L'estate è per i ragazzi un tempo eccezionale e prezioso per mettersi in ascolto della propria vita, per sperimentare la bellezza di essere amati da Dio e stupirsi di fronte alle grandi meraviglie che sono loro donate.
Confrontandosi con la figura di Noè, i ragazzi imparano a comprendere il grande progetto d'amore a cui sono chiamati e, soprattutto, a capire come poterlo realizzare. Come nell'esperienza di Noè, il Signore chiede anche a ciascuno di noi di offrire il proprio contributo per realizzare il progetto di salvezza. E' l'impegno, lo sperimentarsi in diversi campi che ci portano ad attraversare le acque del diluvio e ad ammirare il segno straordinario dell'alleanza fra Dio e l'uomo: l'arcobaleno.
Gli otto giorni di campo sono scanditi uno a uno da attività, giochi e preghiere: il necessario per vivere un campo scuola estivo davvero unico ed entusiasmante!
Le liturgie di ogni giorno, inserite nel libro, sono raccolte nel libretto acquistabile separatamente per ogni partecipante al campo.
Lo schema della giornata:
- preghiera del mattino
- annuncio (brano bilico e drammatizzazione)
- attività (divise per 6-11 e 12-14)
- laboratorio creativo
- grande gioco
- celebrazione della sera (messa, liturgia della Parola, adorazione eucaristica, celebrazione battesimale...)
- preghiera conclusiva della giornata
Pur essendo connaturata all'essere umano e da sempre presente nella storia dell'umanità, solo recentemente la disabilità è diventata materia di studio scientifico e argomento di dibattito in riferimento a questioni di diritto, benessere delle comunità, sostenibilità degli sviluppi possibili. Il manuale affronta il vasto "pianeta delle disabilità" secondo un approccio innovativo, particolarmente attento alle dimensioni della psicologia positiva. L'obiettivo è quello di pervenire a una nuova visione della disabilità che, andando oltre le categorizzazioni e la stigmatizzazione, promuova lo sviluppo di programmi incentrati sull'inclusione, sulla valorizzazione delle persone e sulle life skills.
Il manuale presenta un quadro completo e aggiornato delle diverse difficoltà di apprendimento riscontrabili in ambito scolastico, relativi a lettura e scrittura, all’area del calcolo, all’attenzione. Nell’esaminare tali disturbi secondo una prospettiva neuropsicologica e cognitiva, gli autori, fra i maggiori esperti della materia, danno conto in modo chiaro ed esaustivo dei diversi modelli interpretativi così come delle novità intervenute negli ultimi anni in ambito diagnostico e riabilitativo.
Oggi si parla molto di Intelligenza artificiale: è una grande opportunità, ma anche una sfida. Dall'ontologia dell'Intelligenza artificiale alla "salvezza tecnologica", dalla "provvidenzialità" nel disegno divino ai pericoli del "pragmatismo fatale", questo volume esplora con audacia e profondità le sfide e le opportunità dell'Intelligenza artificiale. I vari contributi di questo volume, in un affascinante intreccio di filosofia, teologia e scienze, smascherano il mito dell'imparzialità dell'Intelligenza artificiale e illuminano il rapporto tra intelligenza naturale e artificiale, tra identità umana e "incantamento del mondo". Un'opera imperdibile che apre orizzonti inesplorati e invita a una riflessione critica e consapevole sul futuro dell'umanità nell'era dell'Intelligenza artificiale.
La più ardente aspirazione del giovane Agostino era quella di "cercare razionalmente la verità", come egli dichiara nelle Retractationes, "su ciò che più intensamente desiderava conoscere". Nascono da qui i Soliloqui, nei quali egli rivolge domande e risposte a sé stesso, "quasi che io e la mia ragione fossimo due realtà distinte, mentre ero presente io solo". Dialogo, dunque, come in Platone, e ricerca della verità. Brevi e incompiuti, i Soliloqui, dei quali la Fondazione Valla presenta l'edizione di Manlio Simonetti, ardono però di passione intellettuale e rivelano il fondamento stesso del pensiero di Agostino, che all'inizio del Libro II invoca: Deus semper idem, noverit me, noverit te, "Dio che sei sempre lo stesso, possa io conoscere me e conoscere te". È stata chiamata, questa preghiera, il "postulato primario di Agostino", un pronunciamento su sé stesso e su Dio: "su sé stesso in quanto dichiara ciò che egli farà con la propria mente"; e su sé stesso e Dio in quanto dichiara la ragion d'essere fondamentale di ogni "fare" di questo tipo: "che ogni intelletto creato esiste soltanto per scoprire il Creatore e dilettarsi in lui". Ecco perché i Soliloqui si aprono con una preghiera di "inusitate dimensioni" e di straordinaria magnificenza che è inno di lode e invocazione.
