"La vita di Antonio di Atanasio di Alessandria, oltre a costituire la biografia più attendibile di questo grande santo ed essere riconosciuta come uno dei primi documenti estesi sulla vita eremitica sviluppatasi in Egitto a partire dal terzo secolo, è un'analisi affascinante della mente umana, del nostro modo di pensare, di sentire e di agire. Atanasio ci fa scoprire un uomo che si ritira in maniera sempre più radicale dalla vita ordinaria per esplorare i suoi moti interiori, luci ed ombre, per conoscere e per superare tutto ciò che crea distanza e separazione nella relazione con dio, con sé stesso e con gli uomini. È il paradosso dell'eremita che si ritira nella solitudine del deserto per essere maggiormente in relazione con Dio e con il mondo, ma anche con i propri demoni e la propria ombra, cioè con la sua realtà in quanto essere umano, un fragile vaso di creta capace di ospitare la presenza della luce divina." (dalla prefazione di Axel Bayer)
Una guida agli itinerari spirituali d’Italia. Venti percorsi per venti regioni italiane: dalla Via francigena alla Certosa di san Bruno, passando per le vie di san Francesco e le antiche necropoli di Pantàlica. Il testo è arricchito da sei dialoghi-interviste sul tema del viaggio e del cammino,con:Sabino Chialà,monaco di Bose;Stefano Roze,assistente spirituale del movimento Goum; Giovanni Padovanie, direttore di Giovane Montagna;Antonello Sica, responsabile dei Sentieri Frassati; Piero Pisarra,giornalista; Maria Pia Bertolucci, presidente nazionale del CTG (CentroTuristico giovanile).
È QUI LA DIFFICOLTÀ DEL VIAGGIO,NON NEI CONTRATTEMPI E NEI DISAGI CHE NECESSARIAMENTE SI INCONTRANO,NELLA DIVERSITÀ DEI CIBI E DELLE ABITUDINI,NELLA VARIETÀ DEI CLIMI E DELLE CULTURE.LA VERA DIFFICOLTÀ È CHE IL VIAGGIO MOSTRA L’UOMOA SE STESSO,LO RIVELA.
(Sabino Chialà,monaco della Comunità di Bose)
AUTORE Gianni Di Santo,giornalista,lavora al mensile Segno. Come vaticanista cura una rubrica sull’Eco di San Gabriele e collabora con diverse altre testate. Aderente a Slow Food, segue da anni le tematiche legate a una cultura enogastronomica che abbia rispetto della terra e di chi la coltiva.
Gli Esercizi di S. Gertrude la Grande sono uno testi maggiori della letteratura latina medioevale, e della mistica cristiana. Appartengono al filone d'oro della vasta letteratura religiosa nata nei monasteri benedettini a edificazione dei monaci e dei secolari nell'alto Medioevo. Gli Esercizi comprendono sette piccole opere ciascuna compiuta in sé, ma uniti abbracciano tutto il curriculum spirituale di una monaca: dal battesimo fino all'ultima ora terrena.
I Sermoni di Santa Umiltà da Faenza. A cura di Roberto Fusco; Traduzione dal Latino di Francesco Valori.
Un testo classico del pensiero cristiano e della devozione, in una nuova edizione. La spiritualità di Santa Brigida di Svezia, compatrona d’Europa con Santa Caterina da Siena e con Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein), ha fortemente caratterizzato la storia della pietà popolare attraverso la sua dottrina mistica che diviene qui, nelle devozioni sopra la Passione di Gesù Cristo, una preghiera di adorazione e di contemplazione della storia umana dal punti di vista della croce. A lei si devono alcune delle preghiere più belle che ancora oggi vengono recitate dal popolo di Dio (“…vi prego, col fervore più vivo, a stampare nel mio cuore sentimenti di Fede, di Speranza, di Carità, di dolore dei miei peccati e di proponimento di non più offendervi; mentre io, con tutto l’amore e con tutta la compassione, vado considerando le vostre cinque piaghe…).
Santa Brigida nasce in Svezia nel 1303 da una nobile famiglia svedese. Dopo la morte del marito Ulf, avvenuta nel 1344, Brigida riceve le prime rivelazioni e concepisce la fondazione del monastero di Vadstena, istituendo così l’Ordine del Santissimo Salvatore conosciuto anche con il nome di “brigidino”. Nel 1349, Brigida si stabilisce a Roma, dedicandosi alle opere di carità e agli esercizi spirituali e impegnandosi per il ritorno del papa da Avignone a Roma. Muore a Roma il 23 luglio 1373. Il 1° ottobre 1999 Giovanni Paolo II proclama santa Brigida, la «mistica del Nord», compatrona d’Europa, insieme a santa Caterina da Siena e santa Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein).
Numerose sono le affinità e le tangenze della scrittura mistica con alcuni postulati della letteratura della modernità, a partire dal riscontro di una dimensione autoriale necessaria per poter accedere alla visione di Dio e al rivelarsi della sua essenza. La figura di Teresa de Avila appare in questo senso emblematica: giacché si è in presenza di una tra le più significative rappresentanti del cristianesimo ma al tempo medesimo di una grande scrittrice.