Nuova traduzione degli scritti attribuiti a san Francesco, con testo latino a fronte. Ampia introduzione storica, filologica e teologica curata dai migliori specialisti italiani.
Breve biografia di Santa Caterina da Siena. Il volume e`una breve biografia di santa caterina scritta da s. Antonio pierozzi da firenze. La vita breve e`stata scritta in latino, in questa edizione si presenta la prima traduzione in italiano curata da p. Tito centi. Il volume h particolarmente interessante perche`ci fa conoscere un inedito di s. Antonio pierozzi su
Grazie anche al ricco patrimonio letterario che ci ha lasciato, Leone Magno è uno dei Padri della Chiesa la cui voce è risuonata ininterrottamente nei secoli della storia cristiana. La dottrina, l’azione pastorale e la personalità di questo papa sono testimoniate soprattutto dai 98 sermoni pronunciati a Roma durante il pontificato (440-461), in occasione di varie ricorrenze liturgiche. "Biblioteca patristica" offre per la prima volta al lettore italiano l’intera raccolta, di cui sono già stati pubblicati I sermoni del ciclo natalizio (1998) e I sermoni quaresimali e sulle collette (1999). I 21 sermoni pasquali – l’insieme dei sermoni pronunciati nell’arco della settimana santa – si mostrano particolarmente indicati per osservare gli elementi che caratterizzano la predicazione di Leone, sia nel metodo che nel contenuto. Quanto al metodo, esso può essere rintracciato e compreso all’interno del triplice principio del reiterare, comprendere, sentire, che emerge a più livelli e ripetutamente nei sermoni. Circa il contenuto, il papa del concilio di Calcedonia affronta qui i nodi più complessi della dottrina cristologica: le invocazioni che Gesù rivolge al Padre nell’orto degli ulivi e sulla croce rappresentano un elemento centrale dell’elaborazione teologica che porterà alla definizione della perfetta natura umana e perfetta natura divina sussistenti nell’unica persona di Cristo.
L’introduzione critica e la costituzione del testo sono di Elio Montanari, mentre a Elena Cavalcanti si devono l’introduzione, la traduzione e il commento.
Note sui curatori
Elio Montanari è professore di Filologia classica all’Università degli Studi di Firenze.
Elena Cavalcanti è ordinario di Letteratura cristiana antica presso l’Università di Roma Tre.
Il problema del male è stato il problema dei problemi. Esso ha assillato uomini di tutti i tempi.
Un uomo, un'esperienza spirituale. Un compagno nel cammino verso il Signore, giorno dopo giorno. Un maestro nell'arte del vivere da discepoli di Cristo.Un impegno di vita a favore di ogni fratello e sorella nella fede: "Essere dovunque delicata apparizione ed essere come il sorriso di Dio".
La presente edizione di tutte le Opere di san Giovanni della Croce (1542-1591), curata da Luigi Borriello e Giovanna della Croce, vuol essere un ulteriore contributo a riscoprire la figura e la dottrina del grande mistico spagnolo. Il cammino sangiovanneo, che s’inerpica dritto fino a raggiungere il "Monte della perfezione", passa inevitabilmente attraverso la via purgativa, illuminativa e unitiva. È una forte esperienza del divino, che parte dal "nulla" per accedere, attraverso la notte dei sensi e dello spirito, al mistero di Dio Trinità.
Ogni traduzione, è vero, toglie qualcosa alla poesia e alla prosa del dottore mistico. Ma è altrettanto vero che si sentiva il bisogno di una nuova versione completa, uniforme nei criteri, più fedele ai "testi critici" in anni recenti apparsi in lingua originale, e nel contempo più scorrevole e aperta alla sensibilità e alle esigenze del lettore odierno; e perché questi non si smarrisse nella grande foresta della dottrina sangiovannea, l’opera è stata corredata d’introduzioni e di note.
Per quanti – preti, religiosi, laici – cercano testimonianze solide e sempre valide su percorsi spirituali autentici, anche se impegnativi, che hanno per meta la vita cioè la santità.
Giovanni Della Croce nasce a Fontiveros (Ávila) nel 1542 da Gonzalo de Yepes e Catalina Álvarez, tessitori. Nel 1563 veste l’abito carmelitano nel convento di Sant’Anna di Medina del Campo e viene inviato a Salamanca per studiare teologia. Nell’estate del 1567 è ordinato sacerdote. Torna a Medina del Campo, dove incontra Teresa di Gesù, che lo convince a intraprendere la riforma del Carmelo maschile. Il 28.11.1568, insieme a padre Antonio de Heredia e fra Giuseppe, dà inizio alla riforma suddetta a Duruelo. È chiamato, poi, ad Ávila da Teresa di Gesù, come suo confessore, ufficio che svolge dal 1572 al 1577, quando viene condotto a forza a Toledo, dove è tenuto per quasi nove mesi, fino al 1578, nel carcere del convento. Fuggito, diventa superiore del convento di El Calvario (Jaén). Riveste poi altre cariche, come priore, vicario provinciale, definitore generale, membro della Consulta e superiore del convento di Segovia. Ammalato, nel 1591 viene mandato a La Peñuela, poi a Ubeda, dove muore nella notte del 14 dicembre di quell’anno.
