Risultato di un’attenta ricerca d’archivio e di un lavoro meticoloso di collazione dei testi, il volume raccoglie i documenti già editi e quelli non ancora pubblicati riguardanti l’iter di redazione dei canoni del Codice di diritto canonico sul matrimonio.
Si tratta di un’opera unica nel suo genere, in quanto per la prima volta tutti questi materiali sono pubblicati in un solo volume. Nello specifico, l’opera contiene le relazioni e gli schemi previ preparati dal relatore del Coetus, padre Peter Huizing, a partire dai vota redatti dai Consultori. Si trova inoltre pubblicato il verbale della IV Plenaria dei Cardinali membri della Commissione durante la quale furono affrontate alcune questioni di notevole rilievo in materia matrimoniale. I verbali delle sessioni di studio, 17 della Series prima e 5 della Series altera, vengono riportati per la prima volta con l’indicazione degli autori dei singoli interventi; ciò consente di cogliere quale fu l’apporto specifico di ciascun Consultore all’opera di revisione aprendo così a nuove prospettive di ricerca.
Un ampio studio introduttivo offre le fondamentali chiavi di lettura. Completa il volume una tavola sinottica che permette di cogliere con uno sguardo d’insieme l’evoluzione nella formulazione dei canoni dal Codice pio-benedettino al Codice vigente attraverso i passaggi intermedi (lo Schema de sacramentis del 1975, lo Schema Codicis del 1980 e lo Schema novissimum del 1982).
La sospensione della didattica in presenza, se ha messo in evidenza le fragilità del sistema di istruzione, ci ha però permesso di scoprire le straordinarie opportunità che offrono le tecnologie digitali. La crisi ha aperto la strada a un rinnovamento del modo di insegnare e di apprendere che non finirà con l'emergenza, perché risponde alle esigenze e agli stimoli della contemporaneità. La proposta di una Didattica Digitale Integrata nasce dalla convinzione che sia necessario fare tesoro di ciò che si è imparato, per dare vita a una scuola che sia soprattutto una maniera di comunicare, di condividere e di collaborare al di là dei tradizionali confini degli spazi e dei tempi scolastici. In questo libro troverete 101 idee per armonizzare attività sincrone e asincrone, in presenza o a distanza, sfruttando le infinite potenzialità di piattaforme, programmi e strumenti che sono ormai parte integrante della nostra realtà. Non un'«enciclopedia» del digitale a scuola, ma un manuale operativo rivolto a tutti gli insegnanti impegnati a immaginare e organizzare la nuova normalità didattica.
Fondata nei primi secoli della cristianità e ricca di pregevoli testimonianze storico-artistiche, la cattedrale di Santa Maria a Vescovio nel comune di Torri in Sabina (RI) è il fulcro dell'antica diocesi di Forum Novum e rappresenta tuttora uno dei principali luoghi identitari dell'attuale circoscrizione ecclesiastica suburbicaria di Sabina-Poggio Mirteto, che ha unito in sé anche le Chiese particolari di Cures Sabini (Passo Corese) e Nomentum (Mentana). I lavori svolti da oltre un secolo dalle varie Soprintendenze, a partire dal 1969 affiancati dalle scoperte archeologiche sui monumenti pubblici e privati del municipio romano di Forum Novum, trovano in questo volume - che raccoglie gli atti della giornata di studi promossa dalla Soprintendenza ABAP per le province di Frosinone, Latina e Rieti il 27ottobre 2018 - i contributi di archeologi, storici dell'arte, architetti, restauratori, fisici e storici, riuniti per la prima volta insieme in una sorta di "sugello" a preludio di una rinnovata azione di tutela che non prescinde dalla valorizzazione culturale e turistica del sito.
In questo piccolo vademecum del Catechista, illustrato a colori, alla parola di papa Francesco, tratta dalla Lettera apostolica Antiquum ministerium con la quale ha istituito il ministero del Catechista, fanno seguito due piccole guide: Il Catechista è istruito dalla Parola e Il Catechista insegna con la Parola di don Marco D'Agostino. Segue Il Catechista prega di don Tonino Bello. In chiusura Il Catechista testimone di papa Francesco.
