Il volume contiene il commento completo al Vangelo di Matteo, proposto dal monaco camaldolese Innocenzo Gargano, che ha dedicato molti anni ad approfondire il senso del testo evangelico col metodo ermeneutico proprio dei Padri della Chiesa. Questi non si limitavano mai al semplice "senso letterale" del testo biblico, ma ne cercavano sempre la profondità, che essi definivano "senso spirituale", teso a riconoscere dentro il testo scritto gli elementi fondamentali che costituiscono l'itinerario della sequela Christi. Itinerario indicato come profezia dal Pentateuco e proposto nei cinque discorsi di Matteo, come la realizzazione stessa di quella profezia nella persona e nell'insegnamento di Gesù di Nazaret, ritenuto come altro Mosè e dunque come vero e proprio realizzatore della promessa antica. L'intento di padre Gargano è, infatti, quello di aiutare il fruitore del testo del Nuovo Testamento a vedere in Gesù e nella Chiesa una continuità indiscussa, nell'unità dei due Testamenti, tra ciò che i Padri ebrei proponevano attraverso la lettera della Scrittura e ciò che i Padri cristiani trovavano in quella stessa Scrittura, lasciandosi guidare dal Signore risorto, chiave determinante della comprensione del testo biblico in prospettiva cristiana.
Questo volume vuol essere un sussidio per coloro che, durante quest'anno liturgico, intendono essere aiutati a leggere il Vangelo di Matteo, il quale mette in risalto la figura di Gesù maestro che, in quanto Emmanuele, ci accompagna tutti i giorni, fino alla fine del mondo.
La traduzione dei due curatori è stata arricchita da chiare ed essenziali note di commento.
Questo nuovo sussidio ha il compito di condurre e indicare il cammino a quanti vivono l'esperienza dei Gruppi d'ascolto alla riscoperta della terza ed ultima parte del Vangelo secondo Matteo che ha accompagnato questi anni così difficili, a partire dall'inizio della pandemia all'attuale situazione in cui il perdurare della guerra e l'emergere di tanti segni di crisi (a livello politico ed economico ma anche ambientale ed alimentare ecc.) aumentano preoccupazioni ed interrogativi che si riflettono sulla vita delle persone e delle comunità. Ma proprio le caratteristiche del nostro tempo - di fronte ai "poteri", alle ideologie e al "senso comune" del mondo - possono ravvivare il bisogno e la necessità di ritornare di nuovo al "primato di Dio", che sempre parla al suo popolo, chiede d'essere ascoltato e dona la sua grazia di salvezza. Si tratta, insomma, di "rendere a Dio quello che è di Dio" (cfr. Mt 22,21), come dice Gesù stesso in una delle icone previste durante il percorso. C'è, quindi, da riprendere in mano il "primato della fede" [...]. Sì, perché il nostro accostarci alla Parola e qui, sommamente, al Vangelo che è la Persona stessa del Signore Gesù, non è mai un esercizio intellettuale o puramente culturale; è sempre un momento di grazia, una lettura ed un ascolto "credente" per crescere ogni giorno di più in quella confidenza ed intimità "in Cristo" e nel suo Vangelo che ci permette di dare senso e valore alla nostra esistenza e a tutti gli eventi, grandi o piccoli, che la caratterizzano. [dalla Prefazione di Francesco Moraglia]
Una delle cose che periodicamente è messa in discussione è l'attendibilità dei vangeli, la storicità di Gesù, la sua esistenza. È qui che s'inserisce Matteo con il suo percorso interiore. Ciò che racconta nel vangelo non è una biografia, ma un'esperienza di fede basata sulla sua personale esperienza. E gli eventi e i fatti sono riletti alla luce di Dio. Matteo, identificato nei vangeli con l'ebreo Levi, l'esattore delle tasse per conto dei romani, non si aspettava la salvezza, sapeva di non poter fare nulla per meritarla. La vita per lui era diventata potere e denaro. Tuttavia, la sua durezza si schianta in un attimo quando incrocia lo sguardo del Nazareno, quel Rabbi un po' strano che con uno sguardo entra nella sua vita e la sconvolge. «Misericordia io voglio e non sacrificio. Infatti non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori» (Mt 9,13). Questo è il fulcro del primo vangelo commentato con la consueta sensibilità e profondità dal biblista De Martino, che con un caldo "tu" interpella, provoca, per stabilire con il lettore una relazione diretta. Con quello "sguardo d'amore" appreso nella sequela di Gesù di Nazareth.
