diventata nei racconti biblici il punto di cristalizzazione dell'identita' ebraica, identita' che dovette affermarsi contro le potenze egemoniche degli assiri, dei babilonesi, dei persiani e dei greci.
L'Avvento è sempre un po' un'avventura, perché prepara il cuore dei cristiani alla sorpresa più grande che Dio ha fatto agli uomini: l'incarnazione del suo Figlio. Dio si è fatto uomo: è questo il Mistero che celebriamo e contempliamo a Natale. Questo libretto vuol essere un "compagno di viaggio", discreto ma presente, che fornisce una "pista di decollo" alla preghiera personale e comunitaria. Attinge alla sorgente viva della Parola di Dio e poi ci lancia nella gioia dell'incontro. Ci guida lungo un itinerario che prepara alla festa del Natale e ne dilata la gioia e la bellezza nei giorni che seguono.
Rivista internazionale di teologia, bimestrale, n. 4/2007.