"Ci vuole coraggio per guardarsi la vita." Tanto coraggio. Lo sa bene Mirella, mentre cammina sotto la pioggia battente di Parigi, diretta nella minuscola rue Thérèse. Si ferma davanti all'insegna Restaurant che ha tanto cercato: è il momento, non può più tornare indietro. Prende un respiro profondo ed entra. Ad accoglierla c'è il vecchio cameriere Alphonse, che con modi ruvidi tenta di cacciarla. Ma Mirella non può andarsene, perché è qui per un motivo preciso: sa che, seduta a un tavolo a sfogliare il pesante menu, potrà rivivere tutti i ricordi, i desideri, i sogni che l'hanno resa la donna che è oggi. Ma sa che torneranno a visitarla anche i rimorsi, le delusioni, le pagine più nere del racconto della sua vita, quelle che avrebbe voluto cancellare. O, forse, semplicemente riscrivere. Come se il passato si potesse cambiare, e ogni amore perduto, ogni carezza mai data potesse trasformarsi in un nuovo inizio. E mentre la pioggia suona la sua musica dolce e Parigi si colora d'incanto, in un attimo immenso tutto questo diventa possibile. Antonella Boralevi ci conduce nel fascino segreto di rue Thérèse, dove si nasconde il luogo che rincorriamo da sempre, quello in cui le speranze più profonde s'incontrano e prendono vita. E ci ricorda che la materia dei sogni può trasformarsi in realtà, perché siamo noi gli artefici del nostro lieto fine.
Amy e Nick si incontrano a una festa in una gelida sera ,dl gennaio. È subito amore. Lui la conquista con il sorriso sornione e l'accento ondulato del Missouri. Lei è la ragazza perfetta, bella e spigliata. Sono felici, pieni di futuro. Qualche anno dopo però tutto è cambiato. Da Brooklyn a North Carthage, Missouri. Da giovani in carriera a coppia alla deriva. Amy e Nick hanno perso il lavoro e sono costretti a reinventarsi: lui proprietario di un bar accanto alla sorella Margo, lei casalinga in una città di provincia. Fino a che, la mattina del loro quinto anniversario, Amy scompare. È in quel momento, con le tracce di sangue e i segni di colluttazione a sfregiare la simmetria del salotto, che la vera storia del matrimonio di Amy e Nick ha inizio. Che fine ha fatto Amy? Quale segreto nasconde il diario che teneva con cura? Chi è davvero Nick Dunne? Un marito devoto schiacciato dall'angoscia, o un cinico mentitore e violento, forse addirittura un assassino? Raccontato dalle voci alternate di Nick e Amy, "L'amore bugiardo" è una vertiginosa incursione nel lato oscuro del matrimonio. Un romanzo, costruito su rovesciamenti e colpi di scena, che vi costringerà a domandarvi se conoscete davvero la persona che vi dorme accanto.
Il 19, il 23 e il 29 agosto 2013, nella Casa di Santa Marta, in Vaticano, padre Antonio Spadaro ha intervistato per oltre sei ore complessive Papa Francesco. Il 19 settembre il testo dell'intervista è stato diffuso in Italia da "La Civiltà Cattolica" e in tutto il mondo dalle altre riviste culturali dei gesuiti. Questo libro offre l'intervista originale, arricchita da un contrappunto di aneddoti, gesti, espressioni che formano una sorta di "dietro le quinte", e da un fitto tessuto di approfondimenti e rimandi in cui ciò che Jorge Mario Bergoglio ha detto e scritto da gesuita, da sacerdote e da pontefice sviluppa e chiarisce tutti i temi toccati durante la conversazione. Padre Spadaro, gesuita, ha condiviso la stessa formazione di Jorge Mario Bergoglio: per questo riesce a illuminare in profondità il significato delle parole del Papa e a illustrare il ricco panorama culturale e umano che le ha ispirate. Così questo libro svela il "pensiero in movimento" di papa Francesco, la sua formazione, la sua spiritualità, il suo rapporto con l'arte e la preghiera, e diventa la guida più efficace e più diretta per conoscere la visione di uno dei personaggi più carismatici del nostro tempo. "Ho bisogno di uscire per strada, di stare con la gente" dice papa Francesco. E grazie a questa conversazione, ogni lettore avrà l'impressione di aver percorso con lui un pezzo di strada, e di aver ascoltato dalla sua viva voce parole piene di umanità, capaci di toccare il cuore.