Secondo la Torà una donna sposata può avere rapporti esclusivamente con il marito. L'unione con un altro uomo è adulterio, che, se dimostrato con testimonianze, comporta una condanna capitale per la donna e l'adultero. Se c'è ammissione di colpa, ma mancano le testimonianze, il vincolo matrimoniale deve essere reciso e la donna perde i diritti della ketubbà. Ma cosa succede quando c'è un sospetto e la donna nega? Di questo tema si occupa un lungo brano del Libro dei Numeri (5:11-31), nel quale si parla di un marito che sospetta che la moglie l'abbia tradito. In assenza di prove certe, si attiva una procedura particolare: la donna viene condotta al Santuario, dove viene sottoposta alla prova delle "acque amare"; deve bere dell'acqua nella quale è stato sciolto l'inchiostro di una pergamena in cui era stata scritta una parte di quel capitolo della Torà. Se la donna è colpevole, quell'acqua ne causerà la morte; se è innocente, uscirà incolume dalla prova e avrà dei figli. Questo trattato talmudico è essenzialmente dedicato al commento e alla definizione dei particolari di questa procedura. La parola sotà, che dà il nome al trattato, si riferisce alla donna, ma non è un vocabolo biblico. In italiano sotà potrebbe essere tradotto con "deviante", "infedele"; qualcuno, nell'ottocento, ispirato dalla lirica verdiana, ha suggerito "traviata". Nella Torà questa procedura rappresenta un caso unico, in cui l'aspetto "miracoloso" è decisivo. Nessuno può sapere se la donna è effettivamente colpevole; l'effetto della pozione è ambiguo, o toglie la vita o crea le condizioni per un'altra vita; inoltre, se arriva la punizione, questa colpisce automaticamente anche l'adultero, ovunque si trovi. La situazione configurata nella Torà rispecchia una società basata sul dominio maschile, che difende l'esclusività del potere del marito sulla moglie, che punisce gravemente l'adulterio e che premia la fedeltà femminile con una promessa di fecondità. Lo scopo della procedura, che espone pesantemente la donna, oltre all'accertamento della verità è quello di "mettere pace tra marito e moglie". In questi termini è evidente che la procedura corrisponde a una determinata organizzazione sociale con le sue regole e le sue mentalità. Molte di queste mentalità sono cambiate nell'evoluzione di millenni, anche se nell'ebraismo non è cambiata la difesa della fedeltà coniugale e il divieto di adulterio; ma già ai tempi in cui fu redatto il trattato della Mishnà, la procedura prescritta dalla Torà era considerata obsoleta e inapplicabile; non solo per l'ovvio motivo che non c'era più il Santuario, ma per il cambio dei costumi, già prima della distruzione del Santuario: l'infedeltà maschile dilagava. I Maestri infatti spiegarono, interpretando il testo, che la procedura non potesse funzionare se a sua volta il marito fosse stato infedele alla moglie, con una donna sposata a un altro uomo o anche solo con una donna libera. Non più quindi un rapporto di dominanza ma di reciprocità. Ma il sistema era ancora poligamico, per cui l'uomo sposato poteva avere rapporti con un'altra donna, purché anche lei sposata da lui. Solo verso l'anno mille la poligamia venne proibita portando a compimento giuridico l'evoluzione delle sensibilità. Malgrado l'antichità della norma e la sua inapplicabilità, l'argomento venne sottoposto alla discussione rabbinica, come accadde per molte altre norme non più applicabili. Compito dei rabbini fu la definizione precisa delle modalità: quali sono le condizioni per avviarla (limitando con questo gli effetti di attacchi di gelosia), quante testimonianze servano, come si svolge in tutti i dettagli la procedura nel Santuario, come si scatena la punizione; in quali tipi di vincoli matrimoniali si può attivare la procedura.
