Sono molte le donne che compaiono negli Atti degli Apostoli e nelle lettere di san Paolo: amiche, sorelle e testimoni che collaborano alla missione della Chiesa nascente. Alcune sono citate solo col nome, di altre invece, sia pure nella brevità di una frase o di un inciso, si tratteggia qualche caratteristica o qualità saliente. e nei confronti di tutte traspare un atteggiamento di stima, a volte anche la riconoscenza per il lavoro svolto o l'attestazione di un'amicizia nata dalla condivisione di fatiche e sofferenze. Il che sembra contraddire le interpretazioni di san Paolo come misogino che chiede alle donne sottomissione e silenzio (interpretazioni poggiate per lo più sulle lettere 'pastorali', appartenenti a una situazione ecclesiale posteriore). In realtà, come emerge dai ritratti delineati qui da un gruppo di teologhe di paesi e culture diverse e dal contributo finale di romano Penna, una delle massime autorità in letteratura paolina, le 'donne di Paolo' sono donne indipendenti, di buona posizione sociale ed economica, che hanno contribuito fattivamente all'espansione missionaria; donne forti che «hanno combattuto per il Vangelo»; mogli che nella coppia condividono pari dignità col marito; ragazze che hanno il dono della profezia o sono possedute dallo spirito; vedove che si mettono al servizio dei credenti; diaconesse che in prima persona insegnano, predicano e fondano Chiese domestiche. Apostole e missionarie, quindi, la cui vocazione non è né il silenzio né l'invisibilità, ma che diffondono ovunque il profumo del Vangelo con trasparenza e coerenza di vita. una lezione antica per i nostri tempi.
È una vera rivoluzione quella che Gesù opera nella società ebraica del suo tempo nei riguardi delle donne. Il suo atteggiamento e il modo in cui tesse la rete relazionale con loro sono così nuovi da provocare scandalo e incomprensione tra i suoi contemporanei. All'epoca le donne giudee erano tenute in grande considerazione in quanto madri di famiglia, ma il loro spazio vitale era ridotto al focolare. Non avevano accesso all'ambito pubblico, da sempre esclusiva degli uomini. Gesù, invece, accetta le donne nel suo gruppo di discepoli, le inserisce nella sua sequela rendendole protagoniste a tutti gli effetti della sua missione. Nei Vangeli queste figure femminili toccate dall'incontro con Gesù emergono con grande nitidezza. Alla loro storia, all'intensità della loro fede e all'intelligenza del loro cuore sono dedicati i testi contenuti in questo volume, firmati da studiose di diversa provenienza geografica e confessione religiosa. Ecco allora, prima fra tutte, Maria, la madre di Gesù, protagonista dell'opera divina di ricreazione dell'umanità, e poi Elisabetta, che con la sua benedizione provoca un'esplosione di gioia e di Spirito in Maria stessa; l'anziana profetessa Anna, che riconosce Gesù come dono di salvezza; l'emorroissa e la sua fede che lascia sbalorditi; la sirofenicia, assennata e decisa pur nella disperazione; la peccatrice anonima che diventa esempio da imitare; la samaritana al pozzo, con cui Gesù stabilisce un rapporto vitale e liberatorio. E infine, le discepole di Gesù: le sorelle Marta e Maria, e Maria di Magdala, prima testimone del risorto, apostola tra gli apostoli. Una galleria di ritratti a tutto tondo, vivaci e autentici, per scoprire più da vicino la relazione di Gesù con le donne del suo tempo, il suo atteggiamento positivo, che supera gli stereotipi culturali dell'epoca senza mai limitare l'identità della donna al suo aspetto fisico o sessuale e assegna ai gesti consapevoli e accoglienti delle mani femminili la capacità di far lievitare, insieme al pane, il Regno di Dio in terra.
