John Henry Newman (1801-1890), uno dei più famosi pensatori cristiani dell'epoca moderna, continua a toccare le menti e le coscienze del nostro tempo. Ma i suoi scritti sono noti, quasi esclusivamente, ad un numero piuttosto ristretto di specialisti e di ricercatori. Tra i fedeli, anche tra coloro che studiano filosofia e teologia, le grandi intuizioni del Cardinale inglese sono ancora poco presenti. Questo volume intende venire incontro a tale esigenza, offrendo un'introduzione generale al pensiero ricco, originale e affascinante di Newman e presentando sei delle sue opere principali.
"Dalla preistoria fino all'età moderna - scrive lo storico delle religioni Julien Ries - l'uomo si è sempre presentato come homo religiosus. Il fenomeno religioso si presenta come un fenomeno primordiale all'interno di ogni cultura e di ogni civiltà; da sempre l'uomo ha vissuto l'esperienza fondamentale dell'incontro con il divino nella sua vita". Ma come si presenta, agli inizi del Terzo Millennio, il "fenomeno religioso"? Quali le sue nuove manifestazioni, i nuovi contesti di significato e le rinnovate aspettative? I saggi di questo volume intendono fare il punto scientifico sulla situazione religiosa attuale, offrendo analisi interdisciplinari che consentono un confronto aperto su metodi e contenuti, su tradizioni e mutamenti.
Tutto sembra obbedire a leggi che imitano l'amore umano. Su questa che sembra essere la più universale delle leggi della natura si inserisce il comando cristiano dell'amore - in latino caritas, in greco agàpe. Le pagine di questo libro passano in rassegna i più importanti testi neotestamentari che ne parlano, dicendo da dove la carità viene e dove torna, che cosa crea nelle diverse categorie di credenti, qual è il suo rapporto con la libertà e la verità. È un elogio dell'agàpe che cerca di illustrare quello che Paolo scrisse in 1Cor 13,13: "Fede, speranza e carità restano, ma più grande è la carità". L'autore è sacerdote della diocesi di Cesena-Sarsina ed è docente di Nuovo Testamento presso l'Università Urbaniana di Roma.
Il presente volume costituisce la raccolta degli interventi dei relatori al Congresso di Missiologia organizzato dalla Pontificia Università Urbaniana e dall'International Association of Catholic Missiologists (IACM). Il Congresso, svoltosi a Roma dal 17 al 20 ottobre 2000, ha proposto una riflessione missiologica sul passato, sul presente e sul futuro della missione cristiana studiando il ruolo salvifico di Gesù Cristo alla luce dei contesti socio-culturali dei diversi continenti.
L'evangelizzazione è il primo e principale mandato che Gesù ha dato agli apostoli: "Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo" (Mt 28,19). Il "Dizionario storico e teologico delle missioni" si caratterizza da altri dizionari mettendo in primo piano i protagonisti dell'evangelizzazione che lungo i secoli hanno speso la loro vita per il Vangelo. Ogni figura viene collocata nell'epoca e nei luoghi dove ha svolto la sua missione e si precisa quale contributo particolare ha dato. L'aspetto storico viene completato dalla riflessione teologica sulle principali tematiche e problematiche missionarie. Ogni voce è completata da una bibliografia essenziale per l'approfondimento.
Il decennale della Redemptoris Missio, l'enciclica missionaria che chiude uno dei secoli più missionari della storia cristiana, in cui il Vangelo ha raggiunto gli estremi confini della terra. In questo passaggio di millennio, all'interno di grandi mutamenti culturali, l'enciclica pone nuove domande alla Chiesa. Il simposio celebrato all'Urbaniana e conclusosi nell'Aula Paolo VI alla presenza del Papa, ha voluto riaffermare la necessità di ripensare la missione a partire dalla passione paolina per la comunicazione del Vangelo, che permise al cristianesimo delle origini di rivolgersi a tutti, ebrei e pagani, senza tradire la sua identità.
Il volume, tradotto per la prima volta in italiano, rappresenta il testo legislativo più completo ed elaborato delle antiche chiese di origine apostolica. Riproduce soprattutto la tradizione delle chiese di Siria e di Antiochia, ma relativamente a un tempo in cui le sedi apostoliche erano tra loro unite e tutte assieme in comunione con la sede apostolica di Roma. Emblematicamente ci sono consegnate sotto l'autorità di papa Clemente, vescovo dei romani e cittadino. Contengono in sintesi l'Insegnamento Cattolico, relativo alle regole di fede e di disciplina delle comunità cristiane. E sono divise in VIII Libri, a tipo dell'antico settenario, col sabato di riposo dalla creazione, congiunto all'ottavo giorno della risurrezione del Signore.