Tommaso d'Aquino (1225-1274) gioca un ruolo fondamentale nella storia del pensiero filosofico e teologico occidentale. Nel 750° anniversario della sua morte, il presente volume intende mettere in luce l'assoluta originalità della riflessione di Tommaso, rivolgendo lo sguardo alla sua concezione dell'essere, cioè alla sua ontologia, che egli costruisce sulla base della rivelazione di Cristo. Per fare ciò, il volume esplora l'ontologia di Tommaso secondo tre direzioni principali: il significato, cioè la capacità da parte di Tommaso di rielaborare e rinnovare l'ontologia classica; le fonti, ossia gli autori e i testi a partire dai quali egli formula la sua visione dell'essere; l'eredità, appunto la ricezione dell'ontologia tommasiana nella storia della filosofia e della teologia, attraverso la rassegna di alcuni fra i casi più rappresentativi. Testi di: Ariberto Acerbi, Antonio Bergamo, Tommaso Bertolasi, Lorena Catuogno, Piero Coda, Renato de Filippis, Vincenzo Di Pilato, Massimo Donà, Riccardo Ferri, Daniele Iezzi, Mauro Mantovani, Giulio Maspero, Enrico Moro, Davide Penna, Riccardo Saccenti, Anna Sarmenghi, Catalina Vial, Ilaria Vigorelli.
"Il Rosario - confida papa Francesco - è la preghiera che accompagna sempre la mia vita; è anche la preghiera dei semplici e dei santi... è la preghiera del mio cuore". Ed è proprio dalle parole sgorgate dal cuore del papa argentino che ci lasciamo accompagnare, mistero dopo mistero, nella meditazione della parola di Dio. Al termine del libro, dopo le litanie bibliche e lauretane, sono riportate le preghiere più belle e profonde che, da quando è papa, Francesco ha rivolto alla Madre della Misericordia.
Questo testo è chiamato Guida di arco, una mediazione dei catechismi Cei per l'Iniziazione cristiana che raccoglie la proposta formativa dell'Azione cattolica ai ragazzi dai 12 ai 14 anni. Contiene indicazioni sul metodo scelto dall'associazione per accompagnare i piccoli all'incontro con Cristo e suggerimenti per offrire un cammino di fede organico e graduale. Insieme alla guida trovi Work in progress (Wip), il testo quest'anno completamente rinnovato per la formazione degli educatori-catechisti, da usare personalmente o in gruppo, InFamiglia, un sussidio-calendario per tutta la famiglia che contiene spunti da vivere in casa per accompagnare e sostenere il cammino dei ragazzi, e un dépliant di presentazione della Storia, che è un avventuroso libro per bambini e ragazzi acquistabile separatamente. Strumenti preziosi che ti supportano nel servizio educativo, permettendoti di accompagnare i ragazzi che ti sono affidati nel loro cammino di fede. Avranno così la possibilità di scoprire l'originalità dei propri carismi e capiranno, attraverso il bellissimo mondo cinematografico, che c’è un posto per tutti e c’è sempre qualcuno pronto a coinvolgerli.
Ognuno di loro potrà sentire rivolto a sé l'invito: questa "È LA TUA PARTE!".
Divenuto vescovo, Joseph Ratzinger scelse come proprio motto "Cooperatores Veritatis" e una volta eletto papa con il nome di Benedetto XVI mantenne quest'espressione paolina quale stile di vita e modo di vivere la missione ricevuta da Dio a servizio della verità del Vangelo. A un anno dalla sua scomparsa la sua vita, la sua riflessione teologica e il suo magistero continuano a interpellare pastori, studiosi, artisti e chiunque sia alla ricerca sincera della verità. A questa chiamata, lasciata in consegna da papa Benedetto XVI, prova a rispondere questo volume che raccoglie i contributi di diversi studiosi e che mette a tema soltanto alcuni dei frangenti nei quali si è spesa la sua vita: lo studio della Sacra Scrittura e della Tradizione, le sfide etiche e il dialogo interreligioso, il rapporto tra fede e scienza e tra fede e cultura laica, l'amore per l'arte e la passione per la musica.
