Il 98% delle persone passa il 98% del proprio tempo facendo cose che non le rendono felici. È per questo motivo che tristezza, depressione e solitudine sono diventate un male sempre più presente nelle nostre vite. Ma esiste un modo per cambiare le cose: dobbiamo rimettere in discussione la nostra esistenza e il senso che vogliamo darle, dobbiamo imparare a reagire e a capire che non siamo obbligati a vivere una vita non soddisfacente. Siamo anime che percorrono un viaggio sacro, ognuno di noi ha un itinerario preciso da compiere, e solo seguendo la strada giusta verso la nostra meta troveremo la felicità. Ma la maggior parte di noi si è smarrita, perdendo di vista il proprio scopo. Neale Donald Walsch ci aiuta a ritrovarlo. La prima mossa da fare è dare una risposta alla domanda, tanto semplice all'apparenza quanto articolata nella sostanza: qual è l'unica cosa che conta per te? In questo libro l'autore di "Conversazioni con Dio" si offre come guida spirituale in un percorso pratico diviso in cinque tappe, un metodo che ci aiuterà a migliorare le nostre vite.
«Devi promettermi che ti aggrapperai alla tua musica. Lei ti aiuterà ad andare avanti; lascia che sia la tua migliore amica.»
È questa la promessa che la madre strappa a Lisa il giorno in cui si dicono addio alla stazione di Vienna. Lisa Jura ha solo quattordici anni, ma tutti nel quartiere vecchio conoscono il suo talento: quando suona il pianoforte, tutta la via sembra sorridere. Quella ragazzina è speciale, è un prodigio. Quand’era bambina, sua madre le ha impartito le prime lezioni, ma ben presto l’ha affidata agli insegnamenti di un famoso professore che avrebbe potuto far brillare quel dono naturale. Ora, però, al maestro è proibito riceverla. Perché è il 1938 e Lisa è ebrea. Venuta a conoscenza di una missione umanitaria, chiamata Kindertransport, che si adopera per mettere in salvo i bambini dalla persecuzione nazista, la famiglia si trova di fronte a una decisione straziante, che implica distacco, ma anche salvezza: quale delle tre figlie prenderà il treno che la porterà lontano da loro? C’è un unico posto disponibile, e la scelta cade su Lisa, perché è forte, e perché ha la musica a guidarla. Da quando sale sul treno che fa di lei soltanto un numero, e ancor più da quando arriverà nel centro di accoglienza per giovani rifugiati di Willesden Lane, Lisa si aggrapperà alla musica con tutte le sue forze: mentre le bombe dilaniano Londra, mentre la mancanza di notizie dalla famiglia le spezza il cuore, mentre il futuro è un orizzonte buio che solo le note di un pianoforte possono illuminare di speranza. Perché nel sogno di diventare una grande pianista c’è la spinta a sopravvivere, c’è la promessa fatta alla madre, c’è l’amore per quei genitori che con il coraggio di dirle addio hanno saputo salvarla da un destino inesorabile.
Gaetano Vassallo è il manager dei rifiuti che per primo ha collaborato con la giustizia dando il via, con le sue confessioni, a tredici processi, alcuni dei quali ancora in corso. Cresciuto nella discarica del padre, nella campagna tra Caserta e Napoli, inizia nel 1982, poco più che ventenne, a gestire con la famiglia uno sversatoio e a organizzare traffici destinati ad arricchire in pochi anni tutti e dieci i fratelli. All'inizio si tratta di mettere a disposizione dei comuni della zona le cave dove scaricare l'immondizia. Poi arrivano, sempre più numerose, le richieste delle grandi aziende di tutta Italia, che cercano il modo per smaltire gli scarti industriali risparmiando sui costi. È allora che la camorra entra in campo e che Vassallo diventa il "ministro dei rifiuti" di Francesco Bidognetti, boss dei casalesi. Nelle discariche si accumulano i veleni: residui di concerie, oli di veicoli rottamati, scorie di lavorazioni industriali, ceneri e fanghi che sterminano perfino i topi. Le voragini si moltiplicano, i sacchi vengono incendiati per far posto a nuovi carichi. La spazzatura è nascosta sotto le strade in costruzione e nelle fondamenta dei palazzi, i liquami si usano per irrigare i campi. Boss e imprenditori lavorano indisturbati, perché chi dovrebbe controllare è a libro paga dei clan, e l'affare diventa sempre più sporco e redditizio, fino alla beffa dell'intervento del governo che, per risolvere l'emergenza rifiuti in Campania, sovvenziona gli stessi camorristi.
