Gli Ordini religiosi esistono da secoli: qual è il segreto della loro longevità e della loro sorprendente vitalità? Sono frutto di una rigida pianificazione stabilita dalle gerarchie o, piuttosto, dell'iniziativa individuale? Scopo principale di questo libro è quello di cogliere, per quanto possibile, il segreto della giovinezza, dell'adattamento costante e del perpetuo rinnovamento delle più antiche istituzioni politiche dell'Europa, di cercare di comprendere attraverso quali meccanismi costituzionali, operanti sul solo piano naturale, tanti Ordini sono potuti nascere, vivere e proliferare nel corso dei secoli, nonostante le guerre, le invasioni, le scorrerie, le epidemie e le persecuzioni che in tutte le epoche sono state il loro inalienabile destino; nonostante l'enorme diversità delle situazioni economiche e politiche alle quali si sono dovuti adattare; nonostante le rivoluzioni devastatrici e le corruzioni del mondo che, ancor più rovinosamente, s'insinuavano nei loro ambienti; nonostante le crisi interne che così spesso hanno subito; nonostante le fratture, gli smembramenti, le scissioni di cui e costellata la storia di molti tra essi.
Nel 1945, Magdeleine di Gesù, che ha da pochi anni fondato la Fraternità delle Piccole Sorelle di Gesù ispirandosi all'opera e agli scritti di Charles de Foucauld, elabora un testo ad uso interno per descrivere alle giovani candidate la sua idea "nuova" di vita consacrata. L'anno successivo, senza il consenso dell'autrice, il "Bollettino verde" (con questo nome lo scritto diventerà famoso a motivo del colore della copertina) viene pubblicato da un'importante rivista. Le reazioni sono immediate, tra chi lo accoglie con entusiasmo come un testo "rivoluzionario" e chi, in ambiti ecclesiastici, lo condanna apertamente. Una vita contemplativa ma profondamente inserita nella vita di tutti i giorni e soprattutto nei contesti sociali più poveri e marginali. Insieme, il richiamo a una scelta di povertà radicale. Elementi difficili da immaginare nella Chiesa prima del Concilio Vaticano II. Il volume presenta per la prima volta il testo integrale del "Bollettino verde", accompagnato da testi che ne facilitano la comprensione e aiutano a coglierne l'importanza. Il libro è curato da padre Andrea Mandonico, postulatore della causa di beatificazione di piccola sorella Magdeleine. La prefazione è del cardinale Georges Cottier, teologo emerito della Casa Pontificia.
Uno studio sulla dimensione della vita consacrata, articolato in cinque capitoli: per ognuno di essi sono presi in esame e commentati i testi più significativi del recente magistero della Chiesa. Nel primo capitolo, si approfondisce la comprensione del vincolo che lega i consacrati alla Chiesa. Nel secondo, si prende in considerazione il pensiero di Paolo VI, da lui proposto nell'immediato dopo Concilio: "seguire il Cristo secondo l'insegnamento del Vangelo" (Evangelica Testificatio, 12). La ricerca dell'identità della vita consacrata deve prendere sul serio la verità del Vangelo. Nel terzo, ci si sofferma sul documento La vita fraterna in comunità. Congregavit nos in unum Christi amor. In esso si vede come tanto il magistero ecclesiale quanto la teologia della vita consacrata siano coscienti della difficoltà di stabilire il giusto equilibrio tra la comunità e il ministero apostolico. Comunione e missione devono essere capiti nella logica di una sana relazione. Nel quarto capitolo, è presa in considerazione la splendida sintesi ecclesiologica che Giovanni Paolo II ha lasciato in Vita Consecrata. Completando le esortazioni Christifideles laici (1988) e Pastores dabo vobis (1992), essa ci mostra che ciò che è comune a tutte le vocazioni cristiane si dà nella reciprocità e che questa è a sua volta resa possibile da ciò che è comune, perché nella Chiesa non esistono diversità chiuse né tanto meno escludenti.
Ha ancora senso, nel XXI secolo, parlare di veste sacerdotale? Sono sempre di più gli ecclesiastici e i religiosi, donne e uomini, che a tutti i livelli si "spogliano" dei vestiti propri della loro condizione e si presentano al mondo in abiti civili per avvicinare con più facilità le persone, senza alcun segno distintivo. In fondo si pensa che l'abito non sia importante, che non identifichi il buon sacerdote. Ma è proprio vero? In questo libro l'Autore, un prete, intraprende un viaggio alla ricerca delle origini e delle motivazioni più profonde dell'utilizzo delle vesti sacerdotali, dal suo significato antropologico alle norme canoniche che ne regolano l'uso. Solo così sarà possibile riscoprire che la propria identità passa anche da ciò che si indossa. Prefazione del card. Angelo Bagnasco.
In occasione dei suoi 25 anni professione religiosa (1982) l'autore aveva pubblicato un commento sulla Regola Carmelitana nel quale proponeva una "nuova interpretazione", in prospettiva di "fraternità". In questi anni ha pubblicato ancora altre proposte di commento. Ora al compiersi dei 50 anni dalla sua prima professione religiosa ha voluto ritornare ancora sul tema con questo commento, che riprende molte delle nuove prospettive da lui introdotte, e che sono diventate anche patrimonio comune in tutta la famiglia carmelitana. Il libro si divide in 6 capitoli, attraverso i quali in un linguaggio non complicato, ma dallo stile colloquiale propone un'interpretazione "globale e unificatrice", che renda ragione di ogni elemento del testo. Nel commento si trovano anche molti spunti di attualizzazione, in sintonia con la nostra sensibilità spirituale ed ecclesiale. La sapienza teologica e spirituale del p. Bruno Secondin, maturata in tanti anni di insegnamento alla PUG e mostrata in una trentina di libri pubblicati, garantisce la serietà del commento e la forza ispiratrice della sua rilettura della Regola Carmelitana.