I capitoli 5-7 del vangelo secondo Matteo e i capitoli 6 e 11 del vangelo secondo Luca sono, per chiunque desideri vivere da donna o uomo consapevole, dei terreni formidabili per ampliare quotidianamente gli orizzonti della propria umanità. In questo libro, tramite analisi e interpretazioni scientificamente serie di questi brani neo-testamentari, l'autore fa emergere una serie di osservazioni che, considerando il rapporto tra giustizia, amore e libertà, aiutano ad affrontare le difficoltà e le opportunità culturali, sociali e politiche presenti nella nostra contemporaneità. Giustizia, amore e libertà sono valori importanti anche per la vita di oggi? Leggere Matteo 5-7 e Luca 6.11 attraverso questo libro può aiutare realmente a rispondere a questa domanda.
Lettura continua del Vangelo di Matteo: viene letta e meditata la parte che riguarda il discorso sulla missione, la predicazione, le pa-rabole, la rivelazione di Gesù, la trasfigurazio-ne, il discorso sulla comunità dei discepoli, il passaggio di Gesù dalla Galilea alla Giudea. Il testo è suddiviso in 12 icone che contengono analisi e approfondimenti dei brani indicati.
Come fu letto il Vangelo di Matteo dagli "hoi exo" - "quelli di fuori", come li chiamavano le comunità cristiane -, greci per nascita e per cultura, che lo scoprirono nella loro lingua comune, la koiné, così chiara e naturale, nonostante il sostrato aramaico ipotizzato dagli studiosi? Ce ne fornisce un'idea la traduzione di Enzo Mandruzzato, che aderendo con assoluta fedeltà al testo greco di Matteo ne fa risaltare la purezza remota, la ruvidezza e arcaicità. Per la sua notevole diversità rispetto alle versioni canoniche, essa può sconcertare e suscitare anche obiezioni di carattere filologico, ma ha indubbiamente il merito di consentire al lettore di avvicinarsi, come per la prima volta, all'archetipo testuale del "buon messaggio" - nel quale Cristo è ancora "l'Unto", la Chiesa "comunità", il battesimo "immersione" -, di riscoprire il senso e la sonorità originari delle parole che una millenaria stratificazione di traduzioni ha arricchito di profondi significati teologici, ma ha privato nel contempo della loro freschezza sorgiva. Nell'apparato di note che completa il volume, il curatore chiarisce le scelte linguistiche del suo lavoro e fornisce, insieme a informazioni sul contesto storico-geografico, i riferimenti veterotestamentari necessari alla comprensione di quella che può essere considerata come la prima grande sistemazione narrativa, operata da Matteo sulla scorta di Marco, delle sparse testimonianze orali e scritte della vita di Gesù.
Lettura continua del Vangelo di Matteo: viene letta e meditata la parte che riguarda l'infanzia di Gesù, i fatti inaugurali, il discorso della montagna, i gesti e le parole. Il testo è suddiviso in 12 icone che contengono analisi e approfondimenti dei brani indicati.
Il commento di Ulrich Luz a Matteo si distingue per la particolare attenzione prestata all’influenza che il vangelo ha esercitato nella storia del cristianesimo e alle implicazioni che può avere ancora oggi, nella convinzione che in Matteo la figura di Gesù è quella dell’uomo al quale Dio pare aver volto le spalle. La lontananza di Dio è una delle esperienze più profonde dei tempi odierni, e a detta di Ulrich Luz essa costituisce anche lo sfondo esperienziale imprescindibile a cui un commento non può sottrarsi. Uno dei significati fondamentali della storia matteana di Gesù è di invitare non a voler definire chi sia «il Signore Gesù», ma a lasciare che la storia di questo Gesù agisca sui lettori in modi sempre nuovi.
