La doctrina católica sobre la infalibilidad de la Iglesia, y en particular sobre la del papa, plantea dificultades. Esta «pretensión» viene siendo juzgada con frecuencia como abusiva; a veces, incluso como intolerable y, en todo caso, en contradicción con la modestia de la ciencia, siempre crítica. Pocas obras abordan esta cuestión de frente.
El presente libro presenta una historia teológica, benevolente y crítica a la vez, del desarrollo de esta doctrina desde la promesa que hizo Jesús a Pedro (Mt 16,18-19) hasta nuestros días. Se pasa así revista a las grandes «crisis» en cuyo transcurso se ha ido constituyendo la doctrina de la infalibilidad: el don de la inerrancia en el primer milenio; la entrada en escena de los canonistas y de los teólogos de los siglos XI-XIII; el nacimiento del término en el vocabulario eclesiástico y la primera crisis a propósito de la pobreza en el siglo XIV; la crisis conciliarista del siglo XV; la crisis jansenista del derecho y del hecho; la definición del Vaticano I; el Vaticano II y sus desarrollos.
Al final de este recorrido, el autor trata dos cuestiones: la excepción de la infalibilidad en el marco de la falibilidad general de la Iglesia y las posiciones de los cristianos no católicos con respecto al dogma. En esta obra, el discernimiento teológico acompaña siempre a los datos históricos, unos datos que a veces resultan sorprendentes.
BERNARD SESBOÜÉ, teólogo jesuita, es profesor emérito del Centro Sèvres – Facultades Jesuitas de París. Antiguo miembro de la Comisión Teológica Internacional y miembro del Groupe des Dombes desde 1967, es consultor del Pontificio Consejo para la Promoción de la Unidad de los Cristianos. Es autor de una importante obra teológica, en la que asocia la investigación patrística y cristológica, el compromiso ecuménico y una presentación actualizada de la fe y de los ministerios en la Iglesia. En los sellos editoriales del Grupo de Comunicación Loyola ha publicado: ¡No tengáis miedo! Los ministerios en la Iglesia hoy / «El código Da Vinci» explicado a sus lectores / Cristo, Señor e Hijo de Dios (Editorial Sal Terrae) e Imágenes deformadas de Jesús y La resurrección y la vida. Catequesis sobre las realidades últimas (Ediciones Mensajero).
Settembre 1356, la guerra dei Cent'anni infuria in Europa. In Francia l'esercito inglese, guidato da Edoardo di Woodstock, il Principe nero, semina ovunque il terrore, con lo scopo di costringere il sovrano francese a mettere in campo il proprio esercito: le città sono assediate, i campi bruciano e non esiste un solo luogo sicuro. E i francesi, insieme ai loro alleati scozzesi, sono pronti a dare battaglia. Dopo un primo attacco vincente, gli inglesi si ritrovano in inferiorità numerica, intrappolati vicino alla cittadina di Poitiers. Thomas di Hookton, valoroso arciere inglese che ha già combattuto nella battaglia di Crécy, riceve l'ordine di trovare la Malice, la mitica spada di San Pietro, che secondo la leggenda sarebbe in grado di assicurare la vittoria al suo possessore, decidendo così delle sorti della cristianità. Ma anche i francesi sono alla ricerca dell'epica reliquia e Thomas di Hookton, alla guida di un gruppo di mercenari, si trova ad affrontare un vortice di violenza e tradimenti, sperando di portare a termine la sua disperata missione prima che sia troppo tardi...
Prefazione (M. Santier). Presentazione dell'edizione italiana (L. Luppi). Cronologia della vita di Madeleine Delbrêl (L. Luppi). Introduzione. I. Una famiglia fatta di tutto. II. L'itinerario di un'artista (1916-1928). III. O bellezza, dammi la tua carità (1928-1935). IV. Gomito a gomito con una popolazione abbandonata (1935-1945). V. Una rinnovata comprensione della missione della Chiesa nel mondo (1945-1953). VI. "La bontà diventata cristiana è smisurata come la croce" (1953-1958). VII. "Mi resta così poco tempo?". Nuovi orizzonti. Breve bibliografia (L. Luppi). Indice dei nomi.
Giovane piemontese impegnata nell'Azione Cattolica, Michelina scopre l'Opera dell'Amore Infinito: nel 1948, con altre sette compagne, inizia l'avventura dell'Istituto Secolare a essa ispirato.
La "lectio divina" è una "lettura spirituale", una "lettura orante" della Parola di Dio, che vuole "riaprire all'uomo l'accesso al Dio che parla nella Bibbia e ci comunica il suo amore perché abbiamo la vita in abbondanza" (Verbum Domini 2). È una pratica antica, che affonda le sue radici nella tradizione monastica. Come può essere però compatibile con le esigenze dell'esegesi moderna e dell'attuale vita cristiana? Dom Bernardo Olivera, già abate generale dell'Ordine dei Cistercensi, la ripropone in questo piccolo ma appassionato libro non come un metodo scientifico, ma come uno strumento che lui stesso ha appreso dall'esperienza e affinato nel corso del tempo: una lettura delle Scritture che mira non all'informazione ma alla formazione, non alla conoscenza ma alla libertà della persona e alla sua trasformazione. Don Bernardo ci guida in una profonda e coinvolgente immersione nella Parola rivelata così com'è stata compresa dalla tradizione: da essa il lettore ritornerà al presente arricchito della sapienza del passato e saprà orientare al meglio il proprio futuro.