A breve il Senato esaminerà il disegno di legge sul contrasto all’omo/transfobia: è un testo approvato dalla Camera dei Deputati, il cui relatore l’on. Alessandro Zan ha riunito proposte presentate da più forze politiche. Rispetto al volume “Omofobi per legge?” questo libro intanto è strutturato articolo per articolo, per consentire al lettore di cogliere ogni aspetto delle nuove disposizioni. Tiene conto delle novità inserite nel corso della discussione a Montecitorio, e dei problemi anche di legittimità costituzionale emersi in quella sede. Approfondisce profili rimasti ai margini nel precedente volume, come le norme penali accessorie o sostitutive, l’inserimento del gender nelle scuole, una più incisiva organizzazione della Giornata nazionale contro l’omofobia, le coperture finanziarie. Se Omofobi per legge aveva l’obiettivo di descrivere i rischi per le libertà di opinione, di manifestazione, di associazione, di educazione derivanti dalla estensione della “legge Mancino” alle discriminazioni motivate dall’orientamento sessuale, questo libro si muove sul testo unificato, e aggiornato rispetto alle singole proposte di legge, ed estende il quadro a ogni passaggio di disposizioni che, se approvate in via definitiva, incrinerebbero pesantemente le basi dell’ordinamento.
Luigi Valentini è stato un appassionato educatore. La sua vocazione sacerdotale dalla originaria arcidiocesi di Fermo si è dilatata fino alla missione in Brasile. Qui, per rispondere ai bisogni delle persone incontrate, ha realizzato asili, doposcuola, case di accoglienza, laboratori artigianali di avviamento al lavoro, sostenendo analoghe iniziative anche in Argentina. In segno di ringraziamento e di riconoscimento per il valore educativo delle sue opere, nel 2016 la città di San Paolo, capitale dell'omonimo stato del Brasile, gli ha conferito la cittadinanza onoraria. Nel 2019 la città di Porto San Giorgio, dove era nato nel 1935, lo ha proclamato "Sangiorgese dell'anno" annoverandolo fra i suoi più illustri cittadini. Le centinaia di messaggi, lettere, testimonianze, telefonate, e-mail, che sono pervenute da varie parti del mondo ai suoi familiari ed amici dopo la sua morte, avvenuta a Fermo il 4 marzo 2020, testimoniano di quanti sono i cuori e le anime su cui don Luigi ha scritto nel corso di tutta la sua vita. Queste pagine daranno al lettore l'occasione di accorgersi di come Dio scrive nelle anime degli uomini servendosi di chi si affida a Lui e diventa specchio del Suo Amore. Il ricavato dalla vendita di questo libro sarà devoluto alla Associazione Condividere ONLUS per il sostentamento delle opere di assistenza all'infanzia in Brasile.
Tra la Conferenza di Helsinki nel 1975 e il crollo dell'Urss nel 1991, due attori transnazionali dotati di missioni universaliste, quali il comunismo e la Chiesa cattolica, si sono confrontati con la questione dei diritti umani. L'avvento di Gorba?ëv segna un passaggio fondamentale, liberando il tema dalle logiche della guerra fredda. Il suo rapporto con Sacharov appare emblematico, così come è significativo il suo dialogo con Giovanni Paolo II. Il volume mostra come i diritti umani non abbiano semplicemente sostituito le ideologie universaliste ma siano stati un terreno di conflitto e contaminazione per tutte le culture politiche e religiose in Europa, nel mondo comunista e cattolico, ma anche nella socialdemocrazia e nel cristianesimo riformato.
Sull'onda degli effetti esplosivi della pandemia e di una crisi economica e sociale più che decennale, il tema della povertà è tornato al centro del discorso pubblico e della produzione culturale. Il successo di film come Joker e Parasite sta lì a testimoniarlo. Contestualmente un'altra crisi, non meno lunga e lacerante, ha investito il vocabolario politico novecentesco, che non riesce più a fare presa su una realtà radicalmente trasformata. Da più parti si invoca oggi la sostituzione del concetto di classe con quello di popolo, e dell'opposizione orizzontale destra-sinistra con quella verticale al-to/basso. Ma questa operazione, apparentemente plausibile, risulta politicamente problematica e logicamente a-poretica. Chi sta in basso, e chi in alto? Chi sta in basso può davvero parlare, e come? E quando parla, che valore siamo tenuti a dare alla sua parola? Obiettivo di questo volume è usare la categoria di povertà per articolare queste domande e abbozzare delle risposte attraverso i contributi di cinque giovani ricercatori provenienti da prospettive disciplinari diverse: diritto, sociologia, etnografia, filosofia politica, critica letteraria. La scommessa che li accomuna è che le questioni metodologiche poste nei rispettivi campi dal confronto con l'oggetto "povertà" possano essere messe al servizio di un lavoro di concettualizzazione politica. L'analisi dei singoli casi-studio produce subito uno spostamento: dalla povertà ai poveri. E non tanto ciò che i poveri sono, ma ciò che i poveri fanno. Questione dunque di pratiche, non di identità. Da qui un ulteriore risultato: mostrare come i confini fra i poveri e "noi" siano molto più labili di quanto si creda. E come dunque la povertà possa rivelarsi l'indice di una nuova politica dell'emancipazione e della libertà.