Il mondo in cui viviamo e che comprendiamo meglio è quello misurato dal metro e dall'ora, che possiede quei precisi confini spaziali e temporali in cui siamo cresciuti e ci siamo evoluti. Oggi è chiaro però che c'è dell'altro, sopra e sotto. Sotto ci sono le molecole, gli atomi, le particelle elementari e altro ancora fino al limite di grandezza rappresentato da una frazione di metro con un denominatore di 35 cifre intere. Sopra ci sono i pianeti, le stelle e le galassie in un universo che ha un diametro in metri rappresentabile con una cifra a 27 zeri. Più o meno in mezzo ci stiamo noi con il nostro metro. Anzi, per essere più precisi, scrive Edoardo Boncinelli, ci sta lo spessore di un capello o, se volete, il diametro di una cellula-uovo umana. Con il suo stile semplice e chiaro, Boncinelli conduce un'esplorazione della fisica classica e di quella dei neutrini superveloci per raccontare le grandi avventure intellettuali che hanno portato al disvelamento della trama nascosta di cui è fatta la realtà. "Alla ricerca delle leggi di Dio" parla di tutta la fisica che è necessario conoscere, vecchia, nuova e nuovissima, senza fare ricorso a formule, figure, e neppure esercizi, ma accompagnando il lettore in un viaggio nel mondo dell'infinitamente piccolo e dell'immensamente grande che noi, "strani animali curiosi a cui è cresciuto un po' troppo il cervello", riusciamo ad avvicinare in uno sforzo continuo di interpretazione e comprensione del reale.
Cosa sarebbe successo se, come aveva proposto Roosevelt, l'Alaska, e non Israele, fosse diventata dopo il 1945 la patria degli ebrei? Nell"'Alyeska" di Michael Chabon si parla yiddish e l'agente Meyer Landsman si imbatte nel cadavere di un campione di scacchi eroinomane. Mentre nelle strade di Sitka, la capitale, si sfidano gangster ortodossi e rabbini in attesa di un Messia che riporti il popolo eletto a Gerusalemme, Landsman deve risolvere il caso con l'aiuto di un cugino metà ebreo e metà eschimese e del suo capo, nonché ex moglie.
Hanno le corna o le piume? Sono a strisce o a macchie? Vivono nell'acqua o sottoterra? I 400 animali di questo libro di grande formato ti aspettano per soddisfare ogni tua curiosità. Vieni a cercarli! Età di lettura: da 5 anni.
Madrid 1868. Nelle strade corre voce di un complotto contro Isabella II, ma nulla sembra toccare Jaime Astarloa, maestro di scherma fedele ai valori del passato il cui unico scolio è perfezionare l'arte della spada a livelli sublimi. Astarloa è un solitario, e vive un'esistenza immutabile, dedicata unicamente ai valori di cappa e spada, all'orgoglio, alla lealtà, all'eleganza del colpo perfetto. Ma quando la misteriosa Adela de Otero gli chiede di fare di lei un'eccellente spadaccina, il mondo di Astarloa cambia improvvisamente: la bella sconosciuta coinvolge ben presto il vecchio maestro negli intrighi che preparano la tempesta che si abballerà sulla Spagna. Cosa cerca davvero Adela nella lama affilata di una spada?
