Una storia importante alle spalle, il trasferimento a Milano, il lavoro tanto desiderato in una delle radio più seguite d'Italia: quello che dovrebbe essere un punto di arrivo per Frank si rivela in realtà una battuta d'arresto. Avverte, confusamente, che qualcosa non va, che gli obiettivi raggiunti non lo definiscono, anzi lo fanno sentire ancora più smarrito. Qual è allora la sua strada? Per capirlo decide d'impulso di ripercorrere il cammino che è diventato il simbolo stesso di chi cerca la propria autenticità: lo Stampede Trail in Alaska, su cui Chris McCandless, indimenticabile protagonista di "Into the Wild", si allontanò dalla società rifiutando le lusinghe di un futuro dorato ma estraneo. Attrezzatura tecnica, spray antiorso, viveri e molte domande: solo questo vorrebbe portare con sé Frank, per attraversare il fiume Teklanika, ultimo confine fra la civiltà e le terre selvagge, e raggiungere il famoso bus 142. Ma il bello di un viaggio è che ti porta sempre dove non ti aspetti. Così la sua spedizione, che doveva essere in solitaria, si rivela densa di incontri con avventurieri, studenti, un compagno fidato e, finalmente, con se stesso. In questo libro, corredato di foto, Frank racconta la sua avventura e il suo omaggio: fra ghiacci e imprevisti, non trova risposte, ma il proprio ruolo sì. È un underdog, quelli su cui nessuno scommette, sempre in gioco e pronto a ripartire, perché è lì, lontano da tutti, che le cose migliori accadono.
Ci sono momenti della vita nei quali dimentichiamo i nostri sogni, quando la felicità sembra allontanarsi a distanze siderali lasciandoci come paralizzati, senza forze e incapaci di andare avanti. Sono i momenti in cui, per non perdere la nostra essenza, dobbiamo metterci in ascolto della voce del cuore, che ci parla ogni singolo giorno. E ci dice che la vita è sempre un dono prezioso. Ci sussurra di viverla, di non mollare e riprendere il sentiero del nostro destino, dovunque ci porti. Quello del nostro Sognatore ricomincia da un fiume nel mezzo della foresta amazzonica. È lì che una notte vede brillare una luce sull'altra riva, insieme al profilo di una figura umana. È lì che segue quella luce e incontra Amatami, lo sciamano di antica saggezza. È lì che scopre di dover conoscere una bambina molto speciale, dagli occhi di cielo e dall'anima indaco. Il Sognatore dovrà attraversare l'oceano, viaggiare nel Mediterraneo e approdare nell'isola di smeraldo, la Sardegna, ripartire per altri mari e altre foreste, fino ai boschi selvaggi dell'Europa orientale, dove gli orsi incontrano misteriose leggende. E finalmente rivedrà Amatami, insieme alla sua bimba speciale. Con un messaggio pieno di speranza.
Nella corsa conta più il fisico o la mente? Per diventare veloci, competitivi e resistenti quali abitudini occorre acquisire? Sono sufficienti i famosi 21 giorni? Massimo De Donno, esperto in apprendimento strategico, ha accettato la sfida di un amico: correre la maratona di New York, la gara più emozionante e prestigiosa al mondo. Parte quasi da zero, ma è deciso a mettersi in gioco, impegnarsi per un obiettivo importante, misurarsi non solo con le potenzialità del suo corpo, ma anche con le sue risorse di autodisciplina e resilienza. E tutto in tempi proibitivi. Comincia un programma che è anche un vero percorso di scoperta, sperimentando sulla sua pelle che tendini, muscoli, cuore e articolazioni hanno tempi di apprendimento diversi dai meravigliosi meccanismi della mente umana. E fra test, ripetute, nuove regole alimentari, gel, tecniche per prevenire gli infortuni, recuperi, scopre che anche per un maestro della motivazione come lui ci sono passaggi mentali sfidanti e inattesi. Fino a un traguardo che non è solo la finish line ma un nuovo sogno da inseguire. Prefazione di Giorgio Rondelli.
Un libro denso di storie straordinarie e osservazioni dirette, che raccoglie le lezioni di vita dei lupi: la voglia di giocare, il bisogno di tenerezza, la pazienza, la resilienza e la capacità di adattamento. Un racconto intenso e toccante in cui i lupi ci insegnano a essere molto più umani.