Raccogliendo alcune tra le frasi più belle sul Natale - selezionate tra importante autori classici e contemporanei -, il libretto vuole esprimere un augurio significativo ed elegante per la festa più sentita dell'anno.
Un agile sussidio illustrato per accompagnare la preghiera dei ragazzi durante l'Oratorio estivo, che fa parte del progetto Batticuore - 2022. Trenta tappe scandite da altrettante parole chiave, che sono un invito a guardarsi dentro, parlare di emozioni e imparare a riconoscerle. Perché diventino occasione di confronto e riflessione, aiutati dai passi del Vangelo.
Flavio Magno Aurelio Cassiodoro, oltre la fortuna di una ammirevole e lucida longevità (a 93 anni firma l'opera De orthografia) godeva anche di una personalità poliedrica. Fu politico di razza, fine letterato, biblista profondo (unico scrittore ecclesiastico latino a commentare l'intero Salterio). Il De anima e i suoi commenti biblici lo rivelano mistico sulla via della perfezione, pur essendo uno spirito eminentemente pratico. Dopo 40 anni di impegno politico con i re goti a Ravenna, da Teodorico a Vitige, si dimise da magister officiorum e praefectus praetorio dopo l'eccidio dei senatori di Roma da parte di Vitige. A 70 anni si ritira nei suoi possedimenti in Calabria e fonda due monasteri: Vivarium, sulle rive del fiume Pellena e, sulla collina, il Castellense. Originalità assoluta, imitata da tutti i grandi monasteri medievali, lo scriptorium, con un centinaio di monaci amanuensi e miniaturisti che salvano la Bibbia, i libri dei Padri della Chiesa e i testi laici classici della cultura greco-romana. Cassiodoro aveva fatto della parola scritta e tramandata ai posteri un sacramentale. Fu il primo umanista amato e studiato dai più colti e liberi spiriti dei mille e cinquecento anni che ci separano da lui. Scrisse Benedetto XVI: Cassiodoro, «uomo di alto livello sociale, si dedicò alla vita politica e all'impegno culturale come pochi altri nell'Occidente romano del suo tempo. Forse gli unici che gli potevano stare alla pari in questo suo duplice interesse furono Boezio e il futuro Papa di Roma Gregorio Magno». Testi di: Marco Beck, Agnese Bellieni, Giovanni Bonanno, Massimo Cardamone, Antonio Carile, Milena Carrara, Ester Cuzzocrea, Alfredo Focà, Alessandro Ghisalberti, Elio Guerriero, Laura Mapelli, Giorgio Montecchi, Roberto Osculati, Joseph Ratzinger-Benedetto XVI, Patrizia Stoppacci. Introduzione di Franco Cardini.
Questa miscellanea di studi in memoriam del Cardinale Velasio De Paolis (1935-2017), articolata in tre volumi e sviluppata in otto sezioni tematiche, ha visto la partecipazione di numerosi Autori, rappresentanti idealmente l'universo che ha conosciuto il Cardinale e che lo riconosce soprattutto come Maestro. Il titolo Opus humilitatis iustitia esprime adeguatamente chi è (stato) Velasio De Paolis. L'humilitas richiama anzitutto il suo legame filiale con la Congregazione dei Missionari di S. Carlo - Scalabriniani. Egli stesso ha voluto inserire nel suo stemma il motto Humilitas, che bene rappresenta sia l'indole del Cardinale, schivo e dimesso, sia uno degli aspetti che maggiormente ha connotato la sua lunga missione ecclesiale di illustre professore, il suo tono espositivo, magistrale e pacato, "mitis vero et humilis".