L'autore, riprendendo un volume originale di Caterina Martini FSP sugli scritti di suor Tecla Merlo, vuole elogiare la coppia 'don Alberione e Suor Tecla', carismatici del XX secolo, autentici testimoni del primato di Dio nella loro vita e che ebbero speciali doni dallo Spirito Santo per evangelizzare con i mezzi della comunicazione sociale. La loro collaborazione apostolica iniziata come Maestro e Discepola, fu così comunionale e così feconda che non basta più definirla 'coppia apostolica' ma 'gemellaggio apostolico'.
Le agili ripartizioni del testo, fluenti e frementi sulle ali delle dolenti rimembranze, lo stesso proponimento di procedere con "chiarezza, semplicità, coerenza", diluiscono e quasi disperdono nella foga della denuncia un massiccio sottofondo di premesse teoriche, che ne sono invece la linfa vitale e si devono comunque accogliere come premesse e garanzie dell'insegnamento conclusivo.
Meditazioni sull'anno liturgico A
Nel Quarto Vangelo, la morte di Gesù è il compimento dell'opera affidata al Figlio dal Padre. Per questo, la croce coincide con la glorificazione del Padre e del Figlio. Il compimento della Scrittura da una parte attesta l'avvenuto compimento dell'opera del Figlio, dall'altra è il codice che apre il lettore all'intelligenza del significato della morte di Gesù, servo sofferente che si offre in sacrificio per generare un popolo nuovo, un popolo di amici di Dio, vittima d'espiazione per i peccati degli uomini, agnello della nuova alleanza nel suo sangue.
Trafitto dal quale sgorga sino alla fine della storia l'acqua dello Spirito. La partecipazione ai frutti del Passaggio pasquale del Verbo-Agnello si realizza per mezzo della fede, mediata dai testimoni.
I più esperti conoscitori della dottrina sociale cristiana hanno parlato della “Caritas in veritate” come di un documento dalla portata rivoluzionaria. Benedetto XVI ha provato ad offrire a “tutti gli uomini di buona volontà” un insieme di riflessioni che rispondano alla necessità incontestabile di ripensare al modo di fare economia cercando uno sviluppo autenticamente integrale. La sua proposta coraggiosa di nuove regole condivise da rispettare è una via che potrebbe essere utile percorrere per evitare di cadere ancora una volta in un baratro profondo nel prossimo futuro.
Lo scopo del testo è quello di consentire una lettura più attenta dell’enciclica proponendo un insieme di studi che approfondiscano le cruciali problematiche poste in ambito economico senza però trascurare le altre fondamentali questioni per le quali il Pontefice intende proporre delle risposte attraverso importanti indicazioni.
Sono più di cinque milioni gli stranieri che vivono stabilmente in Italia.
Superando le immagini stereotipate e spesso strumentali fornite dai media e i pregiudizi generati dall’intolleranza o, all’opposto, dal buonismo, questo libro propone una fotografia ravvicinata di un fenomeno irreversibile e pervasivo, che deve essere governato in maniera realistica e lungimirante e vuole offrire alcune piste di lavoro per costruire una nuova convivenza nel segno di un’identità forte e aperta.
Padre Pio viveva di Eucarestia, nell’Eucarestia, per l’Eucarestia, l’Eucarestia era il suo tutto. Questo innamorato dell’Eucarestia è stato ben più che un contemplativo, è stato un mistico, anzi un estatico dell’Eucarestia. Mistico autentico ai livelli più alti, aveva raggiunto l’alta contemplazione infusa, intelletto, volontà e memoria erano in contatto con la divinità. L’altare era il nuovo Calvario, il luogo dove P. Pio si immolava. La prima pellegrina, in assoluto, che partiva dal cielo per assistere alla Messa di Padre Pio era proprio Maria.
Padre Pio, che, annientandosi, ha saputo attivare a sé per la salvezza dei fratelli l’Onnipotente e farlo operare nel suo ministero, è oggi modello, messaggio della forza dell’Eucarestia: con tutto se stesso chiama, invita ad andare, a vivere, a usufruire sempre dell’Eucarestia, che è rimedio assoluto, fondamentale, divino, per curare i mali gravissimi da cui siamo affetti.
Il presente lavoro si prefigge di identificare la rilevanza giuridica del consenso matrimoniale. L’autore, attraverso l’analisi del matrimonio sacramento, rileva quando è celebrato in maniera valida, quando si verificano lo scioglimento e la dichiarazione di nullità del matrimonio e quali sono gli effetti civili del matrimonio concordatario, l’effetto delle sentenze dei Tribunali Ecclesiastici nell’ordinamento civile Italiano. L’opera si rivolge a tutti coloro che sono ogni giorno a contatto con la materia del matrimonio, parroci, operatori dei Tribunali Ecclesiastici, esperti del Diritto Canonico. Il testo è, dunque, una sorta di vademecum che aiuta ad avere una chiara ed immediata comprensione di aspetti del matrimonio sacramento che, per chi non è esperto del diritto, potrebbe risultare materia ardua da interpretare.
Una spiritualità può dare impulso e spessore ad un vero e proprio sapere teologico. Il modello di vita vissuto e proposto da Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, ha arricchito il cristianesimo di nuove pro-spettive, rivelandone le avvincenti e imprescindibili potenzialità cristologiche. Il lavoro di Anna Maria Fiammata costituisce un tentativo di tracciare le linee “del contributo sorgivo e centrale al pensare teologico, oltreché all’esperienza credente, che viene offerto alla Chiesa e al mondo odierno dall’intuizione del mistero di Cristo di cui è informata e da cui è plasmata l’Opera multiforme cui ha dato vita l’avventura cristiana di Chiara Lubich” (Piero Coda). Il conoscere teologico che scaturisce da una donna del nostro tempo incoraggia una cultura dell’Unità, non solo come espressione di un sapere integrato, ma anche come forma di dialogo, sia ecumenico che interreligioso.
L’amore per Cristo, che i martiri hanno manifestato con il sacrificio della propria vita, trova l’equivalente nell’amore con cui i pastori d’anime esercitano il loro ministero a totale servizio delle comunità a loro affidate. L’esperienza di Agostino, che da contemplativo si ritrova prete e poi vescovo d’Ippona, rappresenta una testimonianza tanto più attuale quanto più, con il trascorrere dei secoli, acquista credibilità anche oltre la cerchia dei credenti. Dopo la conversione, pensava di dedicare tutto il suo tempo alla preghiera, allo studio e alla contemplazione, nel silenzio e nel nascondimento. Agostino si ritrova, invece, da un giorno all’altro, totalmente immerso nell’attività pastorale; situazione che gestì con intelligente audacia insieme a disarmante umiltà, soprattutto con incondizionato spirito di servizio nei confronti di quel popolo, per la cui crescita cristiana profuse tutte le sue energie fisiche e intellettuali.