«Questo libro trasuda una passione travolgente» – Bruno D'Amicis
Predatori aggressivi, insaziabili, violenti. Questa è l'immagine che le saghe e le dicerie popolari tramandano dei lupi. Nulla di più sbagliato: sono animali molto simili a noi, tra i pochi a consolidare i legami familiari e a nutrire un forte senso di comunità. La vita del branco si basa su un delicato equilibrio e tutti cooperano per mantenerlo. Si prendono cura dei piccoli, organizzando veri e propri turni di «baby sitter », portano cibo ai compagni feriti, gestiscono con intelligenza i conflitti e si affidano all'esperienza degli anziani. Sono capaci di grandi gesti d'amore, come Stoney, un capobranco che si è lasciato morire vicino al luogo dove era stato ritrovato il corpo della sua compagna. Sanno adattarsi prontamente ai cambiamenti, sviluppano una profonda simbiosi con l'ambiente e persino con altre specie. I corvi sono per loro quasi animali domestici, crescono insieme e si spartiscono le prede. È per questo che, al termine di una sfortunata battuta di caccia, una lupa ha sentito il desiderio di seppellire il suo amico alato. Elli H. Radinger, che da venticinque anni studia il comportamento dei lupi, ha potuto vedere la loro generosità e la loro saggezza.
Che cosa accomuna una ragazza che non si arrende e un seducente uomo in nero? Una cosa preziosa: una scatola in mogano coperta da una serie di bottoni colorati. Ma che cosa ottenere premendoli dipende solo da lei.
Gwendy Peterson ha dodici anni e vive a Castle Rock, una cittadina piccola e timorata di Dio. È cicciottella e per questo vittima del bullo della scuola, che è riuscito a farla prendere in giro da metà dei compagni. Per sfuggire alla persecuzione, Gwendy corre tutte le mattine sulla Scala del Suicidio (un promontorio sopraelevato che prende il nome da un tragico evento avvenuto anni prima), a costo di arrivare in cima senza fiato. Ha un piano per l'estate: correre tanto da diventare così magra che l'odioso stronzetto non le darà più fastidio. Un giorno, mentre boccheggia per riprendere il respiro, Gwendy è sorpresa da una presenza inaspettata: un singolare uomo in nero. Alto, gli occhi azzurri, un lungo pastrano che fa a pugni con la temperatura canicolare, l'uomo si presenta educatamente: è Mr. Farris, e la osserva da un pezzo. Come tutti i bambini, Gwendy si è sentita mille volte dire di non dare confidenza agli sconosciuti, ma questo sembra davvero speciale, dolce e convincente. E ha un regalo per lei, che è una ragazza tanto coscienziosa e responsabile. Una scatola, la sua scatola. Un bell'oggetto di mogano antico e solido, coperto da una serie di bottoni colorati. Che cosa ottenere premendoli dipende solo da Gwendy. Nel bene e nel male.
Vent'anni fa, dopo un grave incidente stradale, la dottoressa Schoffro Cook riportò una lesione traumatica al cervello, che intaccò le sue capacità cognitive, le causò una paralisi parziale ed emicranie persistenti. Sfruttando le sue conoscenze di medicina e alimentazione, sviluppò un programma completo che le permise di recuperare a pieno, migliorando persino le facoltà intellettive. Ha poi testato il suo metodo su decine di pazienti che hanno riportato a loro volta risultati sorprendenti. Oggi lo propone in questo libro: grazie a semplici accorgimenti – molti dei quali richiedono solo 60 secondi per essere attuati – è possibile potenziare la memoria, ritrovare lucidità, velocizzare le capacità di ragionamento e prevenire i processi degenerativi del cervello. Il programma si struttura in 4 settimane di interventi mirati – come introdurre i supercibi, eliminare gli elementi intossicanti – che si possono modulare secondo le proprie esigenze; per ogni consiglio, la dottoressa Schoffro Cook illustra i vantaggi specifici e i segreti per renderlo più efficace. Una guida semplice, chiara e veloce, corredata da un pratico test di autovalutazione e ricette quotidiane, per migliorare rapidamente le nostre prestazioni mentali.
Gli studi di Maria Montessori si sono rivelati i più efficaci per sviluppare le capacità infantili, tanto che anche William e Kate si sono affidati ai suoi principi pedagogici. Questo libro si rivolge ai genitori che vogliono educare i figli secondo il suo metodo e agli insegnanti alla ricerca di spunti per la classe. Sylvie e Noémie d'Esclaibes sono tra le maggiori esperte a livello europeo, grazie a una lunga esperienza sul campo, dall'asilo nido fino al liceo. Propongono qui 150 simpatici esercizi da realizzare autonomamente a casa o a scuola con materiale di uso comune (fiori, semi, piante, stoffe...), suddivisi per fasce d'età e aree tematiche, in modo da sviluppare pienamente sensorialità, motricità, linguaggio, lettura, conoscenza e comprensione del mondo. Ogni attività è spiegata passo a passo, dalla preparazione alla presentazione, specificando in che modo va proposta per non incorrere in errori apparentemente insignificanti che potrebbero però pregiudicare lo sviluppo del bambino. Per esempio, mai correggere: si devono invece predisporre apposite fasi di controllo per guidare i più piccoli a individuare da soli gli sbagli. Perché il primo vero scopo del metodo Montessori è rafforzare l'autostima già dai primi mesi, per stimolare autonomia e curiosità. Infatti le normali attività ludiche diventano validi strumenti di apprendimento: con pochi gesti, potrete aiutare il bambino a crescere nel modo migliore e rafforzare il legame attraverso preziosi momenti di condivisione.