Il testo inaugura una nuova collana di itinerari di riflessione per accompagnare giovani ed educatori ad approfondire la dimensione vocazionale, in cui l'Autore, A. Cencini, offre tutta la propria collaudata esperienza nel campo della pastorale giovanile e vocazionale. Il cuore del mondo nasce dal XX Seminario di formazione alla direzione spirituale al servizio dell'orientamento vocazionale, svoltosi a Bocca di Magra nell'aprile 2005, che ha affrontato la riflessione del pellegrinaggio interiore verso il centro di sé, a partire dalla spiritualità della "piccola via" di Teresa di Lisieux. Essa risulta l'unica via, praticabile da tutti, in grado di integrare tutta la nostra storia attorno al Signore crocifisso e risorto. Il centro per il credente è infatti il mistero pasquale. Il testo si sviluppa su tre versanti: il significato del centro della vita sul piano psicopedagogico e a livello credente, come si pone il giovane d'oggi di fronte alla ricerca del proprio centro, e infine alcuni cenni riguardo al cammino di accompagnamento del giovane stesso. Un aiuto offerto agli educatori che accompagnano un giovane alla ricerca del suo centro, e anche al giovane stesso in questo percorso da compiere in tutto l'arco della propria esistenza, per non correre il rischio di vivere lontano da sé.
Il libro vuole favorire nelle religiose animatrici vocazionali quegli atteggiamenti che permettono una fedele ed efficace comunicazione dei valori vocazionali al mondo giovanile. Il libro riporta gli Atti del Convegno per animatrici vocazionali, promosso dall'USMI nello scorso Marzo, sulla scorta di una lettura e attualizzazione vocazionale del Documento: Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia, gli Orientamenti pastorali dell'episcopato italiano per il primo decennio del 2000. Interessante e la prospettiva di fondo del volume: una lettura al femminile", ossia a dire una visione non neutrale, non astratta, bensi fortemente situata e 'concreta' della realta ecclesiale e della vocazione stessa, con una modernita di prospettiva e una visione delle cose che chiama in causa in modo decisivo il "genio femminile". "
Dopo l’effervescenza del periodo conciliare e i tentativi ed esperimenti di rinnovamento, la vita consacrata si è ritrovata a vivere un tempo d’inverno e anche di confusione. Le vocazioni diminuiscono, i membri delle comunità religiose invecchiano, la secolarizzazione prende sempre più piede. Quale futuro può ancora esserci per i consacrati, quale il loro ruolo nel mondo d’oggi?
Secondo l’autore, proprio nelle radici della loro identità, guardate e comprese con occhi nuovi, i religiosi riscopriranno i fondamenti perenni che danno senso alla loro presenza: tutti gli aspetti tipici della vita consacrata, dai voti alla vita comune, dalla spiritualità all’azione apostolica sono rivisti alla luce della fede che sola dà senso e efficacia a una esistenza che fa da controspecchio alla deriva della società: fede, speranza e carità rimangono i carismi da condividere con il mondo.
punti forti
La vita consacrata è considerata nella totalità dei suoi aspetti. Quindi anche la maturazione umano-psicologica Vita consacrata sempre in rapporto al mondo: passione per Dio e passione per gli altri è un po’ lo slogan
destinatari
Tutti i consacrati e consacrate.
autore
René Stockman, religioso dei Fratelli della Carità ha svolto il suo apostolato nell’educazione (è stato preside nella Scuola superiore)e come responsabile di un ospedale psichiatrico. Eletto poi superiore provinciale, e successivamente superiore generale della sua congregazione, ha avuto il modo di conoscere la vita consacrata nella sua concretezza nelle diverse parti del mondo. E non solamente quella della propria congregazione, ma anche quella di altri istituti con cui i suoi confratelli collaboravano. Ha sempre affrontato con decisioni i problemi che si ponevano offrendo sempre soluzioni «aggiornate», ma ben fondate, sempre su una profonda identità religiosa. È autore di molti libri sulla vita consacrata.
In un mondo abituato a ragionare in termini esclusivi di post, con lo sguardo all’indietro e senza grandi prospettive per il futuro, cosa si chiede alla figura del prete affinché riesca di nuovo a comunicare la buona novella evangelica? Cencini sostiene che ci troviamo in una situazione del mondo non post-cristiana, ma piuttosto precristiana, in cui è possibile gettare nuovamente il seme evangelico. Occorre quindi una nuova spiritualità e una nuova formazione per il presbitero attuale.
destinatari
Un libro destinato a sacerdoti, religiosi e laici attenti a tematiche sociali
autore
Amedeo Cencini, sacerdote canossiano, è docente dei corsi di Formazione permanente e di Problematiche psicologiche della vita sacerdotale e religiosa e di Accompagnamento personale: aspetti teorici e pratici al corso dei Formatori Vocazionali presso l’Università Salesiana. Insegna Libertà e maturità affettiva nel celibato consacrato alla scuola di teologia e diritto, organizzata dalla Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e dalla Società di vita apostolica, presso cui è consultore. È autore di numerose opere tra le quali: Il respiro della vita (20032), L’albero della vita (2005), La verità della vita (2007), pubblicate dalle Edizioni San Paolo.