Juan XXIII confesaba que este libro es el más precioso código de la acción pastoral después del Evangelio y de las Cartas de los Apóstoles para la santificación de las almas sacerdotales y la dirección de los fieles.
Escrita entre el 591-592 como respuesta al obispo de Rávena, se inserta en la misma línea que la "Oratio secunda ad fugam" de Gregorio de Nacianzo o el "De sacerdotio" de Juan Crisóstomo, que ante la responsabilidad pastoral optaron por la huida.
Desde su composición ha servido como libro de formación pastoral para sacerdotes. Así lo aconsejaron los concilios de Reims, Magnuncia, Tours, y Chalon-sur-Saone (813).
Juan Pablo II, ha recordado la perenne actualidad de esta obra: Será sumamente útil y oportuno tomar de nuevo en la mano este libro verdaderamente áureo; para sacar del mismo enseñanzas todavía válidas e indicaciones prácticas de experiencia pastoral y, diría, los secretos mismos de un arte que es indispensable aprender para poder ejercerlo después.
Eunomio, vescovo di Cizico, nel 360 d.C. scrive la sua Apologia: il manifesto dell'anomeismo, una dottrina che venne ufficialmente condannata dalla chiesa nel 381 con il concilio di Costantinopoli. Il credo di Eunomio partiva dal presupposto che Dio è unico e semplice, perciò, nella medesima sostanza divina, non è possibile pensare né una dualità né una trinità: era questa una nuova posizione filoariana che dichiarava la dissomiglianza tra la sostanza del Padre, in quanto non generato, e quella del Figlio generato. Tra il 380 e il 382 Gregorio, vescovo di Nissa, pubblica il Contro Eunomio, opera con la quale confuta, passo dopo passo, le teorie di Eunomio. Aldilà di ogni motivazione politica e gioco di potere che stavano alla base della disputa di quegli anni, l'urgenza che mosse Gregorio a scrivere il suo trattato ed Eunomio a pagare il prezzo della controversia con sei esili, era il modo giusto di pensare e dire Dio, il modo di pregarlo e di adorarlo. Il volume è una selezione antologica di brani tratti dal Contro Eunomio di Gregorio di Nissa e raggruppati in quattro sezioni: la prima sull'unità e trinità di Dio, la seconda sulla generazione eterna del Figlio di Dio, la terza sull'unità della natura umana e divina in Cristo e la quarta sul significato dei nomi divini e dei nomi in genere come chiave di lettura dell'intero trattato. Ogni sezione antologica è corredata da un'introduzione, una conclusione e da un apparato di note a piè di pagina.
Destinatari
Studiosi e lettori in genere interessati a conoscere le argomentazioni con le quali i padri della chiesa dovettero confrontarsi, nei primi secoli del cristianesimo, per arrivare a una definizione «ortodossa» della natura divina.
Autore
Massimiliano Zupi è laureato in filosofia con una tesi sul Contro Eunomio di Gregorio di Nissa, ha ottenuto il baccellierato in teologia presso il Pontificio Ateneo di sant'Anselmo. Attualmente è insegnante di religione e guida, assieme alla moglie, esercizi spirituali sulla lectio divina per laici e religiosi. Ha pubblicato uno studio sull'Uno in Plotino, Eunomio e Gregorio di Nissa, contenuto nel volume Mistica e ritualità: mondi inconciliabili? (Edizioni Messaggero, Padova 1999) curato da G. Bonaccorso. Ha pubblicato alcuni articoli su riviste di spiritualità, scritti a quattro mani con la moglie.
gregorio magno fu sia teologo che guida spirituale. Commentr in trentacinque libri i quarantadue capitoli del libro di giobbe; l opera vuole essere un manuale di vita cristiana. Giobbe e`incarnazione della figura ideale di cristiano, e`un uomo comune con una fede incrollabile.
Le Lettere" di Pier Damiani sono un documento di valore storico eccezionale. L'eta turbolenta degli anni attorno al 1000, la Riforma, i rapporti tra papato e impero...sono descritti e commentati in modo maturo e critico. "