Prefazione del cardinal Mario Grech, segretario generale del sinodo dei vescovi
Il presente volume – curato da R. Luciani, S. Noceti e C. Schickendantz e in uscita contemporanea in edizione inglese, spagnola, portoghese – offre un apporto di grande qualità alla riflessione sulla sinodalità. I contributi che raccoglie affrontano coraggiosamente questioni aperte e argomenti problematici, ed esprimono le riflessioni di venti studiosi/e, fra i massimi esperti a livello mondiale; molti di loro sono membri della commissione teologica e della commissione metodologica del sinodo dei vescovi. Ne risulta un contributo imprescindibile per il prossimo sinodo dei vescovi (2021-2023), ma anche per lo stesso cammino sinodale della chiesa italiana (2021-2025).
Descrizione
Papa Francesco, fin dall’inizio del suo pontificato, ha sollecitato la chiesa intera alla conversione pastorale e alla riforma. Tale prospettiva si è strettamente saldata con la maturazione di una coscienza e di una forma sinodale di chiesa. Ciò rappresenta una sfida straordinaria, perché comporta un cambiamento dei paradigmi, una revisione delle strutture esistenti, la creazione di nuove pratiche.
Il presente volume – curato da Rafael Luciani, Serena Noceti e Carlos Schickendantz – si offre come apporto alla riflessione in corso sulla sinodalità, ricco com’è di preziosi contributi che raccolgono le riflessioni di venti studiosi internazionali, uomini e donne. Tutti affrontano coraggiosamente questioni aperte e argomenti problematici. Lo fanno pensando insieme – sinodalmente – e intrecciando diverse competenze disciplinari, in una riflessione attuale sul mistero della chiesa che richiede, nondimeno, di considerare le implicazioni sul piano storico, fenomenico e istituzionale.
Le quattro parti del volume suggeriscono la logica aperta e dinamica che ha guidato la ricerca: si tratta di costruire la sinodalità; di riconfigurare ministeri, carismi, servizi; di creare consenso; di sinodalizzare le istituzioni. La ricostruzione del dibattito teologico e canonistico in atto si salda, allora, con l’individuazione di nuove possibili vie di sinodalità effettiva in tutti i contesti e a tutti i livelli della vita ecclesiale.
Questa pubblicazione, nata da un progetto del Gruppo iberoamericano di teologia, contribuisce al processo di riforma sinodale della chiesa per concorrere alla «edificazione del corpo di Cristo» (Ef 4,13) nell’unità della fede e dell’amore.
Commento
Questi i nomi del gruppo internazionale di autrici e autori che hanno contribuito al volume, fra i quali compaiono anche quelli dei due sottosegretari del sinodo dei vescovi:
Nathalie Becquart (Italia); Raúl Biord Castillo (Venezuela); Alphonse Borras (Belgio); Agenor Brighenti (Brasile); Catherine E. Clifford (Canada); Margit Eckholt (Germania); Massimo Faggioli (USA); Anne Béatrice Faye (Burkina Faso); Gloria Liliana Franco (Colombia); Carlos M. Galli (Argentina); Arnaud Join-Lambert (Belgio); Rafael Luciani (Venezuela); Santiago Madrigal (Spagna); Luis Marín de San Martín (Italia); Serena Noceti (Italia); Gilles Routhier (Canada); Ormond Rush (Australia); Carlos Schickendantz (Cile); Dario Vitali (Italia); Myriam Wijlens (Germania).
Questo libro raccoglie per la prima volta tutti gli scritti di Papa Francesco su poesia e letteratura firmati durante il suo pontificato. Il curatore del volume, p. Antonio Spadaro, fornisce le decisive chiavi di lettura per comprendere l'intelligenza letteraria del Pontefice, delineando il vasto panorama degli autori che hanno costellato la sua formazione, da Dante a Dostoevskij, da Virgilio a Manzoni o a Borges, passando per Hölderlin, Tolkien e tanti altri. P. Spadaro ha pure realizzato una illuminante intervista con uno degli alunni di Lettere al Liceo nel quale Jorge Mario Bergoglio insegnava quando ancora non era sacerdote.