Per ripagare i sacrifici dei genitori, Maria ha lavorato giorno e notte fino a diventare quello che è: il ritratto del successo. Lei è bella, di quella bellezza scura e appassionata che hanno le donne latine, eppure non ha una relazione, tutta presa prima dalla laurea e poi dal posto nello studio legale più importante della zona. Qualcosa, però, mette in pericolo la sua carriera e Maria sente il bisogno di rientrare a Wilmington e cercare la protezione della sua famiglia. Colin sta facendo del suo meglio per ridare un significato alla propria esistenza. Non ha ancora trent'anni, ma la violenza lo ha già segnato profondamente e lui non vuole più correre il rischio di finire in prigione. Le sue giornate sono scandite dallo studio, dalla palestra, e dal lavoro nel bar di Wilmington, la città dove vive ora grazie a una coppia di amici che gli fa da famiglia, proteggendolo da se stesso. È affascinante e lo sa, ma in questo momento una relazione è l'ultimo dei suoi pensieri. Come sempre il destino mescola le carte, e lo fa in una notte di pioggia torrenziale, quando Maria rimane con una gomma a terra e Colin non può fare a meno di fermarsi ad aiutarla. È l'inizio di qualcosa, forse, una promessa di futuro. Che rischia di essere distrutto dai demoni del loro passato. E che soltanto chiamando quella promessa amore può diventare la loro realtà. La storia di Colin e Maria.
La storia tra Tessa e Hardin non è mai stata semplice. Ma ogni sfida che hanno affrontato insieme ha rafforzato l'amore e reso sempre più solido il legame tra loro. E ora niente è più come prima. Tessa non è più la dolce, semplice, brava ragazza che era quando ha incontrato Hardin; né lui è più il ragazzo crudele e lunatico di cui si è innamorata. O quasi. Perché una verità tanto scomoda quanto scioccante è pronta a emergere dal passato di Hardin e travolgere tutto. Ancora una volta. E mentre lui, sconvolto dalla nuova rivelazione, respinge con sempre più forza chiunque cerchi di stargli vicino, compresa Tessa, lei inizia a dubitare di poterlo salvare davvero, senza sacrificare se stessa. Eppure si rifiuta di mollare senza lottare. Perché è questo che fai quando ami qualcuno, no? Lotti per lui, lo rincorri quando sai che ha bisogno di te. Lo aiuti a combattere contro se stesso e non ti arrendi mai, neppure quando si arrende lui. Oppure sei tu a dover fare un passo indietro e sei soltanto una stupida se continui a provarci?
Beatrix Potter amava la campagna e trascorse la maggior parte dell'infanzia, peraltro convenzionale, studiando e disegnando animali. La passione per il mondo della natura la condusse a creare la sua famosa serie di libricini. Questo racconto, pubblicato per la prima volta nel 1902, è il suo primo libro, basato sulla lettera illustrata che aveva spedito a un bambino malato. Più di cento anni dopo, la classica storia del coniglietto birichino che scappa dal giardino del Signor McGregor trasmette ancora ai bambini di tutto il mondo lo stesso piacere del suo primissimo lettore. Età di lettura: da 3 anni.
