Cosa sarebbe Catania senza la tradizione di sant'Agata e la speranza in colei che può fermare la lava dell'Etna? O San Giovanni Rotondo senza padre Pio? O, ancora, Bonaria senza il miracolo del mare? O Roma senza Santa Maria Maggiore, basilica figlia di un sogno e di un prodigio? E cosa sarebbe l'Italia tutta senza questi luoghi? Di certo un Paese più povero dal punto di vista spirituale e storico, meno ricco nel suo immenso bagaglio di tradizioni, di riti, di cultura. Da Courmayeur a Padova, da Assisi a Napoli, da Loreto a Vibo Valentia, "Guida ai miracoli d'Italia" ci accompagna alla scoperta di oltre cinquanta luoghi ora molto noti, ora meno conosciuti, illustrando dinamiche e protagonisti dei tanti eventi "miracolosi e prodigiosi" che si sono verificati entro i nostri confini in duemila anni di storia. Un modo originale per approcciare le meraviglie d'Italia e per scoprire una volta in più che, ovunque si guardi, il nostro Paese rivela tanto eventi che smuovono il soprannaturale quanto infinite meraviglie tutte terrene, naturali e artistiche.
Siamo un'umanità che per un verso è in trappola e per l'altro in fuga. Un'umanità che, nella condizione più agiata, conosce al massimo il turismo, ma che ha perso la cognizione del viaggio e certamente, almeno in larga parte, anche la percezione del valore del pellegrinaggio, della ricerca, dell'incontro, dell'attesa di una svolta. Un pellegrinaggio non è un viaggio qualsiasi, non è esperienza di pura conoscenza di luoghi particolarmente importanti per la loro storia religiosa o il loro valore artistico. Esso ha, paradossalmente, le caratteristiche che lo inseriscono nella prospettiva di un'esperienza di ritorno. Non si tratta di un ritorno al passato. Non bisogna pensare a una dinamica regressiva di rifiuto della vita e della storia. "Tornare" non significa "tornare indietro", bensì risalire all'essenziale, a ciò che ci riguarda profondamente e ci invita a una condizione più vera.
Partire da Roma per raggiungere Gerusalemme, fin dal Medioevo, costituisce il coronamento di un percorso di vita. Il presente volume è il diario del Cammino svolto dall'autore sulle tracce di Gesù storico, dentro la lacerazione dello Stato di Israele, nel cuore del conflitto permanente con i palestinesi. Per capire la Shoah bisogna respirare la polvere del deserto lungo la valle del Giordano; per interiorizzare il grido di dolore del popolo palestinese bisogna provare l'esperienza del checkpoint in Cisgiordania ed entrare alle tre del pomeriggio a Gerico. Antonello Menne ha voluto ascoltare il racconto delle due fazioni e capire le ragioni del conflitto. Ma soprattutto, con i suoi compagni pellegrini, ha voluto "sentire" il respiro di Gesù che, cacciato dalla sinagoga di Nazaret, intraprese il percorso a piedi fino a Gerusalemme per compiere il disegno divino e realizzare la più grande rivoluzione della storia dell'umanità.
«Prima di venire in Terra Santa, avrei giurato di possedere una fede concreta, secondo l'insegnamento che i miei maestri mi hanno trasmesso. Eppure, senza accorgermene, avevo relegato le vicende di Gesù al di fuori della storia, nella sfera dell'inconoscibile. La visita ai luoghi del Vangelo mi ha riempito di gioia e di stupore. Ho potuto dire: "È andata proprio così, è successo esattamente ciò che dicono i Vangeli!". Oggi, dopo tanti anni, sto ancora scoprendo le conseguenze di quella bellissima sorpresa». Don Vincent Nagle «Al cuore di questo libro sta il dramma della vera scoperta di sé. Vincent Nagle vuole portarci a dire con verità: "Salvami, Signore, non ho speranza se non perché ci sei tu! Tu non sei, o Cristo, l'abbellimento religioso di un'esistenza che trova in se stessa le energie della riuscita, non sei la causa più nobile a cui dedicarsi. La tua presenza è, per me, questione di vita o di morte"». (Dalla Postfazione di don Paolo Sottopietra)
Una nuova collana dedicata ai percorsi da compiere a piedi in Italia e in Europa, che si apre con un volume dedicato al Cammino per antonomasia, antichissimo eppure di grande attualità: quello che porta Santiago de Compostela, meta sin dal Medioevo di centinaia di migliaia di pellegrini cristiani e ancor oggi itinerario simbolo di viaggio spirituale. Informazioni storiche e culturali si affiancano a indicazioni di viaggio precise, puntuali e aggiornate, opera di autori esperti.
Tutte le strade, si dice, portano a Roma. La via Francigena, però, non è una strada qualunque: è il cammino percorso attorno all'anno Mille dall'arcivescovo di Canterbury per recarsi dal Papa. Migliaia di chilometri che attraversano paesaggi marittimi e montuosi, pianure e colline, testimonianze di ogni epoca, per giungere infine nel cuore della Città Eterna. Indicazioni precise e informazioni dettagliate rendono questa guida un prezioso invito al viaggio, nell'ambito di una nuova collana dedicata ai percorsi a piedi in Italia e in Europa.