Leggendo queste memorie di don Bernardo Antonini si può cogliere come la Divina Provvidenza scelga e prepari le persone di cui si serve in momenti particolari della storia. Don Bernardo è stato una di queste: "L'uomo giusto al momento giusto", disse di lui l'arcivescovo della diocesi di Mosca, mons. Tadeusz Kondrusiewicz. Uomo di grandi intuizioni, dinamico e tuttavia di profonda vita interiore, ricco di iniziative, sensibile nel cogliere i mutamenti dei tempi, nei dieci anni vissuti in Russia diede il meglio di sé, fino all'ultimo. Era felice ed entusiasta di collaborare alla crescita del Regno di Dio e diffondere con tutti i mezzi la buona notizia del Vangelo in quella Chiesa che emergeva da un lungo, doloroso passato. "Ora le strutture sono al completo", scrive nel 1994. "C'è la Caritas, la Scuola di Teologia per laici, il Seminario, la radio, e anche il giornale": a tutte queste opere aveva offerto la sua opera intelligente e generosa, da vero apostolo.
L'opera può essere divisa in tre grandi parti: la prima espone i motivi e i modi dell'amore dell'uomo per Dio; nella seconda parte sono descritti i quattro gradi dell'amore (l'uomo ama se stesso per se stesso; l'uomo ama Dio, ma ancora per sé; Dio è amato per se stesso; l'uomo non ama più se stesso se non per Dio. La terza parte è costituita dalla lettera sulla carità ai fratelli della Certosa, in cui si esamina la legge dell'amore come legge universale di ogni essere, Dio compreso.
E’ una profonda vita interiore quella che ha sempre animato l’esperienza ecclesiale e sociale di Madeleine Delbrêl (1904-1964) nella banlieue operaia di Parigi.
Autrice di opere importantissime come Noi delle Strade, La gioia di credere, ha sempre provato il desiderio di partire in mezzo ai non credenti e ai poveri per vivere il Vangelo.
In occasione del 50° anniversario della sua morte che ricorrerà a ottobre 2014, questo libro ci fa penetrare nella sua preghiera al cuore del mondo.
Luca Passi, prete bergamasco attivo in modo particolare nella Venezia dell'Ottocento, è stato beatificato il 23 aprile 2013. La sua figura è una delle più rappresentative della Chiesa italiana, in quanto ha saputo avvicinare la nuova società, nata dopo il dominio napoleonico, con i suoi problemi e con le tante povertà e difficoltà, dedicandosi a una profonda opera di evangelizzazione. Fondò l'Opera di santa Dorotea con lo scopo di dar vita a una rete di legami che potessero rigenerare il tessuto sociale.
Brevissime, surreali e sempre divertenti, le storie di Friot raccontano il mondo visto dalla parte dei ragazzi. Ci sono papà robot, nonne investigatrici e maestri lupo, sorelline che prendono il volo e bambini che si trasformano in fagioli. Ma soprattutto, ci sono i ragazzi veri: queste storie sono tutte per loro. Età di lettura: da 9 anni.
Il volume presenta in traduzione italiana con testo a fronte l'"Introduzione" e la "Dottrina fondamentale" (§§ 1-45) della monumentale "Dottrina della scienza" che Bernard Bolzano pubblicò nel 1837, segnando una tappa decisiva nella filosofia contemporanea. Aspro critico di Kant, visse e operò a Praga. L'autore, un tempo scarsamente conosciuto se non per vie indirette, è stato riscoperto sia per l'intrinseco valore delle sue opere e l'originalità della sua riflessione in vari ambiti della ricerca filosofica, sia per l'influenza esercitata su diverse correnti del pensiero novecentesco. Il punto di partenza e il cuore della concezione di Bolzano è l'affermazione del darsi di verità in sé, che sono tali a prescindere dal loro essere conosciute, pensate o enunciate: si stabilisce così il dominio oggettivo della logica, della connessione oggettiva delle proposizioni vere, cui la scienza umana dovrà e potrà riferirsi. Il testo è corredato da un'introduzione, da un profilo bio-bibliografico e da un significativo apparato di note che ricostruisce i numerosissimi riferimenti dell'opera.
Settembre 1356, la guerra dei Cent'anni infuria in Europa. In Francia l'esercito inglese, guidato da Edoardo di Woodstock, il Principe nero, semina ovunque il terrore, con lo scopo di costringere il sovrano francese a mettere in campo il proprio esercito: le città sono assediate, i campi bruciano e non esiste un solo luogo sicuro. E i francesi, insieme ai loro alleati scozzesi, sono pronti a dare battaglia. Dopo un primo attacco vincente, gli inglesi si ritrovano in inferiorità numerica, intrappolati vicino alla cittadina di Poitiers. Thomas di Hookton, valoroso arciere inglese che ha già combattuto nella battaglia di Crécy, riceve l'ordine di trovare la Malice, la mitica spada di San Pietro, che secondo la leggenda sarebbe in grado di assicurare la vittoria al suo possessore, decidendo così delle sorti della cristianità. Ma anche i francesi sono alla ricerca dell'epica reliquia e Thomas di Hookton, alla guida di un gruppo di mercenari, si trova ad affrontare un vortice di violenza e tradimenti, sperando di portare a termine la sua disperata missione prima che sia troppo tardi...