È la rivista per eccellenza del rinnovamento teologico. Pubblicata da un pool internazionale di Editori, viene edita in sette lingue e si presenta come espressione del pensiero teologico cattolico ed ecumenico. I temi che affronta pongono la fede cristiana a confronto con il discorso pubblico, a dimensione internazionale.
È la rivista teologica più letta e più citata nel mondo. Si tratta di un’impresa cattolica, ma aperta all’ecumenismo e al dialogo interreligioso. Tra i suoi fondatori annovera Karl Rahner, Yves Congar, Edward Schillebeeckx, Hans Küng, Johann Baptist Metz e Gustavo Gutiérrez.
A partire dall'evidenza rivelata dell'incarnazione del Figlio - l'inatteso teologico della verità del senso -, Sequeri propone una ricostruzione fenomenologica e ontologica della sensibilità spirituale, che la ragione teologica può restituire al suo fondamento. Di qui, l'attitudine estetica viene ricompresa come la marcatura creaturale della nostra irriducibile sensibilità per la qualità teologale della verità e per la giustizia delle affezioni. Nonostante le ambiguità post-moderne in tema di bellezza e verità, il momento sembra favorevole per questa rifondazione estetica della ragione teologica. Anzi, esauriti gli ingenui tentativi di riconversione devota dell'arte bella e del sentimento romantico, la riapertura di questo orizzonte appare più che necessaria: sia per evitare che la ragione teologica evapori definitivamente nell'astrattezza del modello razionalistico della verità, sia per sottrarsi alla rischiosa sostituzione religiosa dell'eccitazione estetica. La riabilitazione filosofica dell'estetica dello spirito, la quale rimette in campo i fondamentali ontologici dell'affezione e della generazione, invita la teologia alla compiuta integrazione dell'effettualità del suo principio: ossia, il miracolo e il sacramento della disposizione dello Spirito di Dio all'invenzione e al riscatto della forma sensibile del voler-bene, che procede dal Padre e dal Figlio.
"Persona", "corpo" e "natura" sono i tre pilastri che possono sostenere un progetto etico che recupera il proprio fondamento senza ricorrere per questo a istanze metafisiche anacronistiche, ma anche senza incorrere in una prospettiva relativistica. Si tratta di categorie che, collocandosi al punto di convergenza fra soggettività e oggettività, da un lato forniscono all'etica un solido ancoraggio valoriale e, dall'altro, le assicurano la necessaria duttilità per affrontare correttamente - e concretamente - le varie e complesse questioni oggi emergenti. Il modello che viene in tal modo affermandosi è quello di un'etica "situata" che, pur appoggiandosi a strutture portanti ineludibili, non esita a misurarsi con i limiti propri della condizione umana. In questo saggio sono pertanto offerte le chiavi interpretative di una proposta morale che, facendo appello alla dignità della persona, è in grado di intrecciare aspetto soggettivo e aspetto oggettivo dell'agire umano, conferendo a quest'ultimo il vero significato.
Per un nuovo umanesimo in Gesù Cristo: educare
E. Aceti, Educare e formare oggi;
A. Grillo, Il movimento liturgico: la liturgia pedagogica della Chiesa
M. Gallo, Formazione liturgica: l'attualità di R. Guardini
G. Biancardi, La liturgia fonte e contenuto della catechesi
A. Meneghetti, Linguaggi rituali ed educazione del credente
M. Roselli, La formazione liturgica nella catechesi dei ragazzi
A. Lameri, La formazione biblica dell'assemblea liturgica
F. Gomiero, "Un canto nella notte mi ritorna nel cuore" (Sal 76[77],7)
G. Midili, Itinerari di perdono nella devozione popolare
Nel 2017 si tengono le celebrazioni per i cinquecento anni dall'avvio della Riforma. Questo libro mette in evidenza l'importanza e il significato teologico di quell'evento, spiegando quale dev'essere l'odierna visione della Riforma. Realizza anzitutto una ricostruzione storica dei complessi avvenimenti del XVI secolo, basata su uno studio pluriennale svolto con autentico spirito ecumenico. In un secondo momento prende spunto dalla Riforma per definire, in una prospettiva sistematico-teologica, la natura dell'unica chiesa, trattando in modo critico e costruttivo le attuali sfide in campo ecumenico. Questo libro si propone allora autorevolmente quale testo-guida per la grande ricorrenza. Costituisce un contributo decisivo, cattolico e protestante, a livello ufficiale, per confrontarsi su quale sia oggi il modo corretto di intendere la "Riforma". Il saggio è l'esito di uno studio realizzato fra il 2009 e il 2014 dal Gruppo ecumenico di lavoro formato da teologi cattolici ed evangelici, équipe presieduta da Karl Lehmann, arcivescovo cattolico emerito di Mainz, e da Martin Hein, vescovo della chiesa evangelica di Kurhessen-Waldeck.