Nella Istanbul del XVI secolo, in un caleidoscopio di personaggi storici e immaginari, Jahan è un mahout bugiardo e opportunista, un ragazzino scaltro di origini oscure. Arrivato via nave nella città delle sette colline per accompagnare Chota, l'elefante bianco che lo Scià dell'Hindustan ha mandato in dono al Sultano Suleiman, la sua vita dovrebbe restare confinata nel serraglio, fra tigri, leoni, gazzelle e giraffe. Jahan dovrebbe rimanere per sempre relegato al rango di servitore privilegiato, dedito alle cure di Chota, il pachiderma che adorna con la sua stravaganza lo zoo privato del palazzo reale. E invece il caso lo conduce ad attirare l'attenzione di Sinan, il Capo architetto reale, che ne fa uno dei suoi apprendisti. Sinan è un uomo saggio, pacato, sensibile; Jahan non potrebbe trovare maestro più attento e appassionato, e sotto la sua guida si guadagna un lavoro di prestigio, abbandona l'abitudine al furto, cresce. La sua è la storia di un successo edificato con pazienza e devozione, proprio come le moschee e i ponti del maestro Sinan. Ma la vita non accetta di essere disegnata e progettata: prende il suo corso, semplicemente. E per Jahan ruoterà attorno a due centri, due amori: quello impossibile per la principessa Mihrimah, la figlia del Sultano. E quello saldo e semplice di Chota, che sarà sempre lì ad aspettarlo e a consolarlo nei momenti più bui, gigantesco, fedele, forte.
Nel 1915, dopo anni di studi pazzi, intuizioni folgoranti e idee sbagliate, Albert Einstein manda alle stampe un articolo con il suo capolavoro, la "Teoria della Relatività Generale": un'equazione, una sola, in cui è racchiusa la più grande rivoluzione scientifica del XX secolo. Dalla fisica nucleare agli esperimenti del Cern, quella della relatività è una storia splendida e avvincente, forse complicata quanto la teoria stessa. I buchi neri furono concepiti sui campi di battaglia della Prima guerra mondiale; l'espansione dell'universo venne ipotizzata da un prete belga e da un meteorologo russo; Jocelyn Bell scoprì le stelle di neutroni grazie a una rete metallica e a una sgangherata struttura di legno e chiodi... Il salto compiuto da Einstein ha trasformato nel profondo la grande fisica del Novecento e cambiato per sempre il nostro modo di pensare la struttura della realtà, dando il via a un processo di revisione concettuale che è tuttora in corso. Consentendoci di arrivare più lontano di quel che avremmo mai immaginato.
Un caffè al bar, una notizia di cronaca nera sul giornale, un nome che riaffiora dal passato e toglie il respiro. Enrico Vallesi è un uomo tradito dal successo del suo primo romanzo, intrappolato in un destino paradossale, che ha il sapore amaro delle occasioni mancate. Arriva però il giorno in cui sottrarsi al confronto con la memoria non è più possibile. Enrico decide allora di salire su un treno e tornare nella città dove è cresciuto, e dalla quale è scappato molti anni prima. Comincia in questo modo un avvincente viaggio di riscoperta attraverso i ricordi di un'adolescenza inquieta, in bilico fra rabbia e tenerezza. Un tempo fragile, struggente e violento segnato dall'amore per Celeste, giovane e luminosa supplente di filosofia, e dalla pericolosa attrazione per Salvatore, compagno di classe già adulto ed esperto della vita, anche nei suoi aspetti più feroci. Con una scrittura lieve e tagliente, con un ritmo che non lascia tregua, Gianrico Carofiglio ci guida fra le storie e nella psicologia dei personaggi, indaga le crepe dell'esistenza, evoca, nella banalità del quotidiano, "quel senso di straniamento che ci prende quando viaggiamo per terre sconosciute e lontane". Romanzo di formazione alla vita e alla violenza, racconto sulla passione per le idee e per le parole, storia d'amore, implacabile riflessione sulla natura sfuggente del successo e del fallimento, "Il bordo vertiginoso delle cose" può essere letto in molti modi...