Le prime traduzioni dei vangeli non possono essere pensate solo come un arcaico serbatoio di varianti testuali. Occorre vedere in esse anche una testimonianza del modo in cui le più antiche comunità cristiane hanno recepito la Buona Novella. Infatti, se le prime comunità hanno prodotto le proprie traduzioni, si può pensare che l’abbiano fatto per usarle durante le liturgie, per la preghiera e per lo studio. La domanda è: tali traduzioni – se paragonate al testo greco – fornivano ai lettori la stessa immagine di Cristo, degli Apostoli, e degli altri personaggi del racconto? Hanno trasmesso lo stesso messaggio del testo originale? Oppure l’hanno modificato? Questa domanda ha generato lo studio presentato in questo volume. Il cuore del volume è costituito dalla presentazione di circa 400 casi in cui il testo della Vetus Syra di Matteo si discosta dall’originale greco. Si cerca di trovare la causa e la genesi di queste differenze. In alcuni casi più importanti si descrive l’influsso che tale discostamento ha esercitato sul testo dell’intero Vangelo di Matteo della Vetus Syra.
Questo studio innovativo esamina il vangelo di Matteo sotto il profilo dell’etica dell’onore e della vergogna, che per la morale popolare del tempo erano valori centrali e strutturanti della vita quotidiana. L’attenzione a questo aspetto nell’interpretazione di un testo come il vangelo matteano non è dunque qualcosa di facoltativo: è impossibile leggere Matteo adeguatamente senza avere un’idea di base della struttura culturale del mondo mediterraneo antico. L’analisi sistematica che Jerome Neyrey sviluppa dei presupposti del primo vangelo mette in luce come la predicazione di Gesù significasse il ribaltamento del modo di vivere comune e la negazione delle nozioni correnti di onore e vergogna.
INDICE
Introduzione
1. Il cuore svelato: dalla lettera allo spirito
2. Le nozioni di scuola
3. Grammatica e retorica
4. Fisica
5. Etica
6. Dialettica
7. Metafisica
8. Rivelazione
9. Enoptica
10. Musica
11. Legge
PARTE PRIMA
IL COMMENTO A MATTEO DI ORIGENE
La tradizione manoscritta, le edizioni, gli studi
1. Premessa
2. Le testimonianze antiche
3. La tradizione diretta e indiretta
3.1. I τόμοι greci- 3.2. I frammenti nelle catene – 3.3. L’antica traduzione latina
4. Le edizioni (1668-1862)
4.1. Pierre Daniel Huet – 4.2. Charles Delarue, – 4.3. Karl Heinrich Eduard Lommatzsch – 4.4. Jacques Paul Migne
5. L’edizione di Erich Klostermann
5.1. L’antefatto – 5.2. Il Commento a Matteo – 5.3. L’edizione
5.4. I Nachträge di Ludwig Früchtel
6. Gli studi sull’antica traduzione latina
6.1. Autore, datazione, provenienza – 6.2. Il valore
7. Un nuovo frammento palinsesto
8. Le diverse redazioni
9. Testo greco e testo latino
10. Conclusioni
PARTE SECONDA
IL CUORE SVELATO: DALLA LETTERA ALLO SPIRITO
Elevazione
1. Premessa
2. Parabole e similitudini
2.1. Fuori della casa, dentro la casa – 2.2. Parabole e similitudini
3. προαίρεσις e λόγος
3.1. Il tesoro della sapienza – 3.2. Gli esercizi preparatori e la conoscenza superiore – 3.3. La conoscenza elementare e la sapienza
3.4. La tessitura delle Scritture
4. «Ogni scriba istruito nel regno dei cieli…» (Mt 13, 52)
4.1. γραμματεῖς e ἀγράμματοι καὶ ἰδιῶται
4.2. ἀναγωγή: il regno dei cieli – 4.3. μετάνοια: dalla lettera allo spirito
4.4. Il tesoro incorruttibile – 4.5. συναγωγή e σύγκρισις: le cose nuove e le cose vecchie
Attrazione
1. Premessa
2. Fede e potenza divina