Sommario ottobre/novembre 2016:
Per comunicare meglio
30. I preti scrivono… ma sanno comunicare?/16
DOSSIER: le nostre grandi parole
65. Persona
SUSSIDIO: Và e vivi la misericordia! Adorazione eucaristica a conclusione del Giubileo della misericordia
PREPARARE LA MESSA
Dalla 29a domenica del Tempo ordinario alla solennità di Cristo Re nell'universo
Esdra e Neemia: la ricostruzione dell’identità del giudaismo primitivo (pag. 4)
Tiziano Lorenzin
Esdra, il ricostruttore della società ebraica secondo la Toráh di Yhwh (Esd 7–10) (pag. 10)
Simone Paganini
La grande assemblea in ascolto del libro (Ne 8,1-12) (pag. 15)
Guido Benzi
Il postesilio e la nuova presenza di Dio nella storia (pag. 20)
Sebastiano Pinto
Neemia, un laico in missione (pag. 26)
Lucio Sembrano
Teologia e urbanistica: la ricostruzione di Gerusalemme (pag. 32)
Carlo Broccardo
Difendere la propria identità ad ogni costo? (pag. 38)
Donatella Scaiola
Cantando sulle mura. La costruzione dei personaggi di Esdra e Neemia (pag. 43)
Annalisa Guida
Nutrirci della parola, per essere servi della parola (pag. 48)
Valentino Bulgarelli
A cinquant'anni dalla chiusura del Vaticano II, la ricezione del concilio può dirsi semplicemente conclusa? Fra quanto già allora fu prospettato e l'implementazione che ne è seguita, non vi sono temi o istanze da riesaminare? Non è questione soltanto di rinnovare con lucidità e coraggio strutture e istituzioni, ma anche di convertirsi sempre di nuovo a una mentalità evangelica, missionaria, aperta, «in uscita». Nei diversi contributi offerti in questo libro da un gruppo internazionale di teologi, sotto l'egida de La Civiltà Cattolica e con la guida dell'argentino Carlos María Galli, vengono affrontati argomenti ricchi e complessi. Dopo una sezione sulla visione che papa Francesco ha della riforma della Chiesa e una riflessione sulle fonti permanenti del rinnovamento ecclesiale, si susseguono interventi puntuali sulle lezioni che vengono dalla storia, sulla comunione sinodale come chiave - a tutti i livelli - della vita e del rinnovamento del popolo di Dio, sulla questione dell'unità dei cristiani, per concludere con uno sguardo articolato verso una realtà di Chiesa più povera, più fraterna e più inculturata. Gli autori - ecclesiologi, storici, ecumenisti, canonisti, pastoralisti -, lungi dal limitarsi a una discussione accademica, intellettualmente accattivante ma poco praticabile, esprimono volta per volta indicazioni su come approfondire e articolare le riforme della Chiesa, nei loro aspetti vitali e strutturali, suggerendo criteri di azione e ipotesi concrete per la prassi (a breve, medio e lungo termine).Un libro di grande rilievo sotto il profilo teologico, gravido di conseguenze pastorali e istituzionali. Un umile ma audace contributo di ispirazione ai processi che la Chiesa sta vivendo sotto la guida di papa Francesco.
Spesso i ragazzi, al termine del percorso catechistico o scolastico, liquidano come inefficace il loro cammino, e nemmeno più vogliono sentir parlare di fede e appartenenza. Il problema non si pone solo a livello di contenuti e strumenti di testo, e non è riconducibile esclusivamente alle famiglie di provenienza (talvolta scristianizzate). La questione è, essenzialmente, di metodo. Educare vuol dire accompagnare i ragazzi - quei ragazzi a cui ci affianchiamo come catechisti, educatori, docenti, genitori, adulti interessati alla loro pienezza - a costruirsi una vita bella e buona. Educare vuol dire aiutare i ragazzi a scorgere e a riconoscere non solo il loro essere, ma anche il loro poter essere, e a lasciarsi sedurre e affascinare dalla promessa che il poter essere esibisce di renderli felici, cioè soddisfatti, realizzati come persone. La nostra catechesi deve avere questo per obiettivo. E questo processo viene favorito dal metodo educativo empatico. Ecco perché questo testo intende offrire in modo sistematico e organico, ma anche in una forma abbordabile e con un linguaggio divulgativo, una teoria dell'empatia come pedagogia; una serie di esercizi e laboratori per l'autoformazione e la conduzione di incontri formativi per catechisti, educatori, docenti, genitori che vogliano educare empaticamente; la presentazione di un nuovo metodo catechistico, fondato sull'empatia e la parola del vangelo e sperimentato con efficacia e successo; un confronto argomentato con eventuali critici.
Il libro, rifacendosi anche agli inediti recentemente pubblicati, presenta anzitutto un agile profilo della figura e del pensiero del grande filosofo del Novecento, Emmanuel Levinas. Vi si intrecciano le vicende della vita con il contenuto delle opere, il radicarsi nella tradizione religiosa ebraica e l'impegno a ripensarla con metodo fenomenologico per farne emergere i significati universalmente umani. Tra questi, sono centrali l'assolutezza dell'appello etico del volto d'altri e la dimensione di trascendenza della soggettività umana investita di responsabilità. Segue l'approfondimento di quattro temi teologici: 1. L'itinerario a Dio in chiave etica; 2. Il rapporto tra giustizia e misericordia; 3. Le tensioni dell'escatologia; 4. La trasfigurazione etica e teologica del corpo. Scritto in linguaggio accessibile a tutti da uno dei migliori studiosi di Levinas in Italia, il libro è particolarmente indirizzato a persone con interessi teologico-religiosi.