Notevoli sono le difficoltà che gli operatori del diritto affrontano quando si tratta di tradurre in atti formali la normativa canonica relativa al processo penale. A partire da questa constatazione, l'autore ha inteso fornire una serie di pratici schemi operativi che contemplano ogni applicazione dell'intera normativa vigente. Si tratta di 173 formulari, accompagnati da rapide e complete note esplicative. La materia è così suddivisa: la fase pre-processuale dell'indagine previa; il processo penale amministrativo e quello giudiziale; le norme dei giudizi in generale e del giudizio contenzioso ordinario; il tema dell'azione per il risarcimento dei danni; i delitti riservati alla competenza della Congregazione per la Dottrina della Fede, tenuto conto delle recenti modifiche apportate da Benedetto XVI circa le Norme sui delitti più gravi.
Il corpus freudiano è straordinariamente ricco; soprattutto, esso possiede una natura evolutiva. Riesaminando passo passo, di nozione in concetto, tale corpus, questo dizionario offre l’opportunità di riscoprire il pensiero di Freud e perfino, secondo il gusto
e le particolarità di ciascuno, di reinventarlo.
Il simbolismo della risurrezione nell'arte cristiana, da quella paleocristiana al rinascimento. Una ricerca accurata tra opere note e meno note, che passa in rassegna i numerosissimi simboli che, nelle diverse epoche, gli artisti hanno scelto per rappresentare questa verità di fede: dalla fenice all'uovo, dal monogramma ai diversi simboli animali. Un percorso al tempo stesso di arte e di fede. Tra arte e fede: i simboli della Risurrezione.
L'opera d'arte "è una cosa concreta e tuttavia scaturita dal più eletto livello della dimensione del pensiero creativo. Il più deciso nemico della concezione dell'arte quale orpello o ornamento inutile se non nocivo e dispersivo è lo storico dell'arte". Il titolo che porta questo agile viaggio nell'attività di chi produsse arte, da Giotto a Caravaggio, mette volutamente l'enfasi sulla parola "mestiere". La storia che qui si intende fare è infatti quella dell'evoluzione del lavoro dell'artista, nella fabbricazione del capolavoro che "nasce sempre, dalla preistoria ad oggi, con una finalità specifica, che può essere, di volta in volta, di carattere pratico, simbolico, allegorico, economico, filosofico, decorativo"; in una formidabile galleria di personaggi grandissimi e di moltissimi dimenticati: dove cioè meglio sono rintracciabili contesti e circostanze, abitudini e tecniche, culture e ambienti, condizioni psicologiche, posizioni religiose e politiche. E l'arco temporale scelto è quello dall'Umanesimo e dal Rinascimento fino alla fine del Seicento, l'epoca in cui, dimostra l'autore, l'unità tra la competenza tecnica e la sostanza espressiva caratterizzava tipicamente e meravigliosamente il mestiere dell'artista. L'analisi di Claudio Strinati, nel modo colloquiale in cui si svolge, insegue dunque lo spostarsi di un punto di equilibrio o di sintesi. Quello tra l'efficacia pratica e la finalità da un lato; e dall'altro l'idea di verità e di bellezza che un'arte incarna...
Descrizione dell'opera
La pianta del cacao cresce solo in particolari condizioni climatiche e la sua zona d'origine è l'America centrale. Gli europei devono perciò attendere la scoperta del nuovo continente per gustarne il frutto, che compare sulla scena innanzitutto come bevanda, la cioccolata, e apre una singolare disputa che coinvolge la teologia e la medicina.
Due le posizioni che si confrontano nell'Europa del Sei e del Settecento: o la cioccolata è cibo e non la si può prendere fuori pasto nei giorni di digiuno ecclesiastico, oppure è bevanda e la si può bere quando si vuole perché le bevande non interrompono il digiuno. Vi è, però, una terza possibilità, cioè farla rientrare nella casistica esistente o come medicina o come electuaria, per esempio frutto candito o conserve da consumare di sera. In realtà, la disputa finisce col consentirne l'uso una volta al giorno, stabilita la quantità di cacao da mettere nell'acqua, anche se il dibattito si interseca con un'altra discussione, esclusivamente medica, sui benefici delle bevande calde.
Sommario
Introduzione. 1. La scoperta del cacao. 2. Le forme del digiuno. 3. La cioccolata in scena. 4. Un dibattito europeo. 5. Diatribe e ossessioni. 6. Un problema italiano. 7. La fine della disputa. Note.
Note sull'autore
Claudio Balzaretti è ordinario di Filosofia e Storia nei licei statali. Laureato in Lettere classiche e dottore in Scienze bibliche, ha pubblicato traduzioni e commenti a Esdra-Neemia, Cronache, Re e Maccabei. Per EDB ha pubblicato Il Papa, Nietzsche e la cioccolata. Saggio di morale gastronomica (2009).
"Gesù è maestro, perché ha imparato", "Gesù è maestro, non perché dice delle parole di istruzione, ma perché è la Parola di Dio, comunicata a noi in modo concreto attraverso la sua umanità". "Un semplice maestro può solo spiegare la teoria, mentre il maestro Gesù ha la forza di cambiare la vita e di trasformare l'esistenza, per rendere una persona in grado di compiere quello che da sola, pur con tutta la buona volontà, non riuscirebbe a realizzare". In queste tre frasi sta la sintesi del volume: ripercorre la vita di Gesù attraverso i vangeli e mostra come diventi maestro perché lo è fin dall'inizio. Si conclude con una prospettiva interessante: al discepolo tocca imparare il Cristo. Aiuta a staccarsi da una concezione nozionistica di Gesù maestro.
La vita politica è costellata di segreti, di misteri sanguinosi, la cui verità viene occultata e confusa con una efficienza sconosciuta a quasi tutte le altre attività umane. Il potere ha sempre bisogno del segreto; non c'è Stato, per quanto liberale e democratico, che non abbia i suoi servizi segreti che operano avvolti da un'aura tenebrosa in cui la lotta col male si confonde, nell'immaginario ma spesso anche nella realtà, col male stesso. Ma c'è un'altra, molto più interessante sfera del segreto, che ha a che fare con la vita individuale e con una umanissima protezione della propria libertà. È il segreto che ha a che fare con la tutela dell'intima dignità umana - una tutela messa sempre più a repentaglio, oggi, dal nostro sistema mediatico.
In un film ormai celebre del 1984, il regista francese Claude Lazmann documentò l'orrore dei campi di sterminio nazisti attraverso il racconto di decine di testimoni, senza ricorrere ad immagini di repertorio. Quelle narrazioni sconvolgenti confluirono poi nel libro che qui viene riproposto. In queste pagine, sono riportati i dialoghi che accompagnano i fotogrammi del lungo filmato. Introduzione di Frediano Sessi. Prefazione di Simone de Beauoir.
Il Feldenkrais è un metodo per l'apprendimento e l'auto-educazione attraverso il movimento. Questo libro propone attività, da svolgere con i bambini della scuola dell'infanzia, basate proprio su questo metodo. Scopo del programma è di aiutare i bambini a scoprire il proprio corpo (la struttura scheletrica e le sue funzioni) attraverso semplici giochi da fare in gruppo o da soli e che consistono nell'imitare i movimenti degli animali: dovranno così fingere di essere una lucertola al sole, un gatto, una rana, un granchio un leone, una scimmia, un orso... Partendo da semplici movimenti, gli esercizi coinvolgono progressivamente più parti del corpo, sperimentando anche coordinazioni non abituali.