In questi ultimi anni l'interesse per lo studio delle donne della Bibbia (le matriarche, le profetesse, le donne sagge, le regine, le eroine, le schiave, le mogli, le figlie, le prostitute?) e della funzione che esse svolgono all'interno del racconto biblico è cresciuto moltissimo. Su questo sfondo si colloca con originalità il libro curato da Nuria Calduch Benages, un libro interamente al femminile: dieci ritratti di donne scritti da dieci esperte della Scrittura biblica, di diverse provenienze e confessioni religiose. L'approccio è di grande e inedita ricchezza. Grazie alla peculiare sensibilità femminile delle autrici è possibile riscoprire i volti di Sara ,Agar, Tamar, Miriam, Debora, Anna, Betsabea, Ruth, Esther e Giuditta; volti segnati dalla gioia e dal dolore, dal riso e dal pianto, dalla lode e dal lamento, dalla forza e dall'astuzia. Scelte da Dio per compiere una missione, queste dieci donne hanno creduto alla loro vocazione e hanno lottato anche a costo della vita in favore del loro popolo. Si ha qui un vero e proprio esercizio di 'archeologia' dei testi biblici, che riporta alla luce figure sepolte dal silenzio pesante a cui la tradizione di fatto le ha relegate. L'invito è a seguirne le tracce, a conoscerne i nomi togliendole dal loro anonimato, ad ascoltarne le storie con attenzione, per poter così restituire loro una voce. Attraverso questo tipo di lettura la Bibbia viene liberata dalla interpretazione androcentrica a cui siamo abituati, per poter così raggiungere ed esprimere la totalità dell'esistenza umana.
Riflessioni sulla preghiera nei testi sapienziali dell'Antico Testamento. La preghiera dei saggi" e una riflessione biblica sulla preghiera dei sapienti rivolta a tutte quelle persone che vogliono approfondire il loro rapporto con Dio. Dopo una introduzione generale al tema della preghiera, gli autori studiano le preghiere dei grandi popoli del Vicino Oriente Antico. A continuazione prendono in considerazione, in maniera generale, la preghiera del Pentateuco, nei libri storici e nei profeti, fermandosi sulle grandi figure di oranti come Abramo, Mose, Davide, Geremia e Anna. E cosi arrivano al cuore della loro riflessione: la preghiera nei testi sapienziali dell'Antico Testamento. Alcuni sono delle vere e proprie preghiere, altri insegnano come si deve pregare. Un volume per conoscere meglio la Bibbia e per aprire nuovi orizzonti alla preghiera quotidiana sia personale che comunitaria. "
Il volume presenta un testo di commento alle letture festive dei cicli A B C. Lo stile è aderente al testo biblico, di cui ben presenta il contesto e il messaggio.
Uno strumento utile e accurato per la preparazione delle omelie domenicali.
Nella Bibbia i riferimenti alla figura del medico sono scarsi e frammentari, se si fa eccezione per il Siracide, per le pagine del Vangelo di Marco dedicate all'attività terapeutica di Gesù e per un proverbio molto conosciuto nella letteratura antica, "medico cura te stesso", noto ancora oggi grazie al Vangelo di Luca. Un breve viaggio in Egitto e Mesopotamia oltre che nell'Antico e nel Nuovo Testamento, nei testi ebraici, arabi e nel corpus ippocratico consente di ripercorrere il rapporto tra medicina e religione nel mondo antico e di attualizzare e declinare il significato del proverbio in chiave biblica (salva te stesso), filosofica (conosci te stesso), psicologica (analizza te stesso) e professionale (abbi cura di te). Una riflessione che riguarda ogni persona e, in particolare, coloro che hanno il compito di aiutare chi vive situazioni critiche e ha bisogno di attenzioni e cure.
Descrizione dell'opera
Queste pagine vogliono introdurre i lettori e le lettrici alla conoscenza dei profeti biblici e dei loro libri, per comprendere meglio Dio e la sua parola. L'autrice ha scelto una forma semplice e insiste sull'essenziale, senza pretese di erudizione.
