
Editoriale studi Goffredo Zanchi, Il sinodo diocesano del 1910; Documenti Giancarlo Carminati, Vicende e intrecci nel carteggio Angelo Giuseppe Roncalli - Fortunato Benzoni Vincenzo Pergolizzi, La deposizione di monsignor Angelo Giuseppe Roncalli al processo di Norimberga (giugno 1946); Archivio Juanita Schiavini Trezzi, L'Archivio personale di papa Roncalli.
Francesco Bonini, Tre chiavi per il Duemila ITALO CALVINO. A cent'anni dalla nascita A cura di Fabio Pierangeli Fabio Pierangeli, Introduzione. Italo Calvino: il segno dei tempi Raffaele Manica, L'ultimo Calvino e la politica Roberto Carnero, Italo Calvino e la critica alla società dei consumi Maria Panetta, Imporre un'idea di letteratura: considerazioni sul Calvino critico/consulente e sui suoi dinieghi al Morselli romanziere Alberto Fraccacreta, Il guidatore notturno di Calvino, ovvero l'indecifrabilità del segno storia Federico Mazzei, Cattolicesimo e libertà: approssimazioni di De Gasperi alla storia del Belgio ottocentesco Letteratura Gabriella M. Di Paola Dollorenzo, Teologia e spiritualità di Dante Raffaello Palumbo Mosca Flaiano e il realismo delle idee ricevute 637 Alessandra Pantano, Moravia "illuminista": analisi dell'impostazione razionale moraviana attraverso il confronto tra "Un'idea dell'India" e il "Saggio sui costumi e lo spirito delle nazioni" Anniversari Fabio Pierangeli, «L'incompiutezza non ci esime dal desiderare di compierci. Anzi». Intervista a Marco Belpoliti Rassegna bibliografica-Filosofia Angelo Tumminelli, L'etica delle tecnologie digitali (2018-2022) Recensioni critiche Giuseppe Balducci, Roma di Aldo Palazzeschi: un viaggio nelle contraddizioni della città eterna fra tradizione e modernità Pierluigi Valenza, Esplorazioni sul sacro tra cultura, storia e arti La nostra biblioteca Rocco Pititto - Fausto Gianfreda S.J. - Francesca Petetta.
1945-1954: De Gasperi Presidente del Consiglio. L'instaurazione della Repubblica, l'approvazione della Costituzione, un eccezionale processo di ricostruzione, grandi riforme, l'inserimento dell'Italia nel nuovo sistema di relazioni internazionali, la scelta atlantica e europeista caratterizzarono attività e vicende dei governi da lui presieduti. Il suo indirizzo politico fu sintetizzato nel trinomio «Libertà, giustizia sociale, pace, tutte e tre interdipendenti e solidali». La sua fede nel «regime libero» fu caratterizzata dal «proposito fermissimo - come sottolineò lui stesso - di difenderlo sia contro le minacce degli avversari, sia contro le debolezze degli amici». Difese la democrazia da tendenze e movimenti antidemocratici con metodi democratici. «Umanità e preghiera, spiritualità e politica vissero intrecciate nel suo spirito - ci ha ricordato Maria Romana De Gasperi - prendendo forza e ragioni di vita l'una dall'altra, tanto da renderne difficile la distinzione e il confine».
Giuseppe Lorizio è stato Ordinario di Teologia Fondamentale presso l'Università Lateranense e per tanti anni docente di Filosofia presso la FTIM sez. San Luigi di Napoli; attualmente è il Direttore dell'Ufficio Cultura del Vicariato di Roma. Come pensatore ha offerto un contributo significativo alla teologia italiana soprattutto con la sua articolazione di un modello di teologia fondamentale in cui la teologia si dispiega nella sua natura "porosa", nella osmosi permanente e inconcludibile tra rivelazione cristiana (testo) e gli universi di senso della storia (con-testo). Una riflessione profondamente speculativa e allo stesso tempo umile che si mette in ascolto del tempo (auditus temporis) e delle sue pro-vocazioni con simpatia e profezia nel tentativo di pensare il rivelato e la sua capacità di abitare e fecondare anche (e soprattutto) la nuova epoca in cui ci siamo introdotti dopo la fine della cristianità. Il volume raccoglie i contributi che amici, colleghi e allievi hanno scritto come omaggio grato per i settant'anni di don Pino. Nei testi si ritroveranno i temi che hanno segnato la ricerca del prof. Lorizio: il pensiero rosminiano, le questioni di confine e liminari tra filosofia e teologia, gli ambiti pertinenti la teologia fondamentale, il dialogo ecumenico con la tradizione luterana e ortodossa.
Il dibattito culturale degli anni '20 e '30 del Novecento e la sua incidenza sulla vita ecclesiale si trovano al centro dell'attenzione e rappresentano l'oggetto principale del volume che raccoglie gli Atti del XV Colloquio Internazionale dell'Istituto Paolo VI. L'intento perseguito con la scelta di questo tema è evidentemente quello di chiarire in che modo lo studio, l'avvio del ministero e lo sguardo sul mondo, dal punto di vista della Segreteria di Stato vaticana, nell'epoca dei totalitarismi, abbiano plasmato la figura di Giovanni Battista Montini e rendano ragione delle caratteristiche dell'azione pastorale e del magistero nelle successive stagioni della sua vita. Si incontra qui, nella sua radice, il tema a lungo studiato del rapporto di Giovanni Battista Montini con la modernità. Egli si forma nella stagione ecclesiale successiva al modernismo, in un contesto ecclesiale assai sensibile e, non di rado, dichiaratamente sospettoso verso ogni possibile cedimento al pensiero moderno. Negli anni '20 e '30 G.B. Montini matura uno sguardo differenziato sulla cultura moderna, che non deve essere demonizzata, ma neppure può essere assunta acriticamente. In modo più profondo, ma anche meno esplicito, si intravede negli scritti di Montini di questo periodo la convinzione che la modernità si dà in molti modi ed esige perciò capacità di discernimento e un'attitudine che si potrebbe dire di "partecipazione critica" alla vicenda della cultura del tempo.
