
Rosario realizzato secondo i messaggi ricevuti dal Piccolo Bambin della Divina Volontà. Per saperne di più leggi il testo "Il rosario della Santa Messa". Disponibile anche in versione ridotta "Il piccolo rosario della Santa Messa".
“Ricolmerò di grazie particolari tutte le anime che sapranno manifestarmi
la gioia dei loro cuori intrattenendosi in intimo colloquio spirituale con
me dopo la Santa Comunione”
(Gesù a un’anima).
Le coroncine che si recitano in questa ora santa sono preghiere volute da Gesù. Lui stesso manifestandosi tangibilmente le ha insegnate al alcune delle sue tante anime predilette perchè le facessero conoscere e le diffondessero il più possibile.
La "vittima", nella Bibbia e nella tradizione cristiana, non è ciò che si immola, ma piuttosto ciò che viene offerto a Dio. Affinché il sacrificio sia sincero e gradito a Dio, dev'essere espressione di ciò che c'è nel cuore, di uno spirito di sincero amore e di un animo umile e contrito: "Un cuore contrito è sacrificio a Dio, un cuore contrito e affranto" (Sl 51,19). Gesù ha rivelato la sua volontà a Sr. Maria della Trinità, una clarissa di Gerusalemme. Il suo grande desiderio è che un esercito di anime eucaristiche e apostoliche si consacrino a Lui, con un "voto di vittima" privato.
“Spero che questo piccolo contributo del carissimo don Pasqualino, che ripercorre le 14 stazioni
della Via Crucis, accompagnate dai “crocifissi della storia”, possa diffondersi, ed essere utile
strumento di meditazione sulla passione di Cristo, e di attenzione per coloro che stanno
completando nella loro carne i patimenti di Cristo (Cfr. Col 1,24), e per tutti coloro che si
prendono cura di loro” (dalla prefazione del Card. Peter K. A. Turkson).
Don Pasqualino Di Dio è nato a Gela nel 1982, è il primo di sei figli. Presbitero della Diocesi di Piazza Armerina dal 2009, svolge attualmente il servizio di esorcista diocesano. Nel 1996 ha dato inizio al Movimento “Fraternità Apostolica della Divina Misericordia” di cui è assistente spirituale generale. Insieme a delle giovani famiglie ha fondato la “Piccola Casa della Misericordia” di Gela che si occupa dei poveri del territorio nisseno. È stato scelto da Papa Francesco come Missionario della Misericordia durante l’Anno Giubilare.
"Vi sono linee tracciate o rinvenibili nel percorso quotidiano, in parte decidibili e in parte no; vi sono intrecci di cui si è protagonisti molto parziali, gli incontri che si fanno, i colleghi che si hanno, gli affetti che si scelgono o da cui siamo scelti; le contraddizioni che si incontrano e si riconoscono, ma non si possono evitare... questo è il procedere dell'esistenza e delle parole con le quali si chiamano le cose. Le parole sono la stessa cosa dei pensieri e degli oggetti che descriviamo, anche se qualcuno non è d'accordo. Dobbiamo essere rigorosi con le parole e la loro densità, non si scherza con le parole. E invece di questi tempi molti scherzano con le parole, non riconoscendo loro la vita che hanno nell'essere pensate e dette e scritte. Quanti insultatori della parola, quanto pochi uditori della parola (cf. K. Rahner)! Per parte mia mi sento proprio, con Rahner, un uditore della parola. Ho nostalgia della parola, come un dolore per la lontananza."
Anima carismatica, Suor Santina Scribano testimonia l'infinita potenza del dolore, che lei offrì per la santificazione dei sacerdoti e di tutte le anime consacrate in un'incondizionata accettazione della volontà di Dio.
Questo libro è una testimonianza di un'esperienza concreta della vicinanza realmente stupefacente di Dio nelle nostre difficoltà, e in modo particolare di fronte alla morte. È un canto d'amore alla Vergine Maria che vuole toccare tutti i cuori.
Nonostante i ripetuti appelli del Cielo questa devozione, la fiamma d'amore, ha incontrato enormi ostacoli. Anche per questa ragione la offriamo ai nostri lettori senza commenti, nella sua essenza mistica e teologica, con la speranza di abbattere i muri che l'hanno intralciata, muri sicuramente spirituali, perché con la medesima "viene accecato satana", che perde così il suo potere... Sta a noi riaccendere la fiamma quasi spenta dall'indifferenza, affinché questo dono giunto a noi tramite un'umile donna ungherese possa aiutare "la Chiesa e tutto il mondo" che "si trovano in grande pericolo". Nell'anno 1980, poco prima che iniziassero le apparizioni della Madonna a Medjugorje, la mistica Elisabetta annunciava come grandi rimedi il digiuno a pane ed acqua...
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