Affronta dapprima le questioni di fondo, come le diverse classificazioni e le definizioni di profeta, la profezia pre-classica, i fenomeni profetici nel Medio Oriente antico, le profetesse dell'Antico Testamento, la formazione dei libri profetici e i loro generi letterari. Segue poi una breve presentazione di ciascun profeta e della sua opera, che viene inquadrata nel contesto storico e illustrata con alcuni dei testi più importanti. Il volume offre infine una piccola scelta bibliografica per orientare ulteriori letture e approfondimenti.
Il criterio scelto per la presentazione è cronologico: prende avvio con i profeti dell'VIII secolo a.C., prosegue con quelli del tempo dell'esilio in Babilonia e con quelli del post-esilio, per finire nel periodo ellenistico. Per ragioni di spazio, alcuni profeti sono trattati separatamente, mentre altri in gruppi di tre. In tal modo viene offerta una visione panoramica della letteratura profetica dell'Antico Testamento, senza trascurare nessuno dei suoi protagonisti.
Sommario
Introduzione. I. IL PROFETISMO BIBLICO. 1. I profeti e le loro classificazioni. 2. La definizione di profeta. 3. La profezia pre-classica. 4. I fenomeni profetici nel Vicino Oriente antico. 5. Le profetesse dell'Antico Testamento. 6. La formazione dei libri profetici. 7. I generi letterari profetici. II. I PROFETI E I LORO LIBRI. 1. Amos. 2. Osea. 3. Il primo Isaia o Protoisaia (Is 1-39). 4. Michea. 5. Sofonia, Naum e Abacuc. 6. Geremia. 7. Ezechiele. 8. Il secondo Isaia o Deuteroisaia (Is 40-55). 9. Aggeo, Zaccaria e Malachia. 10. Il terzo Isaia o Tritoisaia (Is 56-66). 11. Giona, Gioele e Abdia. 12. Daniele. Bibliografia essenziale.
Note sull'autrice
NURIA CALDUCH-BENAGES è professore ordinario di Antico Testamento alla Pontificia Università Gregoriana, con riconosciuta competenza sui libri sapienziali. Collabora abitualmente a Parola Spirito e Vita, semestrale di lettura spirituale della Bibbia pubblicato dalle EDB.
Una asequible y completa exposición del sentido de la misión profética en el Antiguo Testamento, presentando cada uno de los profetas, su situación histórica y su mensaje
Saboreando la palabra es fruto de la participación de Nuria Calduch como experta en la XII Asamblea Ordinaria del Sínodo de Obispos sobre la Palabra de Dios en la vida y en la misión de la Iglesia, de la lectura de la exhortación apostólica postsinodal Verbum Domini y, en fin, de su experiencia como guía y formadora de grupos que practican la lectio divina en diversos ámbitos de la Iglesia.
La obra se divide en tres partes principales. La primera, de carácter teórico e informativo, se ocupa de la lectio divina en el Sínodo de la Palabra y en la exhortación Verbum Domini, de la historia de la lectio divina, de dicha expresión y su definición, de la descripción de la lectio divina y, por último, de su práctica. La segunda parte, de carácter práctico, propone dos ejemplos de lectio divina (Ez 37,1-14 y Mt 25,35.43). La tercera parte es de carácter documentario. En ella presentamos el texto íntegro de la carta de Guigo II a su hermano Gervasio sobre la vida contemplativa y los números de la Verbum Domini dedicados a la lectio divina. La obra concluye con una breve bibliografía destinada a todas aquellas personas que deseen seguir profundizando sobre el tema
"El perfume del Evangelio" presenta algunos encuentros entre Jesús y las mujeres en los evangelios. Varios pasajes se caracterizan por la presencia del perfume, un elemento cargado de connotaciones y rico en contenido simbólico, que se abre a múltiples interpretaciones.
Las protagonistas de esta obra son las mujeres. Jesús se pone abiertamente a favor de ellas y se solidariza con su dolor físico o espiritual. De este modo, invierte la escala de valores propuesta por la sociedad y supera las discriminaciones vigentes con su relación solidaria e igualitaria con las personas.
El libro concluye con un encuentro inaudito, porque no tiene lugar entre Jesús y una mujer, sino entre Jesús y la Sabiduría.