La donna sorride all'obiettivo, timida, e si stringe alla vita del marito. In grembo a lui, un bimbo di otto anni, protetto in un abbraccio affettuoso. Sullo sfondo, un fiume placido, le dolci colline del Monferrato e l'aria tersa delle domeniche di primavera. La vecchia foto sul comò rimanda a un tempo perduto, vent'anni prima, quando la madre era viva e loro erano ancora una famiglia. Oggi Luca non ricorda l'ultima volta che ha sorriso: quello che gli resta sono sogni falliti di attore e un vuoto che lo divora. Finché riceve una chiamata dall'ospedale: Eduardo, il padre, ha il mesotelioma, il "tumore dell'amianto". Quello che a Casale tutti conoscono bene, perché colpisce e uccide chi ha respirato le polveri della fabbrica Eternit: gli operai, le donne che lavavano le loro tute, i figli che correvano a salutarli la sera, a semplicemente chi è nato in quell'aria maledetta. Luca, che nulla sapeva di quell'orrore, sente che deve fare qualcosa: per aiutare il padre e superare finalmente il muro di rancore che li separa, ma anche per gli altri come lui amici, colleghi e vittime - colpevoli solo di aver voluto "un posto sicuro". Questo romanzo, portato al cinema dai due autori, è un'intensa storia d'amore e di riscatto, di dolore e di denuncia, che prende spunto da vicende tristemente vere.
Per alcuni esseri umani c'è un momento nella vita in cui si deve decidere di lasciarsi alle spalle le convenzioni per ritrovare se stessi in un luogo lontano dal consumismo, più vicino alla natura. Il nostro sognatore compie questo atto di coraggio spinto dall'amore per l'oceano e proprio lì, su una costa incontaminata, costruisce la sua casa di luce, che gli permette di rimanere sempre in contatto con il mondo che lo circonda. Il sognatore riscopre bellezza e sintonia, pace e armonia, e recupera un autentico rapporto con le persone semplici che incontra in quei luoghi intatti, primo fra tutti il pescatore che gli insegna a sintonizzarsi con i ritmi del cielo e della terra. Egli riprende così un dialogo silenzioso con le creature del mare: il cucciolo di foca che si lascia accarezzare sulla battigia, la grande balena che nuota assieme a lui sulla cresta delle onde, e molti altri animali. Infine riscopre l'amicizia più pura e trasparente: quella con una piccola volpe selvatica, Chiqui, che diventa per lui una tenera guida.
"Il Piccolo Principe" è un libro amato da milioni di persone in tutto il mondo. Lo leggiamo da bambini e ce lo portiamo nel cuore da adulti, fedeli alla sua semplice, profonda bellezza. Come può parlare a tante persone di tutte le età? Perché è una splendida metafora dell'amore, spiega il filosofo David Robert Ord, che ci accompagna a scoprire i simboli disseminati tra le pagine del libro. Il pilota, costretto a un atterraggio di emergenza nel deserto, siamo noi, persone troppo serie e responsabili, chiuse in una vita che non ci appartiene e rassegnate a rapporti di convenienza. Ma la nostra tristezza è una scelta, ci dimostra il piccolo principe: raccontandoci i suoi viaggi e i suoi incontri straordinari - con il geografo, l'uomo d'affari, la volpe, il re - e ovviamente l'amore per la bellissima rosa, ci insegna a vedere la realtà con uno sguardo puro e disarmante. Se anche noi, come lui, vogliamo ritrovare la capacità di meravigliarci, se vogliamo liberarci dai condizionamenti e riscoprire l'autenticità dei sentimenti, dobbiamo ridare voce alla nostra parte più vera: l'animo bambino che abbiamo soffocato per diventare grandi. Questa sola è la strada per la felicità e l'amore.
Una sincerità spietata che se non fosse esilarante sarebbe quasi crudele. Un'autoironia esagerata capace di creare una gioia contagiosa. Ecco il mondo di Jenny Lawson, che fa ridere fino alle lacrime. D'altronde cosa puoi fare se ti ritrovi affetta da depressione cronica, agorafobia, autolesionismo e artrite reumatoide? O soccombi o decidi che sarai comunque felice. Anzi, follemente felice. Se la gente ti considera un po'matta, tanto vale fare tutto quello che ti passa per la testa. Per esempio, andare in Australia travestita da koala, organizzare un rodeo notturno con i tuoi gatti, noleggiare bradipi e canguri per la gioia di tuo marito (che, nonostante tutto, ti adora), inseguire ufo e tornado, o rifugiarti sotto le coperte, perché certi giorni l'ansia è troppo forte e semplicemente non puoi fare altro. Ma in un angolo della tua mente sai che appena avrai la forza di rialzarti, tornerai a gettarti senza freni nel presente, perché qui sta la differenza tra sopravvivere e vivere.