«Anche se ci mancano le parole, dobbiamo usarle lo stesso», Samuel Beckett. «E allora vediamo di usarle bene», Massimo Roscia.
In fin dei conti, ognuno di noi le usa. Perché sono immediate, perché le sentiamo in ogni dove, perché chiunque le capisce (o almeno finge bene), perché quando non abbiamo altre parole fungono da salvifico pronto soccorso linguistico. Sono le frasi fatte: espressioni idiomatiche, modi di dire, metafore logore e formule preconfezionate che hanno invaso ogni ambito semantico. Il burocratese ne abbonda, il giornalese ne abusa, in cucina sono uno degli ingredienti principali e nel meteo poi mietono più vittime dei violenti nubifragi. A volte servono a dare colore al discorso o a rompere il ghiaccio, ma più spesso appiattiscono la comunicazione in un prevedibile ammasso verbale trito e ritrito, con il risultato di parlare molto senza dire niente. In questo libro, Massimo Roscia, il non-linguista, non-lessicografo e non-grammatico più innamorato dell'italiano, si diverte a prendere in giro la nostra inveterata tendenza a usare formule stereotipate a ogni piè sospinto. Lo fa tramite la storia di Mario, un mite impiegato romano che, ovunque si volti, si imbatte nella quintessenza della banalità espressiva, fino ad avere il sospetto che a essere trita e ritrita non sia la lingua, ma l'idea. Giocando con le parole come Flaiano e Campanile, Roscia torna a farci sorridere e riflettere sull'uso, talvolta bizzarro, che facciamo dell'italiano, e ci invita a cercare (almeno) un modo migliore per dire sempre le stesse cose.
Una serie bestseller, intrigante, romantica.
«Vi farà ridere, piangere e innamorare.» - Anna Todd
Amare è ricominciare, ancora una volta.
Nuovo nome, nuovo taglio di capelli, nuova città. Così Allie Harper, diciannove anni, è pronta a scrivere la sua storia, a un migliaio di chilometri di distanza dal suo passato, all'università di Woodshill, dove si è iscritta a Letteratura. Ma c'è ancora un tassello mancante per rendere davvero perfetto questo nuovo inizio: un alloggio. La ricerca si sta rivelando più difficile del previsto e Allie ha smesso di contare i tentativi andati male. Finché, all'ultimo appuntamento in agenda, finalmente arriva lei: la casa perfetta. Pulita, luminosa e accogliente. Peccato per la compagnia: con i suoi tatuaggi e l'aria strafottente, Kaden White è l'ultima persona con cui Allie vorrebbe condividere un appartamento. E Kaden, dal canto suo, non vuole affatto una coinquilina, che lo tramortisca con tutte le sue chiacchiere da donna. Purtroppo per loro, però, le circostanze non lasciano altra scelta. Non resta quindi che arrendersi e stabilire immediatamente le tre regole fondamentali per la convivenza perfetta: niente sentimentalismi, nessun'interferenza nei fatti altrui e, soprattutto, nessun contatto fisico. Ma le regole sono fatte per essere infrante... Arriva da oltralpe la nuova, giovanissima regina delle classifiche. Il suo nome è Mona Kasten ed è una delle booktuber più popolari e di successo in Germania. Con la serie Again Venetoha conquistato la Top 10 e, in pochi mesi, ha venduto oltre 200.000 copie. E ora è pronta a far innamorare le lettrici italiane con le sue pagine, piene di romanticismo, ironia e sensualità.
«È un'ingiustizia però!». A chi non è mai capitato di identificarsi un po' con Calimero, di ritrovarsi in questo tenero personaggio che si sente trascurato, ignorato e maltrattato? E chi non conosce almeno un (o una) brontolone «di professione» che passa il tempo a lamentarsi? Saverio Tomasella, psicanalista francese, ha studiato quella che ha ribattezzato come «sindrome di Calimero» in tutte le sue sfaccettature. Perché bisogna prima di tutto distinguere le lamentele motivate da difficoltà reali da quelle pesanti e distruttive, proprie di chi vive i piccoli problemi di tutti i giorni come delle ingiustizie nei suoi confronti (il classico «Ce l'hanno tutti con me!»). In questo libro Tomasella si rivolge sia ai Calimero che non vogliono più sentirsi vittime impotenti delle situazioni, sia a tutti quelli che non ne possono più di ascoltare proteste e recriminazioni altrui, e spiega come identificare le cause dell'insoddisfazione per combatterle meglio, in che modo reagire alle ingiustizie per consolare e mettere finalmente a tacere il pulcino piccolo e nero che c'è in noi (o negli altri). Perché la soluzione esiste. Anche Calimero può ritrovare la gioia di vivere!