Simbolo della Chiesa cattolica e della Città Eterna, San Pietro è il luogo desiderato, immaginato e costruito dai Papi del Rinascimento, con l'aiuto dei più grandi artisti di tutti i tempi, come Bramante, Michelangelo, Raffaello, Maderno e Bernini. Con l'aiuto di disegni ricostruttivi, stampe, incisioni e grandi opere pittoriche, i più qualificati studiosi del tardo antico, del Medioevo e dell'età moderna, propongono uno straordinario affresco della vita della Basilica Petrina, voluta dall'Imperatore Costantino e costruita sulle ceneri di uno dei più antichi edifici di culto del primo cristianesimo, nel luogo del martirio e della sepoltura dell'Apostolo Pietro. Le spettacolari fotografie aeree dell'esterno e le riprese dell'interno mostrano poi l'aspetto attuale dell'edificio, con i monumenti barocchi dei Papi che ne hanno fatto la storia e l'enorme superficie mosaicata che lo decora, la più grande impresa musiva del mondo.
Fin dal primo Rinascimento le cappelle delle chiese di Roma furono decorate con ricchi corredi. Ma fu nel Cinquecento e nel Seicento che le cappelle diventarono gli spazi dove le grandi famiglie patrizie e l'alta borghesia romana poterono dimostrare il proprio prestigio sociale. Nella ricchezza degli apparati trionfò l'autorappresentazione di compagnie, casate e grandi uomini. Spesso le cappelle venivano concepite come parti di un sistema più complesso, allargato alla navata e alle altre cappelle, in un dialogo tra le arti e i committenti dei diversi ambienti. La «voce» individuale di ogni cappella (i suoi fini e significati) rispondeva in questo modo al più vasto «discorso» corale delle arti all'interno della chiesa, con esiti sempre più articolati e spettacolari negli anni del Barocco. Il volume indaga questo fenomeno - così rilevante, ed esclusivo della capitale pontificia - nell'esame di diversi casi tra XVI e XVII secolo. Diversi anche i tagli e gli approcci dei contributi, dai riflessi storici, filologici, iconografici, che aprono ad uno sguardo nuovo i penetrali delle chiese più venerate di Roma.
La Via di Francesco, dalla Toscana a Roma, è un percorso moderno che tocca i luoghi fondamentali dell'avventura francescana. Monasteri e chiese, borghi e solenni foreste, oliveti secolari e la imponente Valnerina sono le tappe di uno dei cammini europei di maggiore suggestione e successo. Circa 450 chilometri, per 23 o 24 giorni di cammino complessivi, ci conducono attraverso le Foreste Casentinesi, la valle del Tevere, il Subasio, la cascata delle Marmore, la Valle Santa di Rieti e la Sabina no alle porte della Città Eterna. E ci permettono di incontrare i religiosi e i camminatori, i volontari e gli hospitaleros che hanno dato vita alla Via. Sentieri e mulattiere nella natura ma anche dello spirito: il ricordo della presenza di Francesco è sempre presente tra i monasteri, gli eremi e i silenziosi panorami che poco sono cambiati negli ultimi otto secoli.
Sono più di duecentomila i viaggiatori che a piedi percorrono ogni anno il millenario Cammino di Santiago, percorso di pellegrinaggio che nella seconda metà del Novecento ha conosciuto una vera e propria rinascita. Ancora più numerosi sono i "pellegrini" in senso lato che in automobile esplorano le mete d'arte e di storia disseminate per i paesaggi del nord della Spagna. La guida ne offre una minuziosa descrizione. Nella Guida: Da Saint-Jean-Pied-de-Port a Puente la Reina; La via Aragonese da Somport a Puente la Reina; Un unico cammino: da Puente la Reina a Logroño; Le colline della Rioja da Logroño a Burgos; La traversata delle mesetas da Burgos a León; Da León a Villafranca del Bierzo; In Galizia da Villafranca del Bierzo a Santiago; Verso la fine del mondo: da Santiago a Finisterre; Il Camino del Norte da Baamonde a Santiago; Il Camino Portugués da Tui a Santiago. Oltre 100 immagini e la cartografia Touring con il consueto dettaglio: tutte le tappe del Cammino, piante di città e dei principali documenti. Nella Guida alle informazioni pratiche: 670 indirizzi utili; Informazioni pratiche, indirizzi per dormire, ostelli per pellegrini, ristoranti, tapas bar.
Parlare di Gerusalemme significa evocare una realtà terrena e storica, ma anche un orizzonte soprannaturale. Gerusalemme, piena di mistero e di contrasti, continuo oggetto di contese e teatro di sanguinosi scontri, è la città santa delle tre grandi religioni monoteistiche, con una ricca storia e un sorprendente mosaico di culture, tradizioni e simboli. L'Autore, che vive e insegna a Gerusalemme da molti anni, rende ragione di tale ricchezza e complessità proponendo un libro pieno di approfondimenti biblico-teologici, ma anche di dati storico-archeologici e legati all'attualità. Un invito a varcare la soglia delle porte antiche di una città eterna, per respirare l'atmosfera umana e spirituale che la pervade, in sintonia con la vita dei suoi abitanti e le attese dei suoi numerosi pellegrini. Città santa, lacerata da estreme passioni, laboratorio di dialogo e di convivenza. A Gerusalemme ogni pietra parla, mentre nell'aria si diffonde il profumo della presenza di Dio.