2.1. «Da dove mai viene a costui questa sapienza…?» (Mt 13, 54)
2.2. «Non vi compì molti prodigi…» (Mt 13, 58) –
2.3. Attrazione e contatto
2.4. Sinergia
3. Malattie e compassione
3.1. «Si ritirò in disparte in un luogo deserto» (Mt 14, 13 –
3.2. La compassione di Gesù –
3.3. Le malattie dell’anima
Lontananza
1. Premessa
2. Tradizione degli uomini e comandamento di Dio
2.1. «Allora si avvicinano a lui farisei e scribi…» (Mt 15, 1) –
2.2. La tradizione degli antichi –
2.3. Il comandamento di Dio
3. «Questo popolo mi onora con le labbra…» (Mt 15, 8)
3.1. «Chiuderà gli occhi loro» (Is 29, 10)
3.2. «Saranno come le parole del libro sigillato» (Is 29, 11) –
3.3. «Il suo cuore è lontano da me» (Is 29, 13)
4. La Legge e il cuore
4.1. «Non quello che entra nella bocca rende impuro…» (Mt 15, 11)
4.2. «Ogni pianta che non è stata piantata…» (Mt 15, 13)
4.3. «Sono ciechi e guide di ciechi» (Mt 15, 14)
4.4. I due ministeri
4.5. «Dal cuore, infatti, provengono i propositi malvagi…» (Mt 15, 19)
Traversata
1. Premessa
2. Le folle e i discepoli
3. La tentazione e la fede
3.1. Partire per l’altra sponda
3.2. Tra l’una e l’altra sponda
3.3. La tentazione
3.4. «Signore, salvami!» (Mt 14, 30)
4. L’alimento spirituale
4.1. I pani dell’altra riva
4.2. Il lievito vecchio e la pasta nuova
4.3. Il lievito e il pane
Svelamento
1. Premessa
2. Le potenze e lo spirito
2.1. «Questi è Giovanni il Battista…» (Mt 14, 2)
2.2. «Con lo spirito e la potenza di Elia» (Lc 1, 17)
2.3. «Egli è quell’Elia che deve venire» (Mt 11, 14)
2.4. «Un velo è steso sul loro cuore» (2 Cor 3, 15)
3. Rivelazione e svelamento
3.1. «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente» (Mt 16, 16)
3.2. «Non te l’hanno rivelato la carne e il sangue…» (Mt 16, 17)
3.3. «Quel velo sarà tolto» (2 Cor 3, 16)
4. L’imitazione
4.1. La pietra
4.2. Pietra – Pietri
4.3. Rinnegamento e professione
Illuminazione
1. Premessa
2. Credere e conoscere
3. L’insegnamento e l’annuncio
3.1. La catechesi e l’insegnamento più perfetto
3.2. L’annuncio e l’annuncio più perfetto
3.3. Il κήρυγμα
4. La trasfigurazione
4.1. λέγειν, διδάσκειν, δεικνύναι
4.2. Il Figlio dell’uomo
4.3. Il Logos e le parole umane
4.4. Elevazione e contemplazione
4.5. Le forme del Logos
4.6. Conoscenza secondo la carne e contemplazione
5. Le vesti candide e il tessuto delle Scritture
Armonia e sinfonia
1. Premessa
2. La terminologia musicale
3. La Sacra Scrittura
3.1. συμφωνία: i suoni e i cuori
3.2. ἁρμονία e συμφωνία
3.3. Dall’armonia coniugale alla sinfonia della preghiera
3.4. συμφωνία e συναγωγή
3.5. «Un cuor solo ed un’anima sola» (Act 4, 32), 170
3.6. διαφωνία e συμφωνία
3.7. Un solo corpo
4. Il corpo e lo spirito
4.1. Preghiera e nozze
4.2. «Lo spirito, l’anima ed il corpo» (1 Th 5, 23)
5. Antico e Nuovo Testamento
Unione e divorzio
1. Premessa
2. La controversia sul libello di ripudio (Mt 19, 3-9)
3. «Da principio li creò maschio e femmina…» (Mt 19, 4)
3.1. Maschio e femmina (Gn 1, 27), uomo e donna (Gn 2, 24)
3.2. «Non sono più due, ma una carne sola» (Mt 19, 6)
4. Il libello di ripudio (Dt 24, 1-4)
5. La prima e la seconda moglie
5.1. L’allontanamento e il ripudio della Sinagoga
5.2. L’unione sponsale con la Chiesa
5.3. Il ripudio della Sinagoga
6. «Per la durezza del vostro cuore…» (Mt 19, 8)
Conclusioni
1. Il mistero religioso
2. Sinergia
3. Unità
4. Conoscenza dei sensi e conoscenza dello spirito
5. Il cuore e il velo
Bibliografia
Fonti antiche