Che peso ha la bellezza nella vita? Siamo capaci di accettarci per quello che siamo? Si può essere amati per sé, o siamo amati per quello che colmiamo nell'altro? Queste domande giacciono nel profondo di noi stessi e non sempre abbiamo il coraggio di affrontarle prima che la realtà s'imponga con la sua risposta improrogabile. Sono gli stessi interrogativi dinanzi a cui si ritroverà improvvisamente Arthur, dopo che, una pigra sera di settembre, il destino busserà alla sua porta, cambiando per sempre la sua vita. Dopo la Jocelyne di "Le cose che non ho", un libro pieno di tenerezza e di commozione, che parla di identità, della vanità dell'apparire, della difficoltà e del coraggio necessari per costruire una relazione sincera con un altro essere umano. Un romanzo sui contorni dell'anima e la misura del cuore. E sul destino, che può sovvertire qualsiasi cosa.
Harry Potter è ormai celebre: durante il primo anno alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts ha sconfitto il terribile Voldemort, vendicando la morte dei suoi genitori e coprendosi di gloria. Ma una spaventosa minaccia incombe sulla scuola: un incantesimo che colpisce i compagni di Harry uno dopo l'altro, e che sembra legato a un antico mistero racchiuso nella tenebrosa Camera dei Segreti. Harry e i suoi amici sfideranno oscure magie e terribili mostri, parleranno con i gufi e viaggeranno in automobili volanti, in un percorso magico dal ritmo incalzante e dalla sequenza infinita, come da scatole cinesi. Età di lettura: da 9 anni.
Diventare grandi è difficile. Diventare grandi in un villaggio della provincia russa prima e durante la Seconda guerra mondiale lo è ancora di più. Tra le incongruenze delle imposizioni statali, le purghe staliniane e lo sguardo frettoloso di un mondo adulto preso da problemi incommensurabili, un ragazzino non ha altri strumenti che le proprie emozioni - oltre, naturalmente, al proprio ingegno, ironia e forza di volontà - per crescere e trasformare la debolezza in energia. E il protagonista scopre ben presto che una delle emozioni più disprezzate, la vergogna, è in realtà un elisir sorprendente: priva delle storture tutte adulte dell'umiliazione e della doppiezza, gli permette di rafforzarsi, di salvare le sue preziose risorse di bambino, di comprendere gli adulti senza farsene contaminare. Il carburante della vita, insomma. Fazil' Iskander percorre l'infanzia con arguzia e tenerezza, come se fosse un territorio inesplorato. La sua narrazione è asciutta, precisa, con una qualità fiabesca che rimanda al racconto orale, trasposta in una scrittura piena di suggestioni. Ma non tralascia nulla Iskander, non dimentica mai la satira, la denuncia, la tragedia del totalitarismo vissuto dalla periferia dell'impero sovietico; e quella vita marginale, impregnata di pigre discussioni, diventa assoluta, intima, specchio delle contraddizioni e dell'esistenza di ciascuno. Prefazione di Moni Ovadia.
Alla vigilia del suo decimo compleanno, Abbas è un bambino come tanti, che ama giocare a pallone contro i muri di casa, nonostante le sgridate della mamma, e detesta fare i compiti. La guerra per lui è normale, visto che il suo Paese, l'Iran, è in conflitto con l'Iraq da tempo. Ma quando l'età del reclutamento viene abbassata a nove anni, suo padre decide che il bambino va allontanato il prima possibile da Teheran, insieme alla madre. Andrà a Instanbul, e da lì poi a Londra dove lo attende un lontano parente... All'aeroporto però la donna viene fermata e le viene confiscato il passaporto. Per Abbas c'è una sola possibilità: partire da solo. Inizia così la straordinaria avventura di un bambino che, contando esclusivamente sulle proprie forze, si trova solo in una città straniera, dove dovrà capire di chi fidarsi e di chi no, senza conoscere la lingua e avendo con sé pochissimo denaro. Abbas è sveglio e coraggioso e soprattutto è bravo a farsi nuovi amici. Fra tassisti, albergatori, gioiellieri e consoli, riuscirà a costruirsi una sorta di famiglia e a cavarsela. Fino alla partenza per Londra... Una vicenda straordinaria di innocenza e saggezza, coraggio e paura, sopravvivenza e lotta.
Una creatura misteriosa si aggira nel cuore degli Appennini. Antichi racconti narrano di un felino che da sempre abita le foreste più impenetrabili, un animale leggendario chiamato 'gattopardo'. Nel Parco Nazionale d'Abruzzo le tracce si moltiplicano: animali uccisi, orme, un mantello maculato tra le ombre del bosco. Il guardaparco Sandro Di Ianni riceve l'incarico di indagare e inizia così un'avventura che lo porta a esplorare oscure zone d'ombra, fuori e dentro di sé. Cinque ragazzi giovani e inesperti, volontari al Parco, vengono coinvolti nell'intricato caso, che renderà la loro esperienza ancora più indimenticabile. Con il suo stile inconfondibile, Giuseppe Festa ci conduce in un viaggio emozionante, dalle maestose foreste d'Abruzzo alla sconfinata taiga finlandese, alla scoperta di una natura da vivere e rispettare. Una natura della quale il gattopardo è mistero e leggenda, beni preziosi in un'epoca in cui tutto finisce sotto i riflettori, mortificando l'immaginazione e il fascino per l'ignoto. Età di lettura: da 10 anni.