Francesco Bonini, L'Universitad del Sentido CHARLES PÉGUY. A 150 anni dalla nascita A cura di Massimo Borghesi Prima parte: Un cristiano sulla soglia Introduzione Massimo Borghesi, Péguy, il laico, il cristiano Ubaldo Casotto, Péguy al Meeting 2023 Pigi Colognesi, La lettura ben letta Giuseppe Frangi, Péguy a Chartres. La soglia all'altezza del gradino Agostino Molteni, Péguy e il pensiero di Gesù Antonio Socci, Péguy e Orléans Seconda parte: Giaime Rodano lettore di Péguy Giaime Rodano, Péguy e la sinistra italiana. Intervista a cura di Pina Baglioni Alessandro Banfi (a cura di), Il fazzoletto di Veronique. Colloquio al Centro Culturale di Milano (23-02-2021), con Massimo Borghesi, Pigi Colognesi, Giaime Rodano, Alessandro Tombolini Massimo Borghesi, Postilla. Lettere con Giaime Rodano su Charles Péguy Letteratura Lorenzo Blasi, In che rapporto con l'eterno? Note di lettura su Dissipatio H.G. di Guido Morselli Tamanta Angelini, Desiderio e volontà in Dante Storia Angelomichele De Spirito, San Menna. Primo eremita e apicoltore del Sannio
Gli autori ricostruiscono il contesto, i contenuti, il lascito e le possibilità di rilancio del più coraggioso tentativo di reinventare il fragile Stato italiano secondo il modello delle scienze aziendali: separazione tra indirizzo (politico) e attuazione (amministrativa), autonomia e responsabilità della dirigenza, contabilità economica analitica per centri di costo, reingegnerizzazione digitale e uso dei big data, "privatizzazione" del rapporto di lavoro, normali relazioni sindacali fondate sul "buon datore di lavoro".
Un volume che si configura come insieme di contributi di carattere interdisciplinare che declinano, sul versante socioeducativo, il portato significativo della pedagogia freiriana e degli studi critici che ne hanno consentito lo sviluppo, nell'ultimo trentennio, sul piano delle pratiche pedagogiche, educative e sociali. È noto come Freire, nell'articolazione progressiva del suo metodo di alfabetizzazione, si sia ampiamente servito della parola, delle parole generatrici e della creazione di quadri-situazione in grado di stimolare processi di coscientizzazione delle persone nei loro contesti di vita e delle comunità di persone. Così articolata, l'interpellante azione pedagogica di Freire è aperta a una concezione dialogica dell'educazione, necessariamente estesa all'atto dell'apprendere e a quello dell'insegnare. Ai suoi occhi, infatti, non esiste nessuna parola autentica che non sia anche prassi. Per l'autore brasiliano l'atto di pronunciare la parola autentica arriva a coincidere con la trasformazione del mondo, di quello simbolico e finanche di quello reale.
Abstracts Editoriale Emanuele Serrelli A research skill development framework for education professionals? Alessandra Mussi - Maria Benedetta - Gambacorti-Passerini - Massimiliano Tarozzi, Ripensare la prossimità. Competenze di accesso al campo nella ricerca empirica in educazione dopo la pandemia Alessia Tabacchi, Percorsi di accompagnamento pedagogico per la formazione alle competenze di ricerca nel lavoro educativo: intreccio fra gesti e saperi professionali Simone Colli Vignarelli, Lo sguardo intersezionale come competenza euristica in pedagogia Paola Rigoni, Laura Landi, Ricerca qualitativa e quantitativa in dialogo: spunti di riflessione Chiara Bellotti, Expansive learning, dispositivo formativo dell'educatore in ricerca Luca Girotti, Etica della ricerca: da questione da affrontare a competenza da formare Valentina Meneghel, La ricerca come habitus delle professionalità educative e formative. Questioni aperte
«Questo Santorale contiene, oltre alla densa introduzione, saggi davvero di valore, che permettono di entrare nella spiritualità di Angelo Giuseppe Roncalli - San Giovanni XXIII e di conoscerla meglio. Questa raccolta di studi aggiunge un tassello prezioso e senz'altro originale ai numerosi studi dedicati negli ultimi decenni al papa bergamasco. A ben vedere, la sua figura è stata spesso accostata sotto il profilo storico, biografico, psicologico, ecclesiologico e spirituale. Mancava però una riflessione che ponesse in rilievo l'influsso che i santi hanno avuto nella sua formazione e maturazione umana, cristiana e sacerdotale. Da questo studio emerge che nella sua opera di "aggiornamento" della Chiesa, papa Roncalli si è costantemente ispirato ai santi Benedetto da Norcia, Gregorio Magno, Francesco d'Assisi, Ignazio di Loyola, Carlo Borromeo, Francesco di Sales, Gregorio Barbarigo... Sono loro i veri riformatori della Chiesa perché hanno vissuto la fede con originalità, incarnandola in forme diverse che resero possibili anche le riforme allora necessarie per la santità della Chiesa stessa. Questo libro è anche un invito a considerare il valore dell'agiografia: lo studio dei santi offre chiavi insostituibili per comprendere il mistero di Dio e la vita cristiana. Scrivere e parlare di santi non ci porta fuori dal mondo, né ci avvilisce il confronto tra loro e le nostre fragilità. Al contrario, essi ci incoraggiano e arricchiscono la nostra umanità». (dalla Prefazione del cardinale Marcello Semeraro)