Una donna dell'alta società, molto bella e molto infelice. Un industriale affascinante e ambizioso, politicamente ben inserito. Un giovane tragicamente separato dalla sua famiglia durante la Guerra Civile che non ha mai perso la speranza di ritrovare sua madre. Un pubblicitario idealista, che ha messo anima e cuore nel progetto della sua vita: un programma radiofonico che cerca persone scomparse. Nella Spagna ruggente degli anni Sessanta, quattro destini si intrecciano in una Barcellona che si sta trasformando da una società poco più che rurale nella società dei consumi. Sono gli anni del 'miracolo spagnolo', e fanno la loro prima, decisa comparsa la pubblicità, il marketing, il giornalismo spregiudicato, la televisione. Sono gli anni in cui, sospesa in un'eterna Dolce Vita, l'alta società barcellonese si rinchiude in una gabbia dorata fatta di eleganti ricevimenti estivi al chiaro di luna e languidi aperitivi al tennis club. Ma sono anche anni in cui il regime oppone una ferrea censura a tutto ciò che può ricordare una guerra ancora troppo dolorosamente vicina, e ha metodi definitivi per far tacere le opinioni scomode, come nel caso della ormai popolarissima trasmissione radiofonica Rinomicina ti cerca, che sta forse scuotendo un po' troppo le coscienze della nazione.
"Non sono uno specialista di cani. Solo un amico. Un po' cane anch'io, può darsi. Sono nato nello stesso giorno del mio primo cane. Poi siamo cresciuti insieme. Ma lui è invecchiato prima di me. A undici anni era un vecchietto pieno di reumatismi e di esperienza. Morì. Io piansi. Molto". Ecco cosa dice Daniel Pennac, l'innamorato dei cani. Quando avremo letto la storia del Cane, sapremo non solo tutto sul suo mondo, ma impareremo anche molto su quello degli uomini: come appariamo agli occhi del cane. quanto dobbiamo venir ammaestrati. Un inno all'amicizia tra uomo e cane, una storia sull'amore, la paura e la voglia di libertà. Età di lettura: da 10 anni.
Nel magico Oriente, una storia incantata per entrare nel mondo della matematica, per penetrare il segreto dei numeri, per capire il loro stretto legame con i grandi problemi filosofici e morali dell'uomo. Per dimostrare che la matematica possiede non solo verità, ma anche suprema bellezza. "Se contempliamo il cielo in una notte limpida e tranquilla, sentiamo di non poter comprendere le meravigliose opere di Dio. Ai nostri occhi stupiti le stelle formano una luminosa carovana che viaggia in un deserto infinito, dove sterminate nebulose e pianeti erranti seguono eterne leggi nelle profondità degli spazi e ci suggeriscono una nozione ben precisa: l'idea di 'numero'". Età di lettura: da 12 anni.
510 a.C. Un'ombra incombe sulla comunità pitagorica di Crotone. Mentre il filosofo, ormai anziano, sta cercando un successore in grado di dirigere con la sua stessa autorevolezza la scuola da lui fondata, una serie di omicidi efferati colpisce i collaboratori a lui più vicini. Ogni morte avviene in un modo sconcertante e imprevedibile, che sembra indicare una mente oscura e potentissima, in grado di superare quella del maestro stesso. Quale oscuro ed eversivo disegno porta avanti l'uomo che nasconde il suo volto e la sua identità dietro una maschera? Per venire a capo del mistero, Pitagora chiama dall'Egitto Akenon, un uomo dall'acume eccezionale, che inizia a indagare con discrezione all'interno della comunità, affiancato da Arianna, la bellissima e geniale figlia del filosofo, che nasconde nel suo passato un terribile segreto. Insieme Akenon e Arianna scopriranno una spaventosa verità, perché il male si nasconde nel luogo più impensato...
É passato un anno dall'elezione del cardinale Jorge Mario Bergoglio al soglio pontificio; un anno che ha segnato una svolta epocale, permettendo alla Chiesa di riaffermare i propri valori fondanti e dare risposte concrete in un momento in cui essi parevano sminuiti e depotenziati dalla crisi e dai profondi cambiamenti sociali di questo ultimo difficile decennio. Il nuovo papa, con il vigore e l'immediatezza che lo caratterizzano, con la capacità di ascoltare tutti ma di decidere da solo, ha raccolto questi valori e queste risposte e li ha offerti a laici e credenti, arricchiti dalla nuova visione che lui stesso dà del proprio apostolato: un percorso di fede attiva, di condivisione, di accoglienza e di esaltazione dell'umanità. È giusto dunque parlare di un 'effetto Bergoglio', di un processo di trasformazione che ha toccato i cattolici e moltissimi laici, riguadagnandoli al confronto e alla fiducia verso la Chiesa. In questo libro, padre Livio Fanzaga e Saverio Gaeta individuano in tale processo dieci parole chiave, dieci concetti che stanno davvero 'cambiando il mondo': un decalogo semplice e profondo in grado di trasformare la realtà attraverso la pratica. Raccolte e commentate in forma di intervista, di libera discussione tra uomini di fede, le dieci parole Trinità, Fede, Chiesa, Diavolo, Gioia, Misericordia, Morale, Preghiera, Solidarietà, Vita cristiana - offrono un'occasione unica per approfondire la svolta impressa da papa Francesco in questo primo anno di pontificato.